DECLINARE v.

0.1 ddiclinare, dechienata, dechina, dechinarà , dechinare, dechinaro, dechinati, declin, declina, declinà , declinammo, declinamo, declinan, declinàn, declinand, declinando, declinano, declinante, declinanti, declinar, declinarà , declinaranno, declinare, declinarello, declinaremo, declinaremolo, declinarla, declinarono, declinasi, declinasse, declinassi, declinaste, declinasti, declinata, declinate, declinati, declinato, declinau, declinava, declinavano, decline, declinerà , declinerai, declini, declinò, degina, dichina, dichinare, dichinaro, dichinasse, dichinata, dichinato, dichinava, dichinavi, dichini, dichinino, dichinò, diclina, diclinano, diclinare, diclinasi, diclinati, diclinato, diclinava, diclini, dicliniamo, diclino, diclinò, dicrinare.

0.2 Lat. declinare (DELI 2 s.v. declinare).

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.): 7.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., a. 1327.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Stat. chier., 1321; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. declinare alla giurisdizione 5.1; declinare dalla corte 5.1; declinare la giurisdizione 5.1; declinarsi sotto la giurisdizione 5.1.

0.7 1 Rivolgere qsa verso il basso, fargli assumere un'inclinazione. 1.1 Sminuire il valore di qno o qsa, umiliare. 2 Muoversi dall'alto verso il basso, inchinarsi (anche fig.). 2.1 [Detto del sole o della sua luce:] tramontare. 2.2 Assumere un atteggiamento umile. 2.3 Perdere forza o efficacia. 2.4 Evolvere da uno stato positivo a uno negativo. 3 Muoversi in una det. direzione (anche fig.). 3.1 Fig. Avere una particolare propensione o preferenza. 3.2 Indurre una particolare propensione, intenzione, preferenza. 4 Tendere ad allontanarsi da qsa, ad evitarlo o rifiutarlo. 4.1 [Dir.] Fras. Declinare dalla corte, alla giurisdizione, la giurisdizione, declinarsi sotto la giurisdizione: rifiutare le decisioni o l'autorità di un organismo giuridico. 5 [Gramm.] Dichiarare o usare le forme del paradigma (di una parte nominale del discorso). 5.1 Estens. Studiare la grammatica. 5.2 Derivare etimologicamente. 6 Numerare in ordine progressivo. 7 [Astr.] Assumere un'inclinazione rispetto alle due coordinate equatoriali celesti. 7.1 [Astr.] [Rif. al piano dello zodiaco:] assumere un'inclinazione rispetto all'equatore celeste. 8 [Di un colore:] assumere una det. sfumatura.

0.8 Marco Berisso 07.04.2005.

1 Rivolgere qsa verso il basso, fargli assumere un'inclinazione.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 40, pag. 511.20: e già incominciando la battaglia, colla spada percosse nel braccio, e fatto per quella fedita debole della mano, fue constretto in terra il gonfalone dichinare.

[2] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 2.49, pag. 62: Dichini inverso méi / lo bel viso amoroso...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.406, pag. 141: «Conseja toa zoventura, / a mi t'aremba e te declina...

1.1 Sminuire il valore di qno o qsa, umiliare.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz.tta 3.39, pag. 266: Trag[g]ete simiglianza / da l'amorosa usansa, / che dà al pic[c]iolo onore / in gran guisa talore, / e 'l ben possente a la stasion dichina.

[2] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 19, pag. 138.31: e però colui che la detta cosa ha a fare dee in sé avere Umilità, ch' è la sesta delle dette virtù, per la quale si dichina e avilisce l' uomo per fare la cosa dirittamente.

2 Muoversi dall'alto verso il basso, inchinarsi (anche fig.).

[1] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 2.4, pag. 121: Madonna, m'è avenuto simigliante / con' de la spera a l'acellett' avene, / che sormonta, guardandola, 'n altura / e poi dichina, lassa, inmantenante / per lo dolzore ch'a lo cor le vene, / e frange in terra, tanto s'inamora.

[2] Caducità , XIII (ver.), 48, pag. 656: lo fragel corpo là o' tu albergasi, / o' oto misi e plu tu tormentasi, / per un vil porto poi tu trapasasi, / e povro e nuo al mundo declinasi.

[3] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 52-66, pag. 754, col. 1.10: e denominali l'A. dallo logo e dixe che questi fono della valle onde Bisenzo fiume dechina, zoè: descende...

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 786.9: 13 e con questo consiglio, declinando del monte, vicini alle poche onde che tra Falerno e Veseo stanche mettono in mare, nelli eminenti luoghi fondarono nuove mura.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 14, vol. 1, pag. 287.18: e Manfredi prenze di Taranto, non si volle dechinare all'obedienza della Chiesa...

[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 13, pag. 60.25: La prima battagla di li inimichi, iungendusi cum Serloni, declinau per l' altra parti di lu monti, per iungirisi cum lu Conti.

2.1 [Detto del sole o della sua luce:] tramontare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.120, vol. 3, pag. 521: Io levai li occhi; e come da mattina / la parte orïental de l'orizzonte / soverchia quella dove 'l sol declina...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 14.6: e prima descrive l'ora del tempo, cioè il dichinare del die, e 'l cominciare della notte...

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 69.20: Appligate li Grieci all' ora de vespere, lo sole yà venea declinando e la hora tarda se approxemava...

2.2 Assumere un atteggiamento umile.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 85.10, pag. 237: Perché mi sdengna lo suo gran valore / né si dichina ver' di me neente.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.2, pag. 183.19: E messer Corso, per l' animo grande che avea, alle piccole cose non attendea e non si dichinava, e non avea l' amore di cotali cittadini per sdegno.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 34, vol. 1, pag. 523.23: Per questo i Genovesi ch'erano a guardia della Loiera perderono ogni ardire, e procacciavano l'acordo, e il giudice si dichinò più che fatto non avea.

[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 941, pag. 421.5: ed in ogni modo si dichinava a dimandare, quasi come per limosina, allegando che il Duca d'Angiò già era per intrare nel paese...

2.3 Perdere forza o efficacia.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 199.19: VII dormiente fradelli, sotto Decio tormentadi, don fina a tanto ch'eli declinasse la crudelitade deli tormentadori, in una speloncha se messe, e li driedo la oracion dormisse...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 158.18: El grave Entello sta fermo, e con uno viso fisso ora col corpo e co gli occhi vegghianti cessa e declina i colpi.

2.4 Evolvere da uno stato positivo a uno negativo.

[1] Poes. an. sett., XIII (2), 180, pag. 50: Paucho val grandeça que declina, / Che per hom no pò esser defesa.

[2] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 18.12, pag. 189: Così il nome de' Bianchi si diclini / per tal sentenza che non vi s'appelli, / salvo ch'a San Giovanni siano offerti.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 5, (frammento), 4808, pag. 408: Dico che ciò che è creato in tempo, / In lui fu sempre la virtù finita; / Passando stato, declina per tempo.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 536.6: però che tolse via cotali genti, per li quali tutto il mondo sarebbe dichinato a guerra, e a distruzione.

3 Muoversi in una det. direzione (anche fig.).

[1] Poes. an. sett., XIII (2), 203, pag. 51: E spetamo quilli avinimenti / Che nui posamo salir su per le scale / Cun grande ale - a le conpagne fine, / Là o' decline - l'aneme nostre...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 43 bis, vol. 1, pag. 354.3: e così declina il tempo verso lo freddo, come nel marzo verso 'l caldo.

[3] Lodi Vergine, XIV in. (ver.), 205, pag. 85: A lo qual tuto 'l mondo declina / per empetrar da quel celeste Re / per li vostri enpregi, humel regina, / perdonança e gracia e mercè.

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 53, pag. 100.16: Quando li bon angeli videno li altri elevase in superbia, illi se 'n dexdegnaveno fortamente e declinàn incontanente verso lo so Creatore...

[5] Stat. chier., 1321, pag. 348.2: i quagl homegn debien e seen entegnù perpetuar meint consegler a adrit e lear meint la ditta compagnia e i consol e gli homegn de colla compagnia a bona fay no declinand a alcunna voluntà se no a chunna utilità del corp de colla compagnia.

[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1205, pag. 389, col. 2: Massentio fo adirato; / allora abbe parlato / e dixe a Catarina: / 'Ad quale tou core declina?

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 15, pag. 163.18: così la nostra vita dal dì del nostro nascimento sempre e con velocissimo corso declina verso la morte, senza mai indietro rivolgersi.

3.1 Fig. Avere una particolare propensione o preferenza.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 63, pag. 175.7: convenese a cului k' è ad alcuno offitio deputato, e maiormente se convene a quilli ke dèn esser patri e medici de l' anime, servar egualança e correre dritamente per lo camino, e non declinar plù in una parte como declina in altra parte...

[2] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 11, pag. 13.13: E per tanto l'omo ke vol aquistar forteça, [[...]] avanti de' un pouco declinar ad ardimento cha a paura, perçò che ardimento è men contrario a forteça che no è la paura.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 7, pag. 65, col. 22.15: El quinto si è insieme molto tempo spendere: e alcuna volta in parole e in costumi e cose non necessarie declinare.

[4] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 2, pag. 218.23: ma eciandeo che tu no dî stabilire lo cor toe a cosa tirena sovra Deo, como quij che amarà tanto una dona o uno fiolo che quasi mai lo cor sò no dechinarà altroe.

3.2 Indurre una particolare propensione, intenzione, preferenza.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 254, pag. 142: Oi precïosa dama, oi stella matutina, / A planz li mei peccai lo me' cor tu degina...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 41, pag. 516.16: Sono conceduti da Dio contra quello crudele nemico Radagaiso igli animi degli altri nemici colle loro osti, e dechinati a dargli aiuto, perchè vennero a lui Uldino e Saro, segnori de' Goti e degli Unni, ad atare i Romani.

4 Tendere ad allontanarsi da qsa, ad evitarlo o rifiutarlo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 13, pag. 234.6: Ma per quello cotanto poco di riposo, mi pare che i grandi abbiano sempre voluto quella allegrezza, e che i piccoli abbiano quello studio declinato.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 194.40: Questo siando amaistrado si deli libri seculari chomo deli divini, dela fede e dela monastica vita ello declinà ...

[3] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 5.20, pag. 722: cossì l' omo vor honor, / ma da lo lavor declina.

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 4, pag. 117.21: e ddi quelle che ll'uomo dé fare e di quelle che ll'uomo dé fuggire per avere e conseguire la vita etterna e lla miseria diclinare.

4.1 [Dir.] Fras. Declinare dalla corte, alla giurisdizione, la giurisdizione, declinarsi sotto la giurisdizione: rifiutare le decisioni o l'autorità di un organismo giuridico.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 458 rubr., vol. 2, pag. 436.2: Che se 'l non sottoposto al comune di Siena, el quale offende, declinarà da la Corte d'esso comune, le sue exceptioni et privilegi si distendano in atti...

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 67, pag. 74.28: che alcuna persona de li suprascripti personi fusse in de la suprascripta Villa o in de li suoi confine, lo quale non si volesse declinare socto la loro jurisdiccioni, infra octo die messo lo bando sì debbia andare a ffare scrivere in su li acti de la Corte...

[3] Stat. perug., 1342, I.47.11, vol. 1, pag. 166.27: Niuno anco el quale avesse ordene sacro overo avesse dechienata la giuredictione del comuno de Peroscia possa essere electo de conselglo de popolo overo de comuno...

[4] Stat. pis., 1322-51, cap. 12, pag. 484.19: et ogni altra qualumque persona la quale dinansi da loro richiesta fusse, et alla loro corte comparisse, et alli dimandi li quali com scriptura facti li fusseno, non declinando alla loro iurisdictione, rispondesseno...

5 [Gramm.] Dichiarare o usare le forme del paradigma (di una parte nominale del discorso).

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 5, par. 3, pag. 219.11: in grammatica disputano ragione di loica: in dialettica cercano di declinare per grammatica...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 18, 1-15, pag. 350, col. 1.6: e declínasse: nominativo 'hec fruges', genitivo 'huius frugis', etc...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 11, vol. 1, pag. 77.5: e però si diclina il nome di Pisa in gramatica: pluraliter, nominativo hee Pise...

5.1 Estens. Studiare la grammatica.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 272.31: E studiava molto ad enprendere specialmente rethorica pro sapere bene dicere e parlare e non fo nullo die ke non legessi e non declinassi e non scrivessi e etiam se gisse in viaio.

5.2 Derivare etimologicamente.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 16.49, pag. 229: Dal re Inacus il nome dichina / d'Inaco fiume, che pare uno strale...

6 Numerare in ordine progressivo.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1071, pag. 248: Entrò cinquanta sette, como me sse declina. / La benedictione allora lo re fece revenire...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 141.66, pag. 133: e cominciati a Pietro e segui il coro, / ch'e' trentatré seguenti a lui declina, / facendo sempre in lor<o> la mente fina.

7 [Astr.] Assumere un'inclinazione rispetto alle due coordinate equatoriali celesti.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 13, pag. 20.17: e la via del sole, cioè el deferente del sole, va entro per lo mezzo e non declina né a l'una parte né a l'altra...

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. IV, 1, pag. 148.4: El suo diferente è uno cerchio ecentrico e non è ne la superficie de l'eclit[t]ica, ma l'una medietà declina verso settentrione e l'altra verso meriz[z]o...

7.1 [Astr.] [Rif. al piano dello zodiaco:] assumere un'inclinazione rispetto all'equatore celeste.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 63.11: veniamo e componamo lo mondo che noi avemo encomenzato, e declinamo lo cerchio del zodiaco dal cerchio de l'equatore en quella quantità ch'è quello de questo mondo...

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 3, pag. 115.13: La parte del zodiaco che dichina da l'equinoziale verso settentrione è detta settentrionale o vero borreale o vero artica...

8 [Di un colore:] assumere una det. sfumatura.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.21: Melanconia fi dita day fisich esser colara nigra, ché 'l so color declina a negreza.

[u.r. 22.02.2022]