DISSIPATO agg.

0.1 dissipada, dissipata, dissipato.

0.2 V. dissipare.

0.3 Stat. venez., 1366 (2): 2.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Decameron, c. 1370; Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

In testi sett.: Stat. venez., 1366 (2).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che procede senza ordine, sparpagliatamente. 2 [Econ./comm.] Soggetto a svalutazione. 3 Che ha modi semplici.

0.8 Giulio Vaccaro 31.03.2005.

1 Che procede senza ordine, sparpagliatamente.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 33, pag. 434.13: comandò loro che in tre parti rompessero, predetto loro il luogo dove dalla dissipata fuga si ragunassero.

2 [Econ./comm.] Soggetto a svalutazione.

[1] Stat. venez., 1366 (2), cap. 145, pag. 66.31: una caxa, la qual sì xé del nostro Comune, cum terra voda, la qual xé oltra lo rivo del dicto monestero, dela qual se ha soldi VI de grossi ogni anno de ficto e continuo fì dissipada...

3 Che ha modi semplici.

[1] ? Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 8, pag. 235.5: Ma udendo che, quantunque Ferondo fosse in ogni altra cosa semplice e dissipato, in amare questa sua moglie e guardarla bene era savissimo, quasi se ne disperava. || La lezione del ms. è molto dubbia; secondo il Branca «questa parola è ritoccata e scritta posteriormente, sicché non si può decidere se la lezione originaria non fosse dissipito, come in Mn G P».