0.1 chosto, cost', costi, costo, ghoste, gosto.
0.2 Da costare.
0.3 Lett. sen., 1260: 1.4.
0.4 In testi tosc. e corsi: Lett. sen., 1260; Lett. fior., 1291; Stat. pis., a. 1327; Doc. lucch., 1332-36; Doc. aret., 1335-38; Doc. cors., XIV.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. trent., c. 1340.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1354].
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Spesa necessaria all'acquisto di una merce o alla soddisfazione di un bisogno. 1.1 Senza costo: senza spese in denaro, gratuitamente. 1.2 Valore commerciale. 1.3 Locuz. nom. Primo costo: prezzo iniziale di una merce, al netto delle tasse. 1.4 Compenso richiesto da chi concede in prestito un capitale, usura. 1.5 Somma versata per la liberazione di ostaggi o di una città, riscatto. 2 Fig. Sofferenza, dolore fisico o spirituale; fatica. 2.1 Locuz. verb. Dare il costo a qno: percuotere qno per vendetta o punizione, castigare.
0.8 Fabio Romanini 11.07.2005.
1 Spesa necessaria all'acquisto di una merce o alla soddisfazione di un bisogno.
[1] Lett. fior., 1291, pag. 597.22: Ben credian noi che ci mettono adosso il costo d' altre robe o d' altre spese, veggiendo il grande costo che n' adomandano d' una roba.
[2] Lett. sen., 1305, pag. 82.3: Fecha v' avea dimandato ch' ella si volea amaritare, e chome a voi no parea, sie perch'ella era giovana, e l'atra che sarebe di grande costo.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 13, vol. 2, pag. 177.24: quilla esti ben opera da vidiri et per grandi spisa oy custu et per gran magistria factu.
[4] Stat. trent., c. 1340, cap. 26, pag. 28.9: se alchun de la nostra fradaya se amalase, et el foso sì pover che non se poeso far ben in la malatia, et el voleso vegnir a star inter la nostra casa de no', conseiemo e sì volemo ch' el ye sia fate le spensarii iuste e rasonivele al costo de la casa nostra de li batuy...
[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 1, par. 32, vol. 2, pag. 339.17: e sacciano quanto può essere el costo de le dicte citerne, e, quisto en somma redacto, ponase una colta en cità e en lo contado...
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 85, vol. 2, pag. 619.27: [[il duca di Calavra]] sì volea che' Fiorentini fornissono a loro spese la città di Pistoia e Santa Maria a Monte, e non bastava il costo de' soldati, che oltre a le masnade a cavallo pagati de' danari de' Fiorentini, teneano i Fiorentini in Pistoia M pedoni...
[7] Doc. orviet., 1339-68, [1354], pag. 141.16: MCCCLIIII Memoria che a dì XXII di sette[n]bre denmo a chottimo a Nardello da Porano a lavorare ala petraia dela Val del Cerio p(er) questo chosto scritto chi di sotto...
[8] Doc. cors., XIV, 4, pag. 197.14: et debet habere lo supradicto Guido vel sua herede la quarta parte de tuto ciò che lo molino guadagna e XII meçi de [...]ada ogni anno de lo comunale per sua spesa, mezo grano et mezo orzo [...] vel sua herede facesse et le mazine de li canali de lo mulino [...] la corte dui homini quando facesse si opo si fusse et la corte [...] a lo molino a suo costo de la corte et tuto l'altro costo de lo molino de lo comunale...
- Costo del lavoro. || Att. unica nel corpus.
[3] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 65, pag. 221.35: Et se la francatura che si desse semmana per semana montasse piò che lo gosto del lavoro, che in quello che fusse piò non prejudichi ad alcuno creditore che ragione avesse in su quella vena o menuto.
1.1 Senza costo: senza spese in denaro, gratuitamente.
[1] Stat. sen., 1298, dist. 7, cap. 15, pag. 257.4: Et i portatori sieno tenuti di portare tanta ossogna per li panni che portano, quanta bisognasse, senza costo.
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 80, pag. 211.20: La vertù potra' tu acquistare sanza apparecchiamento, e sanza costo.
[3] Stat. sen., 1329, cap. 54 rubr., pag. 316.20: Che l' officiale electo a conciare lo pelo, abi la piscina senza costo.
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 73, vol. 1, pag. 580.3: Io reputo essere stata degna compensagione avere così fatto ignoranza compensata con prezzo di C.m fiorini d'oro, i quali il Comune pagò con fatica e con paura quello che avere potea sanza costo...
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 2, pag. 512.33: pensando che quanti moccoli ricoglieva in tutto l'anno d'offerta non valeva la metà di cinque lire, gli parve aver mal fatto e pentessi d'avere lasciato il tabarro e cominciò a pensare in che modo riaver lo potesse senza costo.
[6] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 5, pag. 65.11: Voi non date la gratia vostra senza costo, né giustamente rendete la giustitia la quale, quando viene, non giova molto e non si dà s' ella non si vende.
[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 24, par. 14, vol. 1, pag. 121.29: e 'l dicto messo [[aggia]] per suo salario una robba trameççata de doie colore con uno capuccio de panno roscio de scarlacto con doie fodere, uno d'andegina biancha e l'altro de çendado enn esso capuccio, de valore e costo de tucte le predicte cose, [[...]], de trenta livre de denare al più e non oltra...
[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 34.15: I detti danari ànno presi da kalen luglio 1336 a kalen luglo 1337: le lbr. 188 s. 17 d. 8 a fior. spese a Bolongna Bonifazio con sua compangnia per la festa del convento di messer Ridolfo di Strattefort nipote del arcivescovo di Canturbiera in Inghilterra, e oltre ciò gli donò cose di costo di fior. 100 d'oro...
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 83, vol. 1, pag. 429.1: e cchi ebbe l'animo vano più magnificò la cottardita e 'l nodo d'oro e d'argento, e di pietre preziose di gran costo e di grande apparenza...
1.3 Locuz. nom. Primo costo: prezzo iniziale di una merce, al netto delle tasse.
[1] Doc. sen., 1294 (2), pag. 411.20: X stanforti d' Araço, che ne sono li cinq(u)e chappa di cielo (e) li tre verboli a vermeglio (e) l' un(o) moreo a diliverde (e) l' un(o) porpore a vermiglio; costano di primo costo ci(n)qua(n)ta (e) due li. (e) diciotto s. pa., (e) ciaschuno puliçiato (e) tachato del suo costo a pa.
[2] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 59.4: Scritti che detto A. debia dare ne libro de' conti a suo conto, fo. 37, cioè cinque lb. quatordici s. otto d. sterl. per lo primo costo di dette cose...
[3] Libro segreto di Arnoldo, 1308-12 (fior.), [1310], pag. 406.11: io Arnoldo [[...]] conperai [[...]] uno pezzo di terreno posto i[n] luogho si chiama l'Ortora del popolo Sanquirico, il quale costò di primo costo, con la cabella, lbr. 585 s. 13 d. 9 in fior...
[4] Libro segreto di Arnoldo, 1308-12 (fior.), [1310], pag. 408.17: Somma tutto il primo costo con le cabelle e con altre ispese iscritte qui di sopra lbr. 11310 in fior., dì 18 di marzo ani 1310...
[5] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1320], pag. 487.32: E monta il primo costo sanza nesuna spesa con cierte gabelle che si ne pagaro, sì come apare partitamente adietro, lbr. 8485 s. 4 in fior., netti de la parte che si ne diede a Tomaso...
[6] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 5.21: Questa la soa dreta riegolla como se die far tute queste cotal raxion che nui devemo saver çiò che monta tute le marche e l'onçe al primo costo e tuta quella suma devemo partir in tanto quanto val la marcha del fin arçento çiò sì è lbr. 11, s. 13 e quello che nde vegnerà sì serà le marche del fin arçento a no perdere e in questo cotal modo reve l'incha(n)biadori le suò raxion...
[7] Stat. fior., Riforme 1335-36, cap. 17, pag. 374.24: E che in tutti e sopra tutti i panni i quali si comperanno oltramonti, si possa porre sopra 'l primo costo quello che la moneta fosse meglio per cagione di cambio, in quella terra o luogo dove si comperranno, a pagare a Firenze. E similemente si debbia levare del primo costo quello che la moneta fosse peggio per cagione di cambio in quella terra o luogo ove si comperranno a pagare a Firenze.
[8] Doc. aret., 1335-38, pag. 152.18: costone la ditta cioncho[la] de primo chosto e con la gabella lb. IIIJ s. IJ d. VJ.
[9] Stat. fior., Riforme 1341-53, [1341], pag. 398.28: proveduto e ordinato è che ciascuno mercatante di questa Arte [[...]], sia tenuto e debbia tutti i panni oltramontani i quali si comperranno da calendi aprile prossimo che verrà inanzi, ne· reame di Francia o di Fiandra o di Brabante o a qualunque moneta, taccare e segnare e tenere taccati e segnati bene e lealmente sanza alcuna frode a fiorini d' oro in questo modo, cioè: quello che' panni costeranno del primo vero costo e le spese della bandinella e d' ogni mala tolta del reame di Francia e delle ville, e della tintura, e dell' afetto di panni solamente. E questo vero costo colle dette spese recare e contare a fiorini d' oro, contando e mettendo il fiorino dell' oro soldi XVI di parigini...
1.4 Compenso richiesto da chi concede in prestito un capitale, usura.
[1] Lett. sen., 1260, pag. 267.25: noi traemo più utulità d' Ingilterra che noi no faremo di Francia, (e) a tolare in presta ogi chagiuso sarebe più el chosto che noi daremo che no sarebe el pro che noi n' avesimo in Francia.
[2] Doc. fior., 1299-1300, pag. 715.10: E de dare, in cha. settenbre anno treciento, lb. XVIIIJ s. XIIIJ to. per chosto di questi dr. da questo die di sopra insino a questo die, a rag(ione) di lb. XV per cient(inaio)...
[3] Lett. sen., 1305, pag. 75.2: noi saremo lieti che voi anchora questo anno teneste il devito di costà, percioe che di qua s' impresta a grandi costi...
[4] Doc. lucch., 1332-36, pag. 137, col. 1.10: It. per ghoste d' uno anno fior. xiiij.
- Fig. Riconoscenza.
[5] Andrea Malavolti, Rime, a. 1373 (tosc.), 160a.14, pag. 162: Uno ha bisogno e l'amico richiede, / ed egli il serve pienamente e tosto; / e l'altro il grande suo bisogno vede / e al servirlo fassi presto e rosto, / e sí gli dice - Tè' - solo per fede, / sanza aspettarne mai mercé né costo.
1.5 Somma versata per la liberazione di ostaggi o di una città, riscatto.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 198, vol. 2, pag. 385.8: La cagione del detto rubellamento si disse che [[il giudice d'Alborea]] fece perché i Pisani il trattavano male, e che quando il detto giudice prese la signoria, i Pisani oppuosono ch'egli era bastardo, e convennesi ricomperare dal Comune di Pisa per avere la signoria Xm fiorini d'oro sanza il privato costo de' cittadini di Pisa; per la qual cosa poi non fu loro amico di cuore.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 14, vol. 3, pag. 55.5: Nel detto anno, a dì XII di settembre, per trattato di messer Beltramone dal Balzo capitano di guerra de' Fiorentini, e per tradimento e costo di IIm fiorini d'oro, il castello d'Uzzano di sopra a Pescia in Valdinievole s'arendéo al Comune di Firenze...
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 66, vol. 1, pag. 568.16: in fine d'uno animo presono partito per lo meno reo che non si guardasse a costo di muneta infino in centomilia fiorini d'oro, dandoli allo 'mperadore, dove la nostra città di Firenze rimanesse libera in sua giurizione, conn altri singulari patti.
2 Fig. Sofferenza, dolore fisico o spirituale; fatica.
[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 77.13, pag. 227: Da molta gente è apellato dio; / ma non son io - in tal risia aposto, / ancor che 'l costo - d'Amor mi tene a freno.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 23.9, vol. 2, pag. 390: Io volsi 'l viso, e 'l passo non men tosto, / appresso i savi, che parlavan sìe, / che l'andar mi facean di nullo costo.
[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 45, pag. 96.27: Dunque perché non metti tu tuo intendimento a mostrare a tutti, che vanno caendo, con gran costo, e perdita di tempo, le cose, che sono di soperchio.
[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 18, 109-123, pag. 417, col. 1.29: e perché la Chesia sí è murada, çoè asigurada per lo sangue de Cristo e di martiri, sí disse «che se murò de sangue», ec., quasi a dire: 'li pasturi che la impegano e meschianla con li seculari exercicii, s'avesseno respetto alcuno al costo di soi muri e a quello pensasseno, illi non imbrigaraveno lo secular reggimento'...
[5] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 69.6, pag. 72: ma pur si cerchi ancor de le lor sette, / e dove alcuna n' è, sia morta tosto; / cosí con pace viveren perfette / sanza sentir di morte il grave costo...
[6] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 198.3, pag. 358: O figliuol mie, tu se' sì alto posto, / c'agiugner non ti posso 'n nessun modo. / O dolce prezzo, a me d'amaro costo!
2.1 Locuz. verb. Dare il costo a qno: percuotere qno per vendetta o punizione, castigare.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 24.48, pag. 85: Puoi venne el tempo, mio pate è mosto, / a leger m'ha posto, che 'mprenda scrittura: / si no emprendìa quel ch'era emposto, / davame 'l costo de gran battetura...
[u.r. 08.08.2009]