CORRÓMPERE v.

0.1 ccorronpere, ccorrupero, choronpendo, choroto, chorrompevansi, chorrompis, chorronpe, chorronpere, chorrotta, chorrotto, chorruppe, comrumpir, conrompe, conrompe, conrompeno, conrompere, conromperese, conronpe, conronpere, conronperebbe, conronpino, conronputi, conronputo, conrotti, conrotto, conrrotti, conrumpa, conruppono, corocto, coromp, corompa, corompando, corompe, corompe, corompendo, corompere, corompere, coromperebbesi, corompesse, corompono, corompono, coromponsi, coronpe, coronpe, coronper, coronpere, coronpono, coronpono, coronpùo, coropta, corote, coroto, corotta, corotte, corotti, corotto, corrempono, corrocta, corrocte,corrocti, corrocto, corrompa, corrompa, corrompano, corromparà , corrómpare, corrompe, corrompe, corrompé, corrompe', corrompea, corrompea, corrompei, corrompela, corrompe'li, corrompelo, corrompemmo, corrompendo, corrompendogli, corrompendolo, corrompendosi, corrompeno, corrompeno, corrompente, corrompeo, corrompèo, corromper, corromperà , corromperà , corromperae, corromperanne, corromperanno, corrompere, corrompere, corromperebbe, corromperebbe, corromperese, corromperete, corromperla, corromperle, corromperlo, corrompermi, corrompero, corromperò, corrompèro, corromperola, corromperono, corrompersi, corrompersi, corrompese, corrompesi, corrompesse, corrompesse, corrompessero, corrompessimo, corrompessono, corrompeste, corrompesti, corrompete, corrompete, corrompeva, corrompevano, corrompevano, corrompevate, corrompi, corrompia, corrompiamo, corrompiate, corrompieno, corrompimento, corrompino, corrompon, corrompongli, corrompono, corrompono, corromponsi, corronpa, corronpano, corronpe, corronpe, corronpe', corronpea, corronpeno, corronpeno, corronper, corronperanno, corronpere, corronpono, corronpono, corronpre, corronputi, corronputo, corroppe, corroppono, corropta, corropte, corropti, corropto, corrote, corrota, corrotho, corroto, corrott', corrotta, corrotte, corrotti, corrotti, corrotto, corructu, corrumpa, corrumpe, corrumpendu, corrumpendusi, corrumpeno, corrumperà , corrumpere, corrumperelli, corrumpesse, corrumpi, corrumpi, corrumpì, corrumpinu, corrumpiri, corrumpua, corrùmpunj, corrunpere, corruppe, corruppe, corruppela, corrupper, corruppero, corruppero, corruppesi, corruppi, corruppono, corruppono, corrupta, corrupti, corrupto, corruptu, corruptu, corruti, corrutta, corrutte, corrutti, corrutto, corrutto, corumpa, corumpe, corumpeno, corumpere, corumperebbesi, corumpèsse, corumpi, corumpì, coruppe, coruppeli, coruppono, coruti, corutti, curructa, curructu, currumpa, currumperà , currumpi, currumpissi, curruppi, currupta, currupti, curruptu, curruta, currutta, currutti, curruttu, curumpiri.

0.2 Lat. corrumpere (DELI 2 s.v. corrompere).

0.3 Doc. osim., 1151: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1298; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Doc. osim., 1151; Doc. fabr., 1186; St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. corrompere all'acqua 1.2; corrompersi all'acqua 1.2; corrompersi per se stesso 5.1.

0.7 1 Modificare nell'aspetto, nella forma originale, gen. peggiorando. 1.1 Modificare a danno della forma originale e corretta (uno scritto, una parola), falsare. Estens. Riportare, diffondere o interpretare in modo contrario al vero o diverso dall'originale (fatti, pensieri, verità ecc.). 1.2 [Detto del tempo:] fras. Corrompere, corrompersi all'acqua: mettersi a piovere. 2 Rovinare, guastare moralmente, spiritualmente, inducendo al vizio, al peccato, ad un comportamento disonesto; rendere immorale, depravato. Pron. Macchiarsi di peccato, perdere la purezza d'animo, degenerare nei costumi. 2.1 Indurre a venir meno alla propria fede, alle proprie convinzioni, all'obbedienza o ad agire disonestamente e contro il proprio dovere (in gen. con offerte di denaro, doni, promesse e sim.). 2.2 [Rif. ad una virtù, ad una qualità o ad un valore:] far cessare, far venir meno, perdere. Anche pron.: venir meno. 3 Portare ad un progressivo deterioramento materiale o produrre un danno grave e definitivo; consumare, danneggiare. 3.1 Ridurre a niente, portare alla distruzione, all'estinzione, al disfacimento (spesso contrapposto a generare). Pron. Cessare d'essere, estinguersi, esaurirsi. 4 Guastare ciò che è sano per infezione, contagio; rendere malato, infetto. [In partic.:] alterare, ammorbando, uno stato di salubrità, di purezza (dell'acqua, dell'aria), rendere malsano, nocivo, tossico. Estens. Rendere irrespirabile (l'aria); riempire, invadere di esalazioni nauseabonde e pestifere (un luogo). Anche pron. 4.1 Risultare nocivo, dannoso (alla salute), far male. 4.2 Disturbare, danneggiare nella funzionalità (un organo). 5 Offendere (per contatto o altro atto sacrilego o oltraggioso) ciò che è ritenuto inviolabile (perché puro, sacro) o degno di rispetto, di onore; profanare, violare. 5.1 [In partic.:] indurre o costringere all'atto sessuale (in partic. togliendo la verginità), violare carnalmente. 5.2 Violare per inosservanza (una legge, una prescrizione religiosa); guastare, interrompere una condizione sociale (favorevole).

0.8 Milena Piermaria 24.02.2005.

1 Modificare nell'aspetto, nella forma originale, gen. peggiorando.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 199.9: E questi colori erano sì perfetti che, stando sotto terra, la terra non li potea corrómpare né guastare.

- Rendere meno bello; sciupare.

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 85.1: «O Galathea», dise la vetrana, «perqué corronpe tu li toi ogli con plançementi?

- Rendere di minor pregio, diminuire di valore.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 72, vol. 3, pag. 157.16: E poi l'anno MCCCXL fece un'altra moneta nuova d'oro chiamata agnoli, e peggiorolla tanto, e così quella dell'argento [[...]] Lasceremo alquanto a dire delle corrotte monete del re di Francia...

1.1 Modificare a danno della forma originale e corretta (uno scritto, una parola), falsare. Estens. Riportare, diffondere o interpretare in modo contrario al vero o diverso dall'originale (fatti, pensieri, verità ecc.).

[1] Doc. osim., 1151, pag. 151.15: qualeu(n)gua omo ista carta vole cor[um]pere v(e)l falzare voluero per qualecu(m)q(ue) omo i(n)ienio vengna i(n) pena de dare biza(n)tii ce(n)tu de auro mu(n)do...

[2] Doc. fabr., 1186, pag. 192.5: et si q(ui) ista carta corru(n)pere adfalsare volueri, sia in pena dare .xx. libres de inforzati in corte potestate...

[3] Stat. fior., a. 1284, I, par. 43, pag. 43.11: né ambendue, né 'l frate co lloro, possano né debbiano corrompere né menovare alcuno di detti capitoli, sanza consentimento di tutta la Compagnia...

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 18, pag. 59.7: E non dé homo esser presumente de credere né pensare ke alcuna falsitate possa corrumpere né mutare de so stato la pura veritate.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 40.39: Et tutti questi statuti [[...]] con ogne purità si guardino, a ciò che non si possano per falsatori in alcuna cosa corrompere.

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 104, pag. 344.23: Poi fu accusato, che corrompea la religione, e che dava a' giovani uomini mala dottrina.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 15.33: E Tarquinu rigi, cun chò sia cosa que Marcu Tullyu duumvir avissu curruttu unu libru qui l'era datu in guardia...

[8] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 50, par. 1, vol. 1, pag. 195.30: né de esso armario alcune scriture overo condannagione se possano trare, asportare, corronpere overo vitiare overo radere...

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 8, vol. 1, pag. 116.31: Istando Maomet nel cominciamento di questa sua falsa dottrina, avenne per sudozione del diavolo, volendo corompere la santa fede cattolica...

[10] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 315.9: avengadio che per vicio dello scriptore non gramatico li infrascripti proprii nomi siano corrupti qua in alcuno luoco.

1.2 [Detto del tempo:] fras. Corrompere, corrompersi all'acqua: mettersi a piovere.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 33, vol. 1, pag. 250.18: e il tempo ch'era stato fermo e bello lungamente s'aparecchiava di corompere all'acqua...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 64, vol. 1, pag. 305.10: Nel presente mese ma avenne mirabile cosa, che quasi parea fatta per arte magica, che 'l tempo si corruppe all'acqua, che dì e notte no· ristò infino alla Pasqua...

2 Rovinare, guastare moralmente, spiritualmente, inducendo al vizio, al peccato, ad un comportamento disonesto; rendere immorale, depravato. Pron. Macchiarsi di peccato, perdere la purezza d'animo, degenerare nei costumi.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 16, pag. 332.25: e combatterai volontieri contr'a' vizii, per li quali si corrompono gli uomini e fannosi scellerati...

[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 55.9: sì come lo diavolo, che l'aveva sorpresi, che a male fare li mise, che no lassaro per la santa notte ch'ellino in lussuria non si mettessero, sì che ciascuno si corruppe.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 13, pag. 113.2: Come l'omo peccoe mangiando lo pomo, et come tutta la natura humana ne fue corropta...

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 7, pag. 621.34: ma quel peccato fue il principio, e in quello fu corrotta l'umana natura...

[5] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 135.9: Corrompono li buoni costumi le scipidezze di mal favoleggiare.

[6] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 3: tucti li visii potrai fuggire et schifare se tu co(n)bactrai (con)tra li vitii, p(er) li quali li ho(min)i si corronpeno (et) diventano malvagi...

[7] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 3: et li mali pensieri fa(n)no mali costumi et corrompeno (et) sossano li ho(min)i...

[8] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 10, pag. 172.1: Donde l'uomo dice comunemente che le villane e le disoneste parole corrompono ei buoni costumi.

[9] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 24, pag. 46.3: Ed ella disse :- Li Vizî che di sopra t'ho detto sono inimici di Dio, e intendono a corrompere li buon costumi e li savi reggimenti delle genti...

[10] Caducità , XIII (ver.), 24, pag. 655: Ma emprimament Deo a la Soa figura / sì te creà e fe' de terra pura, / poi tu peccasi, fragel creatura, / dond è corrota ognunca toa natura.

[11] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 12.8, pag. 39: Lo peccato più che morte sì fa sua ferita dura, / ché a l'alma tolle Deo e corrompei sua natura...

[12] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 37-45, pag. 277, col. 2.19: e perçò qual fedele se lassa cagere in eresía non è da essere secorso, ma pingerlo fora della congregatione, açò che non corrumpa li boni...

[13] Stat. lucch., XIV pm., pag. 82.29: debbono li frati schifare queste cose imperciò che lli mali parlari corrompono li buoni costumi.

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 36.24: Puoi che insuperbìo, comenzao a deluviare, anche comenzao a corromperese de lussuria.

2.1 Indurre a venir meno alla propria fede, alle proprie convinzioni, all'obbedienza o ad agire disonestamente e contro il proprio dovere (in gen. con offerte di denaro, doni, promesse e sim.).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 310.32: E da capo Maximino tulle lo regno e corruppe la maiure parte de lo exercito de Severus Alexander e conoscendo Alisandro ke li cavaleri soi lo aveano traduto, fece talgiare lo capo.

[2] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 252.28: Et per Centurio, ke era pretore de Roma, con molto auro corruppe lo populo de Roma et ne lo populo avea granne voce.

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 37.15: Et dice «certissimo» però che 'l buono e 'l savio uomo non si lascia corrompere per amore né per prezzo né per altra simile cosa.

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 4: la fede è santissimo b(e)n(e) del pecto dell'omo. [10] La fede p(er) nessuna necessità è costrecta d'inganare, p(er) nessuno dono si co(r)ro(m)pe...

[5] Stat. sen., 1298, dist. 6, cap. 5, pag. 247.11: Et se alcuno lanaiuolo corrompesse alcuno sensale nel suo officio, debbia pagare al Comune dell'Arte C soldi, et in C soldi sia condemnato.

[6] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 4, pag. 76.12: Ed essendo Fabritio voluto corompere da un re per avere, respuse...

[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 229.12: e conzò fosse che contra un veschovo molto infamado el volesse prociedere, e quelli per peccunia avesse corruti li testimonii che l'aveva accusado...

[8] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.28, pag. 177.9: Il quale, corrotto da vana speranza datali da papa Bonifazio, di fare uno suo figliuolo cardinale, a sua petizione fece loro tante ingiurie...

[9] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 5, pag. 82.14: e corrumpendu a killu ki li dava a bivere, ordinau ki divissi missitare lu venenu cullu vinu e dèssilli a bivere.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 76.15: Ma issu, essendu rigi et barbaru, [providi] per crudili et per nova pena di iudici [ke nullu iudici] se putissi da poy corrumpiri.

[11] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 226.25: Onde narra Bonizzo, che essendo uno arcivescovo simoniaco, e avendo corrotti tutti li testimoni per pecunia...

[12] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 20, par. 13, vol. 1, pag. 91.11: nonostanteché se dicesse che l'acusante aggia corrocto l'ofitiale...

[13] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. V, cap. 3, vol. 1, pag. 218.27: Quello messere Pietro Leone ispogliò tutte le chiese di Roma d'ogni tesoro sacro per farne moneta, il quale tesoro fue infinito, e con quello corruppe molti Romani contra Innocenzio papa...

[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 270.14: Ulixe fece et ordinò cum uno secretario de Palamides, corrompendolo per denary, che fece ponere quella quantitate de auro...

[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 5, pag. 165.4: Ma temando de ço far per sì mêsmo, corumpì lo dunçello de lo vesco chi lo servia a mensa, per peccunia.

[16] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 18, pag. 73.19: En questo lo çudeso de la terra, corotto per dinari...

2.2 [Rif. ad una virtù, ad una qualità o ad un valore:] far cessare, far venir meno, perdere. Anche pron.: venir meno.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 66.16: Ma eu vurria innanti ki la terra mi agluctissi et ki lu omnipotenti patri cum li soy fulgari mi ·ndi mandi in lu infernu, in mezu li autri umbri, ananti ki eu corrumpa mia castitati...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 207.26: Per li quali fatti, comu secutau sua volya, cussì curruppi et perdiu la gloria di li soy gran vittorij...

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 631.7: Per li quali fatti, sì come elli sì diede [sfogo] al suo desiderio, così corruppe la gloria delle cose che magnificamente avea fatte...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 3, pag. 11.23: e nu mostreremo e daremo a intende' che nessum de quî mai desovre mentogai pò noxe' al savio e bon homo, né guastar né corronpe' la soa bontae né seno né virtue.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 62.7: Non se redusse a memoria la magnificencia de la grande condicione de Medea, soa muglyere, la quale per sequetare Iasone non perdonao a la soa honestetate, non desdengao de corrompere la soa vergenetate...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 252.15: adunqua de quale persone se porranno oramay fidare la gente, se la santetate lloro chi non se deve corrompere se corrompe?

3 Portare ad un progressivo deterioramento materiale o produrre un danno grave e definitivo; consumare, danneggiare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 41.13: E dipo' i nuvoli delle locuste, le quali non solamente l'altre cose, ma le semente sotterra, e le radici degli arbori corrompieno.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 156.2: perchè in uno assedio di Capitolio corrotti i balestri per troppo adoperargli, non abbiendo copia di nervi, le donne tagliatisi i crini gli diedero a' mariti...

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 1, par. 3, pag. 441.22: Agustino, in epistola. Siccome l'aceto corrompe il vaso, se lungamente vi sta, così l'ira corrompe il cuore, se fino all'altro dì dura.

- Assol. Consumarsi.

[4] Gonella Antelminelli, XIII sm. (lucch.), XI.1.5, pag. 278: Una rason, qual eo non sac[c]io, chero: / ond'è che ferro per ferro si lima? / È natura di vena o di tempero, / o mollezza di quel che si dicima? / Cresce e dicresce, corrompe e sta 'ntero / per sua natura, sì com' fue di prima?

3.1 Ridurre a niente, portare alla distruzione, all'estinzione, al disfacimento (spesso contrapposto a generare). Pron. Cessare d'essere, estinguersi, esaurirsi.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 8, pag. 102.3: 'Perché la loro vertù corrompe l'uno e l'altro genera?'

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 10, 10-21, pag. 290, col. 1.9: Che l'anima col corpo morta fanno, li epicurij, li quali avenno opinione che l'anima morisse con lo corpo, cioè che ... se corompesse...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 58-78, pag. 625, col. 2.6: la quale 'vertú' descende poe qua çoso e genera e corumpe, come piú volte è ditto, in li elementai.

[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 23, ch., pag. 275.17: E volevano questi che il sole si notricasse dell'umidità che ssi lievano dell'acqua e della terra come si notrica il fuoco delle legna, onde seguiterebbesi che il sole si corompesse come si corompe il fuoco quando vegnono meno le legna.

[5] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 28, pag. 313.17: Dio ti dia per [le] te(n)porali le durabile cose, per le corroctibile quelle che non si corro(n)peno né s'invecchiano.

3.1.1 Pron. Subire un processo di disfacimento o di alterazione organica; diventar marcio, putrido o anche andare a male (nel caso di vivande).

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 1, pag. 178.13: Unde cibo maraviglioso è questo, però che non si corrompe, né converte in altro...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 21, pag. 42.1: e dacché non è ricotto non esce, anzi vi si corrompe entro, laonde s'ingenerano nel corpo gravissime e pericolose infermità.

[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 49, pag. 198.25: Quen corpi avrano quilli ke serano resusitadi? \M.\ Corpi li quay no pòn morire ni se pòn conrompere e com vedro resplendente.

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 143.8: La charne del porciello giovane di latte è più umida e più viscosa e più freda d'altra charne, e perciò sì ssi coronpe più legiermente e ingienera mali omori...

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 10.2480, pag. 277: Ciò che si dice non è tutto vero / Che, morto, lo pavon non si corrompa...

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 38, pag. 128.23: a zo ki illi sachanu ki l'anima non mori, corrumpendusi la carnj».

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 18, pag. 105.25: L'olio dell'ulive Pausie è ottimo quando egli è verde; ma tosto si corrompe invecchiando.

- [Prov.] Per un poco di lievito tutta la massa se ne corrompe; per poco levame tutta la pasta si corrompe: la vicinanza (o la frequentazione) di una persona malvagia può indurre alla disonestà molte altre.

[8] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 14, pag. 231.1: et per un poco di lievito tutta la massa se ne corrompe...

[9] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: et p[er] [p]ogho levame tucta la pasta si corro(m)pe...

- [In rif. agli umori del corpo].

[10] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 4, pag. 128.11: La seconda sì è ch'elli si guardi di vomire troppo ispesso, perciò che -l vomire rienpie i denti e le giengie d'omori che vi si coronpono.

4 Guastare ciò che è sano per infezione, contagio; rendere malato, infetto. [In partic.:] alterare, ammorbando, uno stato di salubrità, di purezza (dell'acqua, dell'aria), rendere malsano, nocivo, tossico. Estens. Rendere irrespirabile (l'aria); riempire, invadere di esalazioni nauseabonde e pestifere (un luogo). Anche pron.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 496, pag. 577: acqua de laco è pessema che se no move nente; / la turbida e putrida corrompino la gente, / opilano lo fecato e la splene, / e géneranno febre, cride a mene.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 207.19: fue da intendere se essere operatori e aiutatori della pistolenzia, ch'egli uccidessero colui, il quale la pistolenzia corrotto non avea.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 435.15: Trovata fue ancora una grandissima arca di molte generazioni di veleni, i quali per comandamento di Claudio imperadore in mare gittati, corruppero l'acqua in tale modo, che grandissima mortalità di pesci fece...

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 44, pag. 124.13: lo magisterio del bon medico, lo quale, si li vene a mane alcuno infermo, ke li sia misteri de taglar rea carne, securamente la tagla, perké la bone ne se corumpi e guasti...

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 29, pag. 235.27: quello paese morì Amis lo quale portava la 'nsegna de' Romani, e non sentì la pontura: tutti li uomini corruppe.

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 197.5: el qual alcise un gran draghon, spuando in la bocha de quello, el qual a pena che VIII para de buò el pote trar allo luogho la che 'l fo arso, azò che se 'l fosse vegnù fredo, che lu non avesse corrotho l'aere.

[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 14, pag. 105.5: sì come per fumi puzolenti e velenosi che surgono dela terra ove avrà charongne d'uomini overo di bestie, sì com'elli aviene in bataglie o i· marosi od altri malvagi luoghi che coronpono la natura e la sustanzia del'aire...

[8] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 118.9: e domanda a Crion che per l'amor de dio le i dia parola ch'ele posa sotorar li suo morti o farli arder, - «li qual de puça à coroto questo vostro paixe».

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 51.19: E dici que, impluti li cannali di l'aqua di lu sou sangui, la regiuni vicina fu currutta di lu pestilenciusu vapuri qui se levau da lu corpu sou...

[10] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 85, pag. 169.18: E cominciò questa pestilenzia prima alli animali, che cadeva loro la lana e li peli da dosso; e così corrompendosi venneno meno.

[11] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 16, pag. 57.11: e destruxe case asai, e venne una grande multitudene de serpenti morti çò per lo flume e corumpèsse sì l'aera, che molta çente ultra modo moriva en Roma.

- [Prov.] Per una pecora malata tutta la mandria se ne corrompe; una pecora malata corrompe tutta la greggia: basta una sola persona malvagia per indurre alla disonestà molte altre.

[12] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: p(er) una pecora malata tucta la ma(n)dra si ne corro(m)pe...

[13] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 38, vol. 2, pag. 61.26: Ma come l'una pecora malata corrompe tutta la greggia, così questo maladetto seme uscito di Pistoia...

4.1 Risultare nocivo, dannoso (alla salute), far male.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 6.456, pag. 153: Umidità corrompe ne le vene / E fa molti accidenti ch'io conosco.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 16, pag. 150.20: sì come il medico, volendo sanare il corpo, mira quale umore corrompe e pecca nel corpo, acciò ch'elli il posse purgare e cacciare via.

4.2 Disturbare, danneggiare nella funzionalità (un organo).

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 11, 1-9, pag. 310, col. 2.11: E sozunse che 'l fetor gl'era sí grande, che avrave corotto ogne senso; ... e però provide Virg. ch'era meglio ad entrare adaxo, quasi a dir: lo senso s'auserà a tal fetore ...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 91-105, pag. 430, col. 1.3: Segue suo Poema mostrando che grande remore ie sonava del fiume infernale, et era de tanta reflacion d'aire, che quasi corronpea lo senso de l'audito...

4.2.1 Alterare nell'equilibrio e nella salute (gli umori del corpo).

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 167.25: La seconda infermità, la quale procede dall'avarizia, si è febbre; chè come la febbre corporalmente corrompe gli umori, e genera disordinato freddo, e caldo, e guasta l'appetito...

5 Offendere (per contatto o altro atto sacrilego o oltraggioso) ciò che è ritenuto inviolabile (perché puro, sacro) o degno di rispetto, di onore; profanare, violare.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 63.30: Né sì qe vivando ela, ela no me torave per so marido, et a corronpre li marievoli leti sì è gran pecado.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 434.22: Caligola [[...]] tutte le sagrate chiese de' Judei, e ancora il tempio di Jerusalem comandò che fossero corrotti per li sacrificii de' gentili...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 12, pag. 14.11: Perché la femina che corrompe il corpo suo di lussuria, bisogno fa che tema molte persone.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.330, pag. 164: Lo segondo è avoterio, / chi è grande vituperio; / ben è ligao con lo demonio / chi conrompe matremonio...

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 179.23: Allora tutti dicono che questo li avenne perch'egli avea corotta la santa istatua...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 30.13: Et inperzò, signuri, diviti sapiri ki, si li vostri manu havissiru tuccatu et curruptu li duni di Minerva, grandissimu periculu vi ·ndi incurria...

[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 76.6: Ché chi vol ben a De' e chi ghe porta amor gh'arà ben guardar e salvar bel e puro e neto 'sto picin vaselo del corpo nostro e no l'arà corrompe' né lassar bruteçar...

[8] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 316, pag. 29: O dettrator, riportator fallace, / Tu corrompi ogni loco ove ti trovi...

5.1 [In partic.:] indurre o costringere all'atto sessuale (in partic. togliendo la verginità), violare carnalmente.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 91.7: Fue accusato uno, che non avea il membro masculino, ch'avesse corrotta una vergine; esso dice: «Io non risponderò di questo peccato».

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 31, pag. 55.19: Rapinamento è quando la vergine si rapisce ad intendimento, quando l'avrà corrotta, di farlasi a moglie.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 288, vol. 2, pag. 354.22: Et se in altro modo corromparà alcuna femena vergine o vero cognosciarà carnalmente alcuna mollie d'altrui, sia punito...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.339, pag. 164: Lo terzo è vergem comrumpir, / chi lonzi fa da De' partir; / che la verginitae compia / de De' è stalo e segrestia...

[5] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 22, pag. 299.4: e non mi lassare cadere in podere deli miei nimici, né no mi lassare corronpere lo mio corpo, che óe promesso di guardare casto e onesto.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 189.7: Dicesi che Nettunno corruppe costei nel tempio di Pallas.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 196.32: A lu ultimu, jssi fichiru una ligi que li lur stupri oy con vidui oy con donni maritati fussiru senza pena, et que nulla pulzella se maritassi a gentili homu, la quali unu di li schavi non la avissi ananti avuta oy curructa.

[8] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 99, par. 1, vol. 2, pag. 152.3: Quignunque corromperà vergene, overo femmena religiosa carnalmente conoscierà contra sua volontà, del monesterio overo deglie parente, sia punito en doiecento libre de denare.

[9] Sam Gregorio in vorgà, XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 30, pag. 254.29: Lo qua, dapoa ch'elo ave tropo maniao e tropo bevuo, seando cado de vim, fé la noite iaxei' cum seigo la dita çovena, chi era soa figloça spiritual e, che oriber cosa è pur a odir, sì la corrumpì e levàli la sua virginitae.

[10] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 55, comp. 9.2, pag. 77: Poscia che Iove Phoronida bella / ebbe corrotta nela nuvoletta, / sentendo venir Iuno sua sorella, / converse in vacca quella giovenetta.

- Pron. Masturbarsi. Fras. Corrompersi per se stesso.

[11] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 15.23: La quinta è immondizia, quando l'uomo per se stesso si corrompe a studio, o pecca con bestia, o con maschio, o con femmina, fuori di via di natura...

[12] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 14, vol. 2, pag. 254.33: Così anco si legge nel detto libro, che, perchè uno, che avea nome Onan, si corrompea spargendo lo seme in terra per non generare figliuoli, Dio lo percosse di mala morte, perchè faceva cose detestabili.

5.2 Violare per inosservanza (una legge, una prescrizione religiosa); guastare, interrompere una condizione sociale (favorevole).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 41, pag. 513.20: e la santa Pasqua fue corrotta, dando luogo il nemico per reverenza della religione al combattere, convenne che pur combattesse...

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.5, pag. 135.6: E tenendo questa forma, era grande utilità del popolo: ma tosto si mutò, però che i cittadini che entravano in quello uficio, non attendeano a observare le leggi, ma ad corromperle.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 83, vol. 2, pag. 559.1: Il Comune di Firenze per non essere abominato di corrompere la pace se la portava pazientemente, e con infignere di no· se n'avedere...

[u.r. 25.11.2020]