0.1 cchrucciati, chrucciati, crocciato, crucciata, crucciate, crucciati, crucciato, cruciata, cruciati, cruciato.
0.2 V. crucciare.
0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).
0.5 Locuz. e fras. fare crucciato 1.2.
0.7 1 Afflitto da una pena, una preoccupazione, un tormento morale. 1.1 Estens. [Detto del volto o dell'aspetto:] che esprime turbamento o preoccupazione. 1.2 Locuz. verb. Fare crucciato: sottoporre alla tortura (?). 2 In preda all'ira. 2.1 Estens. [Detto di animali]. 2.2 Estens. [Detto dell'aspetto o dei comportamenti]. 2.3 Fig. [Detto di elementi naturali come il mare, il cielo, ecc.]. 3 Sost. Tormento (infernale).
0.8 Valentina Gritti 30.08.2004.
1 Afflitto da una pena, una preoccupazione, un tormento morale.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 153.14: crescea il dolore, perchè constrigneano le lagrime, e mostravano allegrezza, che non paressero crucciati.
[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 25, pag. 188.8: Il marito l'adomandava sovente perch'ella stava crucciata, e lla donna rispuose: «Perch'io non sono vestita sì ch'io possa dimorare con l'altre donne...
1.1 Estens. [Detto del volto o dell'aspetto:] che esprime turbamento o preoccupazione.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2599, pag. 265: / o s'hai mostrato faccia / crucciata per superba...
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 17-28.41, pag. 102: visi di donne m'apparver crucciati...
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 59, pag. 338.16: e lui menò davanti al padre che nella gran sala sedea, vestito di vestimenti significanti tristizia, tenendo crucciato aspetto, con molta compagnia.
1.2 Locuz. verb. Fare crucciato: sottoporre alla tortura (?).
[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 13.3: Ma s'egli volle sforzare la vostra moglie, e fosse verità, anche per questo non à egli la morte servita, ma si vorrebbe farlo crucciato.
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 177.10, pag. 356: E quando un altro vien, gli faccia segno / Ched ella sia crudelmente cruc[c]iata...
[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 170.33: onde li Greci furon fortemente chrucciati.
[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 13, pag. 25.42: e non pensa quanto quel cotale sia crucciato, ma quanto l'uomo crucciato può fare.
[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 14, pag. 76.21: E però dicie esso: se Jove stanchi el suo fabbro, da chui Crucciato porse la folgore aghuta, Unde l'ultimo dì percosso fui; cioè dio m'uccise e ora mi tormenta, quasi dica, non mi può fare peggio.
[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 14, pag. 27.10: Allora Calcante sacerdote disse a' Greci, che Pallade era crucciata contra di loro...
[6] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 6, 18.3, pag. 76: incontanente el re, crucciato e broncio, / a la casa le trombe faceva ire...
- Sost.
[7] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 25, vol. 3, pag. 302.16: L'uomo può conoscere i cruciati, o i smagati per paura...
2.1 Estens. [Detto di animali].
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.132, vol. 1, pag. 378: quelli andò sotto, / e quei drizzò volando suso il petto: / non altrimenti l'anitra di botto, / quando 'l falcon s'appressa, giù s'attuffa, / ed ei ritorna sù crucciato e rotto.
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 81, vol. 2, pag. 238.9: e sotto questo colore, come fiera crucciata, di sua mano uccise due suoi fratelli bastardi e il zio de re d'Araona...
2.2 Estens. [Detto dell'aspetto o dei comportamenti].
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 52, pag. 268.9: Ecco che 'l Segnore ti dà exemplo de la grande cura ch'ebbe de la casa sua; ecco che nne cacciò fuori i mercatanti e i cambiatori, e usò cose e riggimenti aspri e crucciati: tutta la spazzò.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 8, pag. 381.1: e dietro a lei vide venire sopra un corsier nero un cavalier bruno, forte nel viso crucciato, con uno stocco in mano, lei di morte con parole spaventevoli e villane minacciando.
2.3 Fig. [Detto di elementi naturali come il mare, il cielo, ecc.].
[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 381.4: pensi che il mare sempre sia crucciato e che li crudeli lidi sieno a suo danno...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 10, pag. 371.17: scesi in terra, e rimirando verso le crucciate acque, ripetendo in se medesimi i passati pericoli della presente notte...
[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 262, vol. 2, pag. 229.1: e lo mare si era tanto crucciato e grosso...
3 Sost. Tormento (infernale). || Se non è crociato (v. crociato 2).
[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 17, cap. 2, par. 4, pag. 408.22: Ancora dicie: «Non istimare duro quello che ttu sostieni, poiché cola interna passione dalgli etterni crucciati se' liberato».
[u.r. 31.08.2009]