CRUCCIARE v.

0.1 chruccieranno, chruci, chrucio, crociandosi, cruccerà , crucceranno, cruccerassi, crucceremo, crucceretevi, cruccerò, crucci, cruccia, crucciai, crucciallo, cruccian, crucciando, crucciandomi, crucciandosi, crucciano, crucciar, crucciarai, crucciare, crucciarmene, crucciaron, crucciarono, crucciars', crucciarsi, crucciârsi, crucciarti, crucciasi, crucciasse, crucciassero, crucciassimo, crucciassono, crucciasti, crucciata, crucciate, crucciati, crucciato, crucciava, crucciavano, cruccierai, cruccierebbe, cruccino, cruccio, crucciò, cruccioe, crucciossi, crucciòssi, crucciti, cruci, crucia, crucià', cruciandose, cruciandosi, cruciano, cruciare, cruciarmi, cruciarono, cruciarse, cruciarsi, cruciase, cruciata, cruciati, cruciato, crucii.

0.2 Fr. ant. corroucier (DELI 2 s.v. corrucciare).

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Gramm. lat.-aret., XIV m.; S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.7 1 Infliggere un tormento, una pena morale o fisica. 1.1 Affliggere con una sensazione di fastidio misto a tristezza. 1.2 Provare una pena, una preoccupazione, un tormento morale (anche pron.). 2 Provare o manifestare ira (anche pron.). 2.1 Fig. [Detto di elementi naturali].

0.8 Valentina Gritti 27.08.2004.

1 Infliggere un tormento, una pena morale o fisica.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 54, pag. 90.21: Ed elle, dacché ebbero inteso quel che le Virtú voleano, non volendole crucciare, ma seguitare la loro volontà, il concedettero...

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 64.10, pag. 130: E se vien alcun'or ch'ella ti tenza, / Ch'ella ti crucci sì che ttu le dài, / Imantenente torna ad ubidenza...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, proemio, pag. 125.11: sì che sia uno medesimo fuoco quello che cruccia i dannati inn- Inferno, e quello che lli giusti purga in Purgatorio...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 11, pag. 47.27: Ma lo povero Laçaro, crudé fame lo crucia e la gran malatia amara e pinna d'ira lo desfa tuto e guasta...

[5] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 13, pag. 363.21: el secondo si è che sempre la 'nvidia crucia e tormenta l'uomo in se medesimo degli altrui beni e filicitadi...

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 27, pag. 251.14: Petrus: Per che raxum è da crê' che lo fogo corporà possa tenei' e crucià' le anime, chi sum spirituae?

1.1 Affliggere con una sensazione di fastidio misto a tristezza.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 8, par. 3, pag. 461.26: Cotal persona ammonisti tu più sicuramente che non dovevi, e però non l'ammendasti, ma il crucciasti...

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 302, pag. 213.16: E così il turba la dama e crucia per queste novelle e per altre ch'ella gli dicea asai...

1.2 Provare una pena, una preoccupazione, un tormento morale (anche pron.).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 229, pag. 184: or le ride la faccia, / un'ora cruccia e duole, / poi torna come sòle.

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 6, pag. 17.20: Ma se in pace no le porterete per mio amore, ma crucceretevi e dorretevi e lamenteretevi di me, infin a ora vi dico ch'e' vi converrà al postutto patire, e non ne sarete da me meritati.

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 173, pag. 306.12: Ed accioe voi non devetevi dolere e crucciare per questa aventura».

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 5, pag. 130.8: Ancora fattichare e crucciare tenperatamente, e avere gioia e letizia...

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 48, pag. 93.2: Or costoro sonno quegli che sonno offesi dalle spine delle molte tribolazioni, crociandosi loro medesimi con la propria disordinata volontá.

2 Provare o manifestare ira (anche pron.).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2675, pag. 268: Perciò, amico, penza / se 'n tanta malvoglienza / ver' Cristo ti crucciasti, / o se Lo biastimiasti, / o se battesti padre / od afendesti a madre...

[2] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 1.9, pag. 23: E forte si crucciò di monna Nese, / quando sonetto udì di lei novello; / e credel dimostrar tosto in palese.

[3] Novellino, XIII u.v. (fior.), 99, pag. 348.9: In quel mezzo, la fanciulla si crucciò con la madre: mandò la fante e fece parlare a colui cui amava, che ne voleva andar con lui.

[4] Cronica fior., XIII ex., pag. 107.20: Ma per cagione ke San Tomaso era stato crucciato con Ricciardo re, per amenda della sua morte, mandò CC chavalieri oltremare, a servire un anno la Terra Sancta contra li Saracini...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 3.94, vol. 1, pag. 50: E 'l duca lui: «Caron, non ti crucciare...

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 42, vol. 2, pag. 56.12: cioè, che Dio più si cruccia contra loro, e non li può così sopportare, come gli altri peccatori.

[7] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 39, col. 1.27: Irascor, ris, per cruciarse.

2.1 Fig. [Detto di elementi naturali].

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 284.6, pag. 116: Crucciars'i venti per divini segni, / ebber fortuna e molti n'annegaro.

[u.r. 30.11.2020]