CÓRRERE v.

0.1 cchorsero, ccorre, ccorrere, ccorrono, ccorse, ccurrere, chorando, chore, chorea, chorendo, chorere, choresse, chorésse, choreste, chorire, choriseno, choriva, chorivano, choreva, chorra, chorrando, chorre, chorrea, chorrendo, chorrerà , chorrere, chorreremo, chorresse, chorresti, chorresto, chorrete, chorreva, chorrevano, chorriamo, chorrono, chorse, chorsela, chorseno, chorsero, chorsi, chorsono, chorsse, chorsse-lli, chorssi, churrea, chursi, conrando, cor, cór, cora, córa, coramo, corando, corano, córare, corava, core, corea, corean, coreano, coregli, coremo, coremo-li, coren, corendo, corenno, coreno, corente, corenti, corer, corerà , coreran, corerave, corere, corerebbero, corerei, corerete, corero, coréro, corese, coresse, coreva, corevano, coreve, corgono, cori, corì, corìa, coriamci, coriamo, corir, corite·nde, coriva, coro, corono, coronvi, corr, corr', corra, corran, corrando, corranndo, corranno, corrano, corrant, corrarà , corrare, córrare, corravam, corravamo, corre, corre', corrè, correa, corrèa, corream, correan, corrëan, correano, corregli, corrello, correm, corremmo, corremo, corren, correndo, correndoci, correndogli, correndole, correndoli, correndovene, correnno, correno, corrente, correnti, correntigli, correnu, correr, correrà , correrai, correranno, correrannoci, correrci, correre, correrebbe, correrebbeno, correrebbesi, correrebbono, correrei, correremo, correreste, correrete, correrla, correrle, correrlo, corrermi, correrò, correró, correrti, corrervi, corresi, corresse, corresseno, corressero, corressi, corressono, corressoro, correstimi, correte, côrrete, correteci, corrette, correva, correvami, correvamo, correvan, correvano, correvate, correvi, corri, corrì', corrìa, corría, corriam, corriamo, corriano, corriate, corrie, corríe, corrien, corríen, corrieno, corrìeno, corríere, corrir, corrirà , corrirai, corriranno, corrire, corrìre, corriro, corrissaro, corrisse, corrisse, corrissero, corriste, corrite, corriti, corriv', corriva, corriva, corrivano, corrivi, corro, corron, corrono, cors, cors', corsa, corse, corse·, cors-e', córse, corsele, corseli, corselo, corsem, corsemi, corsen, corseno, corser, corserla, corsero, corseroli, corserono, corservi, corsesi, corsevi, corsevisi, corsi, corsiru, corso, córso, corsogli, corsolla, corsollo, corson, corsonla, corsonlo, corsono, corsonsi, corsonvi, corsoro, corsorsi, corssa, corssan, corsse, corssem, corssi, corsso, coruto, corze, corzele, corzero, courria, cure, curè, curea, curga, curgono, curi, curissi, curissiru, curra, curramu, curran, currano, curranu, currare, curre, currea, curreano, currece, cùrrece, currendo, currendolo, currendu, currenno, curreno, currente, currenti, currentice, currenu, curreo, currere, curresmo, curresse, curressino, currete, curreva, currevano, curri, curria, curriamoce, curriano, currianu, currìanuche, currino, currinu, currire, curriri, currissiru, currissiruli, currite, curriti, curriu, currj, curro, currù, currunu, cursa, curse, curseli, cursero, curseru, cursi, cursinu, cursiru, curso, curssero, curssi, curssiru, cursu, curze, curzero, korea, korso; f: correndissimo.

0.2 Lat. currere (DELI 2 s.v. correre).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.3 [30].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Doc. pist., 1240-50; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1280-97; Lett. casol., XIII ex.; Doc. prat., 1305; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Doc. lucch., 1332-36.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.); Doc. venez., 1253; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. chier., 1321; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.); Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Ridolfo (?), Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. catan. (?), 1370/79 (2).

0.5 Si considerano qui le forme del tipo corrìre, metaplasmo di correre per DEI s.v. corrire.

Locuz. e fras. correre a bandono 1.3; correre addosso a 3; correre alla distesa 1.3; correre alla scapestrata 1.4.1; correre all'armi 2; correre alle proprie armi 2, 6.1; correre al verso 1.3.3; correre appresso 2.1; correre a spron battuto 1.1.1; correre come folgore 1.3; correre come saetta 1.3; correre come serpi 1.3; correre come vento 1.3, 1.3.2; correre come vola un uccello 1.3; correre contro 3; correre degli sproni 1.1.1; correre dietro 2.1; correre dopo 2.1; correre insieme 6.2; correre nelle armi 6.1; correre per mano 11; correre per suo 3.1; correre poi 2.1; correre qua e là 1.4.1; correre senza freno 1.1.2; correre sopra 3; correre su 3; correre su e giù 1.4.1; lasciar correre 5.2.1; lasciar correre per 7.1.1; lasciarsi correre 5.2.1.

0.6 N Consulenza di Federigo Bambi.

0.7 1 [Rif. a persona o animale:] procedere sulle proprie gambe o zampe a velocità elevata, specif. a un'andatura nella quale ritmicamente le gambe sono entrambe staccate dal suolo (e così le due o quattro zampe). 1.1 [Con rif. ad una specif. andatura veloce del cavallo]. 1.2 Partecipare ad una competizione in cui la vittoria spetta a chi arriva primo (anche in contesti metaf.). 1.3 Muoversi velocemente (anche fig.). 1.4 Estens. Avanzare, spostarsi (anche fig.). 2 Affrettare la propria andatura per raggiungere il più velocemente possibile qsa o qno, accorrere. 2.1 Locuz. verb. Correre dietro, poi, dopo qno; correre appresso a qno: affrettare la propria andatura per raggiungere qno, rincorrere qno (anche fig). 2.2 Estens. Compiere un'azione quanto più rapidamente possibile, dedicarsi subitamente a fare qsa, affrettarsi. 3 [In contesto bellico, anche metaf.:] assaltare qno lanciandosi a forte velocità a piedi o a cavallo. 3.1 Percorrere ripetutamente e con atteggiamento provocatorio uno spazio ristretto (specif. urbano). 4 [Rif. ad un liquido:] espandersi o spostarsi nei limiti e nella direzione det. da ciò che fa da argine. 4.1 [Del vento:] soffiare, spirare. 4.2 Fig. [Di un sogg. assimilato ad un fluido:] espandersi o procedere (entro un mezzo o una via det.). 4.3 Fig. [Delle parole:] presentarsi in modo impetuoso e continuo. 4.4 Trans. [Di qno o qsa che si muove su un fluido:] navigare, percorrere (il mare, anche in contesti fig.). 5 Avanzare regolarmente su una via det. (specif. fig.). 5.1 [Astr.] 5.2 Tendere per natura (a qsa). 5.3 Fig. Tenere un comportamento det., governarsi. 6 Agire al fine di ottenere qsa, tendere attivamente a qsa. 6.1 Presentarsi o richiamarsi all'attenzione di qno, far ricorso a qsa (per soddisfare un bisogno o ottenere qsa di pos. per sé). 6.2 Partecipare congiuntamente (ad un medesimo effetto finale), intervenire contemporaneamente (anche nella fras. Correre insieme). 7 [Con rif. ad uno stato di cose o a un evento:] venire spontaneamente o casualmente a verificarsi, capitare. 7.1 [Con rif. a stato, clima, abitudine:] trovarsi ad esistere o porsi in essere. 7.2 [Con rif. alla posizione all'interno di una serie det.:] ricorrere, cadere. 8 Venire a trovarsi (per scelta errata, caso o temperamento non controllato) in una situazione o un comportamento passibili di conseguenze neg.; incappare, incorrere. 8.1 [Con rif. a rischio o pericolo:] esporsi o trovarsi esposto a. 9 Compiere scorrerie, percorrere con armati (un territorio o il mare) razziando e devastando. 9.1 Distruggere radicalmente. 10 [Con rif. agli occhi o al pensiero:] rivolgersi prestamente, essere subitamente attratto da qsa (e rimanervi concentrato). 10.1 [Con rif. a una visione, un sentimento o un pensiero:] presentarsi immediatamente, attrarre subitamente ed occupare (l'occhio o l'attenzione). 11 [Con rif. ad un argomento:] trattare (sommariamente), fare od essere oggetto di esposizione. 12 [Con rif. alla fama, a voci:] diffondersi ampiamente e in tempi rapidi. 13 [Con rif. al denaro:] circolare. [Econ./comm.] Essere in corso. 13.1 [Econ./comm.] [Con rif. a merce oggetto di compravendita:] avere un det. valore sul mercato. 14 [Con rif. al tempo:] essersi svolto ed essere ormai concluso, trascorrere, passare. 14.1 [Dir.] Correre (il) tempo, correre termine a qno (e sim.): essere vincolato ad un limite di tempo det. giuridicamente; trovarsi a trascorrere un lasso di tempo definito entro cui deve compiersi un det. atto, affinché risulti legale. 14.2 [Dir.] Avere validità, essere in vigore (entro un certo lasso di tempo). 14.3 Trans. Occuparsi di det. attività (dedicandovi un lasso di tempo det.), impiegare (il proprio tempo). 15 [Con rif. all'ora, alla data o all'indizione:] essere in vigore, essere attuale (in un dato sistema di scansione temporale). 16 [Con rif. a un territorio, una strada o un cammino (anche fig.):] occupare continuativamente una certa area dello spazio, svilupparsi, snodarsi. 16.1 [Con rif. alla propria posizione nello spazio, considerata come punto iniziale di un tragitto ideale:] essere rivolto (verso un luogo specifico). 17 [Con rif. a somme di denaro da spendere:] risultare necessario, abbisognare.

0.8 Elisa Guadagnini 23.03.2005.

1 [Rif. a persona o animale:] procedere sulle proprie gambe o zampe a velocità elevata, specif. a un'andatura nella quale ritmicamente le gambe sono entrambe staccate dal suolo (e così le due o quattro zampe).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De vanitatibus, 32, pag. 188: ha mostrao la levore al so livré corrente, / E k'el prenda la levore molt l'imboldiss grandmente: / Lo so livré al crio si corr vïazamente.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 6, pag. 290.35: i battaglieri debbono essere esercitati a córrare per tre cose...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 31, pag. 480.3: Galerio Massimiano [[...]] a Diocleziano fuggio; dal quale villanamente fue ricevuto in tale modo, che per aliquante miglia essendo vestito di porpore, si dice che dinanzi al carro suo corse.

[4] Caducità , XIII (ver.), 259, pag. 663: la çento dre' sì cór a tal gualopo / ke l'un a l'altro va pestando adoso.

[5] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 480, pag. 312: Zoppo al galoppo / non corre troppo.

[6] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 188, pag. 645: ki enançi ge pò esro, quigi è li plu bïai, / corando como cani k'a la caça è afaitai.

[7] Stat. fior., c. 1324, cap. 6, pag. 33.16: messer la Podestà de la città di Firenze, sia tenuto e debbia [[...]] fare bandire piuvicamente per la cittade, che i detti mille pedoni eletti armati corrano e sanza dimoranza s'afrettino d'andare a la casa del detto Gonfaloniere...

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 143.20: Eciamdeu curria sì ben di li pedi, ki paria visibilimenti ki vulassi et era sì legera ki sautandu supra li lavuri non dirumpia spica...

[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 8, vol. 1, pag. 45.22: Dio verrà, e salveracci, ed allora [[...]] li zoppi correranno, e li sordi udiranno.

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 34, pag. 165.2: In tanto chomo se cantan 'sti versi in fornaxa le nove van al re, gle ambassae corran, hi messi spessean de quî chi eran morti...

[11] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), app. 1 ch. 2, pag. 611.16: dice «racte» però che velocemente corrono.

[12] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 3.2, pag. 151: Falcon volar sopra rivere a guazo, / correr mastini, levrieri e brachetti, / gitar astori, sparvieri e smerletti...

[13] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 2.11, pag. 695: El gran diletto ch'io abbo in contado, / sì è d'odir cantar rane e saleppe, / e le lucerte correr per le greppe.

[14] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 36, col. 2.16: Curro, is, Cursito, as, per correre.

[15] Pietro di m. Angelo, XIV m. (perug.), 8, pag. 43: come buon destrier forte curresmo!

[16] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 25, pag. 179.18: E scrivesi di lui ch'elli correva cento venticinque passi a un fiato e questo numero chiamano i greci stadio...

[17] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.375, pag. 117: La Magdalena lo vide, molto se confortava / e core prestamente, la novella portava...

[18] Ingiurie lucch., 1330-84, 192 [1363], pag. 57.14: - Passa di qua, se io n'avesse di tuoi pari legati al piede, no(n)·de corerei di meno uno passo.

[19] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 8, 31-42, pag. 231.3: Mentre noi; cioè Virgilio et io Dante, corravam; cioè navicavamo veloci, come chi corre...

- Sost.

[20] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 5, vol. 2, pag. 11.19: e quelli non era più veloce di me; ma potea più durare nel correre...

[21] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 25, vol. 1, pag. 46.12: l'altro era sì lasso, sì per lo correre, e sì per la ferita [[...]] che appena si tenea ritto.

1.1 [Con rif. ad una specif. andatura veloce del cavallo].

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 53, pag. 170.18: E dèi tu bene avere a memoria di scegliere quello cavallo che ti sia bisogno a tuo servigio, chè alcuno conviene bene correre, ed alcuno bene ambiare, o trottare, o andare al passo, e altre cose che loro natura richiede.

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la maynera..., pag. 575.15: lu cavalcaturi nun sia pigru di farilu galupari e di curriri e di sagliri e di xindiri e muntari temperatamenti, kí longu riposu fa lu cavallu essiri pigru e mollu...

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 20, pag. 277.12: Il cavallo, quantunque velocissimamente corra, se vedrà contro a sé il leone venire, rivolgendo il suo corso, fuggirà indietro.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 113.9: Como fuoro alli discopierti campi, vedesi cavalli currere, vedesi volare de frecce, iettare de lance, ferire de spade.

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 34, pag. 160.21: lu cavalcatore in trotanando voi galoppando voi mene(n)dolo a ccu(r)rere, in tanto un li ritini dellu frino colle mani appresso lu dorso i(n) suct(o) inter lo gue(r)rese, ch(e) lu cavallo i(n)tornando lu collo voi plecundo, incline lu capo app(re)sso lu pecto.

- Sost.

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 106-117, pag. 545, col. 2.4: Di galoppo si è un andare de cavallo tra 'l trotto e 'l correre...

[7] Lett. sic., 1341 (2), pag. 122.4: li loru cavalli su multi stanki di lu multu curriri ki fichiru heri...

1.1.1 Trans. Cavalcare (un quadrupede) mantenendo una velocità sostenuta.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 182 rubr., vol. 2, pag. 308.28: Che neuno scudiere o vero soldato possa correre o vero gualoppare cavallo ne la città et ne' borghi.

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 41, pag. 105.31: Ordiniamo, che nessuna persona fante altrui debbia correre alcuno cavallo in Villa di Chiesa, se non per le rughe usate, dicendo «Leva,» overo «Cansa,»...

[3] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 25.5, pag. 9: chi corre un palafren, che par che rida, / e chi pescando va con bianca mano...

[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 14, pag. 585.35: Et ancora la predicta infirmitati li aveni si tu curri oi galoppi lu cavallu incontinenti ki à bivutu assai.

[5] A. Pucci, Madonna Lionessa, a. 1388 (fior.), ott. 32.2, pag. 223: Giugnendo Salamone in un gran piano, / el Capitan correa un suo destriere, / e Salamon domandò a mano a mano, / benchéd e' conoscesse il cavaliere.

[6] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 3, pag. 221.8: una volta, corando una soa mulla, i cavì soi svolatò in alto e apicosse a' rami d'u[n]o arboro...

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 130, pag. 262.12: pe' xv se tu voi lu c. porrai cavalcare, verame(n)te como dissi n(on) curre(n)dolo.

- Fras. Correre (un cavallo) degli sproni, a spron battuto. || Att. solo in Tristano Veneto.

[8] Tristano Veneto, XIV, cap. 507, pag. 471.16: Et apresso queste parole elli non fese nigun demoramento, anci se deslonguà, et sì abasà le lance et corsseli chavali deli spironi et vene l'uno inverso l'altro molto ardidhamentre.

[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 515, pag. 479.11: alora meser Tristan non fese niguna demorança, anci abassà la lança et corsse lo chavalo a spiron batudo et andeva inversso queli molto ardidamentre...

1.1.2 Fras. Correre senza freno: procedere a folle velocità, senza controllo (anche fig.).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 79.32: i sensi corporali sono come 'l cavallo che corre sanza freno...

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 9.20, pag. 23: Amistà [[...]] non vien, per quel ch'io sento, / tra que<ll>i che di vertù àn voito il seno / e corren<o> sensa freno, / seguitando voler più che ragione.

[3] Poes. an. pist.>march., XIV, 78, pag. 140: Pianga omai chi vol posa, / poi che potenza corresenza freno...

[4] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 19.13, pag. 47: Pensa che tu sey huom per la ragione, / la qual convien che ti sia principale / duce et guverno; et s'el ti ven a meno / questa parte, tu sei bruto animale: / seguendo il senso, curisenza freno, / et de huom in cervo fai traslatione.

1.2 Partecipare ad una competizione in cui la vittoria spetta a chi arriva primo (anche in contesti metaf.).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 197.18: le iocora de Roma, quando li cavalieri curreano.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 245.14: Nel principio quatro navi nel correre si pruovano; e la nave di Cloanto più veloce con doni è onorata e con guiderdoni...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 16.42, vol. 3, pag. 261: Li antichi miei e io nacqui nel loco / dove si truova pria l'ultimo sesto / da quei che corre il vostro annüal gioco.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 15, 121-124, pag. 416, col. 1.3: A Verona sí s'usa de correre al panno verde la prima domenega de quaresema e corrello homini nudi...

[5] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 4, pag. 165.25: Dovendo un cristiano, che si chiamava Italico, giostrare ovvero correre a pruova in certe carrette come s'usava anticamente...

[6] Prov. pseudoiacop. Aggiunte, XIV pm. (umbr.), 298, pag. 58: A prova di destrieri non correre, ronçino.

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 1, pag. 590.7: - Madonna, assai m'agrada, poi che vi piace, che per questo campo aperto e libero, nel quale la vostra magnificenzia n'ha messi, del novellare, d'esser colei che corra il primo aringo...

- Correre al, un, il palio: partecipare ad una competizione in cui chi arriva primo vince un palio.

[8] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 3, cap. 2, pag. 45.13: ongne fede correal palio inperciò ke ongne fede se crede salvare e prendare Dio, ma una sola, cioè la fede cristiana prende el palio.

[9] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 49.31: et fecervi la Festa di San Giovanni, et fecervi correreun Palio, il quale si tenne nel prato d'Arezzo...

[10] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 586 rubr., vol. 1, pag. 366.6: Di correre el palio ne la festa di Sancta Maria del mese d'agosto.

[11] Stat. pist., 1313, cap. 18, pag. 187.25: [A]ncora ordiniamo ke li operari di mess(er) Sa(n)to Jacopo, di coscienta de' singnori ançiani, siano tenuti, ciascheduno a(n)no, di fare fare denançi alla festa di mess(er) santo Jacopo due pagli, l'uno dei quali sia di valore e di stimagione di livre xxv infine in xxx libr(e) al più, p(er) quello fare correre lo die della festa del beato mess(er) sa(n)to Jacopo.

[12] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 287.13: E ivi fecero la festa di Santo Johanni e fecevisi correrelo palio...

[13] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 239.14: e ivi si feciono più cavalieri, e corsesiil palio...

- Sost.

[14] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 38, pag. 255.17: E fece fare giuochi di battaglieri a fare a' cani, e qualunque poteva soprafare suo compagnone in quella caccia et in quello correre, era coronato d'alloro e d'ulivo e d'altre rame...

[15] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 147.3: Ippomene ebbe li gran doni di Talanta, figliuola di Aneo per vittoria di correre, la quale imprima per lo suo proprio corso aveva vinti molti amanti...

[16] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 164.25: Questa usanza del correre, e questi giuochi Ascanio primo rinovoe, quando cinse Alba longa delle mura, e insegnògli a celebrare alli antichi e primi Latini, come esso garzone ora giuoca e la Trojana giovanaglia seco.

[17] Doc. pist., 1337-42, pag. 130.39: demo a due manoali, xij di luglio, che sghonborarono lo chasamento suo per lo correr del palio...

1.3 Muoversi velocemente (anche fig.).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 85.5: [[Dragoni]] E quando egli esce dal suo luogo, egli corre per l'aria sì ismisuratamente e per sì grande forza, che l'aere ne riluce dopo lui, sì come ardente fiamma.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 536, pag. 552.31: le nuvile corrivano per l'arie, che ciò sembrava una tempesta a vedere.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 70, pag. 163.9: Noi abbiamo, amico mio dolce, passato la nostra vita navicando, siccome disse Vergilio di coloro, che vanno per mare, che par loro, che le ville, e le terre corrano.

[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 9, ch., pag. 172.20: alcuna volta apariscono nell'aiere fiamme accese, e stelle che corrono, e tizzoni accesi e alquante faville che saltellano come capre...

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 43, col. 1.10: Onde l'anima la quale nel principio con lento passo e debile e vaga e tepida andava a modo di testuggine, ora corre sì fortemente e in tal modo, ch'ella travalica monti e colli..

[6] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 5, pag. 190.25: per stasione vedemo la notte córrare entro per l'aere fiambe de fuoco, e desòlvare e venire meno.

- [Con valore avv.:] correndo: velocemente.

[7] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 624, pag. 549: Tal hom va ben seguro, q'elo vien alaçato, / e tal cre' altri enganar, q'elo vien enganato, / sì como lo mouto qe vien per le corne trainato / e va corendo al loco là o' el vien scortegato.

[8] Jacopo Cavalcanti, a. 1287 (fior.), 1.2, pag. 234: Pegli occhi miei una donna e Amore / passâr correndo e giunser ne la mente / per sì gran forza, che l'anima sente / andar la donna a riposar nel core.

[9] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1115, pag. 293: Katerina [[...]] fia ben ligada su queste quatro roe, / e farla andar atorno sì corando e sì forte / k'el ge para mil agni k'el ge vegna la morte...

[10] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 619, pag. 39: et coscì fo in cielo dalli angeli portata. / Quando gìa per l'airo su sallendo, / et santo Thomasso venìa pur correndo.

[11] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 140.255, pag. 583: Un spatio è unde De' t'à misso / pur per guagnar lo Paraiso, / e demente che lo dì ten / zo che tu pòi si fà de ben, / ché la noite ven corando: / morir dei e no sai quando...

[12] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 40, pag. 86.37: Me' vale, che tu somigli nel parlare a Vinizio, il quale sempre parlava a tratti, che Terio, che fu famosissimo aringatore, ma e' parlava sì correndo, ch'egli era sconcia cosa.

[13] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 26.5: ed ecco la mattina in sull'aurora gli venne un fante molto correndo a cavallo con una lettera...

[14] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 222, pag. 46: La Madalena dentro giendo, / sì se misse molto corendo; / non la tene nullo capestro, / et fo derietro dal maiestro...

[15] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 168, pag. 12: A noia m'è chi favela servendo, / se no lo inducie licitta chagione; / e s'al chiamar non risponde corendo.

[16] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 199.4: io viddi [ve]nire una navicella piccola molto correndo la qual mai non si ritenne insino ch'ella giunse alla riva...

- [Con valore enfatico:] correndissimo: velocissimamente.

[17] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1306 (pis.>fior.): Andronne in ninferno? Sì bene, ritto ritto, correndissimo. || Narducci, p. 119.

- Correre fuori: muoversi velocemente verso l'esterno.

[18] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 39, col. 2.29: Elabor, ris, per corerefuora.

- Correre su per: muoversi velocemente lungo (una via det.), percorrere rapidamente.

[19] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 5, pag. 191.10: e anco pò èssare per stasione la materia longa sfilata, che corre sù per essa e va come la fiamba per lo stopino.

[20] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 345.1: così velocemente corse su per quella via, che monta dal IIIJ circulo al V circulo, dove si purga il detto vizio dell' avarizia, come fa il falcone affamato...

[21] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 70, pag. 156.24: [[un suo porco]] correndo su per la scala, imbrattando ogni cosa col sangue, n'andò in cucina...

- Correre via: schizzare, filar via rapidamente.

[22] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 8.14, vol. 1, pag. 128: Corda non pinse mai da sé saetta / che sì corresse via per l'aere snella, / com'io vidi una nave piccioletta / venir per l'acqua verso noi...

- Fras. Correre a bandono: procedere di moto sfrenato, incontrollato.

[23] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 1.6, pag. 405: bracchi levar, correr veltri a·bbandono...

- Fras. Correre alla distesa: avanzare alla massima velocità.

[24] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 38, pag. 179: [A]ersera passàstici, cor[r]ennoa la distesa. / Aquìstati riposa...

[25] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 45, pag. 196.22: le forze del volonteroso cavallo sono molto maggiori nel cominciare dello aringo che nel mezzo, quando col disteso capo corre alla distesa.

[26] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 6, pag. 30.31: e prendendolo per le redine e traendolosi dietro, correndo alla distesa, lo menava su per l'aria...

- Fras. Correre come folgore, come saetta.

[27] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 10, pag. 209.24: lo cielo corrarà più che folgore, e movarasse sì ratto che non se descernerea lo die da la notte...

[28] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 13.9: In questa maniera se ne va il Tigro correndocome folgore...

[29] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 14.2893, pag. 300: Veloce correcome saetta / Il tigre, quasi simil di pantera...

- Fras. Correre come vento (e sim.).

[30] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 176, pag. 606: ela va molto tosto, plui qe no córlo vento.

[31] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 97, pag. 193.2: E, perchè furono cento in numero e, come vento, correano, furono appellati centauri...

[32] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 13.3, pag. 204: tu ha' caval che correcome vento...

- Fras. Correre come vola un uccello (e sim.).

[33] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 449, pag. 469.15: e' va e correpiù tosto che rondina non vola.

[34] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 148, pag. 206.23: Li cavalli andavano più tosto correndoche nullo smerlo non vola...

[35] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 70.3, pag. 276: (e que' correan come volano uccelli)...

- Fras. Correre come serpi. || Att. unica nel corpus (fras. dovuta ad esigenze di rima).

[36] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 28.81, pag. 417: Poi trovammo, passati boschi e sterpi, / gli Imantopodi e questi, quando vanno, / portan le gambe e corroncome serpi.

1.3.1 Spostarsi subitaneamente e rapidamente.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 5, pag. 201.15: Dice Lucano che non sa se il sacrifizio di Cesare piacque a Dio o a li dimoni. Li monti di Tessaglia pareva che l'uno dovesse sopra l'altro corrire.

1.3.2 Fig. [Del tempo:] passare velocemente.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 6, pag. 28.8: tai homi con gran dexiderio abraçan gle ombrie e strençan gli venti e l'òra che corre...

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 425, pag. 776.11: neuna cosa corre come il tempo.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 29.61, pag. 172: Pensa che 'l tempo al mio parlar sen corre / e ch'io non posso, come si digrada / di novella in novella, l'anno porre.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 366.132, pag. 459: Il dì s'appressa, et non pote esser lunge, / sì corre il tempo et vola...

- Correre via.

[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 43, pag. 58.5: el vien costu' comparado a li mesi ke corevia ananti k'eli eba entesa l'ambaxada...

[6] Lett. bologn., XIV pm., pag. 55.10: Or perché rauni tu le cose temporali? Non sono elle fumo e vento, non trapasano elle e coreno via?

- Fras. Correre come vento.

[7] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 4, 1.19, vol. 2, pag. 354: li dì tuoi sai che corroncome vento...

[8] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 39, pag. 159.13: gloria umana (tutte sono vane e corrono come 'l vento)...

1.3.3 Fig. Mutare continuamente.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 31.12, pag. 338: ancor la mia ventura vada torta / no me dispero certo malamente, / che la ventura sempre va corendo / e tostamente rica gioia aporta / a chiunque [n'][è] bono sof[e]rente.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 193.7: Neuno di noi è oggi quello che fue ieri, ché ciò che vedi corre col tempo e neuna cosa nata è stabile o ferma...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 7, pag. 56.18: Et così averrà in del tempo che de' venire, però che corrono queste cose, che l'oro che fue già sono mille anni non è oggi, ma è un altro oro...

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 58, pag. 127.31: Tutto ciò, che tu vedi corre col tempo. Neuna cosa visibile ha fermezza, né stato.

- Fras. Correre al verso: capovolgersi, mutarsi subitamente nel proprio opposto (?).

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 7.44, pag. 107: guarda, fortuna quando correal verso, / come l'un ben dopo l'altro s'indua; / e così nel contraro...

1.4 Estens. Avanzare, spostarsi (anche fig.).

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 15, pag. 570.7: Et ne l'altro arco [[...]] stava un altro cavallo de rame narato sì como volesse currere.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 4, pag. 118.18: E ogne cosa, per magiure operazione e a ciò che sia conosciuta, dea avere lo suo oposito; [[...]] e tale dea córrare giù e tale sù, e tale dea córrare per longo e tale per lo traverso, e tale en una parte e tale in un'altra...

[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 81.2: Anfimenie sono serpenti che hanno due teste, l'una come debbono, l'altra nella coda; e morde da ciascuna parte, e corre prestamente...

[4] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 22.12, pag. 738: Però consiglio ognuno lo può fare, / che se dia tempo e stia allegro e sano / e lasci la fortuna trapassare: / ché talor molto corre chi va piano...

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, par. 16, comp. 62.75, pag. 152: La iusticia diretta / giamay non corre in fretta / né tardiva.

1.4.1 Muoversi senza posa e senza una direzione specifica (anche fig., con valore sempre neg.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 19, pag. 184.23: l'uomo non die lassare andare le femmine molto correre, né andare attorno per la contrada né per le rughe.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 46, pag. 238.27: Non si può imprendere sapienzia zappando o vangando o correndo o mangiando; è mistieri riposo e unitade.

[3] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 1, pag. 7.23: noi siamo pellegrini nel mondo, e non abbiamo qui luogo da dimorare, ma corriamo...

- Fras. Correre su e giù, qua e là : muoversi disordinatamente, febbrilmente.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 440, pag. 18: Da press pïa la tuba ser Marz pregonaor / E corr de qua de lá fazando grand rumor.

[5] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 184.25: Ché gli antichi padri e madre vostre [[...]] in guerra e in dolore e in paura languire e penare fatti li avete e ccorrere cià e là di terra in terra.

[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 63, pag. 77.27: Uno cavallo grasso, correndodi qua e di lae per suo dilecto, vide un altro cavallo molto magro...

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 56, pag. 122.1: I' metto in questo conto le cose, che fanno romore sanza sturbare l'animo, ciò sono, carrette, che vanno per li borghi correndogiù, e su continuo...

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 137.10: li pagurusi matri, stringendusi li figli a lu pectu, currianu da qua et da là .

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 59, vol. 2, pag. 590.27: Gli spaventati cittadini [[...]] a nulla difesa della città intesono se non a lo scampo di loro e di loro cose, correndo come ismarriti qua e là per la terra.

[10] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.225, pag. 50: O quanto me parea nel risentire / piena d'ogni paura per lo lito / disordinata qua e là corrire, / gridando: - Teseo, dove se' tu gito? -...

[11] San Brendano ven., XIV, pag. 210.2: e iera 'nde de piziole e de grande lusierte che corevade qua e de là ...

- Fras. Correre alla scapestrata: muoversi febbrilmente qua e là.

[12] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 87, vol. 2, pag. 246.11: i folli borgesi [[...]] uscirono fuori, e correndo alla scapestrata e sanza ordine niuno caddono nel guato...

2 Affrettare la propria andatura per raggiungere il più velocemente possibile qsa o qno, accorrere.

[1] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 118, pag. 22: Oveunqua eranu iullare, / tutti currunu per iocare: / cythari cum timpani et sambuci, / tutti gianu cantando ad alta voce.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 438, pag. 18: A söa forca corre Fevré comenzaor, / Da press pïa la tuba ser Marz pregonaor...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 43, pag. 521.24: Correa ogni uomo a vedere i vaselli di Santo Piero, e' vaselli di Cristo...

[4] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 54.1, pag. 848: Lo parpalione corre la rivera, / là ove vede lo claro splendore...

[5] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 190, pag. 645: Mo' ben pensa 'l cativo k'el volo ensir de çogo, / quand el tanti dïavoli se vé corir da provo, / ke un per meraveia no ne roman en logo, / ke no ge corra dre' crïando: «Fogo, fogo».

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.202, pag. 161: Le Dune, odenno lo maritamento, / curgono con granne vivaceza: / «Meser, nui che facemo a sto convento? / Starimo sempre mai en vedoveza?...

[7] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 98.20: La città fue tutta ismovuta, quando la maravillia fue saputa: e incontenente vi corse tutta la gente per sapere e per vedere el fatto che Dio aveva mostrato per cotale uomo...

[8] Poes. an. urbin., XIII, 19.20, pag. 580: L'amare pene so' scurrïati / ke fo currare l'innamorati / vèr' Teve, Amore, ke ll'ài pillati / co lo To dolçe fare languire.

[9] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 755.19: Queste cose abbiendo dette, alla battaglia corre...

[10] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3152, pag. 132: E si non fo baron algun ni chavalier, / Pedon, servente ni schudier, / Ch'al pavion non choresse...

[11] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 18, 97-105, pag. 365, col. 1.4: Maria no fo lenta a correr alla montagna, quando Erodes perseguía li fandixini per trovare Cristo...

[12] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.5.4, pag. 170: Ve 'l, c'è / colui c[h]'ogne mal dir per lui si porge! - / ed eglie mi respuse: - Se t'acorge, / vede che corre a la penosa selce...

[13] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 203.19: la tigre stimulata dalla fame, quando hae udito i mugghi di due armenti in diversa valle, non sae a qual prima si corra, e arde per lo disidero c'hae d'andare a l'uno e all'altro...

[14] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 446.29: Onde perisca quelli che prima trovò [i balli, chè] e giovani infra le donne, giovani e piccioli, che non conoscono e balli e li diletti, vi corrono, che sono cose manifeste di spessa vergogna...

[15] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 57.17: el toro [[...]] andando per lo prato vidde da lungha questa falsa vaccha, credendo che fusse vera, curse a llei, e cuprilla.

[16] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 12.32: E quali fora l'homu qui non cur[i]ssi a bassari quilla manu, la quali, essendu ià quasi murtificata, abastau a lu abrazamentu di unu grandissimu exercitu plù per grandi humanitati sua ca per vivitati di spiritu oy di caluri naturali?

[17] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 378, pag. 761.1: Quale savio il vento delle lode non dimena? Quale matto non corre se tu il lodi?

[18] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 40, pag. 135.26: E tantosto l'Argolglioso se curre ad armare e escie fuore de la porta con molta grande soperbia...

[19] Passione genovese, c. 1353, pag. 28.8: E sapiando la Magdalena queste cosse, sì corse incontenente cum una bussula d'inguento monto sprecioso e monto olente e sì lo spansse su in la testa de Criste.

[20] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 30, pag. 143.14: Per tuttu lu regnu foru bandiati quisti noczi [di] lu Re, et omni homu curria.

[21] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 119.2: mentre che coriva la giente del potestà per ispegniare el detto fuocho, furo chaciati cho' le pietre da dodici uomini e' quai erano contenti di tale arsione...

[22] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 49, vol. 1, pag. 91.5: dove la fortuna giuoca più che 'l senno la gente vi corre.

[23] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 86.29: Tutta Genova curre e descegne allo puorto a vedere le galee venute.

[24] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 28, pag. 142.21: E mostrando lo dito dragum de vorei-lo devorà', incomençà questo monago tuto a spaventà' e cum gram paura crià' e dì': "Corrì', corrì', ché questo dragum me vor devorà'".

- Correre al collo (di qno): affrettarsi ad andare incontro (a qno) per abbracciarlo.

[25] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 2, pag. 347.33: Quando la giovane il vide, [[...]] subitamente con le braccia aperte gli corse al collo e abbracciollo...

- Correre ai piedi (di qno): prostrarsi umilmente davanti a qno (anche fig.).

[26] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 63, pag. 101.25: E quando le Virtudi videro la Filosofia loro donna e maestra, incontanente la conobbero, e gittârsi in terra ginocchioni, e corsero a' piedi per baciargliele...

[27] Dante, Rime, a. 1321, 13.11, pag. 45: e pingevi una donna sí gentile / che tutto mio valore a' piè le corre...

- Correre incontro a qno: muoversi velocemente ad accogliere o incontrare qno.

[28] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 469, pag. 309: Per tut fo manifesto ke 'l sanct fo atrovao. / La multitudin grande incontra ge correva.

[29] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 62, pag. 640: Mo ki verà a vui, com'el fos un gran conto, / encontro ge corì con molto alegro front...

[30] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 97, pag. 157.17: E questi mesaggi vanno al grande galoppo, e non vanno se no IIJ miglie. E gli altri che dimorano in capo de le IIJ miglie, quando odono questi sonagli [[...]] corre incontr'a colui...

[31] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 326, pag. 348.3: E quando la gente minuta l'ebbe veduto, eglino corsero tutti contra lui piangendo di pietà.

[32] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 46, pag. 53.7:. E quando venne a Gerusaleme, sì gli corsero tutti i suoi amici a l'ancontro...

[33] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 9, pag. 273.14: [28] E quando lo padre lo vidde venire da lunga fu di mizericordia commocto, e corseliincontra e gictoli lo braccio al collo e baciolo...

- Fras. Correre all'armi, alle proprie armi: armarsi prestamente, prepararsi prontamente ad affrontare o iniziare un combattimento.

[34] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 432, pag. 45: Righinia e mostra i dingi com verr acanezao, / Rugiss e corr a le arme per fá k'el sia svengiao.

[35] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 173.3: Quando li Troiani videro le navi al porto, chorseroall'armi, e uscirono fuori della cittade schierati e acconci per contradire la venuta di Greci.

[36] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 469, pag. 486.15: E quando fuoro venuti dinanzi a' padiglioni de' Greci, li Greci corsero a loro armi, ché si vogliono difendare tanto come potranno...

[37] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 110.16: tuta so çente corse a l'arme per alçider Ensifile...

[38] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 35, pag. 59.21: li Troiani [[...]] tutti stupefatti corsono all'arme...

[39] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 106.31: E in questo romore tutta la giente chorsea l'arme...

[40] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 310.20: Onde multi correndo all'arme assaglyerono Telagono sforzandonosse de occiderello...

- Correre alle riscosse: accorrere alla difesa di un territorio (in risposta ad un attacco bellico).

[41] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 79, terz. 68, vol. 4, pag. 52: Niun de' nostri corsealle riscosse, / che ben potevan riparare a' passi; / ma consentiro, però niun si mosse.

2.1 Locuz. verb. Correre dietro, poi, dopo (qno); correre appresso (a qno): affrettare la propria andatura per raggiungere qno, rincorrere qno (anche fig).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De vanitatibus, 78, pag. 189: Per quel livré s'intende zascun hom, ki el se sia, / Ke no corr pos la levore, ma corr pur pos l'ombria...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 79, pag. 90.7: allora ella se mette a correre tostamente, e tutti li lupi curreno direto, ma niuno non la po giongere...

[3] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 76.1: E quando que' di Roma gli vidono fuggire corsono loro adpresso e cacciaronli, e molti ne fedirono e uccisono e guadagniaron molta ricchezza e servi.

[4] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 8, pag. 62.5: incontenente uno delli ufficiali corsedippo loro e incominciò a gridare loro dirieto...

[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 46.16: Lo mondo corre appresso per lui ritenere, altresì come l'uomo corre appresso un ladrone quando elli scampa di pregione.

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 30, 31-45, pag. 711, col. 1.33: Lo padre, irado contra lei per volerla ancider cum la spada tratta ie corredredo...

[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 9, vol. 2, pag. 208.27: Ma ecco smisurata misericordia, che vedendoci egli così da se fuggire e correredopo l'amor del mondo, sì permette, e ordina, che il mondo ci affligga, e con molte punture verso lui ci spinga...

[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 2, pag. 47.7: fu sopraggiunta dal cavaliere, che dietro le correa...

[9] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 3, pag. 14.23: e però affrettianci e corriamodopo Cristo, al quale piaccia per sua cortesia di farci fare la sua voluntà...

[10] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 54, S. Maria Egiz., vol. 2, pag. 486.9: Questa sì era Maria Egiziaca, la quale cominciò tanto tosto a fuggire; e Zosima cominciò più tosto a correrle dietro.

- [Prov.]

[11] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 160, pag. 392.4: lo sbandito corre drieto al condennato.

2.2 Estens. Compiere un'azione quanto più rapidamente possibile, dedicarsi subitamente a fare qsa, affrettarsi.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 449, pag. 46: Ma l'om k'è pro e savio sempre guarnio stará / E contra l'inimigo fortment scombaterá, / E s'el no's pò defende sí com mester havrá, / S'el fuz on cria aitorio, perir el no porrá. / S'el corr e quer aitorio da la Vergen Maria, / Quella poënt regina lo scampa a tuta via...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 23.19: E con tutto che egli il potesse fare tosto e speditamente, già niente vi volle correre, anzi vi mise sei giorni. Il settimo si posò.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 33.4: Vedi in quante opere mettono mano, e in quante cose e in quanti traffichi: or a questa cosa or a quell'altra, ora corre nell'oste, e non han istato; or qui, or colà, or giù, or su, e non trova luogo...

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 37.9, pag. 401: Ella mi manda a ddir che ttu non corra / In far quest'ovra, ch'el ci à tempo assai...

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 5, 55-72, pag. 119, col. 1.2: No corriti vui omini mondani a vodare cussí simpliçamente come fe' Yete de soa figlia...

[6] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 273, pag. 26: Dunque saggio rectore / Non corra tosto a dar pena o sentenza.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 191, pag. 479.13: non correte a mutar casa così tosto, provate alcun'altra notte...

- [In senso avv.:] correndo: in poco tempo, con scarsa attenzione, facilmente.

[8] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 11.14, pag. 129: Ma per ch'i' la trasamo, pur attendo / ch'Amore alcuna cosa la rimova: / ch'è sì possente che 'l può far correndo.

2.2.1 Assol. [Con valore pos.:] darsi da fare, attivarsi.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 365.21: ricorditi d'andare cotanto più quanto tu vorrai meno andare; va' oltre e costrigni i tuoi piedi inviti di correre.

[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 58, pag. 237.3: Corrite, dilette figliuole mie, e non più dormiamo. Ò avuta compassione alle vostre pene, e però vi dò questo remedio, che voi amiate Dio senza mezzo.

2.2.2 Assol. Affannarsi, muoversi con eccessiva rapidità (anche fig.).

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 483, pag. 579: ben va seguramentre qi semplamentre va: / no vadha om trop corendo: tost poraf sclapuçar...

[2] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 19b.1, pag. 482: Omo ch'è saggio non corre leggero, / ma a passo grada sì com' vol misura...

[3] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 5.9, pag. 367: E come assai scrittura sai a mente / Soffisimosamente; / E come corri e salti e ti travaglie.

[4] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), serventese.93, pag. 54: Io mai non corro ma sempre vo piano, / perocchè 'l mio sire idio sovrano / mi chiamò temperanza...

[5] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1128.10: Voi non avete a correre: sedendovi e riposandovi, vede la mente le cose lontane...

[6] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [BarPad] ball.10.1, pag. 251: Non corer troppo e tien la mano al freno, / ché chi vuol gir più forte che non puote / tosto se stanca e subito percuote / e cade in terra e avazzio vene a meno.

- Sost.

[7] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 180, pag. 35: Descengi planu, e pplaceme, e nnon te derrupare, / K[a] [k]e lo multu correre meli' è lo planu annare.

- Senza correre: senza affrettarsi, senza fretta.

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 22.13: la luce è nello aspetto bella, spargesi sanza maculare, procede diritto sanza correre, passa per lunghissima linea sanza tardanza...

2.2.2.1 Fig. [Con valore neg.:] agire frettolosamente o impulsivamente.

[1] Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.), pag. 8.26: XIV. Quamvisdeo che tu sci bontadoso omo in la persona, tamen no die troppo currere, saipando che 'l savere vinçe la prodeça.

[2] Memoriali bologn., 1279-1300, (1288) 35.11, pag. 67: chi cór e no pensa rema' inganato.

3 [In contesto bellico, anche metaf.:] assaltare qno lanciandosi a forte velocità a piedi o a cavallo.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 376.28: così incominciano la giostra li due cavalieri, davanti ala fontana. Messer T. si lassa correre a Erdes e Erdes a llui, e sì si vengono a ferire di sì grande forza, come elli potieno del cavallo traere.

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 149, pag. 134.8: E le genti de·re Evalac si lasciaro corere a loro sì tosto come i cavagli poteano corere, né nule genti non andaro sì fieramente com'e'fecero.

[3] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 113.18: Canpaneo non se può artegnir, che con la so schiera corse ai nemixi e de posta fata va a ferir Chedemo...

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 213.20: Ma Eneas currendu, li Latini timinu sì forti comu solinu fari li lavuraturi videndu viniri la ploya, la quali soli abactiri li arburi et li simenti guastari.

[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 14, pag. 66.12: cum grandi impetu currendu a li inimichi, sconfissiru li Arabi et li Africani...

- Trans. Lanciare a forte velocità (un'arma).

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 150, pag. 209.18: A colui lassa corrare sua lancia di tutta sua forza; lo colpo fu grande e la lancia andò dritta, sì bene che lo gittò morto a la terra.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 213 rubr., pag. 552.7: Cecco degli Ardalaffi, volendo correre un'asta di lancia verso li nimici, facendosi guidare a Giannino suo famiglio, il quale trascorrendoli innanzi, il detto Cecco pone a lui, credendo porre a' nimici.

- Locuz. verb. Correre contro, sopra, su qno; correre addosso a qno (anche pron.): lanciarsi contro qno (nel corso di azione bellica); (anche fig.:) aggredire, dare contro qno.

[8] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 148.9: essendo di molte paure affaticato da' nimici di fuori, che spesso addosso gli corrieno, e da' suoi dentro, che spesso trovò che gli facieno tradimento, la primaia battaglia con quelli d'Atena fece.

[9] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 294, pag. 650: E s'eo ben me recordo, viaçament e tosto / tu sì me coreve cun gran bastoni adoso...

[10] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 57, pag. 74.1: da poi lo cervio congnove che lo lupo lo volea occidere, corse sopra lo lupo, e lo lupo temette e fugitte.

[11] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 64, pag. 298.16: E quando Cesare vidde che tutti li senatori li corrivano addosso, ciascuno con suo grande stile in pugno che avevano arotati, allora inviluppò el capo in sua tonica e cuprì sue cose con mano sinistra col capo de la tonica...

[12] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 67, pag. 127.1: E incontenente si lassa correre loro adosso con la spada nuda in mano...

[13] Doc. prat., 1305, pag. 452.15: ed allora s(er) Falcone a llui corse adosso con uno coltello da fedire i(n)gnudo i(n) mano...

[14] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 2, pag. 23.5: (E) enco(n)tene(n)t el me corssora cu(m) 1 cortel da ferir (e) de'-me en la p(er)sona...

[15] Lett. sen.>fior., 1314, pag. 24.16: s'io avesse MM lire [[...]] Inanzi farei con Totto, ch'elli rechederebe di grazia al re, che questo anno non ci coresse a dosso, o almeno che noi non fossimo tenuti di pagare, se non per quella somma traessimo, e per aventura sì ci verrebe fatto.

[16] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 629.30: Intanto Mezenzio correcontro i Trojani, ed è abbattuto lo sventurato Acron.

[17] Stat. chier., 1321, pag. 349.14: E se el entrevenis que col o coigl contra el qual se ferea la ditta vindita [[...]] no voressen consentir en la ditta pax fer, que i rezior e gle omegn de colla compagnia debien [[...]] metir la man a l'arme prest e rebustament e corer contra coigl qui ne voren consentir en la ditta pax...

[18] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 101, pag. 166.4: La mattina senza indugiare si misero in mare per andare a Troia, ma una orribile tempesta lo' corsesopra, che tre dì lo' durò...

[19] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 11, pag. 17.12: E no per tanto se i' ò detto che io abia vedute le tre persone, per ciò no mi corano suso gl'invidiosi né ' feloni che no sanno se no altrui riprendere...

[20] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 12, 52-57, pag. 224, col. 1.3: Adramaleth e Saraxar soi figlioi sí sse invasono e corseno adosso al padre, e cum le spade l'anciseno...

[21] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 90.3: Et currendu agramenti contra Dares, vayli a dari sì forti et spissi colpi cum intrambu li manu, ki Dares, non putendu plui sustiniri, quasi mortu cadiu in terra.

[22] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 25, vol. 2, pag. 35.13: Vedete noi qui dinanzi da voi; correteci addosso, e noi ferite e uccidete".

[23] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 138, pag. 178.10: l'una generazione correrà sopra l'altra, e in questo modo si consumeranno.

[24] Esopo ven., XIV, cap. 62, pag. 61.17: e alora el corse sovra el vilan con irato animo firandolo e dagandoli de' grandi colpi spessamente...

[25] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 11, pag. 9.7: e quando sapeste che io v'amava, sì mi stavate fiera come voi voleste, et correstimi sopra di parole.

[26] Tristano Veneto, XIV, cap. 291, pag. 262.38: Puo' ello de presente li chorsseadosso con la spada nuda...

[27] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 153.24: Allora quillo fortissimo Hector de Troya, quase como ad homo foribundo, inprimamente dando de li speruni a lo cavallo se mosse a ccorrere con gran potentia contra la prima schera de li Grieci...

- Correre in gualdana, con la propria gualdana: compiere un'incursione a cavallo in territorio nemico; (fig.:) procedere di gran carriera, travolgendo ogni cosa al proprio passaggio.

[28] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 11.69, pag. 100: Si n'avesser cotal morso, / non farian cotal descorso: / en gualdana curre el corso / per aver prelazïone.

[29] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 6.14, pag. 17: elli con sua gualdana / correa dintorno a te da tucte parte, / donando sempre a llui triunfo Marte.

[30] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 395.28: non dovereste corerein gualdana e sanza niuno freno andare per la via larga che mena a perdizione...

- Correre a furore: assaltare, lanciarsi in un'azione bellica di attacco contro qsa o qno.

[31] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 51.58, pag. 204: "Vendeca nostra eniuria, alto, iusto Segnore: / la curia romana, c'ha fatto esto fallore, / curriamocea furore, tutta sia dissipata.

[32] Cronica fior., XIII ex., pag. 148.1: La casa di Cerchi co lloro conpangni e seguaci, Gherardini, Cavalcanti, Belincioni, armati a cavalli coverti, con fanti a piede, corsero a furore a San Piero Magiore a cassa di messer Corso gridando - Al fuoco! al fuoco!-...

[33] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 20, pag. 119.2: E intanto concitorono la gente, che i principi e il popolo, a furore corsero contro a loro...

[34] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 89, vol. 2, pag. 177.6: per la qual cosa dal popolo minuto e da' malandrini, con sospignimento di loro possenti vicini grandi e popolani che non gli amavano, furono corsi a furore, e tutti rubati.

[35] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 10, vol. 1, pag. 726.26: I Chiaravallesi avedendosi che 'l Comune di Todi per questo prendea di loro maggiore sospetto, temendo di non essere un dì corsi a ffurore, da capo uscendo dalla città, presono il castello di Toscina l'aprile vegnente, e rubellarollo al Comune.

3.1 Percorrere ripetutamente e con atteggiamento provocatorio uno spazio ristretto (specif. urbano).

[1] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 225.13: 'l capetanio del popolo cavalcò con tutta la sua famelglia armate de tutta arme; e cusì curse la piaza doie volte co lo suo penello espigato...

[2] Fr. di Giov., Ricord., 1342-48 (fior.), pag. 143.13: A die xxvj di lulglio ano 1343, il sabato dopo nona, il populo di Firençe e' grandi corsono Firençe gridando "Viva il populo", tuti armati a ferro, e corsono la tera per loro...

[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 57.8: E inazi che lui morisse, amazò di molta giente, inperoché lui s'armò lui e 'l chavallo, e corriva per la piazza di Chanpagnatico com'un dragho.

- Fras. Correre per suo: occupare (uno spazio) impadronendosene, comportarsi da padrone (in un dato luogo).

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 291-300, pag. 90.8: Costei adunque, [[...]] corsa la casa mia per sua e in quella fiera tiranna divenuta [[...]], come se io stato fossi da Capalle e ella della casa di Soave, così la nobiltà e le magnificenze de' suoi m'incominciò a rimproverare...

4 [Rif. ad un liquido:] espandersi o spostarsi nei limiti e nella direzione det. da ciò che fa da argine.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 327.14: tanto era lo sangue ke currea sì como fiume...

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 978, pag. 209: Tigre tien altra via, / ché corre per Soria / sì smisuratamente / che non è om vivente / che dica che vedesse / cosa che sì corresse.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 595, pag. 121: Illoga flum de bronzo ge corren molt ardenti...

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 125.29: E secondo questa via potaremmo dire per rascione che l'acqua che corre giù per lo fiume sia già corsa molte volte...

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 19: li gra(n)dissimi fiumi correno (con) picculo suono (et) romore.

[6] Stat. sen., 1280-97, par. 121, pag. 34.19: Item, statuimo et ordiniamo che e' detti tre buoni omini e' quali saranno aletti per fare acconciare le vie, sieno tenuti e debbiano tutte l'acque le quali corrono per le vie del Comune, debbiano fare tórciare per li torcitoi usati...

[7] Poes. an. urbin., XIII, 6.70, pag. 548: Per la carne polita / currea sangue vermillo...

[8] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 480, pag. 577: la bona acqua nasse in terra pura, / l'acqua che plu corre plu depura.

[9] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 37, pag. 639: Per meço ge corro aque entorbolae, / amare plui ke fel e de venen mesclae...

[10] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 9.10, pag. 413: per la valle corra una fiumana, / che vada notte e dì traente e rasa...

[11] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, pag. 43.10: O acque di Xanto, ristate di correre, e tornate addietro; poi che Paris hae abbandonata la sua Oenone.

[12] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 129, pag. 376, col. 2: Lo sangue delli animali / correa como canali, / che allora se occideano, / che sacrificare voleano.

[13] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 9, pag. 86.5: Appressu li mura de killa chitate sì nche curre unu flume...

[14] Doc. fior., a. 1338, pag. 121.1: e corse Arno per borgho, benchè fose pocho e pocho durò.

[15] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 147.13: il sudore corre da ogni parte a rivi.

[16] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 232, pag. 18: Zaschuna spina intrava fin a l'oso, / lo sangue li chopria el dolze viso / e tuto li chorea zo per a doso.

[17] Framm. Milione, XIV p.m. (emil.), 5, pag. 505.24: Ancora li era conducti: e per tale corea vino e per tale lacta e per tale mele e per tale aqua.

[18] Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.), pag. 145.4: - Sapete novelle? el fiume non cure .-

[19] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 22, ch., pag. 271.23: E la cagione perché il Mare Occeano corre d'aquilone in merizzo si è perché il letto del mare in aquilone è più stretto e più alto, onde l'acque discendono al luogo più ampio e più basso.

[20] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1208, pag. 71: corea el sangue fine a[i] dent[i], / sì li corea tutto a valle / per lo volto e per le spalle, / per le grandissime gua[n]çate / ke coloro li aveano date.

[21] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 26, pag. 592.21: Pigla la pichi navali e fala bugliri, e, quandu è liquida ki curra, stendila supra una peza adisata a zò...

[22] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 80.1: per mezo de quella citate correva uno flume multo grande chi se clamava Esanto...

[23] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 182.27: Et tucti quisti fiumi continuamente curro et ciascuno corre de per sé et intra nel mare.

- [Con rif. al corso di un fiume, per indicare un processo spontaneo e naturale:] correre in giù.

[24] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17, pag. 119.5: E di contrastare a ma' parlanti mi pare troppo impossevole e di gran fatica, perciò ch'assai mi parebbe più agevole che 'l fiume che corre in giù, per quel medesimo corso di ritornarlo piutosto a la fonte laonde nascie, che tenere le bocche de' ma' parlanti.

[25] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 33, pag. 278.2: E però vide di sotto uno fiume fetido e corrente, però che la putredine delli vizii carnali sempre correin giù a cose vili e puzzolenti.

[26] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 6, pag. 216.32: lodato sia Idio e il mio avvedimento, l'acqua è pur corsa alla ingiù come ella doveva!

- [Con rif. al corso di un fiume:] correre fuori da: uscire (da un det. luogo).

[27] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 11, pag. 101.6: Avemo detto come Dio fece indel paradiso uno fiume, che correa fuori del paradiso.

[28] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 18, pag. 89.26: Savena è uno fiume, el quale correfuore di Bolognia...

- Sost. [Con rif. a fiume:] il percorso seguito dall'acqua o il suo scorrere.

[29] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 14.51, pag. 37: Prendeva al piano mirabil diporto / Catrina Sighinolfi sopra il lito / del fiumicello, il cui correre è corto.

[30] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 5, pag. 30.6: tucte ell'acque che eschono del mare corrono, e del correre non si ristanno infino che nel mare non si ritornano al principio loro...

- [Con rif. alla marea (anche sost.)].

[31] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 42, pag. 186.2: [[il mare]] in certe ore igualmente, sì di die, come di notte ora innanzi corre, ed ora addietro ritorna...

[32] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 42, pag. 186.5: Nel mare questo cotale correreinnanzi e addietro, il corso delle navi aiuta, e talotta il ritarda, secondochè la nave vuole navicare.

[33] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 20, ch., pag. 265.14: E questo è bene vero quanto al suo correre e al suo ritornare, imperciò che secondo che si muta la luna approssimandosi o partendosi dal sole, così si muta il mare correndo e ritornando...

- [Con rif. al corso di un fiume:] correre di sangue: avere le acque intorbidate di sangue (specif. in seguito ad episodi bellici particolarmente cruenti).

[34] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 14, pag. 237.3: in Piceno il fiume corsedi sangue; e in Toscana parve che il cielo ardesse...

[35] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 125, vol. 2, pag. 327.23: cacciarono per forza i Ghibellini di Rieti, e combattendo nella città, più di Vc n'uccisono, e più n'anegarono nel fiume, il quale di sangue corse.

4.1 [Del vento:] soffiare, spirare.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 83.40: Ché già non passerà la nave per sì gran pelago ove starà quando è bonaccia e non chorre vento, che incontanente i dalfini non vengano a llei...

[2] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 16, pag. 32.4: in quella tera coreva uno vento molto pianno ke quaxe no se sentiva...

4.2 Fig. [Di un sogg. assimilato ad un fluido:] espandersi o procedere (entro un mezzo o una via det.).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 9, pag. 109.2: 'l nervo per lo quale corre lo spirito visivo, è diritto a quella parte...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 755.20: per l'ossa corse la gelata paura.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.22, vol. 2, pag. 497: E una melodia dolce correva / per l'aere luminoso...

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 13-30, pag. 610, col. 2.5: Una melodía, ... çoè, una sonoritade correa per quello aiere ch'a lui donava tale deletazione...

[5] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 33.11: per quello richiudimento non puote lo spirito liberamente correre per le menbra...

4.3 Fig. [Delle parole:] presentarsi in modo impetuoso e continuo.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 10, pag. 172.9: i giovani [[...]] dicono molte volte follìa e lassano correre le parole sbalestratamente...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 59, pag. 632.36: E mirabile cosa fu che, secondo ch'egli disse poi, nella lingua gli correano le parole meglio che egli prima nell'animo non divisava di dirle...

- Sost. Flusso (delle parole).

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 4, par. 3, pag. 217.1: egli non usava parole scritte e usate, ma certe cose antiche e da Tullio dette, le quali a parere d'ogni persona erano molto belle, e le quali lo suo correre delle parole non le potea nascondere; perocché ciò che disusato è, eziandio nella turba notabile è.

4.4 Trans. [Di qno o qsa che si muove su un fluido:] navigare, percorrere (il mare, anche in contesti fig.).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 81.7: Anco lassiamo questa sedia, e, pochi relitti, diamo le vele, e corriamo il grande mare co la cavata trave.

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 66.28: Et sagliendo loro sula nave alo 'ndimane, teseno le vele, et lassandosi correre launque 'l vento i menava.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.1, vol. 2, pag. 3: Per correr miglior acque alza le vele / omai la navicella del mio ingegno...

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 170.2: Certo se gli Dii mi fossero benigni ed amorevoli, poco ti dovrebbe calere di leggere mia lettera. Ma già non mi sono graziosi; imperocch'elli rattengono li miei desiderj, non lasciandomi correre per l'acqua usata.

4.4.1 Estens. Slittare, scivolare.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 204, pag. 314.3: Eglino sì ànno ordinate tregge sanza ruote, ché le ruote non vi potrebbero andare, perciò ch'elle [[...]] per lo ghiaccio corerebbero troppo.

- [Med.] Scivolare via dalla propria ubicazione fisiologica.

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 9, pag. 582.33: Et si lu inflaciuni di li cugluni pir li intestini ki nchi su' caduti e cursi, incapistra la cavallu, e traini fora li cugluni, torna li intestini dintra; e cochi la firita cun ferru caldu tutta intornu la ruptura.

5 Avanzare regolarmente su una via det. (specif. fig.).

[1] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 20, pag. 275.1: Per torrentem entendem l'umanità; quar enaisì cum lo riatz s'empla de l'aiva, quant el pluf fort, e el cor cum grant ravina, eisament l'umana generaciun corrè des fin Adam tro a l'avenement de nostre Seignor.

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 63, pag. 175.7: convenese a cului k'è ad alcuno offitio deputato, e maiormente se convene a quilli ke dèn esser patri e medici de l'anime, servar egualança e correre dritamente per lo camino...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 47.76, pag. 189: Lo tacer dé' aver tempo, e 'l parlar ha sua stagione: / curre omo questa via fin a consumazione".

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 9, pag. 42.4: Il nostro Redentore ciò che fece essendo in corpo mortale ci diede in esempio di nostra vita, aciò che noi, seguitandolo con tutto sforzo, senza scandalo corriamo per la via di questo mondo.

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 167, pag. 406.24: Veste, veste me di te, Veritá eterna, sí che io corra questa vita mortale con vera obbedienzia e col lume della santissima fede...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 14, Epifania, vol. 1, pag. 178.21: dromedarii, che sono animali sì correntissimi che corrono in un dìe quanto corre il cavallo in tre.

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 96.17: Lo nostro redemptor ço ch'elo fé seando in corpo mortar ne dè in exemplo de nostra vita, açò che noi, iascum seguitante cum tuta força, sença scandalo coramo in la via de questo mundo.

- [Specif. verso un fine].

[8] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 36, pag. 232.1: siamo in morte sempre, però che sempre vi corriamo. Ma questo corso ad morte fanno li peccatori, perciò che corrono allo 'nferno continuamente, et così ànno continuamente morte.

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 274.10: venuto se' alla fine alla qual ciascun corre: lasciate hai le miserie del mondo e le fatiche...

[10] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [DoCa] madr. 4.2, pag. 119: passa l'ora / e ciascun corre al suo ultimo fine.

[11] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 30.1, pag. 22: Poy che l'umana vita pronta chore / verso 'l fine, ogni dì senesendo, / tu ch'ày zovene posa, in stato esendo, / guardati inanzi e vi como discore / ogn'aqua e fuocho chi scende de tore.

- Sost. Movimento inesorabile (ed eventualmente rapido) in una certa direzione.

[12] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.54, vol. 2, pag. 575: Tu nota; e sì come da me son porte, / così queste parole segna a' vivi / del viver ch'è un correre a la morte.

[13] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 46-57, pag. 724, col. 1.22: 'l vivere è uno correre a la morte, è uno descorso a la morte, sí come "ad locum ad quem".

[14] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 109-129, pag. 364.31: questo correre significa lo passamento della vita, la qual corre velocissimamente.

5.1 [Astr.]

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 6, pag. 60.30: E se noi trovamo planeta ch'abia piccola via a fare e corra lo cielo tutto en meno d'uno meise, come la luna, a questa dovemo dare solo uno segno...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 2a, pag. 56.18: Se 'l sole essendo in Cancro non adopera picciola seccità sopra la terra ma grande, ke faria la luna ke ongne mese lo corre questo sengno?

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 45, vol. 1, pag. 359.5: La Luna si rinnovella tuttavia in quel segnale medesimo, dove 'l Sole rimane; ella corre ciascun dì tredici gradi.

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 36, pag. 231.27: in questo modo, sì come corre lo tempo et lo cielo, corriamo noi alla morte.

[5] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. IV, 1, pag. 147.5: 'l sole non à se non un cerchio ne la superficie de l'eclit[t]ica, per lo quale esso sole corre, e questo cerchio è ecentrico.

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 7.4119, pag. 367: Se corpo astile cade sopra torre, / Quell'ombra si è riversa che tu vidi, / Che varïa secondo che il Sol corre. / Questa crescendo, la diritta scema, / E ciò converso...

[7] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 86.29: Et in questa magnera sì è lo fato che, se lo Sol tuta fiada chore in Ariens, la Luna fasse la vollta in Ariens e cossì è semeiante de li alltri.

[8] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 2, pag. 13.17: E così corre il Sole per Libra, per Iscorpio e per Sagitario...

[9] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 121, pag. 164.11: in quello che 'l sole avrà corso in terra una onbra di quattro dita, si sarà corso lo fermamento MM miglia.

5.2 Tendere per natura (a qsa).

[1] Dante, Rime, a. 1321, 53.36, pag. 208: come simile a simil correr sòle.

[2] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 4.3, pag. 22: L'amor che ne' parenti si de' porre / Nasce d'un movimento naturale, / Per lo qual l'uno ad amar l'altro corre.

[3] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 3, pag. 242.7: Tutte le cose dischiattano, tutte le cose corrono a piggiori corsi, e spezzati i remi ed il timone, la nave va via.

5.2.1 Fras. Lasciarsi correre: abbandonarsi ad una tendenza spontanea, non opporre alcun controllo razionale ad un desiderio o un comportamento innato (e moralmente riprorevole).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 97, pag. 314.22: E la retade eziandio sanza maestro, e sanza compagnia cresce, e sempre avanza, e lasciasi correre, e cadere ne' vizj di quello, che i più non lascia correggiere, e che 'n tutte l'arti i maestri hanno vergogna de' loro difetti, ma i difetti, e' peccati della vita ci dilettano.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 24, pag. 414.31: alcuni sono li quali sì ardentemente disiderano l'oro, che essi cupidamente in ogni disonesto guadagno, per averne, si lascian correre...

[3] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 343, pag. 218.14: Pericoloso peccato è quello de l'ira: e però ti guarda molto di non lasciarti correre in ira...

- Trans. Fras. Lasciar correre: non impedire una tendenza spontanea (e moralmente riprovevole).

[4] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 61, pag. 73.20: la vergogna è una gran parte della bellezza e della onestà, et ancora è conservatrice della innocenzia; cioè, che non lascia correre a mal fare nè a mal dire.

5.3 Fig. Tenere un comportamento det., governarsi.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIV pm. (tosc.), 133.10, pag. 636: Né dipartir non posso a la mia vita, / ché corro come ferro poi ch'è tratto, / che non si parte da la calamita.

[2] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 37.16, pag. 839: Com'io la vidi tanto dilettosa, / dov'ell'entrò i' l'ebbi seguitata / e allor colsi una aulente rosa; / e fu sí graziosa / a lasciar correr me a mio dimino, / che piú d'otto ne colsi anzi mattino.

6 Agire al fine di ottenere qsa, tendere attivamente a qsa.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 239, pag. 38: Se boy pro Cristo correre et essere beatu, / Quanto pocço coseliote, guàrdate da peccatu.

[2] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 169, pag. 645: Ogn'om corra al guaagno...

[3] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 8, pag. 116.15: l'abito e 'l volere iracundo ed accidioso, il quale a la vendetta d'i suoi dispetti velocissimo corre...

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 25, pag. 307.31: e tucta la gente di quello reame correano ala fede di (Iesu) (Cristo).

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 78.38: ella fuggì l'esercizio del lavorio, e corse all'ozio, e alle dilettazioni...

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, prol., pag. 77.8: e fo kistu de tanta sanctitate, ki multi sancti pirsuni se animavanu ad opira de virtuti currendu allu soy exemplu.

[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 19, pag. 88.11: Et çò si è quando tuto l'amor de l'omo o la maior parte se mete a 'sto mondo e corre a la roba e cercha pur richece o piaxer de carne o honor e pompa e d'altro no se ne cura...

[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 56.14: Chi sarà adunque il peccatore, quantunche grande, che fugga Iddio; e non più tosto correrà al benigno e misericordioso Signore e dolcissimo Padre [[...]] ?

- Correre a, in male; correre nel peccato.

[9] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 181.13: che sei cose sono, le quali odia Domenedio [[...]] et la quinta è i piè veloci ad correrein male...

[10] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2: sei sono le cose che àe in hodio lo Signore: [[...]]] piei tostani a ccorrere in male...

[11] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 145.12, pag. 216: Ahi, che gente gent'om mi sembra stia, / che pur, fedel, bon sia, / se tutto pecca e correa mal sovente.

[12] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 16, S. Remigio, vol. 1, pag. 193.11: per lo molto favellare con lei l'animo è infiammato a concupiscenzia, e infino nel peccato con lei corse.

- Correre a, in bene.

[13] Poes. an. urbin., XIII, 12.77, pag. 566: Quant'è da Deo ad omo, / da carne viva a mmorta, / cotanto fo maiure / lo preço, k'è la colpa del peccato: / donka rason è como / la gente sia ressorta, / e ll'alme curran pare / a cquello bene ke lo' fo ordenato.

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 17.101, vol. 2, pag. 290: ma quando al mal si torce, o con più cura / o con men che non dee corre nel bene, / contra 'l fattore adovra sua fattura.

- [Con rif. a persone (anche in contesti ironici):] cercare di entrare in relazione con qno.

[15] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 2, pag. 280.14: se n'entrò in casa d'una sua amica, dalla quale altra volta aveva prese le mosse quando andava a correr le giumente...

6.1 Presentarsi o richiamarsi all'attenzione di qno, far ricorso a qsa (per soddisfare un bisogno o ottenere qsa di pos. per sé).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 478, pag. 47: Donca seguramente e grang e picenin / Corran tug a la matre del Crëator divin / E fazan preg a De per mi fra Bonvesin / Ke 'm faza questa gratia k'eo sia so citaïn.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 23.14: E chi sente suo dolore e sua malattia elli corre volentieri al medico...

[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 97, pag. 179.16: se l'omo aguadaniasse in lo batesmo no-poé morire, la zente no corevano a lo batesmo per amore de Deo, anze corevano per no-poé morire...

[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 46.80, pag. 200: Il portar te in me tanto soave / m'è, che per pace corro a tua figura / quando gravezza alcuna il mio cor have.

[5] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 18, pag. 625.16: Qui risponde il poeta ad alcuni di senno giovani i quali corron alle malie per disamorare.

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 3, vol. 2, pag. 72.2: - Cui timi li manu di la divina iusticia, curra a li bracza di la Dei misericordia, curra a la cruchi instrumentu di omni venia...

[7] Stat. cass., XIV, pag. 65.9: Magnopere enim debet sollicitudinem gerere abbas et omni sagacitate et industria currere, ne aliquam de ovibus sibi creditis perdat. S(et) lu abbate vigilantemente deve avere sollicitudine, (et) o(mn)i sagacitate (et) i(n)dustria curr(er)e, ne perda alcuna de le pecore che ly sone (com)misse.

- Correre alle mani: ricorrere alla forza (per risolvere un conflitto).

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 25, terz. 4, vol. 2, pag. 12: Il quale udendo tanti disonori / del padre suo, co' suoi corse alle mani...

- Correre alla morte: uccidersi, ricorrere al suicidio.

[9] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 20, pag. 417.18: Poscia che la natura degli uomini forte e feroce diventò pigra, perchè nè l'assedio più potiano patire, ed a combattere non si vediano iguali, alla morte per loro volontà corsero per paura della servitudine.

[10] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 11, pag. 120.5: "Se io consideri gli animali che hanno alcuna natura di volere e di non volere, nullo ne trovo che non costringendolo di fuori alcune cagioni, gitti la intenzione dell'essere e volontariamente alla morte corra...

- Impers. Fras. Correre nelle armi: ricorrere alle armi (per risolvere un conflitto), combattere.

[11] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 51, pag. 182.28: il quinto dì da capo fu corso nell'arme.

- Fras. Correre alle proprie armi: far ricorso ai propri strumenti di combattimento (anche fig.).

[12] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 101.7: E la nostra donna, temendo che ço no volesseno fare del so fiolo benedetto, comprexa de dolore, pensò de corere a le soe arme, çoè a l'humilità, la quale era sego...

6.2 Partecipare congiuntamente (ad un medesimo effetto finale), intervenire contemporaneamente (anche nella fras. Correre insieme).

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 7, 16-27, pag. 113, col. 2.15: Non per far ma per non far, çoè per non avere fe' né seguere quelle overe che correno ad acquistar beatitudene.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 304.22: A questa dunque copiosa fonte si affretta di pervenire l'anima nostra assetata. A questa abbondanza di misericordia corre la povertà e la miseria nostra.

[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 40, pag. 247.3: Queste quattro cause, ben che ciascuna è diversa de l'altra, corrono a uno effetto, cioè al fare de la casa.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 112, S. Lorenzo, vol. 2, pag. 954.26: ma ciò si dice per sei cagioni che corrono insieme.

7 [Con rif. ad uno stato di cose o a un evento:] venire spontaneamente o casualmente a verificarsi, capitare.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 35.3, pag. 72: non sapea ove trovar socorso, / Ché 'l tempo fortunal che m'era corso / M'avea gittato d'ogne bona spera...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 216, pag. 367.27: Ma lo cavaliere vedendo li grandi colpi, li quali monsengnor T. gli dava, avea grande paura che ora no gli corresse molta disaventura, per la grande prodezza la quale egli vedea nel suo conpangnone.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 491, pag. 510.16: Li templi de la città so molto ben guarniti d'oro e di pietre pretiose e di drappi e di paramenti: sì sieno tutti presi, perciò che necessità n'è sopra corsa.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 85, pag. 241.13: Chente, che fortuna gli corra, e' ne farà alcuna cosa notabile.

[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 84.14, pag. 69: py[ù] vale ventura che 'l valore, / la lïeltà è posta po' 'l cantone, / gy tradimenti coreno tutore, / e chi maçore trata tradimento, / quel è tenuto de pyù sentimento.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 17, pag. 59.17: sanctu Paulu, venendu de Ierusalem et andandu ad Ruma, cursi fortuna, lu lignu periu, ma Deu salvau li pirsunj, pir orationj de sanctu Paulu.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 236.13: O Turno, patirai tu che tante tue fadighe sieno corse invano, e patirai che la tua signoria sia data a quelli che vennero di Troja?

[8] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 135.22: E fu tenuta una grande maraviglia, inperoché mai non chorse che sua lanc[i]a non ronpesse, tanto era fiero giostratore.

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1243, pag. 291: Dicta vi agio la questione secondo è gita et corsa...

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 1, ag. 5.23: "Mentre che prenno diletto in questa opera, sto remoto e non sento la guerra e li affanni li quali curro per lo paese...

- Giungere spontaneamente.

[11] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 181.14: sopra lui non si conoscieva insengnia, se non sangue di nemici; e quanto piue durava l'assalto, più pareva che vertù gli corresse.

- Trans. Provare, vivere (un evento, specif. neg.).

[12] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 8, pag. 13.27: E con savio ed ornato parlare narrandogli le fortune ch'avea corse, pregollo che gli piacesse di non impedirla.

7.1 [Con rif. a stato, clima, abitudine:] trovarsi ad esistere o porsi in essere.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 27.2: tutti i convenenti de' comuni e delle speciali persone corrono per due stati o di pace o di guerra, e nell'uno e nell'altro bisogna la nostra rettorica sì al postutto, che sanza lei non si potrebbono mantenere.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 3, pag. 71.1: Scipione grande tempo defese che la briga non corresse fra loro...

[3] Memoriali bologn., 1279-1300, (1286) [Fabruzzo dei Lambertazzi] 7.3, pag. 17: Omo nun prese ancor sí sazamente / nesun afare, a quel ch'ora devene, / che l'usanza che corre infra la gente / no·l faza folle, se gli esmenovene.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 9, pag. 13.7: isdegnavallo per ciò ch'era uomo nuovo e non di grande, antichezza. Ma per la bisogna che corriva così grande, lo fecero...

[5] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 16, pag. 19.6: se ragione corresse per lo mondo, già nullo non doverebbe avere in sei prodessa che cortesia non fusse i llui.

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 26, pag. 133.26: Chi muove il corpo de la bestia? L'anima sua. E quella anima chi muove? Il disiderio del cibo, che vi corre.

[7] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 33.9, pag. 55: l'huom [[...]] sue vedute / drizzi a guardar s'el è sereno o trona; / e poi, secondo che corron le cose, / o ch'el si vede in basso o in alto stato, / cossí si mova e cossí si ripose...

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 46, pag. 428.10: Veramente, alle cose ove dubbio non corre, gente arditissima sono gl'innamorati; e se dove dubbio corre si mostrano arditi, e mettonvisi, non amore, ma poco senno a ciò li tira...

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 69, vol. 2, pag. 216.13: per la corrotta usanza del malvagio tempo che corre, non pare si disdica a coloro che sono posti da santa Chiesa alla cura de' suoi beni temporali, tutti che cherici sieno, usare arte di tradigione.

[10] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 21, pag. 66.11: al meo pauco seno parebbe lo meglo, considerando nostra conditione e 'l tempo ke corre, ke nui eligamo per lo presente tempo consuli e no potestate...

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 131.27: Multo plu fuorsi per degna raysone, secundo lo tiempo primaro che correa intanto, tutti li altri imperaturi che descesero da quillo Enea imperatore se deverriano clamare Eneyde...

7.1.1 Fras. Lasciar correre qsa per qsa altro: considerare equivalenti, consentire (ad oggetti differenti) di esistere a pari merito.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 2, pag. 80.3: "Nel vero io sono uomo di queste cose materiale e rozzo, e poche orazioni ho per le mani, sì come colui che mi vivo all'antica e lascio correr due soldi per ventiquatro denari...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 137, pag. 305.20: fu detto per tutto l'officio a messer Amerigo, che guardasse di far quello che ben fosse e l'avanzo si stesse. E questo fu detto in tal ora, e in tal punto, che quasi d'allora in qua nessuno officiale quasi ha fatto officio, o datosene fatica; lasciando correre le ghirlande per becchetti, e le coppelle e i lattizzi, e' cinciglioni.

7.2 [Con rif. alla posizione all'interno di una serie det.:] ricorrere, cadere.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 78.28: L'ano de la luna sì à CCCLIIIJ dí e ponti IIIJ, e sapié che l'aureo numero coreva quando sta raxion fo fata per VIIJ segondo la sancta gllexia, çiò sì fo in MCCLXXX ani et in quella fiada ch'è l'aureo numero che chore per l'ano sì è in quello dí la luna prima et in quello dí ella par novella in ponente.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 326.4: Se vuoi sapere quale lettera dell'abc corre per la domenica nel calendario ciascuno anno [[...]] riguarda la quantità degli anni e della Natività del nostro Signore Gesù Cristo e giugnivi suso 9, e la somma parti per 28, e ciò che rimarrà della detta somma quando fia partita e tu sì conta per ordine ciascuno numero una lettera e di quelle che saranno scritte qui appresso, e quella lettera in su che ti risterà il diretano numero e quella lettera correrà per domenica nel calendario tutto lo detto anno di che tu vorrai sapere...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), Prologo, vol. 1, pag. 5.12: prima tratteremo de le feste le quali corrono infra 'l tempo del rinnovellamento...

8 Venire a trovarsi (per scelta errata, caso o temperamento non controllato) in una situazione o un comportamento passibili di conseguenze neg.; incappare, incorrere.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 274.25: [[Octaviano]] Fo poco adiroso e currea cetto ad ira.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 43 bis, pag. 145.9: quand'elle [[scil. le ricchezze temporali]] son perdute, noi corriamo in neccessità e in mendicanza...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 6: guardati che no(n) sii inge(n)gnato in stultitia (et) no(n) ti lassare correre in mactessa.

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 31, cap. 2, par. 13, pag. 471.27: A pentere corre chi tosto giudica.

[5] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 91, pag. 380: per tre modi corre huom nel difecto / di far peccato: o di superba vita, / o per aver da li occhi mal dilecto, / o per aver la carne troppo trita...

[6] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 446.31: balli e li diletti [[...]] sono cose manifeste di spessa vergogna, per le quali molte caste e buone donne alle ingannevoli infestazioni degli uomini malamente sono corse.

[7] Doc. lucch., 1332-36, pag. 105.22: neuno di noi faccia chosa dunde la chonpangnia de potesse chorere in danno né in verghogna, e questo ciaschuno guri sopra la sua anima.

[8] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 2, pag. 18.16: Per lo quale peccato si crede che Dio lassasse correre li egizii in questo errore che essi adorasseno in loco di Dio una bestia, che avea nome Api.

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 97, vol. 2, pag. 123.21: cambiò proposito per no·correre in peggio...

[10] Stat. prat., 1335-75, cap. 11, pag. 640.34: Se alcuno de' fratelli corresse in tanta follia che biastemmiasse Idio ho la vergine Maria o alcuno sancto, ho battesse padre suo o madre imantenente sança neuna amonitione sia raso e cacciato della nostra compagnia.

- [Con rif. a sentimenti di disapprovazione o ostilità:] correre a, addosso a qno.

[11] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 22, pag. 164.18: e acciò che 'l biasimo no·lle corresse addosso fra le genti, fece una legge che a ciascuna donna fosse licito così fare...

[12] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 35, pag. 227.16: ora dirò io scrittore quello che io ne so, che con l'uno e con l'altro mi trovai, a ciò che infamia non corra a alcuno di loro, dove non la meritassono.

- Correre in guerra di qno.

[13] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.59, vol. 3, pag. 180: per tal donna, giovinetto, in guerra / del padre corse...

- [Dir.] [Con rif. a una pena o a una sentenza (anche fig.)].

[14] Stat. pis., 1302, cap. 32, pag. 968.24: Et qualunqua de la dicta arte desse alcuno lavoro a tale adobbatore, sia cacciato; et per catuna volta corra in pena di livre x di denari.

[15] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 986, pag. 289: voravi voluntera ked el fosse credença, / sì k'eo no coresse en la crudel sentença...

[16] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 493, vol. 1, pag. 312.31: Anco, statuto et ordinato è, che qualunque è ditenuto ne le pregioni del comune di Siena [[...]] et stando ne la pregione fusse condannato in alcuna quantità di pecunia al comune di Siena, che a quello cotale huomo, el quale stando ne la pregione fusse condannato, non corracorrere debia el terzo più.

[17] Stat. pis., 1330 (2), cap. 12, pag. 462.17: Sia avuto lo dicto maleficio per commesso et per provato, se in del bando correranno u incorrerà.

[18] Stat. venez., c. 1334, cap. 59, pag. 387.13: Et se algun contrafaesse en alguna de le predicte là che non è metudo pena, chorra en pena a volontade de li segnori iustixieri.

[19] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 19, par. 1, vol. 1, pag. 382.18: E le predicte cose luoco aggiano se è overo sirà la podestà overo el scendeco overo vicario rechiesto [[...]], che conserve l'obigato per la uneversetade overo comuno sença danno overo paghe le cose promesse, e nol farà, e paterà sé essere posta e currere en bando.

[20] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 745, pag. 290.2: Ancora feciono riformagione sopra a chi fuggìa, che se fosse tratto a uficî, fosse stracciato, se infra dieci dì non venisse all'uficio, e corresse in pena di cinquecento lire...

[21] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 150.9: Et non faciendo le infrascripte chose chorra in bando della persona e' suoi beni sieno del chomune di Pisa.

8.1 [Con rif. a un rischio o a un pericolo:] esporsi o trovarsi esposto a.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 23.20: la nave che va per mare è in rissico, et molte volte corre in periculo...

[2] Lett. sen., 1321, pag. 330.26: Anco sappiate che 'l trattato ch'avavamo con certi mercatanti [[...]] è rimaso vano; per ciò che i detti merchatanti non volgliono corrare quello rischio.

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 7, pag. 20.25: li fratri da fora de lu monasteriu currianu piriculi de tentationi...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 135, vol. 3, pag. 270.14: ciascuno cittadino per una sua piccola utilità ditrae e froda e mette a non calere ogni gran cosa di Comune, che che pericolo ne corra.

[5] Doc. fior., 1348-50, pag. 236.31: e noi gli le avemo conto a quel medesimo pregio, e corso il rischio per lui e paghato la senseria.

[6] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 3, pag. 13.1: e per questo non vi pareva fadigosa ad andarne per longo cammino, ove corriste molti rischi e pericoli.

[7] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 162.2: illi currinu in grandi periculu.

9 Compiere scorrerie, percorrere con armati (un territorio o il mare) razziando e devastando.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 164.26: E Marcello curse coll'oste soa per Pulgia e per Calabria e molte citate subiugao ad Roma.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 410, pag. 44: Da po ke tu, Maria, no 'm lass far zo ke 'm plax, / Eo ho corr entre pegore a moho de lov ravax...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 13, pag. 49.6: averebbero tutto Egitto corso e guastato, non fosse che per certi paludi fuoro impediti.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 7, pag. 204.19: Uomo biasima che voi avete corso a Roma e sopra vostro paese a fuoco ed arme: questo biasimo potete voi oggi levare da dosso co le spade...

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 229.12: perciò ch'io corro il mare con piccolo navilio, sono detto rubatore; e tu perchè fai con grande stuolo, se' nomato imperadore.

[6] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 79, pag. 21: Correvan per lo piam e per lo coste, / prendevam prede e zente captiva, / lighavam per pagar le taie poste.

[7] Cronica di Lucca, c. 1357 (lucch.), pag. 182.1: Et Turcheo Malere cho' figliuoli Orlandi corseno Lucha puoseno et arsela.

[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1186, pag. 276: Abingnone assediarono con tucta la campagna; / Correa la Provensa quella gente grifagna.

[9] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 28.56, pag. 82: Di Metello mi lodo, e qui l'onoro, / che più pirati, che correan lo mare, / prese e distrusse e cacciò d'ogni foro.

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 76.1: lu re revocau la prima sentencia contra li iudei, et cunchessi ki in tal iornu li iudei si armassiru contra loru inimichi et alchidissiruli per tuctu lu so imperiu, et currissiruli, et arrobassiru.

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 248.29: Lo sequente dìe curze li campi de Roma con suoi arcieri e briganti. Tutto lo vestiame ne menava.

- Sost.

[12] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 105, vol. 2, pag. 652.22: Onde il Bavero era molto indegnato contra loro, e per lo correre ch'aveano fatto in Pisa, e la sua gente non lasciavano entrare in Lucca.

[13] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 84, terz. 45, vol. 4, pag. 104: e molto danno fece in quel Contado / di persone, e di case nel suo correre...

- Correre e ardere.

[14] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 537.11: Rubando vanno e Greci, correndoe ardendo da ciascuno lato.

[15] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 318, vol. 2, pag. 487.5: Castruccio [[...]] fece correre e ardere, sì come avea fatto di qua, di là da Arno Gangalandi, e Sa·Martino la Palma, e 'l castello de' Pulci, e tutto il piano di Settimo.

9.1 Distruggere radicalmente.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 146.32: Et al prumar mondo viveva un homo pù de mille agni et eran le personne de gran stantura e forte, mò 'l mondo è chomo un vegio lo qual trema tuto e 'l chò e le menbre. Et in cinquanta agni una citae serà tuta corsa e no se troverà de le cento persone l'unna, e l'omo è çà vegio e deven canuo in quaranti agni...

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 75.26: lu re Assueru cumandau ki [[...]] tucti li iudei ki si truvassiru in tal iornu fussiru morti et cursi...

10 [Con rif. agli occhi o al pensiero:] rivolgersi prestamente, essere subitamente attratto da qsa (e rimanervi concentrato).

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 18.4, pag. 333: A quello omè la giovinetta bella / si volse destra in su la poppa manca; / né prima altrove ch'alla finestrella / le corser gli occhi...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 12.71, pag. 123: Ché noi veggiam che quando un'opra è scema, / che sia quanto vuol bella, l'occhio corre / pur al difetto che la mostra strema.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 4, terz. 1, vol. 1, pag. 40: De' Fiorentin ragiono volentieri, / e ne' lor fatti antichi mi distendo, / perchè a ciò mi corrono i pensieri.

10.1 [Con rif. a una visione, un sentimento o un pensiero:] presentarsi immediatamente, attrarre subitamente ed occupare (l'occhio o l'attenzione).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 559.19: Corre agli occhi di Eucomos la bellezza di lei con grazioso piacere...

[2] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 45.4, pag. 66: Non compié di passare un'ora intera / che di que' corpi nulla se ne scorse; / e cosí capitò la prava ischiera / per la superbia che in lor mente corse...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 7, pag. 376.19: La qual veduta, subitamente nella memoria gli corse un suo figliuolo...

[4] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 7, pag. 326.15: El primo di chui l'altore comincia a parlare che gli corresse alla mente, si fu Ridolfo imperadore...

11 [Con rif. ad un argomento:] trattare (sommariamente), fare od essere oggetto di esposizione.

[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 119.23: Io corro troppo questa materia, perciò che bastar dee agl'intendenti averne superficialmente toccato.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 1, terz. 5, vol. 1, pag. 2: Nebrotte di Babel fece la Torre / dopo il diluvio anni settecento, / siccome chiaro per la Bibbia corre.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 1, pag. 6.3: E de ciò io poneraio certi segnali, secunno la materia curze, li quali fuoro concurrienti con esse cose. Questi segnali farrao lo leiere essere certo e non suspietto de mio dicere.

- Fras. Correre per mano: essere oggetto di trattazione. || Att. solo in Dante, Convivio, 1304-7.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 4, pag. 172.20: E così omai s'intenda la prima parte principale di questa canzone che corre mo per mano.

12 [Con rif. alla fama, a voci:] diffondersi ampiamente e in tempi rapidi.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 260.17: quando tu se' vecchio e rinunzi i fatti di molti, fa' che corrano queste cose che tu averai fatte ne la gioventudine tua.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 146.6, pag. 294: Ch'i' fu' sì trapiacente in mia venuta / Che per tutto cor[r]ea la novella / Com'i' era cortese e gente e bella...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 9, pag. 143.25: La rinomea di loro corse per le terre, unde molta gente prese esemplo di morire per franchigia.

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 233.25: Incontanente corre la fama per le gran città di Libia.

[5] Lett. pist., 1320-22, 18, pag. 69.13: E apresso ti dicho di verro, che in Pissa è corssa una novella così fatta, che palesse è istato ditto che tuo debie avere dimandatto denari all'Apostolatto...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 68.14: Sikì incontinenti cursi la Fama per li chitati di Libia, ka nulla autra cosa esti plui velochi ka la fama di lu mali...

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 2, vol. 1, pag. 8.27: E avvegnadiochè Etruria fosse in quel tempo sì ricca e sì potente, che la fama ne corresse per tutto il lungo d'Italia...

[8] Tristano Veneto, XIV, cap. 318, pag. 286.18: Ma le novele, le qual zustamentre chore, lo fese asaver ali conpagnoni de Tristan...

13 [Con rif. al denaro:] circolare. [Econ./comm.] Essere in corso.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 7, pag. 14.14: l'avaro crede che 'l danaio sia sì gran cosa, ch'elli non osa imprèndare cosa, dove moneta corra o si dispenda.

[2] Doc. pis., 1298 (2), pag. 202.18: chusìe ne funmo inn-assetto in chasa sua al Cholle di darmeli di quella moneta che allora churrea...

[3] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 23.18: Per li quali lo faciemo lettara di pagamento a' detti nostri che ne pagassero [[...]] la valuta di ciento sei lb. diciesette s. sei d. di grossi torn., a vintuno par. l'uno, dela moneta che corre oggi in Francia a Catelino Infanghati...

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 42.5: In Tonisto e per tuta Barbaria, çiò sì è da Tripolli de Barbaria infina Buçia, sì se spende e chore quelle monede che se fa in Tonisto...

[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 152, par. 1, vol. 2, pag. 545.12: La moneta peruscina sì grossa cho' picciola currere e spendere se possa e degga en la cità e contado e destretto de Peroscia.

[6] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 279.16: e vendonsi a pezza e a pregio di parigini come corrono per lo reame o in Parigi.

[7] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 12.18: per la qual cosa i detti Lapo e Berto furno condannati in lb. 5.000, e' detti Gherardino e Cino ciascheduno in lb. M, di quella moneta che allora correva, che valeva il fiorino s. 39, d. 4.

[8] Doc. palerm., 1380, 5, pag. 243.13: li dinari pichuli cugnati in Palermu di lu cugnu novu fattu di annu unu in izà curranu et spendanusi, solamenti, et non di null'altru cugnu...

13.1 [Econ./comm.] [Con rif. a merce oggetto di compravendita:] avere un det. valore sul mercato.

[1] Doc. venez. (>pis.-lucch.), 1263, pag. 29.25: le tele e li drapi venda segu[n]do che chore la terra e lo sucharo.

[2] Lett. venez., 1355 (2), 1, pag. 30.27: E debiè procurar, in ogni parte là che vuj serì, de recovrar e de mandar blava a Veniexia con zascun navilio [[...]] habiando libertade de prometer ali navilij de amixi, li quali vuj mandarì con blava a Veniexia, quello prexio, per la blava che elli condurà, lo qual a vuj parerà raxionevel ali prexij, segundo che corre anchoi blava...

14 [Con rif. al tempo:] essersi svolto ed essere ormai concluso, trascorrere, passare.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 28, pag. 272.35: alcuna legge è molto malvagia, la quale è posta anticamente o per ignoranza dei potenti o per li diversi tempi che sono corsi, o per la diversità delli uomini...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 25.50, pag. 597: O dolçe mïo Amore, lungo tempo m'ài dato / k'io faça penetença de tucto 'l mio peccato, / et eo lo m'ò perduto como omo desvïato, / tucto quanto s'è curso nol poço araquistare.

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 17, pag. 248.10: quella nobile Rocca l'uomo l'appella Notingham, e lo scodiere che la edificò (gran tempo corre) giovane sua vita [nella corte] menò...

[4] Stat. palerm., 1343, Esordio, pag. 5.18: In lu iornu di la sancta Pasca epiphania a li VI di ginnaru, currenti l'annu di la incarnacioni di lu nostru singnuri Ihesu Christu a li MCCCXLIII di la XI Indicioni...

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 21, pag. 341.27: Ed erano Mcclxvi anni corsi da la incarnatione de Cristo.

14.1 [Dir.] Correre (il) tempo, correre termine a qno (e sim.): essere vincolato ad un limite di tempo det. giuridicamente; trovarsi a trascorrere un lasso di tempo definito entro cui deve compiersi un det. atto, affinché risulti legale.

[1] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 41.14: la cosa che male è tolta, non corretempo a cului di cui eie, se può monstrare come la cosa ella sia sua.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 36 rubr., vol. 1, pag. 399.32: Che non corra prescritione di tempo a chi die avere da li uomini di Montalcino.

[3] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 104, pag. 47.29: E se Notaio o Consolo negassi di dari e dicti termini e no gli disse, che a colui ch'el dicto termine dovessi avere no li curra termini a fare sua defensione.

[4] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 74, par. 43, vol. 1, pag. 285.18: E se per lo capetanio overo vicario d'esso starà overo esse enpedite seronno perché non se proceda overo se finisca, non curra enfratanto a l'apellante el tenpo.

[5] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 112.28: El quale debito se sì come detto ene non pruovi, non sia udito puoi colui che vuole compensare se già non fu che per lui none stette, che egli provasse enfra 'l termine, nel quale caso a llui non corraesso termine.

[6] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), L. 2, cap. 8, pag. 360.35: E 'l corso et lo trapassamento di questo tempo a lloro non corra o sia compitato loro circa il tempo nel quale stettoro in prigione...

[7] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 20 rubr., pag. 715.1: Che a quelli chi s'appellano no corra alcuna termene ordinato per Statuto a pagare.

- Assol. Arrivare alla scadenza (del lasso di tempo legalmente concesso al compiersi di un atto).

[8] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 214.13: avendo asengniato loro lo sancto padre più termini, li quali tucti chorsi, lo sancto padre sì gli schumunichò chon tucta la città di Firenze et chontado...

14.2 [Dir.] Avere validità, essere in vigore (entro un certo lasso di tempo).

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 55, pag. 112.50: et facta et computa la suprascripta richiesta, quella richiesta corra di po' di dì octo suprascripti altri dì octo de la richiesta.

[2] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 532.29: Salvo et dichiarato, che delle predecte chose non si possa nè debbia per alcuno di loro cognoscere o ver procedere contra li predecti, passato il tempo di sei mesi dal die che li decti excessi si commecteranno, sicchè in questo corra et abbia luogho la prescriptione di sei mesi.

[3] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà), L. 2, cap. 8, pag. 360.22: Et a questi cotali creditori corra la prescrittione del tacere di XXX anni...

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 17, vol. 1, pag. 133.25: Item, comu lu sacrificiu di la gilusia avia efficacia per tuctu lu tempu ki cursi la ligi, tantu per bonu previti quantu per mali, cussì lu sacrificiu di la santa caritati et di la santa gracia avi efficacia et viritati per la virtuti di Cristu, per la fidi di la ecclesia.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 114, Assunz. Maria, vol. 3, pag. 1000.10: «Avvegna che tu [l]'abbi posseduto per servo molti anni, ma pure sempre la ragione contradisse, e dolevasi di servire a cotale segnore, e però non correva sopra lui la prescrizione».

14.3 Trans. Occuparsi di det. attività (dedicandovi un lasso di tempo det.), impiegare (il proprio tempo).

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 2, pag. 159.34: e per questo modo corse il suo tempo insino ai sessantatrè anni non prendendo né poma, né legume, altrimenti che detto sia.

[2] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 335.35: E in questa etade debbano gli uomini [[...]] dolersi del tempo corso per li vitij e volger li passi al monte delle virtudi.

15 [Con rif. all'ora, alla data o all'indizione:] essere in vigore, essere attuale (in un dato sistema di scansione temporale).

[1] Doc. pist., 1240-50, framm. 5, pag. 64.14: (co)ni[n]ciosi p(er) Oniasa[n]ti, nela prima sinioria Guilielmi Cane, qua(n)do corea ani Domini Mccxxxx.

[2] Doc. venez., 1253, pag. 1.17: Corando l'ano domini mille CC et LIIJ...

[3] Doc. fior., 1277-96, pag. 408.5: So(mma) per tutto la spesa dell'anno de l'ottantanove, iscritte per partite in tre faccie chon questa quie, di chapitale lb. CLXXXJ e s. V a fiorini d'ariento, per l'anno de l'ottantanove infino a k. luglio nel novanta indizzione chorre.

[4] Doc. pis., 1298 (2), pag. 202.16: Ser Meo dal Cholle da la Chastellina mi de' dare l. V e s. XI di pisani li quali mi de' dare per lana legatia che io li diei in Pisa quand'elli vi tenea bocttega che churrea la 'ndissione li anni domini MCCLXVI...

[5] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 145, pag. 852: Corando i agni de Cristo fo nato / milli doxento setanta quatro a lato, / del mese de maço trapassato, / lasò la terra.

[6] Lett. casol., XIII ex., pag. 390.2: (e) acatarosi sabato X die di novembre, e coreva alora anni D(omi)ni Mill(esim)o CClxxxxj, i(n)d(i)ct(ione) V.

[7] Doc. venez., 1300 (6), pag. 30.8: siando consolo lo dito Graciadeo Vivian a quello te(n)po e corando mille CCLXXXXVIIII die XVIIIJ de nove(n)br(e)...

[8] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 7, pag. 115.4: Qui l'ora del tempo cosí [si] significa [[...]] dicendo ch'ogni [stella] cadea, che nel cominciamento della sera di loro intrata saliva, per la qual si segue che già la mezzanotte corresse...

[9] Doc. bologn., 1287-1330, [1305] 10, pag. 72.7: Fata e scrita questa cedola per mi Bartolomeo, al qual fie dito Formiga, de mia mano propria in lo capitolo di frai predegauri da Ravenna, corando MCCCV, die XXVIJ de desembre.

[10] Stat. gen., 1340, pag. 9.13: ordenà fo in lo dì de la festa de messer sancto Bernabe in la gezya de messer sancto Lorenço de Çenoa in l'ano chi corea alao MCCCXL a die XI de Zugno.

[11] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), Intr., pag. 236.9: chorando in quelo tenpo dela incharnaçion del nostro signor IHM XPO anni CCCCXXI...

[12] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 61, pag. 13: Correa li anni Domini, como correa in pacta / L'anno che edificaro, anni mille et duicento / Et poy cinquanta quatro...

[13] Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.), 110, pag. 574: Mylle e trecento cum sexanta nove / Anni currendo del carnato verbo / Tributo al mondo cum virgineo parto...

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 220.11: Curreva anno Domini MCCCLIII, de quaraiesima, de sabato de frebaro.

[15] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 218.14: Complia è la regola e la vita d'i servi de la Verçene gloriosa, ordenaa e fata in Bologna l'anno del Segnore corando mille doxento octanta uno anno...

[16] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 195.27: Vespatiano patre de Tito fo imperatore anni VIIII, misi X et dì XXII. Et dal primo anno del sou regiminto li anni Domini comensaro ad corere LXVIIII.

16 [Con rif. a un territorio, una strada o un cammino (anche fig.):] occupare continuativamente una certa area dello spazio, svilupparsi, snodarsi.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 7, pag. 143.1: Il camino correa a piè del palagio.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 82-96, pag. 217, col. 1.9: or vole mostrare l'A. quanta parte è questa della terra che corre ed è occupada in longitudine da questo mare Mediterraneo...

[3] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1316], pag. 502.7: Item un pezo di terra avigniata rinpetto al sopradetto, dal primo la detta via, dal secondo le rede detto Festa, dal terzo fosato che corre a piè di Baroncieli, dal quarto le rede detto Festa: è staiora 9 panora 2.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 22.19: non corre sicuro il cammino infino che non è chiamato l'altro signore che dee regnare appresso di quello che è morto.

[5] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 7, pag. 108.3: Lo Imperadore Federigo Secondo alla città di Capova, sopra il ponte della città che le corre d'intorno, fece fare una porta di marmo di maravigliosa opera...

[6] <Doc. venez., 1367>, pag. 341.32: Ancora (demo) a questo deseno tuta quella valura che sé intra lo piçulo Gredeç et grando fina in ver monte al patago grando, che corre soto le ripe de Gredeç, fin a soto le ripe de Gredeç...

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 158, Commemoraz. morti, vol. 3, pag. 1392.19: Osservasi il settimo dì, acciò che [le anime pervegnano a l'eterno sabato di quiete, o acciò che] sia dimesso loro tutti i peccati ched elli fecero a la loro vita, la quale corre per sette dì...

16.1 [Con rif. alla propria posizione nello spazio, considerata come punto iniziale di un tragitto ideale:] essere rivolto (verso un luogo specifico).

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 64, pag. 140.3: Giunto a Peretola, el brigante si fece armare, ed era dalla parte di là dalla piazza, sì che veniva a correre verso Firenze.

17 [Con rif. a somme di denaro da spendere:] risultare necessario, abbisognare.

[1] Stat. fior., a. 1284, II, par. 26, pag. 51.36: e se per questa cagione vi chorresse et abisognasse moneta, facciasi di danari del comune dela Compagnia...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 505.25: Onde è da sapere, che in Siena per questo vizio di vanagloria ha auti molti, ch'hanno consumate le loro grandi facultadi, e poi vi[v]uti il rimanente di sua età assai miseramente, e in grande necessità morti, cercando sempre cose nuove, nelle quali molta disutile spesa corra...

[3] Doc. aret., 1349-60, pag. 166.17: Ancho fo en patto da loro a me, s'elli ce corresse spesa niuna de datio niuno, ch'essi la se debbiano contare a loro propio ciò ch'io fosse cosstretto a pagare.

[u.r. 15.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]