FOLLAGGIO s.m.

0.1 folaggio, follaggio, follagio.

0.2 Da folle (ma cfr. già fr. ant. folage).

0.3 Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 La condizione di chi è folle. 2 Atto folle e sconsiderato, contrario alla ragione 2.1 Azione contraria alla morale.

0.8 Gian Paolo Codebò 06.07.2005.

1 La condizione di chi è folle.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 94.6, pag. 315: ca se l'amor mi prese riguardando, / io non posso quetar lo suo folag[g]io / che mise il core e me in vostro comando...

2 Atto folle e sconsiderato, contrario alla ragione.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 22.43, pag. 513: Per aver gioia intera / del valor non temere: / ad onta del follagio, / del sol piglarmi [a] spera, / per forza il vo' tenere, / non compia suo viagio, / c'af[f]ini nostro gioco.

2.1 Azione contraria alla morale.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 176.2, pag. 354: «Ancor gli dica un'altra de l'ostello: / 'Se madonna volesse far fol[l]ag[g]io / Con un bel[l]issim'uon di gran parag[g]io, / In fatto suo sareb[b]e ben e bello, / E sì sareb[b]e donna d'un castello; / Ma 'nverso voi à sì leal corag[g]io / Ch'ella non prendereb[b]e nul vantag[g]io...