DISCHIARARE v.

0.1 deschiara, deschiarà , deschiarace, deschiarado, deschiarar, deschiarare, deschiaremo, desciarar, desclairà , desclarà , desclarado, desclarar, desclaris, desiairame, deszhairando, deszhairar, dischiara, dischiarando, dischiarano, dischiarare, dischiararvi, dischiarasse, dischiarate, dischiarati, dischiarerà , dischiarò.

0.2 Da chiaro.

0.3 Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.): 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

0.7 1 Render chiaro alla mente, far comprendere (mediante prove, argomenti, spiegazioni). 1.1 Render edotto; far chiarezza. 1.2 Render noto, manifesto, palese (ciò che è segreto, misterioso, sconosciuto); far conoscere, sapere. Anche pron. 1.3 Risolvere (un quesito oscuro) dando la risposta giusta; indovinare. 2 Render chiaro, illuminare. 3 Rendere puro (un metallo).

0.8 Milena Piermaria 21.06.2005.

1 Render chiaro alla mente, far comprendere (mediante prove, argomenti, spiegazioni).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 1, vol. 3, pag. 207.7: Qui comincia gli ammaestramenti delli vizi e delle virtudi del Tesoro. Appresso che 'l maestro ebbe messo in iscritto il libro dell'Etica d'Aristotile, ch'è quasi fondamento di questo libro, vuole egli seguitare la sua materia su gli insegnamenti delle moralitadi, per meglio dischiarare li detti d'Aristotile...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 74.6, pag. 377: Monto grande maisterio / ne dà lo santo Evangerio, / chi de san Zoane è scrito, / unde Jeso Criste à dito, / a soi discipoli preicando, / e per asenszho deszhairando...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 17, 94-105, pag. 397, col. 1.2: Poi giunse, çoè or è deschiarado quel scuro che t'era ditto in l'Inferno come in lo Purgatorio.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 2, pag. 8.5: [Ma azoché 'l nostro dichio s'aspiana e sia pù averto, chiar da intende', in prima cerchemo e deschiaremo que cosa è aver dagno e in que zaschaun pò recever dagno...

[5] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 4, pag. 222.2: Como li sete peccai mortali èno contra le sete alegrece de la Dona. Qui, quanto nu avemo a bon cunço più brevemente possù deschiarare, l'avemo fato, sapiando che sovra çascauna parola ch'è qui scrita se porave movere una gran questione e metere multi asempij.

1.1 Render edotto; far chiarezza.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 19, pag. 112.20: ecci piaciuto di aleggere di noi uomini discreti e dotti e degni di fede, e mandargli a voi insieme coi nostri carissimi fratelli Barnaba e Paolo, uomini li quali tuttodì pongono la vita per lo nome di Cristo, per dischiararvi sopra la quistione, che s'è levata...

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), Prologo, pag. 33.1: E volle che Sidrac gli dischiarasse di belle quistioni, che avea volontà che dischiarate gli fossono, e non trovava niuno uomo che gli sapesse dire, se non Sidrac.

1.1.1 Fig. Rendere capace d'intendere.

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 549, pag. 869: e araveno raxone. / Va', s'el te piace, deschiarace el core, / dice tuto 'l modo e la caxone / chom' questa cosa pò eser a perficione / d'averne honore».

1.2 Render noto, manifesto, palese (ciò che è segreto, misterioso, sconosciuto); far conoscere, sapere. Anche pron.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 107, pag. 108.5: ma la storia di questo libro il dirà tutto e dischiarerà perch'e' fu così apellato, e come quello ugnimento fue perduto quand'e' dovea esere primieramente coronato.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 38, vol. 2, pag. 23.13: E così poi volendo gli Apostoli eleggere uno in luogo di Giuda, providdero di Giuseppe, e di Mattia, e pregarono Dio, che conosce li cuori, che per segno di sorte dischiarasse qual più gli piacesse...

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 44, pag. 271.23: La qua solo lo Redentor nostro averse, lo qua faito omo, moriando, resurgendo e ascendando deschiarà e averse tuti li secreti misterij chi in essa eram ocultai.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 102.36: [39] Una fiaa messer Yesu Criste per far-sse cognosser e per far-se amar elevò gli ogi so' a cel e disse: «Pare me', De' vraxo, deschiara e manifesta che e' son to' figlio vraxo».

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 103.2: Et una voxe vegne da cel grande como un tron che disse: «E' ho çà chieramente mostró che tu è' me' figlio per gli gran miracoli ma anchor meglio t'arò deschiarar e manifestar a l'universo mondo».

[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 19, 115-126, pag. 456.2: cioè di male a l'anima, qui; cioè in questo luogo, si dischiara; cioè si manifesta, In purgazion dell'anime converse...

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 45, pag. 78.14: Quando lo re intendé queste parole, elo lagà lo so penssier e disse alo nan: «Sì gran mal cho' tu me desclaris non me avignerà çà [che] io non sia asegurado da lui».

- Annunciare predicando (Dio, la sua parola).

[8] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 24, vol. 6, pag. 261.3: [31] Coloro che dischiarano me, averanno vita eterna.

1.2.1 Esporre nei fatti, riferire esplicitamente; raccontare, narrare.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 631, pag. 65: E como ello recevé humelmente / Morte et passion crudel / Per li cristiany fedel. / Segondo con dixe la scriptura, / Li desclarà tutto per dretura, / Si ch'el fo molto edifichado / Et in la nostra fe afermado.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 225, pag. 197.34: Apresso questo parlamento qu'elli ave chussì tignudo, chomo io ve ho desclarado, adevene che da doman sença demorança Galeoto fese meter lo chorpo de so pare in una abadia...

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 238, pag. 207.30: E li conpagnioni de Tristan, li qual era stadi messi in presion, sì como la istoria a vui cià ha desclarado, fo deliberadhi tuti amantinente...

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 102.28: Pregote che, se tu sai de elo alcum miracoli, che me lo digi; perché monto desiro de conoser che omo elo fuse, desiairame de la sua santa vita».

1.3 Risolvere (un quesito oscuro) dando la risposta giusta; indovinare.

[1] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 105.3: començà a far soa domanda como l'iera uxado de far .... Quando questo mostro el qual so dreto nome iera Spiscos quando l'intexe deschiarar el suo traverbio, molto se sbigotì però che vinti ani iera çà pasadi che algun omo non aveva çà sapù intender questo...

1.3.1 Risolvere una questione, mettere fine a una contesa, con le armi, vendicare un'offesa subita.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 499, pag. 464.10: Et alora miser Lanciloto disse: «Signor Tristan, signor Tristan, malvasiamentre me lo mostrase geri havanti lo castello delo Alto Borgo, quando vui intrasse in campo incontra de mi in mortal batagia per deschiarar la morte d'un cavalier del mio parentado!».

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 519, pag. 483.3: Et però ello ve manda qu'ello vuol deschiarar questo fato, s'el ve piase, propriamentre, lo so corpo incontra lo vostro in batagia campiosa, e chulù' che serà menado ala fin et haverà lo pecior dela bataia pacificamentre lagarà lo castello a l'altro de bona voluntade...

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 521, pag. 485.8: Et alora meser Tristan dise: «Signor Lanciloto, zertamentre io ve digo ch'ell'è cusì la veritade, e verasiamentre io voio intrar contra vui in campo per questa querela desciarar, lo mio corpo incontra lo vostro».

2 Render chiaro, illuminare.

[1] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. 27, cap. 11: Iddio per queste sue nuvole folgora di sopra col suo lume, perocchè egli per suoi predicatori dischiara le tenebre della nostra durezza eziandio con miracoli. || Sorio, Morali S. Greg., vol. 3, p. 142.

3 Rendere puro (un metallo).

[1] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. 22, cap. 8: L'ariento ovvero l'oro, se egli è cattivo, si consuma nel fuoco; e se egli è buono, si dischiara per lo fuoco. || Sorio, Morali S. Greg., vol. 2, p. 391.

[u.r. 19.01.2009]