0.1 deseta, dexeta, disetta.
0.2 DEI s.v. disetta (fr. disette).
0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.).
In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Quantità nulla o considerata insufficiente; mancanza. 1.1 Mancanza di beni necessari; povertà. 2 Eccessivo attaccamento ai propri beni; avarizia. 3 Signif. incerto: inganno?
0.8 Francesco Sestito 14.06.2005.
1 Quantità nulla o considerata insufficiente; mancanza.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.70, pag. 224: Apresso zo, se voi savessi / che dexeta g'è de pexi! / Rairo veiresi in coxina / pexo grande de trazina / ni gronco da far pastia...
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.84, pag. 225: De tute delicae viande / avemo dexeta grande.
1.1 Mancanza di beni necessari; povertà.
[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 383, pag. 575: Ki à 'l pover amigo e sa q'el à deseta, / ben è bon'amistad darie qualqe causeta.
2 Eccessivo attaccamento ai propri beni; avarizia.
[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 429, pag. 577: Qi se sforça enriqir e dura gran deseta, / no sa qual povertad è la mort qe l'aspeta. / Quel'è riqeça grande, sença nuia rampogna, / donar al pover omo del so, quando i besogna.
[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 65.16: Messer, disse la 'nperadricie, ora avete voi udita questa avventura che venne a Erode de' suoi Sette Savj, che così l'aveano avoccolato per loro disetta e ghiglia, però ch'egli credeva loro troppo. E così interverrà a voi, se voi crederrete troppo; e ve ne vedrete distruggiere e ne perderete lo 'nperio, e così ve ne poss'egli avenire come fecie a Erode.