DISDIRE (1) v.

0.1 desdeta, desdexe, desdì, desdica, desdice, desdiçe, desdico, desdicto, desdir, desdire, desdirme, desdisse, disdecto, disdetta, disdette, disdetto, disdì, disdic', disdica, disdice, disdicea, disdicere, disdicesse, disdiceva, disdichi, disdici, disdicie, disdico, disdicomi, disdir, disdirà , disdirai, disdire, disdiri, disdirla, disdirle, disdirme, disdirsi, disdisco, disdisse, disdissi, disdite, disditta.

0.2 Da dire.

0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Lett. aret., c. 1340.

In testi sett.: Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Doc. castell., 1361-87.

0.7 1 Dire di no (alla richiesta di qsa); non concedere; fare oggetto di divieto. 1.1 Mostrare ritrosia. 2 Dire qsa in contrasto con ciò che si era affermato in precedenza, smentirsi o contraddirsi; anche pron. 2.1 Tradire la fiducia di qno o abbandonare un ideale o una fede, rinnegare. 2.2 Dissentire da qno, contraddire; ribattere o replicare a un'affermazione altrui. 2.3 Distogliere qno dal compiere un'azione, dissuadere. 2.4 Esprimere una rinuncia, rescindere un impegno o un contratto. 3 Comportarsi in modo contrario a suggerimenti o istruzioni ricevuti. 3.1 Pron. Discolparsi da un'accusa, negare la propria colpevolezza per scagionarsi; sottrarsi a una critica o a una calunnia.

0.8 Fabio Romanini 07.06.2005.

1 Dire di no (alla richiesta di qsa); non concedere; fare oggetto di divieto.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 1, red. C.45, pag. 98: Senza ripentimento / ben [mi] de' meritare / l'Amor che mi disdisse tale amanza...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 188.4: Neun uomo priega altra volta colui che forte disdic'e niega la cosa.

[3] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 522, pag. 867: questa è una cosa che no è da desdire; / pur che custui la possa fornire, / fen ço ch'el vole».

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 6, pag. 139.7: Cesare che non sapeva disdire perdono, gli otriò sue domande.

[5] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 329.7: Perciò che lla femmina non sa rifiutare oro né ariento overo alcuno altro dono, né non sa disdire quando alcuno le domanda sollaççi di suo corpo.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 56.17: e di tanti e di così grandi beni del cielo e della terra e del mare domanda alcuna cosa: niuna cosa ti sarà disdetta.

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 644.31: se tu pur vuogli fare il bene, e quegli ordinano che nol facci secondo Iddio, e che il facci secondo il tuo volere e piacere, e far sí che tu il tenghi nascosto, o per non avere vanagloria o per che non ti sia disdetto o per altro...

[8] Lett. aret., c. 1340, pag. 47.5: molti vegniono a noi per avere letere de' loro bisogni et de racomandisgie a meser lo capetano e a te, le quali come tu sai non se possono convenevelmente desdire.

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 137, vol. 3, pag. 273.23: per la sua grande avarizia non volendo fare la 'mpresa e disdire l'aiuto al nostro Comune non potea con suo onore, sì volle fare e fece una sottile segacità...

[10] Stat. sen., 1356 (2), pag. 12.23: Del bando a chi disdice le cose a' ricerchatori. [[...]] alcuna volta e' ricerchatori de la detta arte andavano cerchando per le bottighe per le cose non buone, et molte volte l' erano negate le cose, et diceano che non aveano...

[11] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 24.3, pag. 32: Se l'onorata fronde che prescrive / l'ira del ciel, quando 'l gran Giove tona, / non m'avesse disdetta la corona / che suole ornar chi poetando scrive...

[12] Esopo tosc., p. 1388, cap. 6, pag. 82.17: E fatto questo il lione priega ciascuno di per sé che parta, e ognuno disdicie di partire...

[13] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 61, terz. 72, vol. 3, pag. 184: Poichè gli fu sua dimanda disdetta, / condusse l' oste con tanto disdegno, / che mise se, e noi in molta stretta.

[14] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 37, pag. 27.9: Dunqua tal gente me ne potrebbono aiutare; ma questa vendecta mi sarebbe più noia che conforto, ché io amerei ançi che ella e io fossi morto, ch'ella amasse altrui che me, poi ch'ela me l'avesse disdecto. Che vorrei dunque? Ch'ella non amasse altrui che me.

[15] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 81, pag. 178.21: andiàncene alla taverna, ché è qui presso un buon vino al Canto a' quattro paoni. - La brigata, udendo li piacevoli motti del Sanese, non seppono disdire. Andarono a bere con lui alla taverna...

- [Prov.].

[16] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 89, pag. 299: 37. Dire per disdire, / megli' è a non dire.

[17] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 154, pag. 301: 69. Fuggi tal sire / cui non può disdire.

- Sost.

[18] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 19: Et guardati, se p(er) ve(n)tura tu vuoli p(ro)mectere al'amico tuo quello che elli ti dima(n)da, che p(er) ventura tu no(n) dichi bugia, che uno phylozofo disse: guarti che la vego(n)g(n)a delo disdire no(n) ti faccia me(n)tire.

[19] Tomaso da Faenza (ed. Zaccagnini 1935), XIII sm. (tosc./faent.), 4.18, pag. 99: Vorrai passar gran fosso / avanti che 'l mio stato m'ariprendi; / con villania contendi, / però più tu' disdir mai non aspetto.

[20] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 376, pag. 595.14: Modo è di cortese disdire che lle donne fanno di lor carnal diletto.

[21] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 13, 37.8, pag. 172: e Giosafà sempre stava adornato / di ricchissimi e grandi e be' vestiri / e tu se' nudo e non puoi far disdiri.

1.1 Mostrare ritrosia.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 34, pag. 84.1: andiànci a dormire. - La Caterina disdicea, ma pur nella fine si coricò con Ferrantino, e non mutò letto, però che in quello medesimo dormìa col calonaco...

2 Dire qsa in contrasto con ciò che si era affermato in precedenza, smentirsi o contraddirsi; anche pron.

[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 2.35, pag. 124: Ancor m'ag[g]i' ascondutto, / eo dirag[g]io altro motto, - c'ha disdire / poi ch'ella vederà lo meo servire.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), disc. 2.50, pag. 70: Né non dico, / né disdico, / né non faccio dimostranza / né amico, / né nemico / per la mia dolze speranza.

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 11, pag. 248.23: «Chi coreçe lo so erore no se desdexe, ma è seno de savii homigni et è ge reputato a grande honore e savere».

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 136.82, pag. 546: Pensate de ti scremir / contra cossa postizâ: / pairala dà axaminaa / che dì no se pò [e] desdir.

[5] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 2, pag. 219.33: tu no pòi essere asolto de i toi peccai se tu no desdì quello che tu ha' dito a tuti quî che avea olduo inançi quella boxia.

2.1 Tradire la fiducia di qno o abbandonare un ideale o una fede, rinnegare.

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 100.11, pag. 656: la qual, poi che d'amar lei non disnervo, / m'è cara sol di stare a la finestra, / perch'io di lei veder non mi rallegri, / anzi perda 'l disio che mi notrica, / e poi del tutto Amor per lei disdica.

[2] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 5.4, pag. 486: La beata Caterina che non si dismaga / sì lli disse:«Or m' intendi, sire, / di ciò che mi dici non sono vaga, / Geso Christo non voglo disdire...

[3] Pianto di San Pietro, XIV (tosc.), 52, pag. 223: O pietoso Cristo, che far degio, / poi che 'l tuo magistero ò disdet[t]o?

[4] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 63.8, pag. 287: Com' più eran gravosi li tormenti penosi, / via più forçosi erano a sofrire; / già non voller disdire lo nome di Cristo / che crocifisso fue per noi guarire; / 'nanti morire vol[l]er confitenti.

2.2 Dissentire da qno, contraddire; ribattere o replicare a un'affermazione altrui.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 123.1, pag. 92: Chi donna vaga parlando desdiçe, / seno nol move nì bene lo strinçe...

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 23, pag. 24.45: Allora i cambiatori, che non lo poteron disdire, confessarono il vero...

[3] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 3.15, pag. 18: Diana volta a Cecca allora disse: / «Quando discenderemo il prenderai, / e siesi tuo»; e Cecca nol disdisse.

[4] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 4.8, pag. 424: Ma era sì tua amica speciale / e stata sempre a la speranza tia, / che non li dovei romper compagnia: / or disdì poi che non se' misliale!

2.3 Distogliere qno dal compiere un'azione, dissuadere.

[1] Ingiurie lucch., 1330-84, 100 [1348], pag. 38.10: Fraterto disse in tua p(re)s(enza) ch(e) elli volea fare la vendecta di Guidiccioni: elli è biçognio che tu lo disdichi ch(e) tu no(n) la vogli fare, alt(ra)m(en)te io ti farò villania.

2.4 Esprimere una rinuncia, rescindere un impegno o un contratto.

[1] Doc. castell., 1361-87, pag. 228.9: io no(n) schontava ad A(n)g(ni)lo e a Capeçço el t(en)po degl'a(n)ni pasati che p(er) la gue(r)ra no(n) m'avea desdicto el ficto (e) no(n) m'avea re(n)duta la pa(r)te mia...

3 Comportarsi in modo contrario a suggerimenti o istruzioni ricevuti.

[1] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 7, pag. 495.29: Deh, come sono io folle! Voglio io disdire quello che m'hae comandato?

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 318, pag. 339.26: Bel figliuolo, io vegho bene che tu non ài ogiumai cura di me né di tuo padre né di tua moglie né di tue suoro, poi che tu disdici nostra preghiera e nostra volontà e nostro detto.

[3] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 14, pag. 14.25: dovetemi amare e voler bene per più ragioni: l'una perché io son vostro figliuolo e no· n'avete più; l'altra perché io non vi disdissi mai comandamento veruno...

3.1 Pron. Discolparsi da un'accusa, negare la propria colpevolezza per scagionarsi; sottrarsi a una critica o a una calunnia.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 1.35, pag. 887: e villano ch'io mi disdico / di tut[t]e l'altre es[s]ere amico...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 31, pag. 40.18: Cesare se ne disdisse bene, e scusossene dinanzi al senato, e diede per testimone Cicerone...

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 8, pag. 311.7: sì come disdicere l'uomo sé essere del tutto mor[t]ale, è negare, propiamente parlando.

[4] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 46.7: il Re Carlo li mandò ch'egl'era traditore, et che di quello l'appellava di provarlile se se ne usasse disdire comunque e' volesse...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.109, vol. 2, pag. 49: Quand' io mi fui umilmente disdetto / d'averlo visto mai, el disse: «Or vedi»...

[6] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 26.6, pag. 86: E quella vedendo sì grande tradimento / non si sapea disdicere né scugiare.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 69, vol. 2, pag. 129.6: Per la quale venuta in Firenze n'ebbe grande sombuglio e gelosia, e· legato ne fu molto ripreso e infamato: o avesse colpa o no, se ne disdisse al popolo.

[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 29, pag. 107.19: - Come, re Languis, fate voi cosìe, e disdite che voi non faceste uccidere, o vero uccideste, uno cavaliere in vostra corte, lo quale era nostro compagno?

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 121, pag. 269.23: ed essendoli letto il processo che si scusasse, e' non disdisse alcuna cosa, ma tutto confessò...

[u.r. 01.04.2008]