CRUCCIO s.m.

0.1 cchruccio, chrucio, crocci, crucci, cruccio, crucia, crucio.

0.2 Da crucciare.

0.3 Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.).

0.5 Locuz. e fras. a cruccio 2.2; fare cruccio 2.4; menare a cruccio 2.6; muovere a cruccio 2.6; muoversi a cruccio 2.5; per cruccio 2.3; pigliare cruccio 1.1; portare cruccio 1.1; prendere cruccio 2.5; provocare a cruccio 2.6; venire al cruccio 2.5; venire in cruccio 2.4.

0.7 1 Ansiosa e tormentata inquietudine, intreccio di apprensione e tristezza. 1.1 Locuz. verb. Pigliare, portare cruccio: essere afflitto dal dispiacere. 1.2 [Med.] [In accezione patologica, e con rif. alla dottrina medica degli umori:] tristezza eccessiva. 2 Stato di veemente e violenta agitazione, che può riflettersi in atti collerici e in parole di sdegno. 2.1 Atto d'ira, di violenza. 2.2 Locuz. agg. A cruccio: che manifesta sdegno e minaccia ostilità. 2.3 Locuz. avv. Per cruccio: per dispetto, per vendetta; con stizza, rabbiosamente. 2.4 Locuz. verb. Fare, venire (in) cruccio con qno: adirarsi con qno. 2.5 Locuz. verb. Prendere, muoversi,venire al, a cruccio di qsa: montare in collera (per qsa). 2.6 Locuz. verb. Menare, muovere, provocare a cruccio: indurre all'ira.

0.8 Valentina Gritti 26.08.2004.

1 Ansiosa e tormentata inquietudine, intreccio di apprensione e tristezza.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 49, pag. 234.3: Il medico non ne mostrò nullo cruccio, anzi consolava la donna e mostravale ragioni secondo fisica, che ben poteva essere sua di ragione...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 18, pag. 115.3: E si guardino e sieno guardati da crucio, di faticha, di travaglio, di paura, di pensieri, di battitura; e usino tutte cose di gioia e di sola...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 280, pag. 194.24: Dunqu'è egli bene diritto che l'uomo no prenda sopra sé nullo crucio, ma a lui [[scil. a Dio]] ne lasci convenire che più l'ama che no si potrebe amare né caro tenere.

[4] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 56, pag. 20: chi non delecta po' che l'è passata, / presente fuçi crucia expectate! || Se non è rif. alle pene infernali.

1.1 Locuz. verb. Pigliare, portare cruccio: essere afflitto dal dispiacere.

[1] Bindo Tedaldi, XIV pm. (fior.), 2, pag. 758: Per che io non vi scriva come soglio, / non ne portate cruccio nel cor vostro...

[2] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 33.3, pag. 749: Poi che la ruota v' ha vòlto nel basso, / messer Simone, abbiate franco cuore / e non pigliate cruccio né rancore, / e non usate dire: - Oimè lasso! -

[3] Doc. fior., 1311-50, 86 [1350], pag. 677.26: inducendo il detto Conte et suo Consiglio a essere contento della risposta, et che non ne porti cruccio...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 39, pag. 94.16: ché rade volte interverrebbe, che essendo presentato uno dono a uno, e quelli non lo volessi e rimandassilo in drieto, che non ne portasse cruccio o sdegno quelli che l'ha mandato.

1.2 [Med.] [In accezione patologica, e con rif. alla dottrina medica degli umori:] tristezza eccessiva.

[1] Zucchero, Santà, 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 5, pag. 129.25: -l naturale colore del viso e la biltade si chanbia per malatia alli uomini malati, e ali sani per molte altre cose, sì come [[...]] per malinconia, e per troppo usare con femina, e per bere malvagie aque, e per fiatare e mangiare comino, [[...]] per cruccio, e per altre cose assai...

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 421-30, pag. 116.12: Questa perversa femmina ogni giorno più multiplicando nel fare delle cose male, [[...]] un sì fatto dolore e afflizione nascosa mi misero nel cuore, che il sangue, d'intorno a quello più che il convenevole da focoso cruccio riscaldato, impostemì...

2 Stato di veemente e violenta agitazione, che può riflettersi in atti collerici e in parole di sdegno.

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 180.22: Non fue ricevuto, ma non se n'andoe a Cesare per tema di suo cruccio, né non tornò a casa per cagione di non gittarsi in cattivezza...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 26, vol. 3, pag. 318.9: Onde perciò disse Orazio, che ad uomo tristo si conviene tristo parlare; a corrucciato, parole di cruccio e di minaccie...

[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 104.7: Onde lo Imperadore si mosse, molto pieno di cruccio e di mal talento, con grande hoste di popolo e di cavalieri...

2.1 Atto d'ira, di violenza.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.129, vol. 1, pag. 414: Dilli che non mucci, / e domanda che colpa qua giù 'l pinse; / ch'io 'l vidi omo di sangue e di crucci».

[2] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 17.29, pag. 438: Deh che ben abbia l'anno, l'ora e 'l dìe, / che fu signore il nobile Castruccio, / a poner giù il cruccio: / c'ha tutte spente queste tirannie.

[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 68, pag. 152.25: Iove secondo li poeti tra gli altri figliuoli, che egli ebbe, n'ebbe uno, che si chiamò Marte. Costui fu molto bellicoso ed uomo d'arme e di cruccio.

2.2 Locuz. agg. A cruccio: che manifesta sdegno e minaccia ostilità.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 29, vol. 4, pag. 374.7: ma ben si guardi egli non dica nessuno motto fievole, anzi sia suo viso a cruccio e a ira, lo sembiante terribile, e la voce minaccevole...

2.3 Locuz. avv. Per cruccio: per dispetto, per vendetta; con stizza, rabbiosamente.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IV, cap. 4, vol. 1, pag. 153.25: discordia nacque tra 'l papa e 'l detto marchese, onde il marchese fu cacciato di Roma, il quale per cruccio mandò suoi ambasciadori agli Ungari, e fecegli passare in Italia...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 75, vol. 1, pag. 528.29: E avendo il re Carlo una bacchetta in mano, com'era sua usanza di portare, per cruccio la cominciò a rodere, e disse...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 76, vol. 2, pag. 145.24: di seguirgli, onde rimasono con onta e vergogna scornati dello 'nganno de' Lombardi, e per cruccio misono fuoco, e guastarono e arsono tutta la città di Ternana...

2.4 Locuz. verb. Locuz. verb. Fare, venire (in) cruccio (con qno): adirarsi con qno.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 60, pag. 258.4: La reina così fece tutto: fece cruccio col re e nella pace li adomandoe lo dono, e lo re lel promise.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 143.2, pag. 60: Cesare in tanto divenne crucciato / e venne in cruccio co' suoi cavalieri...

2.5 Locuz. verb. Prendere, muoversi, venire al, a cruccio (di qsa): montare in collera (per qsa).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 505.1: e a questo Grifolino (ponemo, che nol dica) avea dati danari, e rivoleali, e di ciò venne al cruccio...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 74, vol. 2, pag. 223.17: ed essendo male uditi e peggio intesi, ne presono cruccio; e racogliendosi insieme, nel mormorio alquanti di loro cominciarono ragionamento e di vendetta e di ristoro di loro damaggio...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 90, vol. 2, pag. 250.9: per li savi scoprire il processo fu poco senno tenuto, essendo i· rre di Francia e 'l figliuolo in prigione, perché essendone i· rre d'Inghilterra infamato, si dovea potere muovere a cruccio, a mal trattare i· rre e 'l figliuolo.

2.6 Locuz. verb. Menare, muovere, provocare a cruccio: indurre all'ira.

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 159.16: E quando elli menato era a cchruccio, era sì fiero, che nullo era intorno di lui, che nnon temesse chon ispaventevole temore.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 101, vol. 2, pag. 584.7: e molte altre altere e brutte parole colla testa levata usarono contra il Comune di Firenze per muoverli a cruccio e impresa di guerra...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 66, Litanie maggiori, vol. 2, pag. 607.20: laonde il Signore Dio provocato a cruccio, mandò sopra loro una grandissima pestilenzia...

[u.r. 27.09.2019]