ALA (1) s.f.

0.1 aglia, aglie, aile, al, al', ala, ale, ali, alia, alie, alii, alla, alle, aly, ar, are, ayle.

0.2 Lat. ala (LEI s.v. ala).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Abate di Tivoli, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Cronica fior., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Doc. pist., 1352-71.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Vang. venez., XIV pm.; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Doc. perug., 1326; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Doc. orviet., 1339-68, [1361].

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. aggiungere ali ai piedi 1.3.1; ali di pesce 2; a meno d'un batter d'ali 1.3.1.1; aprire le ali 1.3.4; avere ali e piedi 1.3.1; avere corte le ali 1.3.2; battere le ali 1.3.4; cadere le ali 1.3.2; chinare le ali 1.3.2; chinare le ali 1.3.4; con l'ali spase 1.3.1; far crescere le ali 1.3.1; fare dei piedi ali 1.3.1; mettere ali 1.3.1; prender l'ala 1.3.1.2; sotto l'ala 1.3.3, 1.3.3.1; sotto le ali 1.3.3, 1.3.3.1; spandere le ali 1.3.1; trarre d'ali 1.3.1.3.

0.7 1 Organo del volo degli uccelli, di insetti e di altri animali (corrispondente all'arto anteriore). 1.1 [Di dèi, angeli, demoni; Amore alato ecc.]. 1.2 [Di oggetti paragonabili alle ali]. 1.3 Fig. [In contesti fig. e metaf.]. 2 [Di pesci e animali marini:] pinne. Locuz. nom. Ali di pesce. 3 Lo stesso che ascella. 4 [Milit.] Parte laterale dello schieramento in battaglia. 5 [Arch.] Parte laterale di una costruzione; tratto (di un muro). 6 Parte di una città. 7 Parte del tessuto.

0.8 Pietro G. Beltrami 10.07.2005.

1 Organo del volo degli uccelli, di insetti e di altri animali (corrispondente all'arto anteriore).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 749, pag. 554: Lo gavinelo en le aire bate le ale al vento...

[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1522, pag. 76: E sì co 'l galo devemo far / Enanci q'el comenz cantar: / Si ensteso se conbate / E con le soi ale se bate.

[3] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 120.26: Ma uno gallo volea commactere con uno romano e con quello commacteo Marco Valerio tribuno e ne lo braço de lo gallo se puse uno cuorvo e davali l' ale nanti l'ochi e così Valerio occise lo gallo et abe victoria de la vactalgia.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 94, pag. 91: Tu rampeg per la terra, ma eo sí ho doe are / E vo voland per l'airo, tost vo pur là o me pare.

[5] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 9, pag. 16.23: E 'n quella parte trovamo altri animali pochi, come la lepore e lo corbo e doi grandi serpenti; e l'uno è con ale a modo de dracone...

[6] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, inc.: [4] Tu, karissimo filiuolo, qua(n)do desideri di parlare, dèi incomi(n)ciare da tei medesmo, ad exe(m)plo del gallo, che i(n)na(n)si che elli ca(n)ti fiere séi medesmo coll'ale.

[7] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 98.1: E sappiate che astori sono di tre maniere [[...]] Lo mezzano ha ale rossette...

[8] Cronica fior., XIII ex., pag. 91.20: Et stando loro a cCesaria, apparve loro sopra l' oste una colomba candida, la quale fu fedita da uno sparviere, e cadde in terra, e fulle trovato socto l' alia diricta una lectera...

[9] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 29, pag. 235.24: Qui sono dragoni con ali...

[10] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 51.20: Lo quale ucello stava sula sommità dela proda, et cominciò a stendere l' ale per sengno di letitia...

[11] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 27, 31-54, pag. 644, col. 1.18: Vanni sono le penne delle aile presso a le prime et extreme, ch'èno appelladi 'cortelli'.

[12] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 4.18, pag. 20: e l'aquila lasciò, le cui fort' ale / la trasportaron quasi infino al foco...

[13] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 8, pag. 48.27: Factu [chi]stu commandamentu, lu corvu aperia la bucca, stendia le ale, vulava appressu chillu panj...

[14] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 124.32: Alie d'avoltoio si vendono a uccello, cioè 2 alie e 1 coda per 1 ucciello, e di 30 penne per alia e di 12 penne per coda se sono appiccate, e se non sono appiccate, sì se ne dà 100 penne per 1 ucciello.

[15] Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 23, pag. 96.13: [37] O Yherusalem, Yherusalem, che alçidesse li propheti e lapidasse quelor che te fo mandadi en convertixon de ti, tute le fiade che io voglo asemblar li tuoi fioli en tal mainera come faxe la galina che asembla li suoi polexini soto le soe ale e tu no volesi!

[16] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 20.4, pag. 682: Se v'han sì assidiato le cienciale, / che la partenza non sia senza impaccio, / io verrò là collo soccurso vaccio / de grosse formicon, de quei con l'ale.

[16] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 15, pag. 71.9: et illi scrivinu in cartuli et cartichelli et liganuli a lu collu, oy a li ali, di killi palumbi et lassanuli vulari.

[17] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 143, pag. 322.8: quante volte volli ragunare i figliuoli tuoi, sì come la gallina raccoglie i pulcini sotto l' ale, e non ài voluto?

[18] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 25.30: Item, quandu la natura ordina ad alcunu fini, non ordina cosa nulla cuntraria a killu fini; comu, si la natura ordina li auchelli a vulari, non ordina di levarili li ali, ymmo li duna li ali et renova li pinni mirabilmenti...

[19] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 9, pag. 123.30: Alora lo corvo, cum la buca averta e cum le ale desteise, començà andar intorno questo pam...

[20] San Brendano ven., XIV, pag. 80.2: e una de queste osiele se partì de su l'alboro o' che iera le altre e, volando, le so ale sonava como una canpana...

1.1 [Di dèi, angeli, demoni; Amore alato ecc.].

[1] Abate di Tivoli, c. 1230/50 (tosc.), 18a.7, pag. 250: Oi deo d'Amore [[...]] per l'ali gran giornata m'è leggera, / son ben[e] nato a tua isperagione.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2368, pag. 257: e domandai lu' stesso / ched elli apertamente / mi dica il convenente / e lo bene e lo male / de l[o] fante dell' ale, / c' ha le saette e l' arco...

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 6.1, pag. 12: Partes'Amor [le] su' ale battendo...

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 24, pag. 171.23: Scrìvesi ke uno profeta vidde un angelo seraphyn con sei ale...

[5] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 358.5: Amore d' oro mosse le gemmate ale...

[6] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 502.7: Queste cose disse [[Iris]], e in cielo si levò con iguali ali...

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.46, vol. 1, pag. 588: Sotto ciascuna [[faccia di Lucifero]] uscivan due grand' ali, / quanto si convenia a tanto uccello...

[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 17.22: Noto volò di fuori con le bagnate ale, e che avea coperto il volto di nera caligine, e la barba pesante de' ventipiovoli.

[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 22.18: Allura Cupido, audendu li paroli di la matri, ubidiu li soi cummandamenti; et spuglati li ali, prisi allegramenti la forma di Escaniu.

[10] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 85, pag. 471.33: dimora il figliuolo di Venere ignudo con due grandissime alie d' oro...

[11] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 27, pag. 68.9: e dallato a questo ciborio, cioè dall'una parte e dall'altra, fa' dui cherubini d'oro, li quali con l'ale cuoprano lo ciborio...

[12] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis I.26, pag. 181: Sovr' un carro di foco un garçon crudo / Con arco in man e con saette a' fianchi; / Nulla temea, però non maglia o scudo, / Ma su gli omeri avea sol due grand' ali / Di color mille, tutto l' altro ignudo...

[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 91, pag. 116.8: Fama, malum quo non aliud velocius ullum etc., seguendo che ella vive per movimento [[...]] ch'ella è in su i piè velocissima e ha alie molto ratte ed è un mostro orribile e grande...

[14] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 106.1, pag. 142: Nova angeletta sovra l'ale accorta / scese dal cielo in su la fresca riva...

[15] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 9, pag. 77.21: Ancora è dipinto questo Merchurio choll'ale e questo significha la velocità che è i· llui e però chome dicie l'altore può essere chiaro.

- [Parti di sculture o dipinti].

[16] Doc. orviet., 1339-68, [1361], pag. 148.37: Sia memoria che i disciprinati di s(an)c(t)a Maria sì à(n)no cierte paia d' ale d' angnili, sicome disse Paccho a mie Gianotto, le quaie so(n)no dell' op(er)a.

[17] Doc. pist., 1352-71, Pagamenti a Filippo di Andrea, vol. 2, pag. 41.17: A Filippo di Andrea orafo per racconciatura l'ala a uno angelo dì soprascritto.

1.2 [Di oggetti paragonabili alle ali].

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 225.39: Noi cerchiamo la via e ispandiamo le alie delle vele...

1.3 Fig. [In contesti fig. e metaf.].

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 9-2.9, vol. 1, pag. 276: E 'l vostro prescio è quello che le ale / [ha] miso in alti; e han fatto gran volo...

[2] Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.), canz. 3.49, pag. 139: O Deo, che forte visco / mi par che sï' apreso a le mie ale, / che viver né morire non mi vale...

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 28, pag. 100.16: Perciò che, que' che vuole innanzi volare ch' abbia ale, sanza remedio cade.

[4] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 90, pag. 107: Li omini sun fragili, ben tosto serà perçuti, / crerà in lui façando le vertuti, / seguirà le so ale quanti serà stratuti.

[5] Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.), 8, pag. 461: però si può ben credere e vedere / ch'al creamento li son misse l'ale, / unde alchun vola in aiere, altro nel laccio...

[6] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 30.27, pag. 112: Gioia nonn ho né spero, / ch'amor mi fa volere / sanza l'ale volare, / ed in tal loco altero / ch'avrei prima podere / d'esto mondo disfare.

[7] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.392, pag. 169: omo ch'è preite salga sette scale, / e sia spogliato d'onne mala scoria, / c'a terra non deduca le suoi ale.

[8] Fiore, XIII u.q. (fior.), 167.10, pag. 336: Chéd ella non sa quale riman preso, / Insin ch'ella no· gli à tarpata l'ala...

[9] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 2.17, pag. 98: «Simiglianza di grue / tenut'ò di volare; / ora non sbatto [l'a]le né [le] movo...

[10] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 24, pag. 171.17: lo demonio fu privato de l'ale della contemplatione, anco delle penne del notamento, anco dei piedi de l'operatione, anco delle braccia della directione.

[11] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 53, pag. 199.27: Ké li iusti se leverano ad alto con le ale de caritade, zoè de l'amore k'illi ànno abiudo in Deo e in lo prosimo...

[12] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 234.3: Spesse volte Amore, il cui colore è porporino, premeo li piegati corni di Bacco colli teneri bracci posti; e quando il vino aprie le bevitrici ali della lussuria, sta fermo colui e elli grave sta nello cominciato luogo.

[13] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 500.5: La notte cade, e abraccia la terra con bigie ale.

[14] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 46.4, pag. 689: Su per la costa, Amor, de l' alto monte, / drieto a lo stil del nostro ragionare / or chi potrà montare, / poi che son rotte l' ale d' ogni ingegno?

[15] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 49.96, pag. 834: Io mi tornai, dolendo de' miei mali, / al luogo usato; e attendendo peggio / per la sua fine, ho già pennute l' ali / al volare alla morte...

[16] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), 4.15, pag. 26: Stia dunque l' uomo fermo e non si muova, / che senza pena a virtù non si saglie: / tant' è l' uom buon, quanto sa patir male; / e molti vuon volar che non hanno ale.

[17] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 131.15: e l'oracion con queste doe ale de l'abstinencia e de la misericordia vola denance da De'...

[18] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 59.20: e quando li vini aràno bagnato l'ale de la Cupidine, l'Amor dimora e sta fermo al cominciato...

[19] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 840, pag. 54: Per saver, dolorosa, e 'l ben e 'l male / chreder volisti a quel pravo chonseio / che d' ogni bel plazer te tolse l' ale.

[20] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 16, 5.3, pag. 809: Non pense, quel che scrisse esser pur uno / enfedel creder, che cosa fatale / a qual vòle andar sù non rompa l' ale, / né giónga peso al scender de ciascuno.

[21] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 2, pag. 280.24: per la qual cosa con donna Lisetta trovandosi, che era fresca e morbida, altra giacitura faccendole che il marito, molte volte la notte volò senza ali, di che ella forte si chiamò per contenta...

[22] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 8, vol. 2, pag. 179.23: Item, la virtuti di Cristu diffundi li radii in su ali sì forti in lu mezzu propinquu comu in lu mezzu luntanu.

[23] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 264.6, pag. 329: mille fïate ò chieste a Dio quell'ale / co le quai del mortale / carcer nostro intelletto al ciel si leva.

[24] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 84, pag. 345.28: Volate con l' ale della profonda umilità e ardentissima carità.

[25] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 31, terz. 54, vol. 2, pag. 83: Nel dett' anno in Firenze apprese il fuoco / in Torcicoda, e stese tanto l' ala, / ched arse trenta case in molto poco.

[26] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 66, Litanie maggiori, vol. 2, pag. 611.2: per ciò che l'operazione de l'orazione è ala de l'anima con la quale vola in cielo...

[27] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 37.5, pag. 24: perhò ad aroganzia talgla l'ale...

1.3.1 [In metaf. esprimenti velocità, rapido impulso, sollecitudine:] fras. Aggiungere ali ai piedi; fare dei piedi ali; far crescere le ali; mettere ali; spandere le ali; con l'ali spase ('aperte').

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 498.38: Dopo queste cose, il re Evandro disse che Cacco, figliuolo di Vulcano, aveva quivi abitato, il quale Ercule perseguitò fuggente più tosto che 'l vento, addomandando la spelunca; e la paura aggiunse ale ai piedi.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.72, vol. 3, pag. 247: e arrisemi un cenno / che fece crescer l'ali al voler mio.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 39.9: Questi sanza dimoranza fece de' piedi ale, e tolse la verga, che facea sonno, con la potente mano, e tolse lo cappello.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 41.3, pag. 554: Nulla persona in Attene rimase, / giovane, vecchio, zita overo sposa, / che non corresse là con l' ale spase / onde venia la coppia gloriosa.

[5] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 278, pag. 34: A l'ascender d'onor han messo alle / cum senno, cum prodeza de bataie...

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 139.1, pag. 194: Quanto più disiose l'ali spando / verso di voi, o dolce schiera amica, / tanto Fortuna con più visco intrica / il mio volare, et gir mi face errando.

[7] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), I, ott. 16.6, pag. 193: Quando i nimici vider tanto forte / la bella gente, al fuggir missono ale / dentro alla Terra...

- Avere ali e piedi prob. per ali ai piedi, da Ov., Met., XI, 337 «alasque pedes sumpsisse putares».

[8] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 19.19: A me parve ch'egli corresse più che uomo; e potresti vedere ch'egli avesse alie e piedi.

1.3.1.1 Fras. A meno d'un batter d'ali: molto vicino.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 58, terz. 49, vol. 3, pag. 149: e co' suo' Caporali / fermò il Campo alla Villa di Sesto, / presso a Melano a men d' un batter d' ali.

1.3.1.2 Fras. Prender l'ala: fuggire (?). || (Contini).

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 378, pag. 861: E tanto steteno firmi a la bataglia / che li ghibelini no potem prender l'aglia, / anche sono prixi como a la ragna / li pasaroti...

1.3.1.3 Fras. Trarre d'ali: spingersi lontano.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.25, vol. 2, pag. 158: e quanto l'occhio mio potea trar d'ale, / or dal sinistro e or dal destro fianco, / questa cornice mi parea cotale.

1.3.2 [In metaf. esprimenti cessazione o rallentamento del movimento, o difficoltà e impotenza:] fras. Cadere le ali; chinare le ali; avere corte le ali.

[1] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 73, pag. 181: Penne penzasti met[t]ere, sonti cadute l'ale...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.9, vol. 2, pag. 138: e la notte, de' passi con che sale, / fatti avea due nel loco ov' eravamo, / e 'l terzo già chinava in giuso l'ale...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 2.57, vol. 3, pag. 26: S' elli erra / l'oppinïon», mi disse, «d' i mortali / dove chiave di senso non diserra, / certo non ti dovrien punger li strali / d'ammirazione omai, poi dietro ai sensi / vedi che la ragione ha corte l'ali.

[4] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), 11.15, pag. 32: Così vince 'l superbo l' uomo umile, / che a vincer ira ed ogni crudeltade / nessun rimedio si trova cotale, / però ch' ogni virtù ci ha corte l' ale.

1.3.3 [In metaf. esprimenti protezione, potere soprastante, comando:] fras. Sotto l'ala, le ali.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 28, pag. 342.12: Unde io, non como degno, ma come bizognozo, sotto l'ala di vostra cortezìa al podere di vostra altessa fuggho...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.95, vol. 3, pag. 95: E quando il dente longobardo morse / la Santa Chiesa, sotto le sue ali / Carlo Magno, vincendo, la soccorse.

[3] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 14.19, pag. 598: Deh, come ben vaneggia quella gente / ch' a la tua fede apoggia sua speranza, / la qual sotto tü' ale fai angosciare!

[4] <Doc. ven., 1373 (2)>, pag. 136.41: Et debili informar in questo modo, che «in questo tempo che al nostro signor plasieva de reçeverne sotto le sue ale, nui in Venecia podevamo comprar mercadandie da forestieri et ali diti forestieri vender dele nostre merchadandie.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 38, terz. 95, vol. 2, pag. 164: Di settecento a caval fu la sesta, / la qual fu governata sotto l' ala / del Conte di San Polo, ardita testa.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 238.23: Alle ale vostre recurro, sotto alla cui ombra e scudo omo deo essere salvo.

1.3.3.1 Fras. Sotto l'ala, le ali: di nascosto.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 5. par. 44.3, pag. 359: Di color ti guarda forte, / C' amonendoti del male / Fanno i guardi sotto l' ale...

[2] ? A. Pucci, O lucchesi, 1370 (fior.), st. 11.4, pag. 20: Ricordivi che poi il Veronese / Messer Mastino, messe entro la scala; / E poi che smunta l' ebbe con le spese, / A' fiorentin la vendè sotto l' ala.

1.3.4 [In metaf. esprimenti il rivolgersi a qsa per prendere, ottenere, darsi da fare:] fras. Aprire le ali a; battere le ali a; chinare le ali a.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 49.113, pag. 189: Fassi dinanzi da l'avaro volto / vertù, che i suoi nimici a pace invita, / con matera pulita, / per allettarlo a sé; ma poco vale, / ché sempre fugge l'esca. / Poi che girato l'ha chiamando molto, / gitta 'l pasto ver' lui, tanto glien cale; / ma quei non v'apre l'ale...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.43, vol. 2, pag. 374: Allor m'accorsi che troppo aprir l'ali / potean le mani a spendere...

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 5.34, pag. 66: Ma il cupido amor china pur l' ale / Con vana cupidigia a' ben dannosi...

[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 14.3, pag. 69: Più altra gente ancor v'avea, fra' quali / gran quantità di nuovi Farisei / ad aver del tesoro battean l'ali...

2 [Di pesci e animali marini:] pinne. Locuz. nom. Ali di pesce.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 141.20: Ma Libis, vogliendo menare i fermati remi, vide le sue mani tornare in piccolo spazio; e quelle già no essere mani, e potere chiamare ale di pesce.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 49.29: E nel luogho delle braccia [[la testuggine marina]] à aglie molto grandi, facte come di uccello, ma non ànno penne né piuma.

[3] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 14, vol. 2, pag. 274.20: [9] Di tutte le cose che istanno nell' acqua, cioè di tutti questi pesci mangerete, i quali hanno ali da lato e scaglie.

3 Lo stesso che ascella.

[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 112.20: Molte volte abbo amonito che 'l crudel porco salvatico non fusse in de l' ale, e che le gambe non fusseno aspre per duri peli. || Ovidio, Ars am., III, 193: « Quam paene admonui, ne trux caper iret in alas». Non è sicuro che il volgarizzatore intendesse correttamente; cfr. però Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 309.11: «hec ala, le, l'ala et el detello».

4 [Milit.] Parte laterale dello schieramento in battaglia.

[1] Gl Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 39.18: Le schiere de' cavalieri per lettera s' appellano ale, perchè ci cuoprono e difendono da ogni parte.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 79.11: Eciandeu lu interdissi la conversaciuni di li homini et lu usu di li bagni et translatau quilli cumpanni di homini a cavallu, a li quali issu era statu prefectu, levatuli li cavalli, in li ali di quilli qui gitanu cun vundi.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 131, vol. 1, pag. 601.22: e coll'ale ordinate da ciascuna parte de' pedoni rinchiusono tra lloro i nemici, combattendo aspramente buona pezza.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 29, vol. 2, pag. 413.11: Allora Fabio, quando intese la morte del suo compagno, comandò all'ala de' Campani, ch'erano intorno di cinquecento cavalieri, ch'elli uscissero della schiera...

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 21, pag. 50.3: tutta l' altra schiera dalla fronte cacciata, e dalle spalle e dalle ali attorniata, sì fattamente tagliata e uccisa fu, che di diciottomila uomini d' arme non più che duemila ne scamparono...

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 123.23: Dereto a questi cinqueciento puse doi ale, ciascheuna de cinqueciento buoni cavalieri, l'una dallo lato ritto, l'aitra dallo lato manco.

5 [Arch.] Parte laterale di una costruzione; tratto (di un muro).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 541, vol. 1, pag. 337.1: Anco, conciò sia cosa che uno muro el quale è ne la piaza de' frati predicatori sia essuto ine in mal modo ordinato, sì che esso muro o vero ala del muro impedisca et extorbi tutta la detta piaza...

[2] Doc. perug., 1326, pag. 22.14: e dala faccia verso le fonte dela dicta torre volglono essere II ale de muro alte de sopre dal fondamento X pieie e grosse IIII pieie per cagione del ponte levatoio, e dala dicta parte del fosso e scontra ale dicte ale un muro de lunghezza de LXX pieie con revolte sì cho desegnato è...

[3] Stat. perug., 1342, IV.140.4, vol. 2, pag. 509.9: E che se faccia una ala de muro entra 'l poggio preditto e 'l ponte de le Chiane con una porta, sì che de lì niuno passare possa se non per essa porta.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 46, vol. 3, pag. 102.12: per la qual cosa i Fiorentini per volontà de' Colligiani, e per essere più sicuri della guardia e con meno spesa, sì ordinaro e feciono fare in Colle alle spese de' Colligiani una forte rocca al disopra della terra in su la piazza del Comune presso della pieve, con ali di mura e intrata per sé...

6 Parte di una città.

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 118.59, pag. 705: Canzone, vanne così chiusa chiusa / entro 'n Pistoia, a quel di Pietramala, / e giungi da quell' ala, / da la qual sai che 'l nostro segnor usa...

7 Parte del tessuto.

[1] Stat. fior., 1357, cap. 29, pag. 353.9: Et non torre per invoglia di balla più che V canne di panno rocço et VIII canne di biancho tra l'aglie et le testiere o vero in qualunque modo ivi fossono per invoglia et misuratura.

[u.r. 12.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]