DISPAIARE v.

0.1 dispaia.

0.2 Da paio.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Att. solo in Dante e nei commenti.

0.7 1 Sciogliere l'unione di ciò che forma un paio, separare. 2 Rendere sproporzionato o diseguale (con rif. a un altro elemento di natura simile).

0.8 Fabio Romanini 28.07.2005.

1 Sciogliere l'unione di ciò che forma un paio, separare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.45, vol. 1, pag. 114: Assai la voce lor chiaro l'abbaia, / quando vegnono a' due punti del cerchio / dove colpa contraria li dispaia.

2 Rendere sproporzionato o diseguale (con rif. a un altro elemento di natura simile).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.52, vol. 1, pag. 513: La grave idropesì, che sì dispaia / le membra con l'omor che mal converte, / che 'l viso non risponde a la ventraia, / faceva lui tener le labbra aperte...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 30, 46-57, pag. 768.29: Che il viso non risponde alla ventraia; sì mal converte, e sì dispaia le membra, che il volto non risponde al ventre, essendo il volto piccolo e il ventre grosso...

[u.r. 17.06.2009]