0.1 descorso, discorsi, discorso, discursi, discurso.
0.2 DELI 2 s.v. discorrere (lat. discursum).
0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 6.
0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.5 Locuz. e fras. a discorso 1; a gran discorso 1; avere discorso 5; discorso d'acqua 2; discorso di lingua 7; per discorso 5.
0.7 1 Il procedere (anche rif. ad animali, in partic. al galoppo del cavallo). 1.1 Fig. Il modo di procedere o di comportarsi. 2 [Con rif. a liquidi:] il muoversi di moto costante e fluido, lo scorrere, il flusso. 2.1 Lo scorrimento all'interno di un liquido. 3 Il trascorrere (del tempo o della vita), il procedere inarrestabile (delle cose del mondo). 3.1 Lasso (di tempo) det. 4 Svolgimento di eventi secondo un percorso det. 5 [Filos.] Il modo di procedere della mente razionale, attività speculativa che partendo da det. premesse giunge a conclusioni di valore generale attraverso una serie di passaggi intermedi (giustificati razionalmente). 6 Allocuzione che tratta uno specifico argomento (composta secondo i dettami della retorica). 7 Fras. Discorso di lingua: errore dovuto alla disattenzione, mancanza nell'espressione verbale.
0.8 Elisa Guadagnini 22.03.2005.
1 Il procedere (anche rif. ad animali, in partic. al galoppo del cavallo).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 197.3: Ma poscia che Minuzio, capitano della quarta schiera, mozzò il piede al leofante, il quale inverso lui avea isteso, e per lo dolore della fedita turbato dalla battaglia si volgesse, e contro alli suoi cominciò andare e incrudelire, e per lo suo discorso non temperato a perturbare e a mescolare si cominciassero, la fine alla battaglia si puose, e ancora per lo beneficio della notte.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 71, vol. 1, pag. 365.26: E cominciata la grande battaglia a' confini de' detti reami, per la moltitudine e discorso de' cavagli si levò sì grande polvere, che di mezzodì si fece sì oscura l'aria, che l'uno non conoscie l'altro.
- Locuz. avv. A (gran)discorso: velocemente.
[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 4.20, pag. 14: Tu conossi, meser, asay di certo / che me crëasti apto / a servirti; ma non era anche morso / quando, sotto al velo, vidi scoperto / lo volto ch'i' fuy capto: / di che gli spiritelli fenno corso / ver' madonna a discorso; / e quella, liçadra sopra vertute / e vaga de la beltà de si stessa, / mostrò ponergli subito a salute.
[4] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 34.147, pag. 70: Centurione non stete ascoxo, / chi era lì stato tenebroso, / fora corando a gram discorso: / "Fiolo de Deo è questo sancto!".
1.1 Fig. Il modo di procedere o di comportarsi.
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 11.68, pag. 100: Paternostri otto a denaro / a pagar Dio tavernaro, / ch'io non aio altro tesaro / a pagar lo mio scottone. / Sì ne fosser proveduti / li frate che so' venuti / en corte, per argir cornuti, / che n'avesser tal boccone! / Si n'avesser cotal morso, / non farian cotal descorso...
2 [Con rif. a liquidi:] il muoversi di moto costante e fluido, lo scorrere, il flusso.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 5.21: E costoro pendono nell'alte onde; a costoro l'onda, aprendosi, mostra la terra fra li mossi discursi dell'acque...
[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 30, 22-36, pag. 735.4: l'amore sta nel cuore, e lo cuore n'à passione, lo sangue corre da le vene al cuore per soccorrere lo cuore, e per lo discorso del sangne lo corpo trema.
[3] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), pag. 179.46: Io ritorno alle lagrime delle quali io ò copia e 'l discorso delle quali la mia bocca beve.
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 52.28: Et ultra queste colonne no nc'èy loco possebele a ppassare, chà nce tornea e tempesta lo mare terruso e grande de Oceano, da lo quale recipe lengua e discurso chisto nostro mare pizolo, chi èy a nnuy subiecto e clamasse lo mare Mediterraneo...
- Percorso seguito da un fiume o un suo tratto det.
[5] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 14, 43-54, pag. 265, col. 1.6: al comenciamento d'Arno la prima contrada ch'ello trova si è 'l Casentino [[...]] Il suo povero calle, çoè il suo primo descorso.
- Locuz. nom. Discorso d'acqua: corso d'acqua, fiume (di piccole o medie dimensioni).
[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 265.35: ove erano multi rivy e discursi de acqua chi veneano da li gran flumi de quella contrata...
2.1 Lo scorrimento all'interno di un liquido.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 9, pag. 207.5: E nell'acqua ch'è nella pupilla dell'occhio, questo discorso che fa la forma visibile per lo mezzo, sì si compie...
3 Il trascorrere (del tempo o della vita), il procedere inarrestabile (delle cose del mondo).
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 34-42, pag. 400, col. 2.3: 'eo te remunerarò suso nel mundo'; lo quale ello appella 'vita che corre al termene' per lo descorso del tempo.
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 10, 121-132, pag. 246, col. 2.4: Questi fo Boetio, lo quale ne filosofò molto contra fortuna e mondano descorso...
[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 10-21, pag. 28.24: il discorso della vita umana procede a questo modo, che l'uomo nella puerizia et adolescenzia seguita li beni falsi mondani...
- [Con rif. al procedere ciclico della luce e del buio].
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 61.14: [[Medea]] mo' sì appereva tacitamente le fenestre a vedere quanto discurso era quella nocte passato...
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 22, 64-93, pag. 530.28: seculo significa lo discorso del tempo di cento anni...
4 Svolgimento di eventi secondo un percorso det.
[1] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 46-57, pag. 724, col. 1.22: 'l vivere è uno correre a la morte, è uno descorso a la morte, sí come "ad locum ad quem".
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 31, 1-12, pag. 687, col. 1.15: S'insapora, çoè prende tal frutto de savore per lo descorso della soa generatione.
5 [Filos.] Il modo di procedere della mente razionale, attività speculativa che partendo da det. premesse giunge a conclusioni di valore generale attraverso una serie di passaggi intermedi (giustificati razionalmente).
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 2, cap. 3, pag. 39.2: la virtude rationale non conoscie overo intende incontenente quello ke vole intendare, con ciò sia cosa ke sia mestieri de trovarlo per principii sì che intenda l'una cosa per l'altra, e così è mestiere ke vi sia alcun discorso, e così viene alcun tempo in meçço...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.49, vol. 2, pag. 500: quand'i' fui sì presso di lor fatto, / che l'obietto comun, che 'l senso inganna, / non perdea per distanza alcun suo atto, / la virtù ch'a ragion discorso ammanna, / sì com'elli eran candelabri apprese...
[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 29, 43-57, pag. 703.21: la ragione, ammanna; cioè apparecchia, discorso; cioè discorrimento dell'uno individuo nell'altro, tanto ch'ella viene a l'università ; e così la discrezione è guida a la ragione e mena la ragione a l'università...
- Locuz. avv. Per discorso.
[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 639.20: Li Angioli non intendono raziocinando, nè per discorso, nè componendo, nè dividendo, sì come è detto...
- Locuz. verb. Avere discorso: produrre un ragionamento che partendo da det. premesse giunge razionalmente a det. conclusioni generali.
[5] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 4, pag. 127.9: L'omo ène perfecto, àne molte cose rasgionevole per le quali la potença rationale puote avere descorso (et) vedere la cosa perké è bona (et) l'altra perké è milgliore (et) pegio.
6 Allocuzione che tratta uno specifico argomento (composta secondo i dettami della retorica).
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 4: [4] Et sì come sensa cagione nulla cosa si dè fare, né lo mo(n)do p(er) casi ave(n)turevile è inpiegato, [come] Cassiodoro disse, così sensa cagione niu(n) discorso si dè dire.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 5 rubr., pag. 75.4: Discorso di Cesare a' suoi cavalieri per intalentargli a combattere.
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 372.20: e così incidentemente, di grado in grado amplificando sua materia e discorso infino a qui.
7 Fras. Discorso di lingua: errore dovuto alla disattenzione, mancanza nell'espressione verbale. || Att. unica nel corpus.
[1] Stat. fior., 1354, cap. 39, pag. 33.11: e se caso avenisse [[...]] che questa compagnia o in comune o in spetiale o in uficiale o in altrui ordinasse o facesse o per ignoranza o per discorsodi lingua, overo per qualunque modo, cosa alcuna che fosse contro alle cose sopradette in questo capitolo, da quest'ora inanzi la rivochiamo tutti in comune et in speziale, e protestiamo che non sieno avute nè per dette nè per fatte...