DISFARE v.

0.1 ddesfatto, desfa, desfa', desfà , desfaça, desfacciase, desface, desfacemmo, desfacendo, desfacente, desfacesse, desfachia, desfachij, desfachio, desfaci, desfacta, desfacte, desfacti, desfacto, desfacza, desfagie, desfagio, desfai, desfait, desfaita, desfaite, desfaito, desfanno, desfano, desfar, desfarà , desfaravan, desfarave, desfare, desfareanose, desfarease, desfarlo, desfarò, desfarse, desfarte, desfas, desfasse, desfa-sse, desfassò, desfata, desfate, desfati, desfato, desfatta, desfatte, desfatti, desfatto, desfaza, desfazo, desfè, desfé, desfece, desfecello, desfecero, desfecese, desfenola, desfercerse, desfese, desfeva, difatto, disfa, disfa', disfà , disfaça, disfaçça, disfaccendo, disfaccendolo, disfaccendosi, disfacci, disfaccia, disfacciamo, disfacciano, disfacciasi, disfacciate, disfaccio, disfaçço, disface, disfacea, disfaceano, disfaceasi, disfacemo, disfacèmo, disfacemola, disfacendo, disfacendola, disfacendoli, disfacendolo, disfaceseno, disfacesono, disfacesse, disfacesseno, disfacessero, disfacessesi, disfacessono, disfacessoro, disfaceste, disfacesti, disfacete, disfaceva, disfacevano, disfachissi, disfaciano, disfaciea, disfaciendo, disfaciesse, disfacta, disfacte, disfacti, disfacto, disfactu, disfaczu, disfae, disfàe, disfai, disfalla, disfalli, disfallo, disfammi, disfanno, disfannola, disfannolovi, disfano, dìsfano, disfar, disfarà , disfarae, disfarai, disfaranno, disfarano, disfarassi, disfare, disfarebbe, disfarebbero, disfarebbono, disfarebe, disfaremo, disfaresti, disfarete, disfargli, disfari, disfarila, disfarla, disfarlami, disfarle, disfarli, disfarlo, disfarme, disfarmi, disfarne, disfarò, disfarolli, disfarse, disfarsi, disfarti, disfarvi, disfassi, disfata, disfate, disfati, disfato, disfatt', disfatta, disfatte, disfattegli, disfatti, disfattine, disfatto, disfattogli, disfaza, disfazo, disfazza, disfe', disfè, disfé, disfece, disfecegli, disfecela, disfecele, disfecella, disfecello, disfecelo, disfecemi, disfecemo, disfecemolo, disfecenla, disfecenli, disfecenlo, disfeceno, disfecer, disfecergli, disfecerl', disfecerla, disfecerle, disfecerli, disfecerlo, disfecero, disfecerola, disfecesi, disfeci, disfecie, disfeciela, disfeciello, disfecieno, disfeciero, disfeciesi, disfecievisene, disfeciollo, disfeciolo, disfeciongli, disfecionla, disfecionli, disfecionlo, disfecionne, disfeciono, disfecionsi, disfeciorla, disfecioro, disfecono, disfeconsi, disfecorlo, disfella, disfenno, disféno, disfer, disferà , disferanno, disfero, disferono, disfési, disfesti, disfi, disfino, disfo, dissfecero.

0.2 Da fare.

0.3 Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano): 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Alta maiestà , 1252-53 (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. pist., 1296-97; Stat. sen., 1298; Doc. pist., 1270-1310.

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Serventese romagnolo, XIII tu.d.; Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Fino all'ed. Margueron delle Lettere di Guittone, la forma disfallo in Meo Abbracc. (ed. Margueron), XIII sm. (pist.>pis.), 32.6, pag. 313 («non sento di che dic' a Esso: 'Disfallo'»; sulla stessa linea anche la trascrizione in CLPIO L 0321 MeAv.6: «non sento di che dica: 'Esso disfà ·llo!'») è stata ritenuta s.m., e come tale è stata registrata nei lessici s.v. disfallo, con il significato di 'pentimento' (cfr. Manuzzi, TB, GDLI; DEI rimanda al fr.a. desfaut).

0.7 1 Compromettere l'esistenza di qsa; rendere inesistente (per lo più in contrapposizione con un'azione precedente espressa da fare). 1.1 Compromettere definitivamente l'esistenza (di qsa di concreto); distruggere. 1.2 Cessare o far cessare di esistere per leggi naturali. 1.3 Venire o far venir meno, diventare o rendere evanescente (un pensiero, un sentimento, un ricordo). 1.4 Rendere nullo dal punto di vista giuridico. 1.5 Far cessare di vivere; uccidere. 1.6 Privare della dovuta importanza; rendere irrilevante. 2 Passare o far passare da uno stato originario a un altro più distante dalla condizione considerata ottimale; rovinare, corrompere. 2.1 Passare o far passare da uno stato fisico a un altro (per lo più di minore consistenza); fondere; evaporare. 2.2 Far passare da uno stato fisiologico a uno stato patologico. 2.3 Passare o far passare da uno stato di serenità a uno stato di sofferenza. 2.4 Ridurre (un territorio) in gravi condizioni, per lo più in seguito ad azioni militari; devastare. 3 Dare prova della propria superiorità contro un avversario; sconfiggere.

0.8 Francesco Sestito 24.05.2005.

1 Compromettere l'esistenza di qsa; rendere inesistente (per lo più in contrapposizione con un'azione precedente espressa da fare).

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.183, pag. 898: Gli diavoli prendo al laccio; / so far malie e sì le disfaccio...

[2] Alta maiestà , 1252-53 (lucch.), 14, pag. 128: E non si mollan d'esto predichare / che llo mondo non de' più durare / ma' otto anni, e poi si de' disfare / e più non dura.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 372, pag. 146: Lo calex k'el m'á dao no vo 't ke 'l beva im pax, / Azò ked eo desfaza l'ovra del Satanax?

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 9: segondo che Cassiodoro dice, chi sensa legge vuole fare pensa li re(n)gni di tucte le ge(n)te disfare.

[5] Stat. fior., 1294, pag. 661.23: la tavola di meser Santo Michele [[...]] li capitani siano tenuti di farla stare coperta a ciò che si conservi ne la sua belleçça e non si guasti. Salvo che 'l sabato dipo nona, disfacto il mercato, la debiano fare dischoprire e stare discoperta per tutto il die de la domenica...

[6] Lucidario lucch., XIII/XIV, pag. 47.2: noe potea essere disfacto ciòe che Dio avea fermato: e Dio avea stabilito ch'elli farebbe lo innomero delli electi del lignagio d'Adamo.

[7] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 10.16, pag. 90: Per la concordia le picole cose / Vanno crescendo e pur multiplicando, / E per discordia le più poderose / Si disfanno.

[8] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 231.11, pag. 293: O Natura, pietosa et fera madre, / onde tal possa et sì contrarie voglie / di far cose et disfar tanto leggiadre?

[9] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 47, pag. 276.7: l'anima razionale [[...]] non dée venire meno, però che somma iustizia non disfà quello che fa.

- Assol.

[10] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 5.25, pag. 211: Embola, robba, aucide, arde o desface, / periura, enganna, trade o falsa tanto / donna quant'om?

[11] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 3.56, pag. 10: e però la tua voglia qui sia stretta / tanto, ch'attempi il sol, che vien novello: / ché molte volte l'uom, per troppa fretta, / volendo far, disfà ...

[12] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 6, vol. 2, pag. 166.30: Chascunu cunucxi ki plui esti ligera cosa disfari ki fari; undi, si Deu poti de nenti creari tuctu lu mundu, cussì poti tuctu lu mundu disfari ki ritorni in nienti.

- [In dittol. anton. con fare, esprime una pluralità di azioni differenti e talvolta contraddittorie].

[13] Doc. venez., 1315 (07), pag. 138.19: de tuto quelo che se atroverà delo mio per ogno modo ch'io avese o devese aver, sia in descricion e de volentade de mia ameda dona Lena Venier che tuto quelo ch'ela fese o desfese voio che sia...

[14] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 40.11, pag. 65: questo da pura iustitia procede, / la qual è chiusa nel divin consiglio, / che sa far e desfar secondo el meglio.

[15] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 13, pag. 71.9: Piero da le Vigne [[...]] fu tanto innançi cho lo 'mperadore Frederigo, che tutti e suoi segreti sapea, e quasi el tutto de la corte sua facea, facendo e disfacendo a suo modo.

[16] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 883, pag. 384.29: Era dilatata la forma del muovere gli ordinamenti del Comune, non tanto fussero gravi e penali; e questo si vide per li giudici che fanno, e disfanno ogni cosa.

1.1 Compromettere definitivamente l'esistenza (di qsa di concreto); distruggere.

[1] Doc. prat., 1275, pag. 525.24: Chapocchio (e) Ligo (e) Granato [[...]] p(er)ch'a(n)daro chogl'uomi[ni] da sSa(n) Gusto a disfare lo Po(n)te del Massaio, a rragione p(er) caschuno s. ij, s. xiiij.

[2] Serventese romagnolo, XIII tu.d., 32, pag. 880: nulla part'è segura: / che ne porta g[h]irlande, che fa fortece e mura, / che desfà .

[3] Doc. pist., 1270-1310, pag. 120.13: in su questo peçço dela t(er)ra sì à due casame(n)ti disfacti, testimonio Cillo di mess(er) Ruba...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 142, vol. 2, pag. 66.4: el vicino perda, o vero si disfi el suo molino fatto o vero prima cominciato, sì che le molina di sopra non sieno impedite macinare per quelle di sotto, nè quelle di sotto per quelle di sopra.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 76.16: la sacerdotissa mi cummandau et insignau ki li ornamenti di lu inimicu homu fussiru disfacti.

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 19.6: E agiugnendo alla sua avarizia, fece battere nuova munera d'oro e d'argento [[...]] e subitamente le fece correre per buone, e le buone fece disfare, in gran danno e confusione di suoi baroni...

[7] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 32., pag. 272.18: più de CC nave de li Grieci ortando indelli dicti scogly et indelle dicte roche se desfecero per naufragio co li lloro naviganti.

1.1.1 [Con rif. a fabbricati o ad abitati, per lo più in seguito ad azioni militari o a rappresaglie].

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 33, pag. 38: Sprecaro torri e grandi palaza, / e lo bando gia pe onni plaza: / « Fi' a fonnamento si desfacza!». / Vidisi donni là desfare / e ientili omeni de grandi affari, / ke 'n nulla guisa si no pòi recitare.

[2] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 189, pag. 424: Per invidia li Zudè alzì Cristo belo, / per invidia se desfà zitad e castey...

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 122.12: È Cartagine da disfare o da renderla a' Cartagianesi, o è da menare inn altra parte loro abitamento?

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 198.30: Presese el borgo per battagla, e 'l castello se rendeo a patte. Desfecello e scarcalo tutto...

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 203.28: Aniballo ruppe la pace a Romani e desfece la citate de Sagonza in Spagna a despietto e onta dello senato de Roma.

[6] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 142.1: ad quisto tempo la dicta cità de Babillonia sopreditta fo distructa et disfacta.

1.2 Cessare o far cessare di esistere per leggi naturali.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1637, pag. 79: Si co 'l fumo qe se desfas / Cossì nïent retorneras.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 3, pag. 165.15: ciascheduna cosa ch'è engenerata da li elementi se desciorrea e desfarease tutta, e ciascheduno elemento tornarea al suo loco...

[3] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 15, ch., pag. 186.14: La cometa hae sua fermezza e non avaccio si disfae, ma muta lo spatio suo e non si spegne, ma partesi...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 27, pag. 424.13: la seguente notte quella medesima caligine tenne: e levato il sole fu disfatta, e cresciuta la forza de' venti.

1.3 Venire o far venir meno, diventare o rendere evanescente (un pensiero, un sentimento, un ricordo).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 51.10: Qé lo don qe vien dad a tenpo sì fai far lo servisio plenamentre, e lo don qe no vien dad a tenpo sì desfa le asevolece: e lo don sì destruçe la rason e le leçe cun lo so ençegno.

[2] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 34.2, pag. 539: La forte e nova mia disaventura / m'ha desfatto nel core / ogni dolce penser, ch'i' avea, d'amore.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 201.11: diritto appetito [[...]] non solamente fa questo, ma disfà e distrugge lo suo contrario - delli buoni pensieri -, cioè li vizii innati...

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 234.8: Il vino aparechia li animi e falli acconci alli calori amorosi: il pensiero fugge e con molto vino si disfae.

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 106.7, pag. 651: Tal è l'età nella qual voi sète ora, / qual bianca taola deputata ed atta / a retenere e a demostrar qual fatta / sia cosa en essa a perpetua memora; / per ch'io recordo voi, non tardo ancora, / che ve piaccia fuggir cosa desatta, / essendo certo che no è poi desfatta, / ance reman: non despar per ch'om mora.

1.4 Rendere nullo dal punto di vista giuridico.

[1] ? Doc. montier., 1219, pag. 43.12: It. sì iurano quelli k'erano dela conpagnia .......... (e) d'Ald(obrandino) Orrabile (e) di Ald(obrandino) (e) di Maffeo Ugorazi, und'erano carte p(er) mano di <iudice> notaio, quella co(m)pagnia disfare [?], sì come [?] tutte l'altre compagnie ke fatte fussero...

[2] Doc. pist., 1296-97, pag. 162.26: tutte volte che i ditti denari ne rendrà sì lli dovemo rendere la ditta vingna (e) disfare la carta (e) darli a chi avere li de da noi...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.81, pag. 128: a tener questo partio / mai no troverai mario. / Vòi tu desfar sì bello contraito / como per noi in ti [fo] faito?

[4] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 53, pag. 75.26: ben fo sì ardide le done de Roma ke elle assidià la chasa de li Brutti de Roma e vense ke quella leçe fosse desfacta.

1.4.1 Rendere nullo (un debito) mediante la cessione della somma pattuita.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, rubricario, pag. 131.37: Di pónare C libre di denari annualmente, per disfare el devito dell'Arte.

[2] Doc. fior., 1338, pag. 121.14: Et per disfare il detto debito lasciò in danari a riavere come apare di qua di danari prestati fior. ml.

1.4.2 Privare di una carica o di una qualifica.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 46, pag. 530.3: In questo tempo Alarico imperadore fatto e disfatto, e rifatto e disfatto anche, fatte queste cose poco meno più ivaccio che dette, molto si ne rise, e istette il iuoco a guardare dello imperio.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 15, pag. 5: Junti li amasciaduri nanti la soa presentia / Et da parte dello popolo desposta la credenzia, / Da presso li narraro tucta la continenzia: / Desfatti li tirandi et loro preminenzia.

[3] Stat. sen., 1356-68, cap. 48, pag. 20.1: per una voce più o meno, potrebbero fare e disfare chui ellino volessero; sì veramente che quelli tre che saranno sopra decta electione, possano fare et fare debbano el camarlingo et li consiglieri dell'arte et sindichi, come prima facevano.

1.5 Far cessare di vivere; uccidere.

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 34, pag. 38: Vidisi donni là desfare / e ientili omeni de grandi affari, / ke 'n nulla guisa si no pòi recitare.

[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1339, pag. 71: Qé tanti è li desperadhi, / Feloni e falsi renegadi, / Qe tut ig boni poria desfar, / Ocire e prendre e ligar.

[3] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 21, pag. 278.18: Si cum fa un hom, quant el ve un autre pendre o desfar per alcuna offensa, el n'à paor, e si se varda de far mal...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.42, vol. 1, pag. 100: «O tu che se' per questo 'nferno tratto», / mi disse, «riconoscimi, se sai: / tu fosti, prima ch'io disfatto, fatto».

- Fig. Costituire il luogo della morte di qno.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.134, vol. 2, pag. 85: ricorditi di me, che son la Pia; / Siena mi fé, disfecemi Maremma...

1.5.1 [Con rif. a intere popolazioni].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 16.76, vol. 3, pag. 266: Se tu riguardi Luni e Orbisaglia / come sono ite, e come se ne vanno / di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia, / udir come le schiatte si disfanno / non ti parrà nova cosa né forte, / poscia che le cittadi termine hanno.

1.6 Privare della dovuta importanza; rendere irrilevante.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 33, pag. 169.15: chi dicesse che l'opere nostre fossono di necessità, o fossero fatate, overo destinate, secondo il comune volgare, io dico che questo è il maggiore errore e 'l più grave che ssia [[...]] questo errore disfà il paradiso, che ssi dà per merito, e disfà il ninferno e le leggi e ogne bene.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 278.9: fa' che non paia in quelle parole che sia infignitore, né non disfare le tue parole col tuo viso...

2 Passare o far passare da uno stato originario a un altro più distante dalla condizione considerata ottimale; rovinare, corrompere.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 296, pag. 572: Tute le ca' per done fi monde e nete fate: / s'ele sta pur un ano sença ler, è desfate.

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 67.23: per continuo uso si consuma l'anel del ferro e la vomora si disfa per assidua terra.

2.1 Passare o far passare da uno stato fisico a un altro (per lo più di minore consistenza); fondere; evaporare.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 37, vol. 1, pag. 324.11: quando il sole [[...]] fanne gragnuola molto grossa, e cacciala per lo suo calore infino entro la terra; ma al cadere che fa, per la spessezza dell'aere, sì si trita e diventa minuta, e spesse volte si disfa...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 1-15, pag. 572, col. 2.15: differenzia è dalla brina alla neve, ché la brina tosto si desfà , la neve dura piú spazio de tempo...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 131.22: sì come le bionde cere si sogliono disfare per li lieve fuochi, e le brinate della mattina per lo tiepido sole; così egli, assottigliato per l'amore, si distrugge...

[4] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 224, pag. 112: E de sunça colada un terço toi, / E mitelo al foco e fallo disfare...

2.1.1 Passare o far passare dallo stato solido allo stato di soluto.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 93.8: tuo' de l'aqua dolçe in un muçioll e toia salalmoniago e metilla in questa aqua e lasalla desfar.

2.1.2 Passare dallo stato di sospensione nell'atmosfera allo stato di precipitazione.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 273.13: Spesse volte patirai la pioggia disfatta dalla celestiale nuvola...

2.2 Far passare da uno stato fisiologico a uno stato patologico.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 11, pag. 47.28: Ma lo povero Laçaro, crudé fame lo crucia e la gran malatia amara e pinna d'ira lo desfa tuto e guasta...

2.3 Passare o far passare da uno stato di serenità a uno stato di sofferenza.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 4.5, pag. 76: Ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì che tutta per voi mi distruggo e disfaccio...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 90.33, pag. 367: per amor so desfatto, pazo sì so tenuto...

[3] Pianto della Vergine, XIV pm. (tosc.), cap. 1, pag. 16.1: pensate de la madre e di san Giovanni, e de la Madalena, che di dolore e pianto tutta si disfaceva, percotendosi il volto e le mani...

[4] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1232, pag. 79: Oimè, dis'io, che tuta me desfazo / per brama ch'el se toia tosto via.

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 2, par. 52, comp. 34b.7, pag. 108: Però ti priego, ciecho fancciulletto, / che con l'ardente tua sagita d'oro / trappassi l'alma del signor dilletto / per cuy d'amor io mi disfaçço e moro...

- Fig. [Con rif. a parti del corpo].

[6] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 8.8, pag. 470: «[[...]] Per voi moro», / e li occhi dice al cor: «Tu n'hai desfatti».

[7] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 100.10, pag. 184: ma il cor, che si disface, / per sfocar la sua voglia a ciò mi tira...

2.4 Ridurre (un territorio) in gravi condizioni, per lo più in seguito ad azioni militari; devastare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 23, pag. 183.3: Dipo' le dette cose battaglia nacque tra Antigono e Perdicca e gravissimamente, molte provincie e isole disfatte per l'aiuto dato, ovvero negato.

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 43, pag. 48.35: Io ho udito che, al tempo del gran dragone, saranno le terre tutte disfat[t]e e guaste.

2.4.1 Privare (un luogo) dei suoi abitanti; spopolare.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 212.18: li Sarraxini, li quali avea disfato Sardegna de puovolo, guastava quelli luogi, in li quali le osse del beado Augustino era...

3 Dare prova della propria superiorità contro un avversario; sconfiggere.

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 110, pag. 42: E lo nemico k'è tanto avantato, / ne lo Too furori sia deiettato, / da canto en canto desertato. / E cetto facza como ao fatto, / e sia strutto e ·ddesfatto, / ka fao rumpere la lie e lo patto.

[2] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 107, pag. 851: Li Tetagliasini cum li loro amixi, / che n'è fatto, / ch'a li Germî doveam mendar schacho / ed eser su la piaça inanci tracto? / Ora te veço cussì aver desfato / lo to colore.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 162.33: ma Cesare inmantanente gli atterròe, e XX.M cavalieri disfece con tutta loro potenzia...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 72, terz. 7, vol. 3, pag. 298: Ma non pensar, che Castruccio abbandoni / la Città di Pistoia per questi atti, / che si facevan per quelle cagioni; / perocch'egli era acconcio a far de' fatti, / e non sarebbe di quindi partito, / se i Lucchesi, e' Pisan fosser disfatti.

[u.r. 30.04.2010]