0.1 desforido; f: disfiorire.
0.2 Da fiorire.
0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N Il lessema compare, nella forma «disfiorendo», anche nella cit. dantesca in corrispondenza di Purg., VII, 105 («morì fuggiendo e disfiorendo il giglio») in Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), p. 328. L'ed. della Commedia inclusa nel corpus legge «disfiorando».
0.7 1 Lo stesso che disfiorare.
0.8 Elisa Guadagnini; Giulio Vaccaro 13.12.2016.
1 Guastare un fiore (in contesti fig.), lo stesso che disfiorare.
[1] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 7, 97-111, pag. 122, col. 2.11: desfiorando 'l giglio, quaxi a dire: 'per la morte del preditto fo desforido 'l giglio...
[2] f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.), Cap. VII.44, pag. 164: quel grifon, che a llei lassò legato / el carro, viene a dire in sua sentenza / all'intelletto vero iluminato / che, come morte per disubidenza / entrò nel mondo e fece disfiorire / la nostra vita, e così l'ubidenza / di Gesù Cristo la fé rifiorire / di fiori a' primi tanto variati... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[u.r. 13.12.2016]