DISMALARE v.

0.1 dismala.

0.2 DEI s.v. dismalare (da male).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

N Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.6 N Att. solo in Dante e nei commentatori.

0.7 1 Purificare dal peccato.

0.8 Elisa Guadagnini 06.07.2005.

1 Purificare dal peccato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 13.3, vol. 2, pag. 209: Noi eravamo al sommo de la scala, / dove secondamente si risega / lo monte che salendo altrui dismala.

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 13, 1-9, pag. 238, col. 1.11: Dismala, çoè desvizia.

[3] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 227.7: Lo monte, che salendo ec. Cioè il Purgatorio, che quando l'uomo il sale si dismala, cioè si disvizia...

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 13, 1-9, pag. 301.35: altrui dismala; cioè l'anima peccatrice purga dal male e dal peccato...

[u.r. 17.06.2009]