DENSITÀ s.f.

0.1 densità , densitade, densitati.

0.2 DELI 2 s.v. denso (lat. densitatem).

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 Qualità di ciò che è denso. 1.1 Parte densa (di un bosco, con gran numero di alberi in poco spazio; il folto del bosco). 2 Sostanza.

0.8 Fabio Romanini 28.04.2005.

1 Qualità di ciò che è denso.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 398.12: 25. (il quale [[specchio]] è composto di vetro, e coperto dalla parte dentro di piombo, acciò che gli radii degli occhi sieno ritenuti dalla densitade del piombo, e quinci si veggia l'imagine nel vetro)...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 17, 1-12, pag. 392.37: e come lo Sole s'inalsa, così le risolve [[le nebbie]] e diradale coi suoi raggi; et allora risolvendo la loro densità col suo caldo che risolve l'umido, incominciano un pogo li raggi a passare dentro ne la nebbia...

1.1 Parte densa (di un bosco, con gran numero di alberi in poco spazio; il folto del bosco).

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 9, vol. 6, pag. 418.9: [18] E la empietà è accesa come fuoco, e divorerà li pruni e le spine; e sarà accesa nella densità dello bosco, e convolgerassi nella superbia del fumo.

2 Sostanza. || (Porta, Cronica (ed. min.), pag. 276).

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 175.18: L'airo se muta e move secunno le mutazioni le quale l'uomini faco, como è delle densitati delle forme che apparo nello spiecchio».