PALCO s.m.

0.1 palchi, palcho, palco, palcora, palgho.

0.2 Longob. *balko / *palko (LEI Germanismi s.v. *balko / *palko 'trave').

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1289]: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1289]; Doc. fior., 1290-95; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Gloss. lat.-aret., XIV m.

0.6 N Cfr. GDT, p. 457, dove sono registrati ess. tosc. di palco 'casa fornita di un secondo piano' a partire da un doc. lucch. del 969: «una petia de terra illa cum casa solariata que dicitur palcho».

0.7 1 [Arch.] Struttura orizzontale che suddivide l'altezza d'un edificio, solaio. 1.1 Un lato del solaio, sia superiore, pavimento, sia inferiore, soffitto. 1.2 Parte d'un edificio compresa tra due solai o tra un solaio e il tetto, piano. 2 Tramezzo orizzontale d'un recipiente. 3 Struttura piana rialzata rispetto al livello del suolo o al pelo dell'acqua. 4 Struttura provvisoria destinata ad ospitare più persone convenute in un luogo aperto. 5 [Arch.] Struttura aggettante in corrispondenza di un'apertura sul muro esterno di un edificio.

0.8 Livio Petrucci 27.04.2005.

1 [Arch.] Struttura orizzontale che suddivide l'altezza d'un edificio, solaio.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 252.29: It. per xx assi d'abete per lo palco de le camere e per la reca[tura], dì questo, lib. vij...

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 126.22: esendo morta una donna in casa gl'Orciolini, e raunate le donne, cadde il palcho dov'era raunate, e XXVJ donne vi morirono.

[3] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 299.2: hoc solarium, rij, el palcho.

[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 117.36: fu disfatto el palazzo de' Talomei [[...]]. E fu disfatto solamente a palchi e 'l tetto, e rimaseno solamente le mura di fuore.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 48, vol. 1, pag. 383.11: molti magagnati e mezzi morti stettono parecchi dì sanza aiuto sotto le travi e ' palchi e altre concavità fatte per la roina...

[6] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 55.11: il palco, essendo debole, ruppe, e caddono giù, e chi ne morì, e chi ne campò magagnato, e chi non ricevè alcuno danno. || Cfr. 1.2.1 [5].

1.1 Un lato del solaio, sia superiore, pavimento, sia inferiore, soffitto.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 306, pag. 328.12: prendea elli fiori [[...]]. Sì ne gittava in sì grande habondanza dentro a la camera sopra 'l palcho, che tutto n'era coverto.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 4, pag. 205.26: ruzzando messer lo monaco troppo con la donna alla scapestrata e ella con lui, parve a frate Puccio sentire alcuno dimenamento di palco della casa...

[3] Lett. fior., 1375 (7), pag. 35.24: e quanto l'ostello era ordinato di chapoletti non bisogna dire, chè nè mura nè palchi si vedeva.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 16, pag. 37.20: tolse la cipolla, e tornato a casa la legò con un spaghetto, e appiccolla al palco, sotto il quale sempre mangiava.

1.2 Parte d'un edificio compresa tra due solai o tra un solaio e il tetto, piano. || In alcuni contesti il sing. vale 'piano superiore al terreno'.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 81.1: Quella casa che fè fare fu molto bella, e avea camere e palchi assai.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 83, pag. 127.8: 'l palagio del Grande Kane [[...]] è il magiore che giamai fu veduto: egli non v'à palco, ma lo spazzo è alto più che l'altra terra bene X palmi...

[3] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1310], pag. 468.13: Uno podere a paio di buoi con casa in palco e casa bassa da lavoratore...

[4] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 363.28: E guardati da non tenerlo [[il pane del zucchero]] in terreno nè in luogo umido nè all'aria, ma vuolsi tenere in solaio cioè in palco colle finestre bene chiuse...

[5] Legg. S. Giuliano, XIV m. (tosc.), pag. 248.6: e ancora per più onore fare loro, sì gli mise amendue la sera a dormire nel letto reale: e la reina andò a dormire in una camera, la quale era di sopra all'altro palco del palagio.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 565.17: Coloro credendo che quella boce fosse del detto uomo, tornaronsi nel palco disotto.

1.2.1 Estens. Unità autonoma d'un immobile, posta ad un piano superiore al terreno e destinata ad abitazione o ad uso lavorativo.

[1] Doc. fior., 1290-95, pag. 576.3: It. èi da Puccio tavolacciaio per pigione d'uno palcho e d'uno terrato che gli alogai in termine d'uno anno...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 141, vol. 2, pag. 295.33: Et se d'alcuna casa sarà gittata aqua alcuna o vero sozura ne le vie publiche [[...]] sia tenuto la podestà tollere da quella persona o vero persone, le quali in esso palco abitino, XX soldi di denari...

[3] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 107.9: Comperarono da messer Neri Chorsini proposto il palcho e la volta sotterra d'una sua chasa sulla piaza di San Giovanni allato alla Miserichordia, riserbandosi il detto Proposto il terreno con tre botteghe a ssè.

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 55.7: Stette buona pezza inferma, per una caduta che fece d'uno palco di Feo e Niccolò del Maestro e fratelli... || Cfr. 1 [6].

[5] Doc. fior., 1355-71, vol. 1, pag. 71.25: Monna Giovanna, pinzochera, de' Tornabelli dè avere per pigione di due palchi ove faciamo isciegliere [[la lana]] e sono a lato a la chasa de' lavoranti iscritta di sotto.

2 Tramezzo orizzontale d'un recipiente.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 97, pag. 345.1: Un mercante portò vino oltre mare, in botti a due palcora: di sotto e di sopra avea vino e nel mezzo acqua, tanto che la metà era vino e la metà acqua.

3 Struttura piana rialzata rispetto al livello del suolo o al pelo dell'acqua.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 70, vol. 2, pag. 131.18: e ordinarono in Arno sopra barche e navicelle palchi, e fecionvi la somiglianza e figura dello 'nferno con fuochi e altre pene e martori...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 39, pag. 48.17: sopra questa aia ordinerai colonnelle di mattoni [[...]] e con archetti di mattoni fa sopra loro un palco di smalto, o di testaccio...

[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 139.24: el potestà fece fare un chanto di palcho a chapo la porta del suo palazo e mise questi tali in sur uno palcho cho' chatene al chollo...

[4] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), V, ott. 13.2, pag. 234: In mezzo San Giovanni in sulla fonte / fu fatto un palco, e suvvi una capanna...

4 Struttura provvisoria destinata ad ospitare più persone convenute in un luogo aperto.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 12, pag. 404.18: Altri che giostrano a lancie [[...]] si sono intorneati da uno palco di legniame alto e a loro sopragiudicante, ove sta la persona del Soldano con alquanti baroni [[...]] per modo che tutte le parti della festa veggiono.

5 [Arch.] Struttura aggettante in corrispondenza di un'apertura sul muro esterno di un edificio.

[1] Gl Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 261, vol. 2, pag. 116.19: qualunque he[di]ficarà casa allato al Campo del mercato, debia fare le finestre a colonnelli et non ballatoio [[...]]. Et nientemeno sia constretto el ballatoio o vero palco, el quale farà disfare et levare via.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 215.17: [[l'una delle mogli]] disse [[a Socrate]] molta villania, ond'egli diede giù per la scala e andossene fuori in su la panca, ed ella si fece alla finestra isgridandolo e picchiandogli il palco sopra capo, e quand'ella vide ch'egli d'ogni cosa si facea beffe prese un bacino d'acqua e gittogliele addosso. Onde Socrate [[...]] disse: «[[...]] i' dovea ben pensare che rade volte vengono molti tuoni che appresso non piova».

[u.r. 08.10.2013]