DEFORMITÀ s.f.

0.1 deformetate, deformità , deformitate, diformità , diformitade. cfr. (0.6 N) deformitade.

0.2 DELI 2 s.v. deforme (lat. deformitatem).

0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Per la forma deformitade (in occ. unica) cfr. deforme agg.

0.7 1 Corruzione nell'aspetto, nella bellezza o armonia, in qualità positive (precedentemente possedute dall'ogg.). 1.1 Difetto fisico di chi ha parte del corpo alterata nella forma o priva di funzionalità. 1.2 [In senso morale:] degrado, grettezza. 1.3 Situazione di forte disagio morale. 2 Il possedere caratteri diversi o in contrasto rispetto a un qsa.

0.8 Maria Carosella 04.11.2004.

1 Corruzione nell'aspetto, nella bellezza o armonia, in qualità positive (precedentemente possedute dall'ogg.).

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 53.1, pag. 846: Lo gufo per la sua deformitate / non vole nello giorno conparere...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 39.2, pag. 137: O vita de Iesù, specchio de veretate: / o mia deformetate 'n quella luce vedere!

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 16-30, pag. 518, col. 1.30: uno nato in deformità de complessione...

[4] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 17, pag. 31.24: E giamai non apparea nella sua faccia alcuna deformità disonesta...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 14, pag. 690.16: il tristo aspetto e brollo, in quanto siamo dal continovo fuoco cotti e disformati; ma, non ostante questa deformità ...

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 9, pag. 23.16: non considerando alla deformità della sua persona...

1.1 Difetto fisico di chi ha parte del corpo alterata nella forma o priva di funzionalità.

[1] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 38, pag. 55.8: tutta si ritrovò da ogni curvità e deformità liberata.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 22, pag. 416.21: invecchiando già l'odio, s'ammolliva l'ira, e essa deformità di Pleminio, e la memoria di lui assente conciliava il favore al vulgo.

1.2 [In senso morale:] degrado, grettezza.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 6, 13-21, pag. 180.20: fa l'uomo tenere vile; deformità , cioè sozzezza: ché sozza cosa è a vedere lo goloso...

[2] F Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 2, cap. 49: se voi vedeste le catene e la bruttezza, squallore e deformità de' vostri cittadini; non meno vi muoverebbe a compassione di loro quella tristezza e qualitade inetta... || Pizzorno, Deche di T. Livio, vol. III, p. 187.

1.3 Situazione di forte disagio morale.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 20, pag. 479.18: nè di questa diformità della mia tornata si rallegrerà tanto P. Scipione e sè medesimo ne esalterà, quanto Annone cartaginese...

2 Il possedere caratteri diversi o in contrasto rispetto a un qsa.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 5, pag. 509.14: Et in luogo di vasi d' argiento puose Samia. La diformitade di queste cose offese in tale guisa li uomini...

[u.r. 11.01.2010]