DISTORNO s.m.

0.1 distorno.

0.2 Da distornare.

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.).

0.5 Locuz. e fras. far distorno 3.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Il far cambiare intendimento a qno (a proprio favore). 2 Evento o condizione che si oppone a ciò che si vorrebbe. 3 Locuz. verb. Far distorno: perdere tempo, indugiare.

0.8 Francesca Di Stefano 30.06.2005.

1 Il far cambiare intendimento a qno (a proprio favore).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 3, pag. 5.26: E trassero a loro uno giovane povaro, ma d'uno grande lignaggio, che avea nome Piso. E ciò fu la cagione del distorno, perciò che Piso fu in Ispagna mandato, e non perciò prevedutamente per due ragioni fue mandato Piso in Ispagna: l'una per allungarlo da la terra di Roma innanzi prima di sapere che di scandalo, e per menovare la forza di Catellina.

2 Evento o condizione che si oppone a ciò che si vorrebbe.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 25.32, vol. 1, pag. 334: Di cosa ancor ben facta / gloria troppa non pigliar giamai, / ché, se ben guarderai, / non passa giorno senç' alchun distorno.

3 Locuz. verb. Far distorno: perdere tempo, indugiare.

[1] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 22.8, pag. 381: A la domane, a l' apparér del giorno / venente, che domenica si chiama, / qual più li piace, damigella o dama, / abbiane molte che li sien da torno; / en un palazzo dipinto e adorno / ragionare con quella che più ama; / qualunche cosa che desia e brama, / vegna in presente senza far distorno.

[u.r. 17.06.2009]