DISCADERE v.

0.1 descaçe, descaçese, descadere, descaduta, descadute, descaduti, descaduto, descazisse, descazudho, descazudo, descazze, deschaçese, deschaçú, deschaçude, discade, discadea, discaderà , discadere, discadesse, discaduta, discaduti, discaduto, discaggiono, dischadute, dischaduti.

0.2 DEI s.v. discadere (fr. ant. descheoir).

0.3 Memoriali bologn., 1279-1300, (1288): 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1288); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Doc. venez., 1318.

0.5 Locuz. e fras. discadere in basso 1; discadere nel letto 1.1.1.

0.7 1 Perdere di valore, di qualità. 1.1 Perdere salute. 1.2 Venir meno nella forza, nella resistenza; subire sconfitta, essere sopraffatto. 1.3 [Di una comunità o stato:] perdere potenza e prosperità. 1.4 [Di un individuo:] perdere potere, prestigio, privilegi. 2 Diventare gradualmente minore fino all'estinzione, alla perdita, all'esaurimento; dileguarsi, estinguersi; venir meno. 3 Venire in possesso di altri (un potere, una signoria). 4 [Trad. del prov. descaer, descazer].

0.8 Milena Piermaria 05.04.2005.

1 Perdere di valore, di qualità.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1288) 30.14, pag. 57: però se deve l'on ben guardare / de fare despiacere a so menore, / ché soperbïa fa l'on descadere.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 70, vol. 3, pag. 469.6: Orazio dice: Quegli perde sua anima e la virtude, che sempre si studia di crescer suo castello; egli discade per avere: chè gioia e letizia, non viene tanto a ricchi uomini, nè quelli non visse male che si morì nascendo.

- [Rispetto alla condizione naturale].

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 15, par. 5, pag. 85.14: e quelle che ssono dischadute di loro natura o per malatia o per altro inpacciamento sono riparate per la vertù di questa parte.

- Locuz. verb. Discadere in basso: scendere di livello (qualitativo).

[4] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), [p. 1321] 52.13, pag. 82: Or sum le Muse tornate a declino, / or sun le rime in basso descadute, / ch'erano in preggio et in honor cresciute.

1.1 Perdere salute.

[1] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), Prologo, pag. 141.20: E per questo gli çientili omini per vertute del sangue che gli abunda e per le prete ch'egli ànno e per gli brevi ch'egli porta cum sì e che tale fiata, egli non sa perché, le mugiere cellatamente ge li aloga in qualche cosa, egli non descazze sì malamente com' fae l'altra zente che no ha de queste cose.

1.1.1 Fras. Discadere nel letto: ammalarsi.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 351.17: Questo Massinissa, conciosiacosa che vegnendo meno per l'etade, lasciando grandi ricchezze di regno e 54 figliuoli, nel letto discadesse...

1.1.2 Venir meno fisicamente, morire.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 232.34: Questo Henrico, imperzò che so pare lu aveva deshonestado, per iuxto iudixio de Dio ven creto senza heriedo esser descazudo, che ello morì non abiando né fyo né fya...

[2] Doc. venez., 1318, pag. 162.11: e ogno mio residuum sia partito intro la mia ritade tanto a l'un quanto a l'oltro e se mio marito vive de sovra questa mia ritade, devegna in ello la parte dela dita ritade la qual descaçese avanti legitima etade.

[3] Doc. venez., 1348 (4), pag. 204.24: segondo la forma de lo testamento de Chataruça mia muier, che se con quela condicion - che se sti fenti deschaçese, çoè morise...

1.2 Venir meno nella forza, nella resistenza; subire sconfitta, essere sopraffatto.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 51, vol. 2, pag. 70.30: Poi appresso le nostre avversità ci fecero ricordare degli Dii e della religione; noi ci ricettammo cogli Dii in Campidolio, al tempio di Giove il grande: quando noi incominciammo a discadere, parte de' nostri santuarii sotterrammo sotterra...

[2] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 57.169, vol. 1, pag. 420: O descaduta de così grande hoste, / persone tante enver di me acese!

1.3 [Di una comunità o stato:] perdere potenza e prosperità.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 20, pag. 69.21: La savia Sibilla aveva detto di gran tempo innanzi in suo scritto, che Roma discaderà per fuoco e per lancia e per fame.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, proemio, pag. 240.7: Nella VJ tocca delle condizioni de' Romagniuoli, e come vilmente sono discaduti.

1.4 [Di un individuo:] perdere potere, prestigio, privilegi.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 235.7: Albano dali Romani fo arso el sexto dì de avril. Questo, driedo molte persecucion per molti tempi fate ad Allexandro, temandose che dela soa segnoria ello non descazisse...

[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1520, pag. 89: L'inperador è si deschaçú, / Ch'el non è baron ni chavalier, / Guarçon, servente ni schudier, / Che 'l so comandamento faça / Ni tema ponto soa menaça.

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 8, pag. 62.25: e congrandemente notabole a ccoloro che ffuori delle leggi volglono usare la loro piena e volontario podere ne' loro suggietti; la quale mal consideranti più de prenzi sono dischaduti.

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 93.12: mo se de gratia sua se' descaduto, / a zo che nullo invano a te più vegna, / quel che non è non far che sia creduto.

- Discadere dell'avere: perdere la ricchezza goduta.

[5] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 24, pag. 155.8: E dal dì che serà in dito avanti, la persona no descaçede l'avere, ma sì 'l multiplica l'avere e li amici e li buoni proponimenti e le buone gratie. Unde ella è petra da vantaço ad averla cum sì.

2 Diventare gradualmente minore fino all'estinzione, alla perdita, all'esaurimento; dileguarsi, estinguersi; venir meno.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 34, vol. 3, pag. 349.1: A sua maniera dee l'uomo usare sua forza con suo senno, e non è senza ragione che Orazio disse: Forza senza consiglio, discade per sua pesanza.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 71, vol. 3, pag. 475.15: Le grandi cose discaggiono per loro medesime, e ciò è il termine infino che Dio lascia crescere le letizie. Ed egli dona leggermente le grandi cose, ma appena le guarentisce.

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1536, pag. 89: Le male erbe è si cresude, / Che lle bone è tute deschaçude. / Tuti se mostra orgoiosi / E de mal far si desirosi, / Che maledeto quello che olsa dir / De voler l'inperio obedir.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), Prologo, vol. 1, pag. 2.11: e che di piccolo cominciamento tanto è accresciuta, che la sua grandezza non puote più durare, e già comincia a discadere.

3 [Di un potere, una signoria:] venire in possesso di altri.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 446.15: O beata Navarra ec. Vedendo l'Autore, che il regno di Navarra pervenìa sotto la signoria de' superbi Franceschi, e discadea alla casa di Francia (la cui vita elli hae biasimata...

4 [Trad. del prov. descaer, descazer].

[1] Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 114.8: Descaer .i. descadere.