DENOTARE v.

0.1 ddenotare, ddinotare, denota, denotadha, denotando, denotano, denotante, denotar, denotare, denotata, denotate, denotati, denotato, denotava, denotò, denotoe, dinota, dinotando, dinotare, dinotati, dinoti.

0.2 DELI 2 s.v. denotare (lat. denotare).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Significare attraverso un indizio; suggerire un'interpretazione. 1.1 Descrivere o presentare nei particolari; indicare. 1.2 Significare attraverso un simbolo o un'allegoria. 1.3 Ridurre l'intensione di un significato o di una proposizione, generalizzare. 1.4 Provare l'esattezza di una tesi, dimostrare; accertare.

0.8 Fabio Romanini 12.06.2005.

1 Significare attraverso un indizio; suggerire un'interpretazione.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 20, pag. 148.6: Disse Adam che questa femina «diede», in della qual cosa denota lo suo ricevimento et così lo suo peccato, cioè che ricevette.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 142-160, pag. 711, col. 1.10: E basavansi: nota la mutua voluntà la qual denota colpa de çascuna parte.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 500.23: 57. Punisce i falsator ec. Qui denota li peccatori, che nella X bolgia puniti sono.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 153.6: - Per una pietra fessa, ec. Dove fa due cose; denota, perchè dice fessa, la strettezza; denota perchè dice si movea, la difficultate, che non andavano spediti, nè sanza paura.

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 2, pag. 118.13: E po introduce misticamente B. a denotare la teologia, la qual ne insegna l'ultima nostra beatitudine.

1.1 Descrivere o presentare nei particolari; indicare.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6a, cap. 29, vol. 2, pag. 504.17: Ma a l'altre terre et comunanze [[...]], excette le terre et comunanze di sopra nominevolmente specificate et denotate, sia licito a loro elegere li notari...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 583, vol. 1, pag. 360.20: scritto per me Fone Renaldi de' Gimignalli da Sancto Gimignano di Val d'Elsa, [[...]], sotto anno Domini MCCCVIIIJ Indictione VIJ et VIIJ, dì et mesi di sotto denotati.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 2, 43-57, pag. 60, col. 2.4: Se io ho ben ... Qui recita D. la resposta de Virg. in la quale sí comme apparriranno palexi le caxuni e ll'effetto che seguire se de' de tal viazo; e prima dinota la condicione di D., la qual per allegoría hae a significare tuta la specie umana...

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 29.15: 40. Cacciarli i Ciel ec. Qui denota perchè sono puniti fuori del vero Inferno, non essendo riceuti in Cielo li detti demonj.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 13.2: 78. Ma son del cerchio ec. Poi che Virgilio hae denotata di sua condizione e di Dante a Catone, quello vuole persuadendo domandare grazia e aiuto al suo viaggio...

[6] Stat. perug., 1342, I.4.26, vol. 1, pag. 30.32: siano condannate esse podestade overo capetanio [[...]], se domanderonno overo domandare fecessero le predicte cose [[...]], êlla pena êllo paragr[af]o de sopre denotata.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 110.24: quillo Dares di Troya, chi fo referitore di questa ystoria, volce denotare e declarare la belleze e le maynere e lle condiciune delle persune de li plu gran caporale chi foro da la parte de li Grieci e da la parte de li Troyani.

[8] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 12, parr. 50-52, pag. 172.18: Nela quala [[ballata]] se denota come l'autore suo contemplava lo suo segnore Dala Scala et eciamdeo se denota la scala che vide Jacob patriarcha nelo suo somnio...

1.1.1 Rivelare; nominare.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 42.21: 112. Poi disse, sorridendo ec. Qui denota il nome suo, e perchè [fu naturale] non vuole torre il sopranome suo del padre...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 31, proemio, pag. 677.10: poscia la cambia in figura ritonda, della quale nel presente canto parla in universale; e nel seguente canto tratterà di tale forma in singulare, nomando e denotando ogni lineazione e singularitade.

1.1.2 Distinguere un particolare, notare.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 49.146, pag. 135: Vaso di manna par donna e de gioia: / come render po' noia? / Quasi candida roba e donna sia, / saggia, se ben denota onne, guardando.

1.2 Significare attraverso un simbolo o un'allegoria.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 191, pag. 84: La Vergene Maria a mi fi comparadha, / La passïon de Criste per mi fi denotadha: / Zo no serav de mi sed eo no foss beadha.»

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 10, pag. 85.33: Unde per questo salglimento del monte si denota lo dispregiamento del mondo...

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 4 Proemio.11, vol. 2, pag. 349: E poi qui ti ritorno, / ché donçelle à dintorno / a denotar ch'ell'ène / madre di tutte vertù e di bene.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 34, 1-9, pag. 790, col. 2.25: E per allegorìa collora le soe face; quella d'ennanci vermeglia, a denotare che quel tradimento procede da ira, la qual figura de color de sangue...

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 42.2: Quegli è Omero ec. Con quella spada in mano, a ddenotare che trattòe d'opera di guerra.

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 34, pag. 496.10: Qu[e]ste sei alle de spiritello denotano che esso fo de l'ordine de' Serafini, li quali se figurano con sei ale.

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 61-66, pag. 38.27: E finge l'autore che costui fosse fioco per longo silenzio, litteralmente denotando i studi poetici da pochi essere esercitati, impigriti li uomini alli studi de' poeti e dell'arti e scienzie, e diventati solliciti delle cose del mondo...

- Significare (per metonimia).

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 12, 100-114, pag. 339.15: E quella fronte, che à il pel così nero, È Azzolino. Mostra Nesso a Dante Azzolino di Romagna e descrivelo per li neri capelli che ebbe, e però parla della fronte denotando per la parte lo tutto...

1.3 Ridurre l'intensione di un significato o di una proposizione, generalizzare.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 31, proemio, pag. 676.32: La nostra cognizione comincia dalle cose più manifeste a noi» ec.. E, fatto tale principio, sì lo denota in universale.

1.4 Provare l'esattezza di una tesi, dimostrare; accertare.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 14, pag. 69.19: E 'l vescovo ben dee egli fare prova de' testimonî, e tenerli sospesi, e riprovarli per dinotare bene il vero.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 1, pag. 536.8: perché 'l se convene al bono e grave preside e Rectore cum solicitudine e continui studij [[...]] exterminare de cischun luoghi e jurisdictione li heretici da la Ghiesia denotati...