CORRÈGGERE v.

0.1 ccoreggi, ccoreggiere, ccorreggiere, choregiendo, choregiere, choretta, choretto, chorreggere, chorreggha, chorreggiere, chorretto, conregiri, conretta, conretto, conrregere, conrretti, coreça, coreçandose, coreçarlo, coreççe, coreççi, coreçe, coreçem, coreçer, coreçerà , coreçere, coreçesse, coreçete, corecì', coreço, corecto, corega, corege, coregere, coregga, coreggano, coregger, coreggere, coreggerete, coreggiarà , coreggiare, corèggiare, coreggo, coregiere, coregiesse, coregil, coregono, coreito, corepto, corese, coresse, coressono, corete, coreti, coreto, coretta, corette, coretti, coretto, corètto, coreze, corezere, coreziè, corigia, correççe, correççere, correçe, correçe', correçeam, correçer, correçere, correcì', correcssi, correcta, correcte, correcti, correcto, correctu, correga, corregan, corregano, corregasi, correge, corregea, corregendo, corregendoli, corregendolo, corregeno, correger, corregerà , corregere, corregese, corregessero, corregessi, corregeva, corregga, correggan, correggano, correggati, corregge, correggea, correggendo, correggendoli, correggendosi, correggendoti, correggeno, correggente, corregger, corrègger, correggerá, correggerà , correggeràe, correggerai, correggerammi, correggeranno, correggerci, correggere, correggerebbe, correggerebbeno, correggerebbesi, correggerebbolle, correggeresti, correggeri, correggerla, correggerli, correggerlo, correggerò, correggersi, correggerti, correggesi, correggesse, correggessele, correggesseno, correggessero, correggessi, correggessimo, correggessono, correggesti, correggestili, correggete, correggetelo, correggevangli, correggevano, correggha, corregghasi, corregghi, correggi, correggia, correggiamo, correggiarà , correggiare, corréggiare, corrèggiare, correggiarete, correggiarli, correggiarmi, corrèggiarse, correggiarvi, correggiate, correggie, correggiello, correggiendo, correggieno, correggier, correggierà , correggieranno, correggiere, correggierla, correggierlo, correggieva, correggil, correggilo, correggiti, correggo, correggono, corregha, correghano, correghi, correghino, corregi, corregiarà , corregiaranno, corregiare, corrègiare, corregie, corregier, corregiere, corregieremo, corregiesse, corregiete, corregilo, corregio, corregiri, corregono, correiale, correie, correiere, correpti, correpto, correptu, corressa, corresse, corressegli, corresselo, corressero, corressesene, corressesi, corressi, corressono, correti, correto, corretta, corrette, corretti, corretto, corretu, correxe, correyre, correz, correzam, correze, correzer, correzi, corrigendo, corrigendu, corrigere, corrigiarano, corriginu, corrigiri, corrigitivi, cunreça, cunregiri, curessi, curigiri, currecta, currecto, currectu, curregiri, curressi, curretu, currèxellu, ghorretti.

0.2 Lat. corrigere (DELI 2 s.v. correggere).

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.1. || Questa prima att. risulta comunque dubbia: cfr. Contini, PD, I, p. 576 e v. GAVI, vol. 3/4, p. 100 s.v. correggere, che la ritiene prob. att. di corruciare.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Stat. fior., a. 1284; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1295; Stat. pist., 1313; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. sang., 1334; Doc. lucch., 1332-36; Stat. volt., 1336; Stat. cort., a. 1345; Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. venez., c. 1330; Stat. moden., 1335; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Stat. casert., XIV pm.; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Stat. castell., XIV sm.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344.

0.7 1 Modificare rendendo giusto o migliore ciò che risulta sbagliato o imperfetto (anche in senso morale); portare al retto modo di essere. 1.1 [In partic.:] estirpare un vizio, una cattiva abitudine, riparare un errore proprio o altrui. 1.2 Liberare qno da difetti, vizi, da una condizione, una condotta neg. con interventi educativi quali ammonimenti, rimproveri o castighi; rendere consapevole del proprio errore. Estens. Rimproverare, richiamare, ammonire; castigare, punire. 1.3 [Rif. ad un testo, uno scritto, una dichiarazione:] migliorare la forma e il contenuto sostituendo (integrando o espungendo) espressioni o affermazioni ritenute false, errate o imperfette; emendare, rettificare. 1.4 [Rif. a cibi e bevande:] migliorare il sapore con l'aggiunta di altre sostanze. 2 Guidare; tenere sotto controllo, a freno (una persona o un animale). Anche fig. 2.1 Far andare in una det. direzione, dirigere (verso un luogo anche fig.). 2.2 Reggere, governare.

0.8 Milena Piermaria 14.11.2004.

1 Modificare rendendo giusto o migliore ciò che risulta sbagliato o imperfetto (anche in senso morale); portare al retto modo di essere.

[1] Stat. sen., 1318, cap. 2, pag. 61.4: et essi corregga, amonesca e riprenda, secondo che a lui parrà più convenevile e più utile a corrèggiare et amendare e' loro costumi.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 11, pag. 21.14: Colui è beato, che corregge non solamente le sue opre, ma i suoi pensieri...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 50, pag. 107.39: E veramente il travaglio non è grande, se noi cominciamo a formare, e correggere il nostr'animo, prima che la sua malizia sia indurata.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 94, pag. 288.8: La forza dello 'ngegno si nutrica, e cresce per li comandamenti, e aggiugne nuove concezioni di ragioni a quelle, ch'ell'ha da se, e addirizza, e corregge le cose torte, e mal fatte.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 124-141, pag. 657, col. 2.13: Qui mostra l'A. che siando in sí perverso stado, alcune visioni gl'avignisse per correger soa malvase via.

[6] Stat. assis., 1329, cap. 7, pag. 171.2: e se per la divina gratia quello cotale cacciato la vita sua corregerà em meglo fra l'anno...

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 56.6: Ma tu, figliuolo, provedi ch'io non a te sia datore di mortali doni: e mentre che 'l tempo ti lascia, correggi il tuo volere.

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 29, pag. 254.17: iairamenti se demostra che quele cose vi' per nostra utilitae ' non per sua, li quai avemo ancora spacio de correçe' la nostra vita.

- Pron.

[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 23, pag. 63.31: Suffirendo chillo procuratore uno grande tempo chiste injurie [[...]]. Audendu zo, sanctu Benedictu mandau a dirj a chillj monachi: 'Corrigitivi la lingua vostra, ca si vuy non vi mindati, eu vj scomunicu'...

1.1 [In partic.:] estirpare un vizio, una cattiva abitudine, riparare un errore proprio o altrui.

[1] ? Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 410, pag. 576: Qi tol le cose altrui per enriqir a freça, / usur'à coventada, e ço qe l'om coreça... || Contini: «coreça: "può correggere" (?)».

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 12.94, pag. 84: e ddì che sguardi ben s'a ragion sento / e corregha tuo fallo, e comendi hove.

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 6, pag. 21.6: ké la Rason dice k'el no desdece né sta male se 'l savio homo correie lo so errore, anke li à reputato a grande sapere.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 136.55, pag. 545: No creí omo lecaor, / ma correzi to error.

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), Indice rubr., pag. XXVII.34: Rubrica XXV. Ch'e' vizj si debbono correggere, ed eziandio i vizj invecchiati...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 2, vol. 2, pag. 18.20: Et issu Minuciu curressi lu erruri di lu populazu cun grata significaciuni di sua menti.

[7] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 148.24: ma semplicemente intenda di confessarsi e d'accusarsi, e di correggere i suoi peccati.

1.1.1 Reprimere (un atteggiamento, un'azione neg.); contenere, placare (un sentimento neg.).

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 40, cap. 8, par. 6, pag. 581.26: Dunque a correggere gli eccessi de' sudditi tanto più diligentemente si dee il prelato levare, quanto più dannevolmente lascerebbe le offese non corrette.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 108.29: Ma per quillu e agru valurusu confortu issu adrizau e curessi la pagura di li legiuni tutti [et insignau a vinciri quilli ki eranu disposti a perdiri].

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 203.18: E con le mani confortando uno cavaliere così agramente, corresse la paura di tutte le legioni, et insegnò a vincere a coloro ch'erano apparecchiati d'essere vinti.

[4] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 60, pag. 112.25: salendo sopra la sedia della coscienzia sua, tenendosi ragione, sí che non passino e' movimenti, nel cuore, del timore servile e dell'amore mercennaio che non sieno corretti col lume della santissima fede...

1.1.2 Eliminare (una cattiva qualità, in partic. di un terreno).

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 1, cap. 4: Ancora se l'acqua si colierà sovente, si correggierà la sua malitia. || Crescenzi, [p. 7].

1.2 Liberare qno da difetti, vizi, da una condizione, una condotta neg. con interventi educativi quali ammonimenti, rimproveri o castighi; rendere consapevole del proprio errore. Estens. Rimproverare, richiamare, ammonire; castigare, punire.

[1] ? Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.114, pag. 895: di codico saccio e di diesta / e naturale. / La legge tutta per iguale, / dicreto saccio e dicretale; / coreggo ben quel ke sta male...

[2] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 3, pag. 155.11: E Seneca disse: "colui che corregge il truffadore fa iniuria a sé medesmo; e chi gastiga l'uomo malvagio ha voglia di far male a sé medesmo".

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 192.12: Cominciamento di salute è 'l conoscimento del peccato; ché quelli che non conosce se pecca, non ne vuole essere corretto.

[4] Stat. fior., a. 1284, I, par. 5, pag. 35.12: Anche ordiniamo che i capitani procurino con quelli dela Compagnia d'avere sempre dal priore di San Gilio uno frate ch'ammonischa et corregha tutti, così' piccioli di questa Compagnia come i grandi.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 28: imp(er)ò che chi corregge (et) amaiestra l'omo gra(n)de gratia troverài apo lui, magior che chi inga(n)na p(er) luzi(n)ghe.

[6] Stat. prat., 1295, pag. 446.20: Anche che quale di questa Compagnia no(n) osservasse questi capitoli, lo rectore lo debbia correggere insini a tre volte, amorevilem(en)te...

[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 190.37: Questo fazando persecucion ali Cristiani, da folminerio da cielo el fo corretto, ma non morì.

[8] Stat. tod., 1305 (?), pag. 280.16: el quale da questo variasse overo de quello che negl'altri ordini nostri se contiene, volemo che dal pregiore della nostra fraterneta poççano e degano essere correcti secondo como ad lui parrà...

[9] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 30, pag. 200.9: cioè che lo marito è suo signore che le puote comandare et puòtela correggere, ma non la moglie lui, se non con paraule.

[10] Stat. pist., 1313, cap. 32, pag. 195.4: [I]o preite overo cappellano della cappella del beato mess(er) Santo Jacopo apostolo della cittade di Pistoia giuro [[...]] di [[...]] corregere e amonire lo cherico...

[11] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 88-108, pag. 162, col. 1.17: Guido da Polenta di Ravenna, la qual Francesca zasea cun Polo fradello del so marito, ch'era so cugnato: corretta ne fo piú volte dal so marido; no se ne castigava...

[12] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 312.19: Tutto 'l fecie Iddio per correggierlo di suoi peccati.

[13] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 6, pag. 676.30: chi gli correggerebbe delle loro iniquitadi?

[14] Stat. moden., 1335, cap. 9, pag. 377.4: Ancora ordenemo che li nostri ministri sian tegnù e dibiano ugni quarta domenega del mexe tegnire capitolo a li suditi soi [[...]] quili castigare e amunire e corezere a tuta la loro possa.

[15] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 4, pag. 45.28: Lu terzu iornu, finita la orationi, sanctu Benedictu, exendu da lu oratoriu, trovau chillu monacu ky non putia perseverare in oratione, da fora de la ecclesia, et currèxellu cu una virga...

[16] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 31, pag. 151.26: De' chomo 'l serave pocho bon segnor s'el no metesse ordin in la soa famiglia e no curase de correçer né de punir chi fala in caxa soa!

[17] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 204, par. 2, vol. 2, pag. 280.4: E acioké glie maiure aggiano materia glie suoie figliuoglie e famegliare correggere, volemo ke glie maiure siano tenute pagare la dicta pena...

[18] Stat. palerm., 1343, cap. 11, pag. 21.18: vulimu ki sianu scripti in lu libru di li correpti e signati quanti volti su stati correti, azò ki, si passassi la terza correccioni, sianu rasi di nostra cumpangna...

[19] Stat. catan., c. 1344, cap. 5, pag. 33.13: imperzò ordinamu ki nullu presumma tuccari l'unu a l'altru manualimenti, nin corporalimenti, nin per via di iocu, nin per via di correpciuni, exceptu li maiuri e li mastri a li loru discipuli, quandu li vulissiru corregiri...

[20] Stat. cort., a. 1345, cap. 12, pag. 136.1: E ki contra facesse, ciascuno d[e'] acusare l'uno l'altro secretamente al nostro priore, o vero al sacerdote ke fosse posto sopra ciò; overo ke 'l priore sia tenuto de coreggiare diligentemente per una volta o per due o per tre.

[21] Stat. viterb., c. 1345, pag. 157.6: E sse po' la terça fiata che fosse correcto no(n) s'amennasse, al postucto sia cacciato dela frate(r)nitade (e) rasu dela tavula.

[22] Stat. lucch., XIV pm., pag. 73.34: Et se alcuno dei frati lo quale non si portasse bene et dal suo maestro overo dalli altri frati sarà due volte overo tre correcto overo amonito ..

[23] Stat. casert., XIV pm., pag. 64.15: Et degiano corregere loro fratrelli [...] ch(e) [fal]lessero, et q(ua)n(do) no(n) se corregeno, li mastri decano [...]re li fratelli; (et) si no se mendassero...

[24] Stat. lucch., XIV m., pag. 206.29: Capitolo come la badessa debbia corregere le monache di non dire l'una all'autra paraule iniuriose.

[25] Stat. cass., XIV, pag. 56.16: sy alcuno de <quisti decany> loro fosse i(n)fiato de qualca sup(er)bia et fosse troato r(e)p(re)hensibile, sia correptu una fiata (et) s(e)c(und)o et tercio; si no(n) se volesse emendare sia levato de la decania ...

[26] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 242.6: e se eo descreperrayo da lo buon consiglyo allora me averiti a correyre et ad mendare...

[27] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 28, pag. 142.13: E seando de ço pusoi vote coreito da san Beneto e amonio ch'elo devese perseverà' in lo monester...

[28] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 217.27: E quello visitao e coreto et inçunta ad ello la penitencia, vaga un altro fora...

[29] Stat. castell., XIV sm., pag. 147.27: Et chi contrafacesse, sia coretto e punito durissimamente.

- Sottoporre a pratiche di penitenza. || (Ageno).

[30] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 62.37, pag. 254: O Francesco, che farai? Te medesmo occidirai / de lo deiunio che fai, sì l'hai duro comenzato». / «Facciol con descrezione, c'aio 'l corpo per fantone: / tengolo en mia prescione, sì ho corretto e castigato».

- Fig.

[31] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 49, pag. 160.9: Unde dicie Salamone: meglio è ira che riso; perciò che la tristizia del volto correggie l'animo di cului che pecca.

- Sost.

[32] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 51, pag. 199.1: l'altra si è la troppa dolcezza fondata in troppa misericordia. Oimé oimé, questa è la cagione ch'e' membri diventano putridi: per lo non correggiare.

1.2.1 Esortare.

[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 58, pag. 237.12: E per quello bue che favellava e correggieva il ciervio s'intende i giusti e santi predicatori, che sempre ci amaestrano e correggono che facciamo pacie con messere Domenedio de' nostri peccati; e per lo pastore essa morte.

1.2.2 Fig. Disciplinare.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 52.13, pag. 203: Chi s'innamora sí come voi fate, / or qua or là, e sé lega e dissolve, / mostra ch'Amor leggermente il saetti. / Però, se leggier cor cosí vi volve, / priego che con vertù il correggiate, / sí che s'accordi i fatti a' dolci detti.

1.2.3 Pron. Liberarsi da un difetto, da un vizio, da una colpa; migliorare la propria condotta, il proprio modo di essere. Emendarsi.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 377, pag. 69: Adonca, cor malvax, correz ti imprimamente, / Dai rei pensé te guarda, e sí incontinente / E eo e i oltre membre seram obedhïente...

[2] Stat. fior., a. 1284, II, par. 7, pag. 47.9: et se da indi inanzi non si correggesse, impongagli penitenza secondo il suo fallo, e possanlo cacciare dela Compagnia, se ne fosse degno.

[3] Stat. prat., 1295, pag. 446.21: e se no(n) si corregge, sì debbia ess(er)e cacciato di q(ue)sta Compagnia.

[4] Stat. sen., 1305, cap. 55, pag. 79.8: e come per chelle cose esso non se volse ratenere e cessare o vero corrèggiarse dal pecato o vero da li peccati, o vero delitto o vero delitti...

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 20, cap. 3.47, pag. 424: Per lei ci correggiamo, / E nostri stati diriziamo in bene...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.18, pag. 438: Voja De' che, se zo lezam, / che, lezando, se correzam, / e che se mende, ché g'è ché; / ché e' digo pû a bona fé.

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 655.13: e per lo timore della iustizia temporale molte male volontá si rinfrenano, e rinfrenate cessa poi la male volontá e sí si correggono...

[8] Stat. moden., 1335, cap. 17, pag. 382.1: e se recevue fosse et ello no s'emmendasse e no se ne coreçesse, de la nostra compagnia fia descazà e cançelato.

[9] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 46, pag. 174.18: Si Deu è iustu sencza crudelitate, comu susteni ki lli dapnati sempre se punischanu et afflìanu, poy ki iammay non se corriginu?".

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 54.3: se lu da sì innance segondo el so' poer no se vol mete' in cor e in animo e in volunt[ae] de voler-sse mendar e correçer e meter-se a far l'ovra e acomenççar la via de megliorar vita.

[11] Stat. lucch., XIV pm., pag. 83.36: ma se non si volesse correggiere né admendare, sia cacciato...

[12] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 5, 49, pag. 83.11: E la dona dise a l'abado: "Va, e coreçete per bone ovre da to vita!"

[13] Stat. castell., XIV pm., pag. 214.30: Et si alcuno starà incorrigibili et ke non se corregiarà puoi k'amonito sirà tre fiade per li ministri...

[14] Stat. casert., XIV pm., pag. 61.15: secretamente lu degia reprehendere como fratre, (et) si no(n) se volesse corregere, faczande noticia ali mastri.

[16] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 5, pag. 119.20: Lo qua seando de ço repreiso pusoi volte da lo so abbao e no coreçandose, fu menao a sam Beneito, che lo devese de ço castigà'.

1.2.3.1 Educarsi, perfezionarsi.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 95.3, pag. 244: Ben saccio, Amor, chi sanza l'ale vola, / che doloroso faria suo vïag[g]io; / così, chi sé non cor[r]eg[g]e a tua scola, / sempre, 'n amar, radoppia suo danag[g]io.

1.2.3.2 Rimproverarsi, biasimarsi.

[1] San Brendano ven., XIV, pag. 166.20: E io me coreziè malamente per lo diesimo che me vegniva, io non lo puti aver; pensiè de regovrar questo diesimo e così me vene in cuor de falsar la conpagnia e de tradir lo mio signor e darlo per XXX dinari, e così fi e regovriè da lui lo diesemo ch'io aveva perdudo.

1.2.3.3 Rettificare una propria affermazione; ricredersi, smentirsi.

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 199, pag. 879.18: In questo capitolo sé stesso mi pare che corega Ovidio. Elli disse qua inanzi che in volere disamare era ottimo rimedio pensare che la donna avesse un altro amante; qui dice tutto il contrario e ciò pruova.

1.3 [Rif. ad un testo, uno scritto, una dichiarazione:] migliorare la forma e il contenuto sostituendo (integrando o espungendo) espressioni o affermazioni ritenute false, errate o imperfette; emendare, rettificare.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 30: Et, correcto (et) amendato, q(ue)sto (con)siglio piano (et) ricto è, (et) da tucti savi p(er) le ragione che qui(n)ce sono asegnate meritevileme(n)te può essere lodato...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 127-141, pag. 290, col. 1.21: Ma perché scrisse alla sedia apostolica. di soa mano, domandando che quel so trattado fosse corretto...

[3] Doc. lucch., 1332-36, pag. 141.31: ed ancho perché è scritto e choretta la detta iscritta sì chome de istare di ragione in questa carta...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 152.12: E cumandau que, a lu pustutu, lu versu fussi cussì currectu et misu in li tavuli publici.

[5] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Epp. can., vol. 10, pag. 405.11: Ma come per il patto abbiamo corretto li evangelisti secondo la linea della verità, così adiuvante Dio abbiamo ridotto queste al proprio ordine.

- Sost. Affermazione integrativa che rettifica il senso della precedente.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.138, vol. 3, pag. 188: e vedra' il corrègger che argomenta / "U' ben s'impingua, se non si vaneggia"».

1.3.1 [In partic.:] riformare (leggi, statuti).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 273.15: E sso suo nome correxe molti legi et a Rroma cresceo molte dificia e resercio molte tenpia...

[2] Stat. sen., 1295, cap. 41, pag. 32.13: E se allora sarà preso nel detto Capitolo per gli frategli, per tre parti di loro almeno, ch'e' detti Capitogli si debbano corrèggiare e amendare...

[3] Stat. fior., 1280-98, par. 4, pag. 56.22: che si debbiano accattare i capitoli dela Compangnia di Santa Croce, e debbiansi vedere e assenblare e correggere e vedere co li nostri.

[4] Stat. pis., 1302, cap. 61, pag. 978.2: Li suprascripti tre capituli, et tutto lo suprascripto Breve sono facti et emendati et correcti per Buonaiuncta Malmetta...

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 6, 10-21, pag. 133, col. 1.3: Dentro le legi, çoè corressi le legi e de quelle trassi lo troppo, çoè lo soperchio.

[6] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 176.30: Anchi dicemo e fermamente ordenamo che entorno agle statute predicte, puoy che seronno correcte e per tucti gl'uomene de la fraterneta fermamente approvate...

[7] Stat. venez., c. 1330, cap. 62, pag. 54.10: che li diti scrivani sia tegnudi de çonçer en li capitolari de tutti li Officiali de Veniesia tutte quelle adicion e corection le qual li serà mandade, che deba çonçer over coreçer en li so capitolari infra quinto dì puo' che lli serà dade, en pena de s. C per çascuna volta...

[8] Stat. sang., 1334, 30, pag. 96.9: levandosi ritto elesse e nominò lo sesto merchatante co· li detti cinque già eletti e quali ànno a ccorreggiere e fare li detti ordinamenti.

[9] Stat. volt., 1336, cap. 6, pag. 11.5: et fare tra loro proposta de emendare et correggiere e loro statuti...

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 7, vol. 2, pag. 216.15: Ma qui suffrirà que lu cavaleri volya corrigiri li statuti di lu populu aucidendu lu legatu?

[11] Stat. perug., 1342, I, vol. 1, pag. 13.12: e contengonse ei capitogle de lo statuto del comuno [[...]] correcte, facte, conposte e piubecate so' gl'angne de mesere Domeneddio...

1.4 [Rif. a cibi e bevande:] migliorare il sapore con l'aggiunta di altre sostanze.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 38, col. 1.15: R(ecipe) serapio ghomoso, coloquintida an. d. II ½, diagridio conretto con mela cotognia d. II...

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 28, col. 1.31: serapano gomoso, polpa di coloquintida an. d. II ½, salegemmo d. I, iscchamonea corretta con mela cotongnia d. II ...

2 Guidare; tenere sotto controllo, a freno (una persona o un animale). Anche fig.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 10.36, pag. 106: ché, non com'om, ma com'altro animale / mi cor[r]eg[g]e Fortuna ad ongni male: / liber non son di me, lo giorno, un'ora!

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 5, pag. 11.11: E maggiormente si conviene ai príncipi di conoscere il detto bene, in tanto quanto essi ànno a corréggiare altri.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.95, vol. 2, pag. 97: guarda come esta fiera è fatta fella / per non esser corretta da li sproni, / poi che ponesti mano a la predella.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 8.4206, pag. 372: si posano l'api, / Ché lor natura sempre teme il vento. / Sì son corrette dallo lor signore, / Che morderti non ponno se le capi...

[5] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 16, pag. 683.4: Qui per questi due essempli, de' tori e de' cavalli, mostra che Amore si lascia correggere e diviene mansueto.

2.1 Far andare in una det. direzione, dirigere (anche fig.).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 114.2, pag. 351: Ben hai memora e scïenza divina, / a tale corso, amico, se' coretto: / ché molto è da laudare tua dotrina...

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 61.4, pag. 198: Di svariato colore, porto vesta! / Là dove sta, - comprende mio efetto. / Un sol punto di me, fuor, no ne sta. / In sì onesta - vita son cor[r]etto! / (Porto di tutti mali, che co me sta!)...

[3] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 2.137, pag. 186: E' ci son più cose / ne l'attrattivo sesso / che tu non vedi e per pochi si legge, / ond'oggimai la tua vista corregge / e solo a me attende...

2.2 Reggere, governare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.60, vol. 1, pag. 84: Ell'è Semiramìs, di cui si legge / che succedette a Nino e fu sua sposa: / tenne la terra che 'l Soldan corregge.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 34, pag. 116.17: Questi e molti altri vostri antichi avoli con fermo animo nelle avversità mostrarono la loro virtù, per la quale il mondo lungamente si contentò d'essere corretto da cotali reggitori.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 159.15: però ch'elli solo era stato sufficiente a correggere lo stato di tutta la cittade.

2.2.1 Fig. Impiegare (con uso sapiente).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 79.42, pag. 327: O tempo, tempo, tempo, en quanto mal sommerge / a chi non te correge, passannote oziato!

[u.r. 28.11.2019]