CUFA s.f.

0.1 cufa; a: cuffa.

0.2 Lat. mediev. cufa (Du Cange s.v. cufa 2).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282cocciu (aret.): 2.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 [Med.] Lo stesso che coppetta o ventosa. 2 Alambicco.

0.8 Gian Paolo Codebò; Elena Artale 08.11.2017.

1 [Med.] Lo stesso che coppetta o ventosa.

[1] F Chirurgia di Ruggero Frugardo volg., XIV pm. (fior.), [L. 3, cap. 32(bis)]: Allora vi si ponga la cufa sul capitello, acciò ch'ella il tragga a ssé e sughi; e poi sia curata chome dicemmo. || Zamuner, Chirurgia, p. 313.

[2] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 3, cap. 23], pag. 279.15: Et questo faccia più volte, p(er) insino a tanto che la costa si reduchi al suo luogho. Et questo medesimo si suol fare co(n) una cuffa al fuoco; dapoi sopraponvi impiastro d'apostolicon o altra cosa simile.

2 Alambicco. || (Morino, Restoro 2, pp. 192 n. 8 e 412).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 124.20: E vole che l'acqua se facia e·llo monte, e·llo modo che se fa l'acqua rosada de le rose e·lla cufa, che monta lo fumo sù e resolvese in acqua, la quale scende giù e esce fore per doccia.

[u.r. 02.12.2020]