INIZIO s.m.

0.1 enitiu, inicio, iniçio, initii, initio, inizi, inizia, inizii, inizio, inizj, inniçio, innizio.

0.2 DELI 2 s.v. inizio (lat. initium).

0.3 Ritmo cass., XIII in.: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Ritmo cass., XIII in.; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Poes. an. perug., c. 1350.

0.5 Anche plur. neutro, o s.f. (inizia).

Locuz. e fras. ab inizio 1.1; avere inizio 1.2; dare inizio 1.3; fare inizio 1.4; prendere inizio 1.5; senza inizio 1.6.

0.7 1 [Con valore temporale:] primo momento o prima fase di qsa che si svolge nel tempo. [Anche con concomitante valore causale, non nettamente distinguibile:] ciò che sta all'origine di un processo, uno sviluppo, una serie di avvenimenti. 1.1 Locuz. avv. Ab inizio: fin dal principio, dall'origine dei tempi. 1.2 Locuz. verb. Avere inizio: prendere ad essere o a svolgersi (da un primo momento, origine, causa). 1.3 Locuz. verb. Dare inizio: mettere in movimento, far sì che qsa accada. 1.4 Locuz. verb. Fare inizio: dare avvio al proprio processo, sviluppo, percorso. 1.5 Locuz. verb. Prendere inizio: avere origine. 1.6 Locuz. avv. Senza inizio: in continuazione. 1.7 Prima fase di un processo di apprendimento, primi rudimenti, ammaestramenti. 1.8 [Rif. a una persona:] chi dà avvio, possibilità di essere o di avvenire a qsa. 2 Punto dal quale qsa si estende nello spazio. 3 Plur. Misteri relativi alla divinità (pagana).

0.8 Pietro G. Beltrami 28.04.2005.

1 [Con valore temporale:] primo momento o prima fase di qsa che si svolge nel tempo. [Anche con concomitante valore causale, non nettamente distinguibile:] ciò che sta all'origine di un processo, uno sviluppo, una serie di avvenimenti.

[1] Jacopo Alighieri, Capitolo, 1322 (fior.), 35, pag. 364: Nel terço quella colpa ci dispiana / con propii segni k' è del gusto iniçio, / da cui ogni misura sta lontana.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 16, 136-147, pag. 378, col. 2.6: e allora se començò quella parte in Fiorença ch'è stado initio et exordio de tutto 'l mal de Toscana. O Buondelmonte.

[3] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 52.12, pag. 597: Non se dé' seguitar lo reo inizio, / ma se non casto almen cauto esser dia / ciascuno en operar, se no ho follia.

[4] Poes. an. perug., c. 1350, 532, pag. 30: Egli è humano de pecar nel vitio / ma di perseverar neglie suoi modi / parme che sia diabolicho initio.

[5] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 8.13: Ma qual si fosse, o contraria fortuna o avverso cielo o li loro meriti, agli alti inizii di mutamento cagione ci è incerto...

[6] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 6, 23.8, pag. 77: che diran: 'Morti venite al giudizio / che ordinato fu dal primo inizio!'

[7] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 96, comp. 16.13, pag. 84: Supplicio - attende lo perverso amore. / Amore - stolto d'ogni mal è inicio. / Inicio - de saper èe lo timore.

- La fine, il mezzo e l'inizio: tutto.

[8] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 288.11, pag. 187: Madona, qualunqu'è che 'l benefitio / abute en altro modo che si dee, / perde la fine, lo meço e l'initio.

- Estens. Il fatto nel suo svolgersi.

[9] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 40, pag. 19: Ma de quello nì de lo so principio / al presente non fo narrationum, / ma sol da lì in cià alcun inicio...

- Prima parte dalla quale si svolge un discorso o un testo.

[10] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 8.76, pag. 71: Et qui fo punto per far altri initii.

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 9.16: A questa brieve noia (dico brieve in quanto in poche lettere si contiene) seguita prestamente la dolcezza e il piacere il quale io v'ho davanti promesso e che forse non sarebbe da così fatto inizio, se non si dicesse, aspettato.

[12] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 70.15, pag. 72: A parte a parte voler far inizia / ne' versi, alcuna volta s'ha carizia; / però in tutto scrissi a voi le 'ndizia.

- Prima persona in una linea di discendenza.

[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 169, pag. 213.15: e però, non avendo questo certo, volle porre l'autore inizio di questa progenie colei, di cui era certo Dardano essere stato figliuolo.

1.1 Locuz. avv. Ab inizio: fin dal principio, dall'origine dei tempi. || Doc. esaustiva.

[1] Ritmo cass., XIII in., 72, pag. 12: Bidand'abemo purgata, / d'abenitiu preparata, / perfecta binja plantata, / de tuttu tempu fructata.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.93, pag. 156: So demorata teco ab initio, / ià maie non sentìe confusione: / del mio dolor veder ne pòi lo 'ndizio, / quanto eo so amaricata, ed ho cascione".

[3] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 8.14, pag. 512: Se sse partisse da vui la cunscença, / per aventura porràte campare, / ke v'ammunìo de far penetença; / similemente ve deve accusare / de lo pinseri, del decto e ddel facto / ke ssavio e mmacto commise ab initio".

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 7, vol. 1, pag. 40.32: E nella sua epistola canonica dice così: Quel che fu ab inizio, e che noi udimmo e vedemmo con gli occhi nostri, e le nostre mani palparono, e toccarono del Verbo della vita, la quale è al mondo manifestata, vi annunciamo, e rendiamo testimonianza.

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 18, vol. 1, pag. 135.36: Quasi dica: come il demonio fu omicidiale ab inizio in ciò, che uccise di morte di colpa e se, ed il primo uomo, e fu inimico della verità, così voi mi odiate, perchè io vi predico la verità, e procurate di uccidermi.

1.2 Locuz. verb. Avere inizio: prendere ad essere o a svolgersi (da un primo momento, origine, causa).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 14.18: e però vana è tale persuasione, la quale ha inizio ed essordio in lusinghe.

[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 8.7: Fiorenza, intra l' altre città italiane più nobile, secondo che l' antiche istorie e la comune oppinione de' presenti pare che vogliano, ebbe inizio da' Romani...

1.3 Locuz. verb. Dare inizio: mettere in movimento, far sì che qsa accada.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 26.10, vol. 2, pag. 442: Questa fu la cagion che diede inizio / loro a parlar di me...

1.4 Locuz. verb. Fare inizio: dare avvio al proprio processo, sviluppo, percorso.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 2, pag. 96.9: [vv. 13-15] del padre di Silvio, cioè di Enea, si ragiona [...] pensando all'effetto del suo gran processo, sí come principio e padre di Roma, nel quale la Chiesa e l'Imperio inicio fece...

1.5 Locuz. verb. Prendere inizio: avere origine.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 38, pag. 62.3: e, secondo che pare che la esperienza ne dimostri, dalla gola, alla quale quella età è inchinevole, par che prenda inizio la nostra ruina: e la ragione pare assai manifesta.

1.6 Locuz. avv. Senza inizio: in continuazione. || (Porta).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 28, vol. 1, pag. 54.3: e però i· rre traeva in susidio della guerra danari al bisogno; e le decime de· reame e tutte grazie che volea adomandare e al papa sanza inizio lo 'nvitava, passando l'onestà del suo pontificato...

1.7 Prima fase di un processo di apprendimento, primi rudimenti, ammaestramenti.

[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 14.10: Egli li primi inizii, sì come di sopra è dichiarato, prese nella propia patria...

1.8 [Rif. a una persona:] chi dà avvio, possibilità di essere o di avvenire a qsa.

[1] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1469, pag. 95: Pensando doncha tanto benefizio, / pensando a nui per ti tal grazia dare, / pensando ti d' ogno ben nostro inizio, / chi te può mai degnamente laudare...

2 Punto dal quale qsa si estende nello spazio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 7.39, vol. 2, pag. 109: alcuno indizio / dà noi per che venir possiam più tosto / là dove purgatorio ha dritto inizio».

[2] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), Intr., pag. 235.6: Et quella provinçia ave inniçio so dalle chonfine de Panonia, descendando infina alli lidi et fiumi.

3 Plur. Misteri relativi alla divinità (pagana).

[1] F Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (tosc.), L. 9, cap. 13: E alla fine avendola molto riconfortata, essa, prima incusata la perfidia d'Ebuzio, il quale meritamente e ottimamente in lei così fatte grazie rendeva, disse, sè avere grandissima paura degli dii, gli occulti inizii de' quali essa dovea annunziare, ma molto maggiore l'aveva degli uomini... || Pizzorno, Deche di T. Livio, vol. 6, p. 351.

[u.r. 18.04.2007]