DISSACRARE v.

0.1 disagri, dissacro, dissecra.

0.2 DELI 2 s.v. dissacrare (da consacrare con cambio di prefisso).

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.).

0.7 1 Togliere a qsa, con un'azione empia, il carattere di sacralità. 1.1 Estens.Rendere noto il significato segreto di un simbolo di carattere sacro.

0.8 Zeno Verlato 05.05.2005.

1 Togliere a qsa, con un'azione empia, il carattere di sacralità.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 66.3: Poni giù gl' Iddii e le sagrate cose, le quali tu toccando disagri.

[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 416.31: Ma s'egli è diviso dal ceppo della Chiesa, e ispartito dall'apostolica sedia, costui dissecra, cioè isconsagra, non consagra.

1.1 Estens. Rendere noto il significato segreto di un simbolo di carattere sacro.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3615, pag. 340: Lo spazio che su fra le stelle vedi / fra il gonfalone e il pozzo e il fuoco sacro / il gran segreto voglion che tu credi. / Lì sono li caratteri segnati. / Le lor virtuti qui non ti dissacro / quai fur dalla Sibilla sigillate.