DIUTURNO agg.

0.1 diuturna, diuturne, diuturno.

0.2 DELI 2 s.v. diuturno (lat. diuturnum).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

0.7 1 Che dura nel tempo.

0.8 Francesca Di Stefano 05.05.2005.

1 Che dura nel tempo.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 19, pag. 254.16: neuna cosa è ne l'amistà composta, et neuna cosa disinfinita; perciò le composte cose più tosto cagiono [che] i fiori degli albori, et neuna cosa disinfinita può essere diuturna.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 14, pag. 326.4: Et indi è detto ragionamento, cioè de la ragion trovamento, la quale è molto da amare in tutte le facciende, e da abbracciare; però che quello che nonn- à ragione non può essere diuturno, e chi à ragione vince 'l mondo.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 166.4: e -l seme mondificha il vento della potrefazione delli uomini, e àe propietade di spengnere il singhiozo fatto per reprezione. E se ffia arso sì è chaldo e secho in secondo grado; vale contro ale fedite putrite e diuturne nate nel ventre.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 13, pag. 32.35: Essendo Annibale intorno a Taranto, e i consoli romani amenduni essendo in Sannio, paresse, che essi dovessero assediar Capova, già la fame sentivano i Campagnini, il quale suole essere male delle diuturne ossidioni.