DEDURRE v.

0.1 dedotta, dedotto, deduca, deducciri, deduce, deducendo, deducendoci, deducendosi, deduceno, deducente, deducere, dedùcervi, deducesi, deducete, deduchiri, deduciamo, deducta, deducte, deducti, deducto, deduga, dedur, dedure, dedurse, deduse, deduseno, dedusse, dedutta, dedutte, dedutti, dedutto, didotta, didotti, didotto, diduce, diducegli, diducendo, diducendosi, diducere, diducerlo, diducermi, diducie, diduciere, diducono, didurremo, didusse, didute, didutta, didutto.

0.2 DELI 2 s.v. dedurre (lat. deducere).

0.3 Ritmo cass., XIII in.: 4.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Ritmo cass., XIII in.; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Lett. palerm., 1371 (1).

0.5 Locuz. e fras. dedurre alla notizia 2.1; dedurre il vizio 2.1.

0.7 1 Trarre fuori. 1.1 Fig. 1.2 [Filos.] Trarre argomentazioni l'una dall'altra; ottenere con il ragionamento come conseguenza logica. 1.3 Pass. Essere conseguenza (di qsa). 1.4 Sottrarre da un computo. 2 Portare da un luogo a un altro; in una direzione; verso un punto d'arrivo. 2.1 Fig. 2.2 Indirizzare ad uno scopo. 2.3 Far giungere ad un risultato, ad una nuova condizione. 3 Far andare dall'alto verso il basso. Fig. [In senso morale: da un polo pos. a uno neg.]. 4 Aver piacere.

0.8 Pietro G. Beltrami 03.07.2005.

1 Trarre fuori.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 170.34: A provochare il sangue mestruo e diduciere il filiuolo morto e la secondina sia data la trefora mangna con sugho di ruta...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 13.73, vol. 3, pag. 213: Se fosse a punto la cera dedutta / e fosse il cielo in sua virtù supprema, / la luce del suggel parrebbe tutta...

1.1 Fig.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.35, vol. 3, pag. 497: Cotal qual io la lascio a maggior bando / che quel de la mia tuba, che deduce / l'ardüa sua matera terminando...

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 1, par. 1, pag. 126.21: però tuttavia che di questa veracie sentenza per sé altro esprichatore e inpositore uomo di siquro intendimento o llui mededesimo didotto d'invidia dettrazzione clandestinato disiderante, o di prosunzione abbaimento pieno di grido e ss'aprese lo spirito della malvagia invidia, quelli a lloro attraienti s'opposarono.

1.2 [Filos.] Trarre argomentazioni l'una dall'altra; ottenere con il ragionamento come conseguenza logica.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.121, vol. 3, pag. 133: Sì venne deducendo infino a quici; / poscia conchiuse...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 22.22: Di questa fiumana non fece menzione di sopra; ma de[duce]si per questo, che appiè della valle fosse alcuna grandissima lagona, che ha a significare viziosa e corrotta operazione di mondani.

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 20, pag. 479.17: Ché sse tuttavia avesse sentito san Girolamo l'auttorità del solo vescovo di Roma già detta essere, di colui io diclino la sentenza come non chanonicie, né per canonicie di neciessità didotta.

1.3 Pass. Essere conseguenza (di qsa).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.58, vol. 3, pag. 333: ora conosce come il mal dedutto / dal suo bene operar non li è nocivo...

1.4 Sottrarre da un computo.

[1] Doc. perug., 1351-60, [1360], pag. 16.7: Ch'el preço per lo quale sironno stabilite ei dicte fructe se paghe per rata, de anno en anno a la fine de ciaschuno anno, deducte e detrate le vece che se concederonno, cometterà per rata, per ciaschuno anno.

[2] Lett. palerm., 1371 (1), pag. 143.1: Sed ponamus ki fussi veru ki ipsu divissi aviri li dicti unc. LIIJ. Dicu eu primo secundum Deum et veritatem lu dictu Bartholomeu tinni la butìa ab anno V Ind. IJ preterite citra usque nunc, videlicet a tempore subversionis quondam Laurencii de Murra successi anni XVIIJ, di lu quali tempu pir parti appi lu lueri et parti di lu dictu tempu tinni in usu sou la dicta butìa: ni divi deducciri zo kindi appi et zo ki divi pir lu sou usu.

2 Portare da un luogo a un altro; in una direzione; verso un punto d'arrivo.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 137.11: E però dice che Lucia, nel tempo che l' Autore nulla opera[va], vivo il levòe, e dedusse al luogo dove li peccati si riconoscono, e mostrò a Virgilio, cioè alla ragione, l' entrata del Purgatorio, che è la contrizione del cuore, e poi la emendazione.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 14, pag. 310.15: Così dedutti i corni con tre coorti di pedoni, e con tre turme di cavalieri, e con questi i veliti con affrettato passo contro a' nemici andavano seguenti gli altri in obblico.

[3] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Est 2, vol. 4, pag. 623.15: [14] E quella v'entrasse al vespro, n'uscisse la mattina; e quella era dedotta in uno altro luogo, in custodia di Susagazi eunuco del re, constituto sopra le concubine...

2.1 Fig.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 77, pag. 342.32: Ma, deducendoci da queste più generali dimostrazioni a quelle che più particulari sono, dico...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 62, pag. 395.6: La sentenzia delle quali parole, quantunque una medesima possa essere con la superiore, nondimeno, volendola a più brieve permutazione e di minor fatto deducere, possiam dire...

[3] Torini, Rime, XIV (fior.), [a. 1398] 17.5, pag. 374: Dunque l' oltraggio, per alcun dedutto / in altrui, quale in sé, pensi, rancura / porga in colui...

- Fras. Dedurre alla notizia: portare a conoscenza.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 30, pag. 597.9: e ciascuna volta che, per lo bono stato de la provincia on d'alcuna terra o luogo, o per schivare uno grande scandalo, parerà essere expediente alora cotale facto, sì se deduga a la noticia del Rectore.

- Fras. Dedurre il vizio (i vizi): vivere viziosamente.

[8] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 146.8: della quale spogliatura essa porta molto si [d]olse, però che col suo si doveano dilacerare, ed uccidere li cari cittadini, e carcerare la libertà, cattivare virtude, o mandare in essilio, e li vizi deducere in plubico.

- Dedurre in comparazione, in esempio.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 209.7: dove si mostra, che l' opere de' mortali, e ellino sono vilissimi in comparazione dedutte alle divine.

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 199.23: Le membra sparte delli amatori della terra, e di coloro che dicono nelle potenzie mondane essere somma beatitudine, diduce in essemplo l' Autore, in confusione d' ogni enfiamento d' animo, dicendo...

- Dedurre in comune: acquisire alla proprietà della comunità.

[7] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 137, par. 1, vol. 2, pag. 506.19: E se giusta cagione non avessero, el capetanio overo el giudece le ditte concessione e donagione deggano cassare e irritare e per casse e irrite avere, e le cose, concessione overo donagione, le quagle avessero retenute, dedure en comuno...

- Mettere avanti.

[9] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 448.1: Qui si diduce una quistione, la quale la ragione muove alla theologia in questa forma...

[10] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 6, pag. 699.26: Agiungendo questo alle predicte cose che ciascuno appellante la questione d' inniquità e de nullità in l' appellatione sua deducere et intemptare possa e debia...

[11] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 18, pag. 476.13: Questa è per ciertano falsa sposizione, della quale altressì alquno vescovo di Roma co' suoi conplicies a diffinire e diclinare la coattiva de' prenzi giuridizione, sovente ànno usata, diciendo di fatto violentemente, non di diritto sé essere didotto in giudichamento di sequlari...

- Trasferire (un concetto in un discorso).

[12] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), Proemio, 92, vol. 1, pag. 29: ch'io non son già sottile / che cosa sì gentile / possa dedur in più chiaro parlare.

- Pron. Andare avanti, procedere (in un discorso o in un dibattito).

[13] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 89.14: Saviamente, e per sottile modo e notabile induce l'Autore un'altra domanda. E poni bene mente, lettore, come a poco a poco per acattare benivolenzia elli si diduce, inanzi ch'elli muova la quistione.

2.2 Indirizzare ad uno scopo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.77, vol. 2, pag. 235: Tu vuo' ch'io mi deduca / nel fare a te ciò che tu far non vuo'mi.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 108, pag. 357.4: ed egli non mise molto gran pena a diducermi a mangiare meglio, ch'i' non facea.

[3] Doc. fior., 1311-50, 106 [1350], pag. 691.3: Et, perché voi medesimi scrivete quanto questo fatto porta, et a Parte et a noi, se non si deduce al nostro desiderio, non ci pare debba bisognare il sollicitarvi et avisarvi, che sança perdere tempo, o rifiutare, a ffar ciò che siamo certi ne durate, voi sollicitamente diate opera, che questo tractato colla Chiesa si faccia...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 22, par. 20, pag. 383.5: E cciò diducie en sedizioni...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 20, pag. 5.15: mai nella comedìa non introducere se medesimo in alcuno atto a parlare; ma sempre a varie persone, che in diversi luoghi e tempi e per diverse cagioni deduce a parlare insieme, fa ragionare quello che crede che apartenga al tema impreso della comedìa...

- Dedurre in esecuzione: provvedere quanto a (qno o qsa)?

[6] Stat. pis., 1330 (2), cap. 148, pag. 621.4: Et per li predicti mille primi et ultimi electi, et in execussione deducti tutti li predicti, ogni altra electione di balestrieri della cità di Pisa, di borghi et di sobborghi, sia cassa, et per cassa s' abbia et intenda. || 'avendo fatto tutto ciò che riguarda i predetti' (?).

2.3 Far giungere ad un risultato, ad una nuova condizione.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 79.35: nella qual guerra più di DCC.M tra la parte de' Greci, e quella di Troia furono morti, e finalmente Troia presa, e didutta in cenere e in caverne.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 22, pag. 716.18: molti diversamente se sforçano de detrare e quello utile al neccessario officio guastare o almeno asutigliare, intanto che segondo la intencione temeraria de quelli se deduca a niente...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 55, pag. 615.31: Morte comune, d'ogni uomo, cioè vizio deducente a morte...

[4] Torini, Rime, XIV (fior.), [a. 1398] 3.37, pag. 361: Chiamaci Iddio coll' opre inestimabili / da natura produtte / ch' ognor ne mostra; e perché son dedutte / tanto in cunsueto uso, / non reputiam neente...

3 Far andare dall'alto verso il basso. Fig. [In senso morale: da un polo pos. a uno neg.].

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.392, pag. 169: omo ch'è preite salga sette scale, / e sia spogliato d'onne mala scoria, / c'a terra non deduca le suoi ale.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 35.13: Unde lo demonio in questo principalmente studia in ditràrrevi dalla scientia et in dedùcervi in ignorantia.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 33, proemio, pag. 561.6: e sempre quanto più grave è il peccato, tanto più deduce li peccatori verso il centro, infliggendo a lloro maggiore pena...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 33, pag. 502.21: a' Liguri erano mostrati i campi abbondevoli d' Italia in isperanza di vittoria, didotti loro degli asprissimi monti...

4 Aver piacere.

[1] Ritmo cass., XIII in., 22, pag. 10: Ai, dumque pentia null'omo fare / [en] questa bita regnare, / deducere, deportare?

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 245, pag. 212.41: Barba, le chustume de Yrlanda sè tal che se nigun centilhomo die ciaser apresso doncela, de subito le chandele vien studade, inperciò che le doncelle molto son vergognose, et plui seguramentre se deduse con lo suo signor...

[u.r. 26.11.2009]