DIVIETARE v.

0.1 desvea, desvetare, devea, deveà , deveae, deveao, devear, deveasse, deveava, deveavi, deveda, devedade, devedado, devedase, devedato, devede, devedhà , devedhadhe, deveo, deveò, deveó, devetare, devetariane, devetarlo, devetarmi, devetasse, devetata, devetato, devietari, devietate, devietati, devietato, devitassiru, devitatu, devitau, diveta, divetandu, divetare, divetarlo, divetaste, divetata, divetati, divetato, divetau, divetauli, divetava, divetavanu, divieta, divietando, divietandoli, divietar, divietarà , divietare, divietargli, divietarli, divietarlo, divietassero, divietata, divietate, divietateci, divietati, divietato, divietavano, diviete, divieteràe, divieti, divietino, divietisi, divietò, divietolli, divietrò, divitari, divitato, divitau, divitavanu.

0.2 Da vietare.

0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1280-97; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Stat. pis., 1304; Stat. fior., 1334; Stat. sang., 1334; Stat. volt., 1336; Stat. prat., 1347.

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1314 (2); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Stat. castell., XIV pm.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Imporre di non fare; escludere da ciò che è lecito o ammesso; lo stesso che vietare. 2 Rendere impossibile, impedire. 3 Sfuggire qsa, evitare. 4 Non concedere qsa, negare. 5 [Dir.] Mettere al bando, allontanare. 6 [Dir.] Escludere dall'esercizio di un'attività.

0.8 Genny Sassano 02.05.2005.

1 Imporre di non fare; escludere da ciò che è lecito o ammesso; lo stesso che vietare.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Venus], pag. 37.29: E quela vetraneça plena de tençone e de eniquitade sì deveda ali çoveni de parlar l'un con l'autro.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 1, cap. 2, pag. 144.2: E chi ne devetasse che noi non considerasmo e non conoscesmo l'operazioni del cielo, devetariane che noi dovesmo conósciare e considerare l'alto Deo né la sua potenzia...

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 40, pag. 183.21: per fermo dobbiamo sapere che l' umana condizione le cagioni del cielo pienamente conoscere è divietata.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 11, vol. 4, pag. 316.8: ma e' può ben pregare e ammonire la gente senza alcun comandamento, e divietare alcuna cosa...

[5] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), Framm., pag. 126.3: dimmi che male ti senti tue. E questi rispose: sappiate che da puoi che mi divetaste ch' io non dicesse la mia oratione, non fui sano...

[6] Doc. venez., 1314 (2), pag. 117.16: ch'el dito Pantalon Michel mio nevo ni con lo so ni con questa colegança, tuta ni parte, no debia andar ni mandar in logo devedado per la sancta glesia ni per sto Comun e s'elo andase ni fesse (con)tra quelo ch'è dito..

[7] Stat. castell., XIV pm., pag. 210.20: A li giollari overo per reguardamenti de vanità nesciuna cosa donare debiano et che ad essi giollari nesciuna cosa sia donato da loro famellia procurino de desvetare quanto possono...

- [Detto di una moneta].

[8] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 182, vol. 1, pag. 164.17: Et denanzi alloro proponere che sia da fare de le monete; et come si ricevano et ricevere si debiano ne li pagamenti; se alcune monete si debiano divietare che non si expendano; et quali si debiano divietare e non expendere, et quali non, ne la città et contado di Siena.

2 Rendere impossibile, impedire.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.48, pag. 223: E chi, per la neccissitae / barchezà vor in ver' citae, / trova arsura a gram zhantea, / con un provim chi gi desvea.

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 11.76, pag. 76: E le terre, che son tante perdute, / non già ll'àno volute / difender, ma perdute sian lor piace; / e divietato àn pace / solo a confuzïon d'omini 'n parte...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 9, vol. 2, pag. 170.6: 3. La quali eloquencia eciandeu devitauet diffisi li spati di Mariu et di Cinna qui arazavanu di disiyu di spandiri... || Cfr. Val. Max., VIII, 9, 2: «Quae etiam Marianos Cinnanosque mucrones civilis profundendi sanguinis cupiditate furentes inhibuerunt...».

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 38.17: Ma quando l'omo no pò conpir lo so' desiderio, o per malatia chi 'l devea e non ossa conpir soa volontate per tema de peço o perché ell è stofo...

3 Sfuggire, evitare.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 64.11: le chiare luci d'ogni bel pianeta / di Iuppiter, di Febo e di Dïana / lo scontro tuo per gran tema diveta, / perché san ben che tu sei sola eguana, / con quelle carni eburne over di setta...

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 207, pag. 245.16: L'uomo dee fare lo bene per lo bene avere; e divietare e dottare il male; ché per lo mal fare noi traboccheremo in nabisso...

4 Non concedere, negare.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Venus], pag. 33.25: ké apena serà dentre mile femene una la qual devede a ti quelo ke tu li damandaras.

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 63.6: qé neguna posança no è en le nostre menbre, e çascun de quili menbri sì deveda a mi lo so oficio.

5 [Dir.] Mettere al bando, allontanare.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 173, pag. 50.5: Item, statuimo che qualunque omo fusse divetato per suo fatto de la corte, ed elli non si partisse per comandamento del camarlengo, che incontanente si debbia mandare o vero al Bagno o vero a Siena, per la forza de la corte, a le sue proprie spese d[i] colui che fusse divetato...

[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 42.15: In quest'anno il Re di Francia, ch'avea nome Filippo fece pigliare tutti gli usurieri del Reame suo, et tolse loro LXX milia lire di Paregini, et divietolli del Paese.

[3] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 23, pag. 209.5: E se ad alcuno de' detti mercatanti fosse alcuno furto fatto, i Consoli siano tenuti, per tutti i modi che poteranno, aiutarlo in corte e fuori di corte cacciando e divietando il ladro e' suoi compagni e aiutatori e altre cose più aspre facciendo contra loro, secondo che a' detti Consoli piacerà.

[4] Stat. volt., 1336, cap. 17, pag. 22.15: Et se non li vo[le]sse pagare, sia divietato di tutti et da tutti quelli della decta arte...

[5] Stat. prat., 1347, cap. 10, pag. 15.24: sia divietato e rimosso, e divietare e rimuovere si faccia quello cotale che non vuole pagare, nè osservare in tucto...

6 [Dir.] Escludere dall'esercizio di un'attività.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 2, cap. 2, pag. 202.12: et l'actore vorrà quella cotale persona fare devetare dell'Arte predetta...

[2] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 50, pag. 171.1: li signori sieno tenuti di devetarlo dell'Arte.

[3] Stat. pis., 1304, cap. 23 rubr., pag. 670.1: Di divietare dell' arte chi fusse trovato o facesse furto.

[4] Stat. pis., 1304, cap. 23, pag. 670.21: Et possano et debbiano punire et condempnare li predicti incolpati, et catuno di loro, in fine in livre cinquanta, inspecta la qualitate del fatto et de la persona; et divietare in perpetuo dell' arte.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 46-57, pag. 291, col. 2.2: respunde Virg. e dixe: 'el no se dee meraveiar s'el vole che 'l sia devedato a tale pena consorti, çoè compagni, imperçò che 'l sa mo quanto despiage a Deo...

[6] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 22, pag. 207.25: E se a' nostri comandamenti tornare e stare non vorrà, procederemo contra lui e suoi divietandoli dall'Arte, partiendoli da' compagni, condannando e ogne cosa facciendo che alle sue opere vedremo che si convenga e abisogni.

[7] Stat. sang., 1334, 30, pag. 115.6: soldi cinque per ciaschuna volta. E se none li pagasse, debbiasi divietare da l' arte per lo detto consolo.

[u.r. 18.06.2012]