DISCUSARE v.

0.1 descuçado, descusare, discusando, discusar, discusarsi, discusò. cfr. (0.6 N) discusate, discuserommi.

0.2 Da scusare.

0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Stat. pis., 1322-51.

0.6 N L'occ. discusate nella lett. 20 di Guittone cit. da TB s.v. discusare corrisponde a iscuziate nell'ed. usata per il corpus: cfr. Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 20, pag. 255.8. L'occ. discuserommi nel volg. degli Atti degli Apostoli di Cavalca, cit. nel GDLI s.v. discusare corrisponde a scuserommi nell'ed. usata per il corpus: cfr. Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 30, pag. 168.1.

0.7 1 Difendere da un'accusa, discolpare o scagionare (anche pron.). 1.1 Signif. incerto: concedere uno sgravio o l'annullamento di una pena?

0.8 Fabio Romanini 05.05.2005.

1 Difendere da un'accusa, discolpare o scagionare (anche pron.).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 62, vol. 2, pag. 114.27: E lo re di Francia per giustificare sé, e per fare suo appello, fece in Parigi uno grande concilio di cherici e prelati e di tutti i suoi baroni, discusando sé, e opponendo a papa Bonifazio più accuse con più articoli di resia, e simonia, e omicidia...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 274, vol. 2, pag. 446.9: Lodovico di Baviera eletto re de' Romani, [[...]], sì fece in Alamagna uno grande parlamento, nel quale si discusò del processo che 'l papa avea fatto contra lui, [[...]], opponendo contra il detto papa XXXVI capitoli, come non era degno papa...

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 30, pag. 450.12: [136-141] / Qui D. fa una comparatione di quel che sogna lo so dampno e, cossì sognando, desidera sognarse, però che pensa nel somno quello non è vero che è sognato: tal se fece D., non possendo parlare, che se scusava e non se crede[a] descusare.

1.1 Signif. incerto: concedere uno sgravio o l'annullamento di una pena?

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 136, pag. 576.13: Et lo comsulo di Tunisi et di Bugea sia tenuto per saramento, [[...]], per ciascun di loro contra faccente, non discusar, u vero escire fare alcuno merchatante habitanti in alcuna chasa de' fondachi delli luoghi predicti, per alcuna persona, u vero per cagion d' alcuna persona.

[u.r. 22.07.2019]