SOTTILE agg./avv./s.m.

0.1 setí, setil, setile, setille, sitil, sitile, sittile, soctil, soctile, soctilissime, soptile, sotelissimo, sotil, sotile, sotili, sotilisimo, sotilissima, sotilissimo, sotill, sotille, sotilli, sotir, sottelissime, sottelissimo, sottigli, sottil, sottil', sottile, sottilesseme, sottili, sottilisimi, sottilissima, sottilissime, sottilissimi, sottilissimo, sottilj, sottilo, sottoli, soutille, ssottile, ssottili, ssutili, subtil, subtile, subtili, subtilissima, subtilissimo, subtilissimu, subtilixime, suctile, suctili, suctilissimo, suctiliximo, suptili, sutil, sutile, sutili, sutilissima, sutilissimi, sutilissimo, sutille, suttil, suttile, suttili, suttilissima, suttilissime, suttilissimi, suttilissimo, suttilissimu.

0.2 Lat. subtilis (DELI 2 s.v. sottile); il signif. 4 è prob. per calco sul prov. sotil nel senso di "basso, vile" (cfr. SW, VII, p. 850).

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. sen., 1277-82; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): Memoriali bologn., 1279-1300, (1282); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Doc. catan., 1349.

0.5 Locuz. e fras. a sottile 5.2.3.1; avere sottile 5.2.4; dottor sottile 3.4; fare sottile 3.3; libbra sottile 5.2.3; mercatanzie sottili 5.2.4; migliaiosottile 5.2.3; morbo sottile 6; per sottile 5.2.1; peso sottile 5.2.3; stadera sottile 5.2.3; vento sottile 7.

0.7 1 [In senso fisico e materiale:] di spessore limitato. 1.1 [Rif. alla costituzione fisica e alla corporatura:] magro. 1.2 Quantitativamente ridotto o limitato. 1.3 Avv. In fette di ridotto spessore. 1.4 Fragile, che può facilmente venir meno o essere distrutto o annullato. 1.5 [Detto della voce o di suoni:] flebile, sommesso. 1.6 [Detto della voce o di un suono:] di tono alto, acuto. 2 [Rif. alle parole, al discorso, all'argomentazione o al ragionamento:] difficile, complesso; che richiede attenzione e capacità di distinzione e interpretazione per essere correttamente compreso. 3 [Rif. alle facoltà intellettuali:] acuto, che ha capacità di distinguere, interpretare, comprendere concetti complessi. 3.1 [Detto dei sensi o dei relativi organi, anche in contesti metaf.:] acuto, esercitato, abile a percepire con prontezza e sicurezza. 3.2 [Detto delle persone o delle loro opere, anche manuali o materiali, o delle loro azioni:] che dimostra o rivela intelligenza, avvedutezza, abilità, capacità. 3.3 Fare sottile: affinare, rendere più acuto, attento, abile. 3.4 Dottor sottile: soprannome del filosofo Giovanni Duns Scoto. 4 Basso, vile; ignobile. 4.1 [Detto di cose:] insignificante, di poca importanza (?). 5 [Nella scienza mediev.:] fine, raffinato; libero da impurità; [quindi, di conseguenza e di volta in volta:] leggero, trasparente, lieve, incorporeo. 5.1 Sost. La parte più fine, raffinata, pura, leggera, o anche incorporea, di qsa. 5.2 Composto o ridotto ad essere composto di particelle o costituenti di piccole dimensioni; fine, minuto (detto di polveri, sabbie, granaglie). 5.3 [Detto dello spirito o con rif. alle qualità spirituali:] nobile, puro, elevato. 6 [Vet.] Locuz. nom. Morbo sottile: tubercolosi. 7 Fras. Vento sottile: lo Spirito Santo.

0.8 Gian Paolo Codebò 22.06.2005.

1 [In senso fisico e materiale:] di spessore limitato.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 3.4: Là dove è la lettera grossa si è il testo di Tullio, e la lettera sottile sono le parole de lo sponitore.

[2] Doc. fior., 1278-79, pag. 460.24: peze J di fratesko sotile in acia: ragionolo a picioli lb. XIIJ...

[3] Doc. sen., 1277-82, pag. 260.30: nel dì a Ventura dell' Aveduto per assi sottili et grosse...

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 20, pag. 28.29: E le lancie ch' usavano di portare i pedoni, aveano nome pile, che erano fitte in un ferro sottile di nove once...

[5] Doc. sen., 1298, pag. 109.4: Ancho IIIJ paia di lenzuola sottigli, di XXX braccia di panno ciascheuno paio, istimate XX lbr.

[6] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 16.25: Unde sì come corporalmente la galea che àe lo ventre sottile navica meglio et più tosto...

[7] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 70.25: Et l'autro dì apparve loro indel mare uno monte altissimo contra septentrione non dala lunga, avendovi in mezo soctilissime nebbiarelle; indela cui sommità avea fummo grandissimo. || Potrebbe ricadere sotto 7.

[8] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 178.12: Quelli ch'àe il collo corto e grosso sì è sengno ch'elli sia savio e forte; e chi ll'àe lungho e sottile sì è sengno ch'elli sia isciocho e pauroso e tencionatore.

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 4, vol. 2, pag. 76.27: la saluti di la republica suspisa con multu sutili filu...

[10] Doc. catan., 1349, pag. 49.22: Item una cultra suttili ad buccani a Iohanna sua niputi...

[11] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.50, pag. 147: E le labra sottil quando dividi / nel soave parlar, mostran la schiera / ben composta e sincera / d'iguali, bianchi e pargoletti denti.

1.1 [Rif. alla costituzione fisica e alla corporatura:] magro.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 372.15: li quali usano arte magica, in persona di Michele Scotto, il quale elli pone essere sottile, e magro...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 50.1, pag. 343: Arcita era assai grande ma sottile, / non di soperchio, e di sembianza lieta...

[3] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu creamentu..., pag. 570.23: E, si illa esti troppu magra, nun pò nutricari lu figlu in la ventri e lu pultru naxi debili e sutili.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 7, pag. 140.7: El c. che è balçano, oualmenti como multi so(n)no, non serrà mai grossu, ma sempre serrà soctile.

1.2 Quantitativamente ridotto o limitato.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 43.16: Ké quanvisdomenedieu ke la etade deli çoveni sia plui sotil de quela deli vetrani...

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 6, cap. 2, par. 4, pag. 135.3: Leggiamo d' alquanti, che erano nelle mani molto gottosi, e di grandi podagre ne' piedi molto infermi, e furono isbanditi, e i loro beni piuvicati, sicché vennono a sottile mensa e poveri cibi, e per questo guarinno; imperocché mancò loro la sollecitudine del dispensare della casa, e larghezza di vivande, le quali corrompono il corpo e l' animo.

1.3 Avv. In fette di ridotto spessore.

[1] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 10, pag. 9.21: E togli le cipolle, taglate sottile quanto puoi, e mettile a sofrigere in questo lardo...

1.4 Fragile, che può facilmente venir meno o essere distrutto o annullato.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 23, pag. 49.29: Queste cose di che la gente s' allegra, hanno gioja sottile, e vana, e tutte gioje trovate non hanno punto di fondamento. Ma la gioja, di ch'io ti favello, e alla quale i' mi sforzo di menarti, è ferma, e durabile, ed è dentro, e riempie l'animo.

[2] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 115.10, pag. 696: perché la vita sua, ne lo cor frale, / per l' anima sottil che la sostene, / convien che pèra di leggier' angoscia.

1.5 [Detto della voce o di suoni:] flebile, sommesso.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 71, pag. 81.12: E se la favella saràe in abominare, cioè che 'l dicitore voglia dicere parole onde inzighi e accenda l'animo degli uditori contra alcuna persona, sì favellerà con boce sottile, e un poco di grido, e suono iguale...

[2] Dante, Rime, a. 1321, D. 69.10, pag. 254: Vedete, donna, s'io porto dolore, / e la mia voce ch'è fatta sottile, / chiamando a voi mercé sempre d'amore...

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 65.21: Quindi mi sentii io chiamare quattro volte con conoscente voce; e dissemi Sicheo con voce sottile: O Dido, niuna dimoranza.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 41.3: e come Pan, credendo avere presa Siringa, tenne le canne del pantano per lo corpo della fanciulla; e come, mentre ch'egli sospira, i venti mossi nelle canne fecioro sottile suono, e simigliante a persona che si lamentasse...

1.6 [Detto della voce o di un suono:] di tono alto, acuto.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 84, pag. 232.35: Alcuna boce è alta, e sottile, e alcuna bassa, e grossa, cantando maschi, e femmine.

2 [Rif. alle parole, al discorso, all'argomentazione o al ragionamento:] difficile, complesso; che richiede attenzione e capacità di distinzione e interpretazione per essere correttamente compreso.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 215, pag. 569: Ça parole sotile no dies, ni gran riqeça, / ad om qe sia mato: tut li torn' en mateça.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 1, pag. 3.6: E perciò che le nostre parole non sieno più sottili che questa scienza richiere, noi insegnaremo come l'uomo die parlare in questa scienza.

[3] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 11.18, pag. 232: Tu, frate mio, ver[o] bon trovatore / in piana e 'n sottile rima e 'n cara / e in soavi e saggi e cari motti...

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, canz. 3.14, pag. 253: e dirò del valore / per lo qual veramente omo è gentile. / con rima aspra e sottile; / riprovando 'l giudicio falso e vile / di quei che voglion che di gentilezza / sia principio ricchezza.

[5] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 3, pag. 20: Sygnurj, multu prègovj per grande caritate, / che benigniamente tucti me entendate, / ché so molto cose subtilixime e de grande virtate...

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 2, pag. 47.2: sono cose sottilissime, e impossibili a volerle mettere nelle menti di molti uomini di grosso intendimento e materiali...

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), Introduzione, pag. 3.11: Et in però che sancto Gregorio in alcune parte de chisto libro parla de cose multo suctile, serrà bisogno che, dove illo non mecte exemplo per lo quale poza bene essere intiso lo suo dicto, che eo mecta exemplo e declaracione...

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 63.3: Et pur a 'ste poche parolle solenghe sença altre pricance né belle e sutil risme tuti se convertìn al timor de De'...

[9] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 5, parr. 2-7, pag. 134.4: quamvisdeoché li moderni facianno li marigali loro con più sotile e più ligiadre parole.

3 [Rif. alle facoltà intellettuali:] acuto, che ha capacità di distinguere, interpretare, comprendere concetti complessi.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 539, pag. 194: «Amico, io ben vorria / che ciò che vuoli intendere / tu lo potessi imprendere, / e sì sotile ingegno / e tanto buon ritegno / avessi, che certanza / d' ognuna sottiglianza / ch' io volessi ritrare, / tu potessi aparare / e ritenere a mente...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 155.7: Di grande ingegno e di sottil senno è l'uomo che col pensiero prende le cose che sono a venire per innanzi e fa reparata a quello che puote avenire e provedere quello che serà da fare da che serà avenuto.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 96, pag. 293: Azò k'i trova Alexio con setil scaltrimento.

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 6, pag. 92.25: tutti colloro c'hano l'anima sutile ad entèndare en sutilità...

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 4: La tersa ragione sì si induce imp(er)ò che la fe(m)mina è migliore che l'oro u che pietre pretiose, che 'l se(n)no dela fe(m)mina è pió sotile (et) li altri soperchia.

[6] Poes. an. tosc., XIII (2), 2.1, pag. 339: Gentil messer[e], la virtù sottile / che per grazia discende / in vostro core fa suo posamento, / e providenzia dà chiara e gentile, / perché ogni cosa prende / e non mai piglia falso intendimento.

[7] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 74, pag. 105.18: Ancora de' ordenar ke lli consejeri deba deliberar da dizun, sì co dise Socrates, ka dredo disnar ello no à lo cellebro così sottil, per li fumi ke monta su.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 12, pag. 96.3: Questo sere Errigo Fegi era sopre la gabella e era tanto sottile spirito in trovare moneta, che là donne esso traieva lo fiorino aitri non poteva traiere lo vaco dello miglio. Tutta dìe devisava gabelle.

3.1 [Detto dei sensi o dei relativi organi, anche in contesti metaf.:] acuto, esercitato, abile a percepire con prontezza e sicurezza.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 9.9: E' filozofi tutti, e' ssapienti for de devina fede ed e' fedel[i], el cui viço fu sottile e chiaro, ben da mal ciernendo...

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 33.6, pag. 806: davante senbla l'aquilia volante; / fortissimo, secondo la façone, / vist'à sotile, leggieri e alante...

[3] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 195, pag. 634: D'oro è embrostae le söe vestimente, / blançe plui ke nevo e plui de rose aolente, / e tant'à setille le veçue e le mente / ke de celo en terra cognoxo e vé la çente.

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 34, pag. 56.16: lo porco che passa per migliore odire, e lo lupo cervieri per migliore vedere, e l'avoltore per migliore odorare, e la scimia per migliore assagiare, e lo ragnolo per più sottile tocchimento.

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 13.2769, pag. 294: L'aranea che ha più sottile il tatto...

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 194.15: quella medesima semplice forma vede nella sottil vista della pura mente.

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 5, pag. 668.35: L' amore è l'altro con cosí sottile odorato, che ti ritruova tutte le negligenzie per le quali hai lasciato di non piacere a Dio...

[8] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 16.25: ancora che fosse l' aria molto più chiara in quella terra dove dicon che questo videro, che in altra, e il viso degl' uomini fosse molto più sottile.

[9] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 41.8: Di ciò si fa l' aqua che rende lo sotile vedere.

3.2 [Detto delle persone o delle loro opere, anche manuali o materiali, o delle loro azioni:] che dimostra o rivela intelligenza, avvedutezza, abilità, capacità.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 302.16: pentore, magestro de rame e de marmora bono scolpitore e molto cortese e sottile de tucte cose fare.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 64.11: e lui riprende Tulio nominatamente perciò ch' elli era più novello e però dovea elli essere più sottile, e riprendelo ancora però che ssi traea più innanzi dell' arte; e riprendendo lui pare che riprenda li altri.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 8, pag. 34.26: Unde elli conviene ai re ed ai prenzi essere avveduti e sottili per conósciare e partire il bene dal male.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 47.3, pag. 183: Or udite la battaglia che me fa el falso Nemico, / e siràve utilitate, si ascoltati quel ch' io dico. / Lo Nemico sì me mette suttilissima battaglia...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.51, pag. 126: Venando noite, la fantina, / per inspiratione divina / e deliberation sotir, / in fra sì comenza dir...

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 105, pag. 171.9: li freni e le selle erano di molto sottile lavoro e di molto gran valuta.

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 522.34: uno maestro di navi chiamato Argo, il quale era finissimo maestro e sottile di legname...

[8] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 252, pag. 731.23: Fallari fu uno empio tiranno e Perillo fu uno sottile orafo.

[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 85, terz. 84, vol. 4, pag. 119: Nell'anno, a' dì dicennove di Luglio, / della Chiesa maggiore il Campanile / fondato fu, rompendo ogni cespuglio, / per Mastro Giotto, dipintor sottile, / il qual condusse tanto il lavorío, / che' primi intagli fe con bello stile.

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 51.30: Sì che fecesse incontinente venire davante uno soptile maystro carpentiere et expierto in tale opera de lo riamme suo de Thesalia, lo quale se clamava Argon.

3.2.1 [Con connotazione neg.:] capace di inganni, astuzie.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 49.10: «conviene andar a noi per altra via. Qui alo' da visino sì sta una viegla sutile et ençegnosa...

[2] Dante, Rime, a. 1321, D. 71.1, pag. 259: Lo sottil ladro che ne gli occhi porti / vien dritto a l'uom per mezzo de la faccia, / e prima invola il cor ch'altri lo saccia...

3.2.1.1 Che può trarre in inganno.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 8, pag. 90.16: Et è questo modo della tentatione molto sottile et periculoso, però ch'è aitata quella tentatione dalla natura.

[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 646.34: E molte volte parrá all'anima d' essere caduta, e saranno tanto acute e sottili le tentazioni e sí varie e di tali cose che l'anima non saprá dov' ella si sia; e non le parrá di sapere discernere per buono giudizio...

3.3 Fare sottile: affinare, rendere più acuto, attento, abile.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 70.21: Potrai adunque adiutare e far sottile lo 'ngegnio tuo con affatigamento, e con sollicitudine...

3.4 Dottor sottile: soprannome del filosofo Giovanni Duns Scoto.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 3, vol. 1, pag. 108.9: cussì la tracta lu ductur subtili Iohannes Scotus; set ancora per superhabundanti declaracioni dicam adhuc...

4 Basso, vile; ignobile.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.25, pag. 454: Sottil voglia vi poteria mostrare / come di voi m'ha priso amore amaro... || Contini glossa: «Sottil (provenzalismo): "Poco nobile"».

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 363.2: non pare ch' elli sentano, che 'l padre fosse di bassa condizione, nè usasse bassa vita, o avesse sottile stato.

4.1 [Detto di cose:] insignificante, di poca importanza (?).

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 491, pag. 380, col. 2: Lu errore dove state / delli dei che adorate / è una cosa soctile, / obscura, fosca et vile, / et ene gran fantasia / tenere per questa via; / ma io te insegno et provo / per lu testamento novu / e lla gloria de Deu, / lu quale è spuso meo. || 'geringfügig, nichtig' (Mussafia).

5 [Nella scienza mediev.:] fine, raffinato; libero da impurità; [quindi, di conseguenza e di volta in volta:] leggero, trasparente, lieve, incorporeo.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 4.23, pag. 461: Amor per tal ragion sta 'n cor gentile / per qual lo foco in cima del doplero: / splendeli al su' diletto, clar, sottile; / no li stari' altra guisa, tant'è fero.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 1, pag. 176.30: E se 'l transformarà, s'elli [[l'aere]] sarà freddo e grosso, farallo caldo e sutile; e s'elli sarà caldo e sotile non potarà enfreddare, emperciò che 'l calore non ha natura d'enfreddare...

[3] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 3.4, pag. 9: Giernosen le comadri tramb'ad una masone; / zercòn del vin setile se l'era de sasone...

[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 3b, pag. 64.9: R(esponde) maestro Alardo ke secondo ke quelli a(n)i(m)ali àno più nobile materia e forma de questi ke sono infra noi, così el loro cibo ène più nobile e soptile ke 'l nostro. E 'l cibo loro pone ke è vapori terrestri e acquosi, suptili e purificati, ké sença grande suptilità (et) purificatione non porriano salire a sublimità di tanta alteçça...

[5] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 281, pag. 571: vino bevere coma[n]da la raysone / che sia blanco e suctile e multo fino / et caloe appresso zuccarino.

[6] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 14, pag. 167.13: Dico ch'è vapore terreste acciò che ssapiamo la sua matera e la sua natura; dico anche ch'è vapore grosso imperciò che sse fosse sottile avaccio evaporebbe e si disfarebbe...

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 15, pag. 30.4: Oltre a questo per la grassezza del corpo l'animo si guasta, diventandone meno sottile.

[8] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, proemio, pag. 379.10: (L' aere parte pertiene a materia terrena, parte a materia celeste, sì come dice Beda; però che l' aere sottile e celeste è quello, dove non possono essere movimenti ventosi, nè tempestosi. Ma l' aere terresto è più torbido, lo quale per li sfiamamenti umidi si fa corputo...

[9] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 19, pag. 107.21: Del terreno secco e sottile traspianteremo nel grasso, e umido.

[10] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 41.23: Ancora, se ssi leva più debolemente, sì che non pervegna al luogo dov' è la freddeçça, convertesi in nuvoli; et quando la parte sottile, che v'è entro, si risolve, discende et cade partita in gocciole et fassi piova...

[11] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 6, col. 1.11: A ongni dolore et infirmità d'occhi si può usare: R(ecipe) tuçia fine, litio an. d. IIII, mirabolani citrini d. I ½, çençamo fine, pepe lungo e bianco an. d. II, fa' polvere sottile...

[12] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 25, pag. 67.11: L'anima si è spirito veramente, e lo spirito si è l'anima; e si è sottile cosa, ch'ella non si può vedere...

5.1 Sost. La parte più fine, raffinata, pura, leggera, o anche incorporea, di qsa.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 5, pag. 119.11: E l'acqua del mare è salsa a casione de la virtude del sole, che ne tra' lo sutile per vapore e remane lo grosso, secondo che ponono li savi...

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 170, pag. 262.2: e pongono la tavola dina[n]zi a l'idolo e pongovi suso vivande, e lasciavile istare suso una grande pezza, e tuttavia le donzelle cantando e ballando per la casa. Quando ànno fatto questo, dicono che lo spirito de l'idolo à mangiato tutto il sottile de la vivanda, e ripongolo e vannosine.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 5.3822, pag. 350: L'ardente Sole il sottile risolve, / Lasciando il grosso: però l'acqua è salza / E amara sì che mai non si dissolve.

5.2 Composto o ridotto ad essere composto di particelle o costituenti di piccole dimensioni; fine, minuto (detto di polveri, sabbie, granaglie).

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 116.21: sì vi ssi vuole porer susso salina mescolata con polvere sottile di costo o di somaco o di fieno greco o d'origamo...

[2] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 18, pag. 153.26: Ordiniamo che tucte le p(er)sone che macinaran(n)o grano i(n) Villa di Chiesa a preçço debbiano macenare bene (e) lealme(n)te, et di quello grano o farina che si mola o gragna, soctile o grossa, neuna cosa fraudare...

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 69, col. 1.27: finocchi on. III, e fanne polvere sottile e usane come di sopra è detto in ogni tuo cibo...

5.2.1 Locuz. avv. Per sottile: finemente, minutamente.

[1] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 5, pag. 147.12: Et è facta del blanco de l'ovo coto, al quale se dà collor de zafarano. E poi se mete a secare al sole e s'en [ta]gia per grosso e per sotil e per minuto.

5.2.2 Avv. Finemente, minutamente.

[1] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 546.36: ma esso nel giardino chol dicto imbasciatore dicese che 'l predicto papa fece tale acto, che trovato nel dicto giardino uno mazzo de porri el capo moççò a tucti li più grossi e gli altri piccoli mondò molto sutile; e ciò facto per lo giardino li sparnacciò.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 340.10: ma quelle genme di corna del becco sono migliore di tutte, e falle bene cuocere e bene macinare sottile, e istaggiare con uno panno...

5.2.3 [Mis.] Locuz. nom. Peso sottile, libbra sottile, migliaio sottile, stadera sottile: unità di misura utilizzate per pesare merci minute e pregiate (contrapposte alle corrispondenti unità dette grosse).

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 21.4: Lo canter de Puia sì è al pexo grosso de Venexia lbr. 185 e onçe 10 de cosse che no challa. [[...]] doncha sono lo rotollo de Puia lbr. 3 de Venexia al peso sotil.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 46.9: doncha vuol rotolle 60 e 20/83 de rotollo per far çentener J in Venexia de çera e de tute cosse che se vende a lbr. sotil in Venexia. Questo sì è como torna lo pexo de Bona cum quello de Venexia.

[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 54.7: Lo mill(ie)r grosso torna in Venexia lbr. 1200 al pesso groso. Lo mill(ie)r sotil de Çiara torna in Venexia lbr. 1200 al peso sotil.

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 66.35: La stadiera sotil de Constantinopolli torna a Venexia cum la stadiera sutil...

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 57.31: In Setalia si à due maniere di pesi, cioè calbano ch'è tanto a dire come stadera, e bilancia, e peso grosso e sottile; e 'l peso grosso è magiore che 'l peso sottile 10 per centinaio...

5.2.3.1 Locuz. avv. A sottile: secondo le dette unità di misura.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 44.20: Ancora sepis qu' ello vuol lbr. CLXVJ de pevere e de tute merchadantie che se (con)pra a sotil in Venexia per far canter J in Tonisto, doncha ·de vuol far J rotollo lbr. J, onçe 7, saçi 5 1/2 e tanto torna lo pesso sotil cum lo canter.

5.2.4 Avere sottile, mercatanzie sottili: beni o merci minute, di piccole dimensioni, facilmente trasportabili e movimentabili.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 153, pag. 232.1: E sapiate che 'l Grande Kane di questo porto trae grande prode, perché d'ogne cose che vi viene, conviene ch'abbia X per C, cioè de le diece parti l'una d'ogne cosa. Le navi si togliono per lo' salaro di mercatantie sottile XXX per C, e del pepe XLIIIJ per C, e de· legno aloe e de' sandali e d'altre mercatantie grosse XL per C...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 144.33: E avere sottile di cassa, 3 per centinaio di valuta.

[3] Lett. venez., 1355 (2), 1, pag. 31.11: nè levar in Veniexia nè in alguna altra parte alguna persona over oro, arçento, monede o altro haver sotil over grosso, in ato de merchadantia, soto pena de duc. mille per zaschadun de vuj.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 67, vol. 1, pag. 406.7: feciono in quello grave danno di rubare molti legni che vi trovarono, traendone l'avere sottile, e profondando i legni in mare...

5.3 [Detto dello spirito o con rif. alle qualità spirituali:] nobile, puro, elevato.

[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 22.12, pag. 516: ma po' sostenne, quando vide uscire / degli occhi vostri un lume di merzede, / che porse dentr' al cor nova dolcezza; / e quel sottile spirito che vede / soccorse gli altri, che credean morire, / gravati d' angosciosa debolezza.

[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 48, pag. 99.3: E quanto la soa natura è più nobele e più sitil ka la natura de li homini, in tanto illi in più sitil e più savii in tute le arte ke neguno homo vivente.

6 [Vet.] Locuz. nom. Morbo sottile: tubercolosi.

[1] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 7, pag. 18.19: Dapoi che sarà bene concio, cominciagli a sottrarre il pasto; ma nol sottigliare con piccoli polli, imperciocchè 'l fanno infermare d' una infertà che si chiama etica, ovvero morbo sottile: ma pascilo con pasto ricente e buono..

7 Fras. Vento sottile: lo Spirito Santo.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 68, Pentecoste, vol. 2, pag. 641.9: E facciane lo Spirito tuo Santo, Segnore, abbondevoli de lo spargimento dentro de la sua rugiada". E anche è chiamato per nome di vento sottile, come dice il terzo libro de' Re, XIX capitolo: «E dopo il fuoco, venne il sufolo del vento sottile» e ivi era il Segnore.

[u.r. 05.03.2024; doc. parzialm. aggiorn.]