DISINFINTO agg.

0.1 disinfinita, disinfinta, disinfinto.

0.2 DEI s.v. disinfingere (da disfingere).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

0.6 N L'att. di Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.) va intesa disinfinta.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Nascosto scientemente, dissimulato. 2 Di cui si inventa l'esistenza. 2.1 Presentato in modo ingannevole, oggetto di simulazione.

0.8 Elisa Guadagnini 06.07.2005.

1 Nascosto scientemente, dissimulato.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 3, par. 7, pag. 213.27: Più nocciono gli agguati nascosi; utilissima è la disinfinta sottigliezza, la quale nel suo effetto appare, e nel suo atto è nascosa.

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 113.15: Ma l'amante non trovi li bussuli posti su la mensa. L'arte disinfinta aiuta la facce. Quale feccia unta per tutto 'l viso non offende, quando, cadendo per lo peso, iscorre in del tiepido petto?

2 Di cui si inventa l'esistenza. || Trad. fictum.

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 129.9: Anco incita lo giovano la guardia del servo disinfinto e la molesta cura del troppo duro marito. || Ov., Ars. am., III, 601: «Incitat et ficti tristis custodia servi».

2.1 Presentato in modo ingannevole, oggetto di simulazione. || Trad. simulatum.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 19, pag. 254.14: Onde disse Tullio: neuna cosa è ne l'amistà composta, et neuna cosa disinfinita; perciò le composte cose più tosto cagiono [che] i fiori degli albori, et neuna cosa disinfinita può essere diuturna. || Albertano, Liber de amore, II, 12: «Unde Tullius dixit, "Nichil in amicitia fictum, nichilque simulatum esse debet." Nam ficta omnia citius quam flosculi occidunt, nec quicquam simulatum potest esse diuturnum..."».

[u.r. 02.11.2005]