SOTTIGLIANZA s.f.

0.1 setïanza, setiiançe, sotijance, sotiliança, sotizanza, sottigliansa, sottiglianza, sottilgliança, sottillianza, sottillianze, sutigliançça, sutiliança, suttiglianza, suttillança.

0.2 Da sottigliare.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.5 Locuz. e fras. a sottiglianza 3.1.1; per sottiglianza 3.1.2.

0.7 1 Complicazione e difficoltà intellettuale (di un discorso, di uno scritto, di un concetto). 1.1 Concetto complicato o difficile. 2 La qualità di chi sa distinguere e discernere in modo preciso e accurato ciò che è apparentemente molto simile e quindi confondibile. 2.1 [Con connotazione neg.]. 3 Avvedutezza, capacità di comprendere le situazioni e volgerle al proprio vantaggio. 3.1 Astuzia; [con connotazione più esplicitamente neg.:] capacità di ingannare, dissimulare o far credere il falso. 4 [Con recupero, in contesto metaf., del signif. etimologico concreto:] la qualità di ciò che è fine e sottile.

0.8 Gian Paolo Codebò 15.06.2005.

1 Complicazione e difficoltà intellettuale (di un discorso, di uno scritto, di un concetto).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 19a.9, vol. 2, pag. 481: Così passate voi di sottigliansa / e non si può trovar chi ben ispogna, / cotant'è iscura vostra parlatura.

1.1 Concetto complicato o difficile.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 542, pag. 194: «Amico, io ben vorria / che ciò che vuoli intendere / tu lo potessi imprendere, / e sì sotile ingegno / e tanto buon ritegno / avessi, che certanza / d' ognuna sottiglianza / ch' io volessi ritrare, / tu potessi aparare / e ritenere a mente / a tutto 'l tuo vivente.

2 La qualità di chi sa distinguere e discernere in modo preciso e accurato ciò che è apparentemente molto simile e quindi confondibile.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 29, pag. 356.25: La sottillianza è scernimento di vizi da le virtudi ke ànno similianza di virtudi.

2.1 [Con connotazione neg.].

[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 20, pag. 627: Mo certe e veritevole sì ne serà alguante, / le altre, sì com' disi, serà significançe; / donde vui ke leçì en le scripture sante / no le voiai avilar per vostre setiiançe.

3 Avvedutezza, capacità di comprendere le situazioni e volgerle al proprio vantaggio.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 958, pag. 273: In tut quel ann k'el have la forza e la possanza / Se percazó fortmente per söa setïanza, / Sí k'el no venn a tragio d'aver zamai pesanza: / Perzò el stet quel anno segur senza temanza.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 29, vol. 3, pag. 103.3: Le azioni dell'anima sono secondo la misura delle virtudi morali, e secondo misura di prudenza, di sottiglianza, e di scaltrimento sbrigato.

3.1 Astuzia; [con connotazione più esplicitamente neg.:] capacità di ingannare, dissimulare o far credere il falso.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 1.6, pag. 740: Ne le montangne di maiure altura / usatamente sì fa demorança; / à de l[o] caciatore tal paura / ke per scanpare pilia sutiliança, / e tanto la sua andata cela e scura, / ke non pò[ne] vedere homo senblança.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 12.59, pag. 566: non debbe essare osante / lo Nemico a 'ngannare / la creatura tia, / la quale avivi facta a ttua similla; / et a maiur desdegno, k'ancor per te non lassa, / fillo, rumpi et abbassa / la suttillança sua malitïosa!

[3] Ugo di Massa da Siena (ed. Panvini), XIII sm. (tosc.), 2.4, pag. 370: Amore fue invisibole criato, / però invisibol ven la 'namoranza, / chè null'omo lo sente prim'è nato, / quando s'aprende tutt'à sot[t]iglianza / chè 'n meve sede e ven dissimulato.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 143.104, pag. 602: se cavo fosti o compagnom / d'alcun corsar ni de lairom; / se, per osura o per rapina, / o qualche faczitae meschina, / scotrimento o sotizanza, / tu torzesti la baranza / de la rason, per acquistar / possesion, terre o dinar...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 26, pag. 126.8: a quel derrear stormo e ultima bataglia verrà in persona lo re de superbia, quel maior Belçebub principo d'i demonij [[...]] e chusì in quel mal homo figliol de perdicion serà ogne mal astucia e seno e sutigliançça e gran possançça de far ogne mal, chomo in Yesu Cristo fo et è ogne virtue...

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 957, pag. 220: Parichi sottillianze foro prese da questoro: / Dero allo senescalco cento florini d'oro, / Et ipso li promise de remandare quelloro.

3.1.1 Locuz. avv. A sottiglianza: con astuzia, con l'intento di trarre in inganno.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 67.33, pag. 278: facistilo a suttiglianza per farme morire, amore.

3.1.2 Locuz. avv. Per sottiglianza: ingegnosamente. || (Contini).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1283, pag. 221: Poi mi tornai là giuso / a un altro palazzo, / e vidi in bello stazzo / scritto per sottiglianza: / «Qui sta la Temperanza, / cui la gente talora / suol chiamare Misura».

4 [Con recupero, in contesto metaf., del signif. etimologico concreto:] la qualità di ciò che è fine e sottile.

[1] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 5a.1, pag. 126: Per troppa sottiglianza il fil si rompe, / e 'l grosso ferma l'arcone al tenèro; / e se la sguarda non dirizz'al vero, / in te forse t'avèn, che cheri pompe...

[u.r. 28.05.2007]