DISDETTA s.f.

0.1 desdecte, disdetta, disdette, disditta.

0.2 V.disdire1.

0.3 Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.); Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

0.7 1 Negazione del consenso, diniego; rifiuto. 1.1 Esitazione a compiere un'azione, ritrosia. 2 Cambio d'opinione o di posizione politica, smentita o rinuncia. 2.1 Cambio (sleale) di appartenenza politica (fonte di disonore). 2.2 Negazione della verità di qsa.

0.8 Fabio Romanini 07.06.2005.

1 Negazione del consenso, diniego; rifiuto.

[1] Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.), 11b.11, pag. 157: Ma io, per tal seguire, appresi vesta / che m' àne altero, degno per più fino. / D'altro, ti priego, non cherer disdetta, / e, rimembrando quei che disse Cino, / ancora avesse matura la testa / sé stare oblico, dirizza vendetta.

[2] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 79.6: In tal maniera il fae che quand' ella ànno udito tanto di beli motti che allora asse[n]bra che la debiano amare ed elano atresì chome cholui che per l' orechie sì si diliera per la boccha a una disditta, saglieno volo[n]tieri inn autre paraule per chostume autresì chome sed elli si dotano di queste prese... || Cfr. il testo fr.: «si s'en delivrent par le bouce a .i. escondit».

[3] Dante, Rime, a. 1321, 39a.11, pag. 135: Ma s'ella è donna che porti anco vetta, / sí 'n ogni parte mi pare esser fiso / ch'ella verrà a farti gran disdetta.

[4] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 123, pag. 13: E se licito m'è de poner frecta / pregoten, singnor mio, ché m'è mestieri / e non conosco scusabel desdecta / però ch'en oriente veggio arcieri / desposti acerbamente a conculcarmi / rabiosamente e mortalmente fieri.

1.1 Esitazione a compiere un'azione, ritrosia.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 3, pag. 89.17: con sommessa voce chiamò Alessandro e gli disse che appresso lui si coricasse: il quale, dopo molte disdette spogliatosi, vi si coricò.

2 Cambio d'opinione o di posizione politica, smentita o rinuncia.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 38.93, pag. 131: Ma elli avven che spesso altri si getta / in compagnia che non è che disdetta / di mala fama ch'altri di lui suona: / con rei non star né a cerchio né ad arte, / ché non fu mai saver tener lor parte.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 154, pag. 542.33: di grazia domanda che se in alcuna cosa avessero offeso, sia loro perdonato, sembianti faccendo di non conoscerli. All' amiraglio piace, e sanza niuna disdetta fattigli disciogliere, comanda che con loro insieme si rallegrino, vivendo sanza alcuna paura.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 222, pag. 82.37: deliberarono di mandare ambasciadori al papa Bonifazio, perocchè per isdegno era male amico de' Bianchi sì per la disdetta di messer Vieri e sì per la venuta del Cardinale che rimase la concordia de' Bianchi...

2.1 Cambio (sleale) di appartenenza politica (fonte di disonore).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 35, terz. 23, vol. 2, pag. 124: La parte di colui, che fece quello, / per aver pace, con grande disdetta / mandar l' offenditore al suo ribello, / dicendo, ch'e' prendesse ogni vendetta, / ch' a lui piacesse, e che misericordia, / per Dio chiedea...

2.2 Negazione della verità di qsa.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 66, vol. 2, pag. 269.8: le mogli di tutti e tre si trovarono in avolterio [[...]] Filippo conte di Pettieri per disdette de la sua, e che l'amava molto, la si ritolse per buona e per bella...