CAROLARE v.

0.1 carolando, carolar, carolare.

0.2 Da carola. || Cella, Gallicismi, p. 358.

0.3 Stat. fior., XIV pm. (3): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. fior., XIV pm. (3); Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti).

0.7 1 Danzare in tondo (anche in senso neg.). 1.1 Estens. Ballare.

0.8 Ilaria Zamuner 20.06.2005.

1 Danzare in tondo (anche in senso neg.).

[1] Stat. fior., XIV pm. (3), pag. 151.32: Et che niuno modo o verso ne lo tale luogho si possa carolare, danzare overo ballare, fuore de la casa dove sono tale nozze, de dì overo de nocte, con lume overo senza lume...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 38.14: e comandò ch'egli portassero gli scudi che caddero da cielo, i quali sono chiamati Ancili, e ch'egli andassero per la città cantando e ballando e carolando solennemente.

[3] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 381.6: Et che in neuno modo fuori della casa delle nozze, di die o di notte, con lume o sanza lume, si possa per alcuno o alcuna, ballare o danzare o carolare, sotto pena di lib. XXV di picc. a tôrre a ciascuna persona che farà contro o farà fare.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, conclusione, pag. 501.7: Dove con freschissimi vini e con confetti la fatica del picciol cammin cacciata via, intorno della bella fontana di presente furono in sul danzare, quando al suono della cornamusa di Tindaro e quando d'altri suon carolando.

1.1 Estens. Ballare.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 181-90, pag. 68.20: Come si conviene o si confà a te, oggimai maturo, il carolare, il cantare, il giostrare o l'armeggiare, cose di niun peso, ma sommamente da loro gradite?

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 548.16: Voi v'andate innamorando e disiderate l'amor de' giovani, per ciò che alquanto con le carni più vive e con le barbe più nere gli vedete e sopra sé andare e carolare e giostrare...

[u.r. 15.10.2020]