0.1 deversoro, diversorio, diversoro.
0.2 DEI s.v. diversorio (lat. deversorium).
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.
0.4 In testi tosc.: Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Torini, Brieve meditazione, XIV sm. (fior.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.7 1 Luogo di rifugio occasionale e fortunoso. 1.1 [In partic.:] il luogo in cui nacque Gesù Cristo.
0.8 Giulio Vaccaro 10.05.2005.
1 Luogo di rifugio occasionale e fortunoso.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 64.12, pag. 262: Li cantatori iubilatori / che tengo lo coro, / so l'angeli santi, che fanno li canti / al deversoro, / denante 'l fantino, che 'l Verbo divino / ce veio encarnato.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 33, vol. 1, pag. 313.1: In qual ti volgi cantone, o diversorio, quantunque nascosto, abbi in reverenzia l'Angelo tuo...
1.1 [In partic.:] il luogo in cui nacque Gesù Cristo.
[1] Torini, Brieve meditazione, XIV sm. (fior.), pag. 332.16: onde non volendo Giuseppo che sì prezioso tesoro rimanesse la notte all'aria e al freddo, non trovando altrove albergo, trovato uno diversorio, ciò è uno portico ch'era accostato e congiunto a una caverna d'uno monte, per stare al coperto, entraro quivi...
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 6, Natività G. Cristo, vol. 1, pag. 84.8: Cansaronsi dunque ad una coperta la quale è detto Diversorio, sotto la quale i cittadini ne' dì da non lavorare si ragunavano a sedere e a ragionare insieme...