0.1 destructa, destructe, destructi, destrugi, destruta, destrute, destruto, destrutta, destrutte, destrutto, distructa, distructe, distrutta, distrutte, distrutti, distrutto.
0.2 V. distruggere.
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1 [18].
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Palamedés pis., c. 1300; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Stat. venez., 1366; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 In stato conseguente al disfacimento; [di un manufatto, estens. un paese, una città, un popolo:] in rovina; [di un organismo:] disfatto nei suoi elementi vitali. 1.1 [Di una persona:] morto. 1.2 In stato di rovina economica. 1.3 Totalmente consumato dall'uso. 1.4 Ridotto a niente, portato a fine. 1.5 Distrutto di: totalmente privo. 2 Sopraffatto da una forza avversa; sconfitto. 2.1 In stato di disfacimento morale per effetto delle avversità (in partic. amorose). 2.2 In stato di disfacimento morale per effetto del peccato. 3 Liquefatto dall'azione del calore.
0.8 Genny Sassano 01.06.2005.
1 In stato conseguente al disfacimento; [di un manufatto, estens. un paese, una città, un popolo:] in rovina; [di un organismo:] disfatto nei suoi elementi vitali.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 519, pag. 545: L' ava sovra le flore mena çoia e desduto, / no per amor del flore mai per amor del fruito; / a l' ava çà no cale se 'l flor reman destruto, / se lo fruito pò tolere et trarlo al so desduto.
[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 169.25: e co lo adiutorio de Maximisse, rege de Numidia, lo quale d'onne tempo resistea ad Cartagine, [[Scipione]] quasi lassao destructa Cartagine.
[3] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 137.14: Et in Apulia fecero Cretonia, ke mo ene destructa.
[4] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 6, pag. 303.14: Onde disse il figliuolo di Sirac: passa' per lo campo del pigro uomo e per la vignia de lo stolto, et ecco che tutta era piena d'ortica e di spine et era distrutta di materia di pietre...
[6] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 158.32: E quando Priamo, filgliuolo der re Laomedon, fue ritornato dell'oste, vidde chome Troya era distrutta e il padre morto e ssua suora rapita.
[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 196.13: Per quel medesmo tempo le chiesie deli Cristiani, le quale era destrute, de comandamento de Theodosio fo refate.
[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 538, pag. 554.18: Sì vi dico che, se' Troiani so diserti e distructi, li Greci non se ne vanno niente gabando.
[9] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 39.1, pag. 680: Lasso, pensando a la distrutta valle, / spesse fïate, del mio natio suole, / cotanto me ne 'ncendo e me ne dole...
[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 41.19: ma ipsu, videndu Troya essiri distructa, non vulia plui campari, ananti disiyava muriri...
[11] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 12.8, pag. 357: e dopo alquanto andare, / Parnaso avendo dietro a sé lasciato, / alla distrutta Tebe fu arrivato.
[12] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 13, par. 47, vol. 1, pag. 59.12: Statuimo e ordenamo che el dicto ofitiale sia tenuto e degga fare raconciare e refare tucte ei matonata e tucte le chiocane de la citade e dei borghe en qualunche luoco fossero guaste e destructe...
[13] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 9, vol. 1, pag. 376.8: ambasciadori vennero d'Ardea domandando soccorso e aiuto alla loro città, la quale era presso che distrutta...
[14] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 7, pag. 29.14: Tutta quista preda, chi havimu prisu, damula a Santu Antoni di Rigiu per riparari la sua ecclesia, chi è distrutta...
[15] Stat. venez., 1366, cap. 107, pag. 50.2: Cum ço sia cosa che li Officiali de sovra lo Riolto continuamente se fadiga e quelli continuamente se sforça in far far multi lavoreri del Comun, li quali non à per lo ditto officio se no LXX libre a grossi per çascaduno a l'anno, e tolte xé a lor quasi tutte le utilitade del ditto officio, çoè del fitto dela pescaria, la qual xé mo' destrutta...
[16] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 101.16: Hao sette citati. La prima hao nome Esmirre. Questa stao canto mare nella ponta della terra e ène citate destrutta nella piana e ènese redutta nello monte, da longa dalla veglia citate miglia cinque.
[17] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 7, pag. 167.7: E vegando ch' elo no poea çunçe' a la terra e no trovando casa da albergar, intrà in un tempio antigo e destruto, chi era stao consegrao ad Apoline, e lìe se posava.
- [Delle anime straziate nell'inferno].
[18] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 480, pag. 617: Quand [[l'anima]] è molto destruta, rostïa e brusaa, / poi fi çetaa en un'aqua q'è sì freda e çelaa...
[19] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2373, pag. 71: Or starí destrugi e malmenai / E dala mia parte síe blastemai.
[20] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.79, vol. 1, pag. 152: vid' io più di mille anime distrutte / fuggir così dinanzi ad un ch'al passo / passava Stige con le piante asciutte.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 36, pag. 121.16: e, quando la persona è distrutta, ben sai che le ricchezze si dispergono e non vagliano neente.
[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 80, pag. 171.28: E dicie in fra ssee istesso: «Or ee morto lo migliore cavaliere di ttutto il mondo ed ee distrutta la più bella donna che fosse trovata nel mondo».
1.1.1 Privato dell'onore e del potere, morto o come morto.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 63, pag. 115.15: «Or siamo noi distrutti e vitoperati, chè la nostra usanza di castello di Proro ee distrutta e lo nostro castello sì è disfatto e ttutta la nostra giente ee morta...
[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), Explicit, pag. 101.9: Cierto, Messer, disse ella, voi siete morto e distrutto; ch' egli è venuto colui per cui voi sarete distrutto e perderete la vostra terra, cioè il vostro figliuolo.
[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 99, pag. 167.34: A morto mi tegno e a disorrato e distrutto di ciò, che voi non fuste in queste contrade...
1.2 In stato di rovina economica.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 36.12: Et nota che distrutti sono coloro che soleano essere in alto stato et in ricchezza e poi divennero in tanta miseria che vanno mendicando.
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 97-111, pag. 348, col. 1.10: Non faceva nascendo. Çoè che non se usava cussí sfolgorate dote, che se un Fiorentino ha doe figliole sí se pò tegnire destrutto.
1.3 Totalmente consumato dall'uso.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 55, pag. 282.25: a modo del maestro, che d'una opera rotta e vecchia e perduta ne rifacesse una bella opera, e come chi d'una gonnella tutta fracida e distrutta ne rifacesse una bellissima gonnella, ché quivi si mosterrebbe grandissima sapienzia e grande potenzia.
1.4 Ridotto a niente, portato a fine.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 63, pag. 115.16: «Or siamo noi distrutti e vitoperati, chè la nostra usanza di castello di Proro ee distrutta e lo nostro castello sì è disfatto e ttutta la nostra giente ee morta...
[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 103, pag. 105.8: e la pena al diavolo si è in udire lo scongiuramento della santa croce per cui sua podestà è distrutta.
[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 385.7: Lo quale desiderio la nobile opera della distrutta tirannìa raccolse con lode.
1.5 Distrutto di: totalmente privo.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 40, vol. 2, pag. 570.4: e poi corsono la terra e rubarla tutta, onde la piccola città d'Imola quasi rimase distrutta di buona gente, e disolata di preda.
2 Sopraffatto da una forza avversa; sconfitto.
[1] Jacopo Cavalcanti, a. 1287 (fior.), 2.5, pag. 236: una fiamma amorosa che discende / a le mie membra angosciose, che stanno / vinte e distrutte per paura c'hanno / di questa donna mia che merzé fende...
[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 47, pag. 50.11: e per amore di qualunque cosa ami più in questo mondo, abbia misericordia di noi, non uccidere i nabissati che sono disfatti e distrutti...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 205.16: Et adimandatu da Fabiu per que cussì adastatamenti issu vulia cumbatiri, rispusi Liviu: «Per tal que tostamenti, oy eu aya gloria di li inimici vinchuti, oy gauyu di li citadini sconficti et distructi».
[4] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 66.19: e' segnali che mmostrano che 'l cane sia rabbioso, sono questi: che gli altri cani il fugono, conoscendo che la loro natura è al tutto distrutta...
[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 258.22: E la resposta de li Grieci fo questa: che a li tradituri, zoè ad Anthenore et Enea et a li parienti lloro destructi se devesse servare la fede che l'era stata prommesa...
2.1 In stato di disfacimento morale per effetto delle avversità (in partic. amorose).
[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, Secondo cominciamento parr. 8-11.6, pag. 141: Amor, che ne la mente la sentia, / s' era svegliato nel destrutto core, / e diceva a' sospiri: «Andate fore»; / per che ciascun dolente si partia.
[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 61.14, pag. 862: No lo voliate avere per amico: / ki mellio se credesse d'aver d'esso, / ne sirea più destructo et desolato.
[3] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 35.21, pag. 541: Tanto è distrutta già la mia persona, / ch' i' non posso soffrire...
[4] Noffo (ed. Gambino), XIII/XIV (fior.), 7.14, pag. 70: or come faragg'ïo 'n questo punto? / Lasso me, dolente, che son distrutto.
[5] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 39.28, pag. 511: Così fu' io ferito riguardando; / poi mi volsi, tremando - ne' sospiri; / né fie più ch' i' miri - a lui giammai, / ancor ch' omai - non possa campare; / ché s' i' 'l vo' pur pensare - tremo tutto: / di tal guisa il conosce il cor distrutto!
[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 16, pag. 65.25: Sì qu'elle començà cridar ad alta vosie et a reclamar Dio e soa Mare, e sì era tanto anguosiosa e tanto destruta qu'ella crete ben murir.
2.2 In stato di disfacimento morale per effetto del peccato.
[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 26, pag. 206.10: Elli li empierà di ruine, cioè che le case ruvinose Dio rifà, cioè l'anime distructe rifae per lor male ad ciò che in esse habiti per giustitia.
[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 15, pag. 58.25: Vovvi dire a nostra confusione e conforto, che tutto il mondo è guasto e distrutto...
3 Liquefatto dall'azione del calore.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 31, pag. 123.14: Se l' arbore è inferma, gittisi alle radici morchia e acqua egualmente, ovvero calcina viva temperata con creta, o resina mischiata con pece liquida, e distrutta...
[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 65, pag. 320.44: Se colo suo grasso distrutto distillerai lo circhuito dele pecore, non viene ad esse pecore né a gregge nullo lupo né etiandio ancora nullo animale rapace.
[3] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 10, pag. 9.18: E togli i pollastri, e metigli a lesare interi; e quando sono cotti, togli una libra di lardo, o più, tanto che basti, bene battuto e distrutto e bene colato...
[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 4, ch., pag. 163.27: se le stelle e lo spatio ch'è tra loro fosseno di natura di fuoco, già sarebono consumati e distrutti tutti li altri elementi per la sua superabundante quantitade del fuoco.
[u.r. 08.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]