DISNODARE v.

0.1 desnodando, desnodata, desnodato, disnoda, disnodando, disnodare, disnodate, disnodati, disnodi, sdenodato.

0.2 DEI s.v. disnodare (lat. med. disnodare).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

0.5 Locuz. e fras. disnodare un legame 2.1.1; disnodare un nodo 2.1.1.

0.7 1 Distorcere (un'articolazione), slogare. 2 Sciogliere un nodo o un vincolo, separare (anche fig.). 2.1 Pron. Distendersi progressivamente, articolarsi. 2.2 Rendere noto, rivelare.

0.8 Fabio Romanini 28.07.2005.

1 Distorcere (un'articolazione), slogare.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 16.75, pag. 122: Donna, li pè se prenno / e chiavellanse al lenno: / onne iontur' aprenno, / tutto l' ho sdenodato».

[2] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 330, pag. 420: àggiote adimandato en omne guisa, / come ti fosse con meco e non devisa. / Or lasso, che 'l contrario m' à conquisa; / desnodando ongne nerbo se destende.

2 Sciogliere un nodo o un vincolo, separare (anche fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.90, vol. 3, pag. 518: La tua magnificenza in me custodi, / sì che l'anima mia, che fatt' hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi».

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 12.2671, pag. 288: Il piè dell'elefante il drago annoda / Con la sua coda, e combattendo stride / Fin che la vita dallo cuor disnoda.

2.1 Pron. Distendersi progressivamente, articolarsi.

[1] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 8, 1.6, pag. 780: S' io potesse saper chi fu 'l villano, / che prese tanto ardir, per quel ch' i' oda, / ch' a monna Raggia mia trasse la coda, / farìel grattar con ambedue le mano; / sì ch' elli avrebbe lavorato in vano, / se del mio dir sentenzia si disnoda...

2.1.1 Fig. Fras. Disnodare un nodo, un legame: chiarire un passaggio partic. difficoltoso di un testo o di un ragionamento.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 196.9: Io adunque, che in questa terza particola d'alcuna condizione di cotal creatura parlare intendo, [[...]], temorosamente non sicuro comincio, intend[end]o, e se non a pieno, almeno alcuna cosa di tanto nodo disnodare.

[2] Pucciarello, XIV pm. (perug.), 14.1.10, pag. 799: O tu, che navigando vai esto fiume / e desnodando gli aspere ligame / colla suttilità che d'esso schiume, / d'esta vostr'acqua a la mia engorda fame / doname un poca, per cui veder lume / la mente possa, vissa per lei grame.

2.2 Rendere noto, rivelare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.57, vol. 2, pag. 233: Né lascerò di dir perch' altri m'oda; / e buon sarà costui, s'ancor s'ammenta / di ciò che vero spirto mi disnoda.

[u.r. 10.10.2005]