0.1 dentatura.
0.2 Da dente.
0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.1.
0.4 Att. nel corpus solo in <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.
0.5 Locuz. e fras. in dentatura 1.1.
0.6 N Gli ess. dal Libro della cura delle malattie e dal Libro di mascalcia, citati da Crusca (3) e passati al TB e al GDLI (solo 1 [1]), potrebbero essere falsi del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76 e 93-94. L'es. 1 [1] non si trova neppure in Manuzzi, Cura malattie.
Doc. esaustiva.
0.8 Fabio Romanini 12.06.2005.
[1] f Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): Questa polvere vale a far bianca e pulita la dentatura. || Crusca (3) s.v. dentatura.
[2] f Libro di mascalcia: Guarda bene alla dentatura dello cavallo. || Crusca (3) s.v. dentatura.
1.1 Locuz. agg. In dentatura: giovane, nell'età della dentizione.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 64.4: siccome dice il proverbio: chi apprende e addottrina puledra in dentatura, tener la vuole mentre ch'ella dura.
[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 88.5: siccome l'uomo dice, chi addottrina puledro in dentatura, tener lo vuole tanto com'elli dura.
[u.r. 08.01.2009]