DISPARARE (1) v.

0.1 dispara, disparano, disparerai, dispari.

0.2 Lat. parl. imparare, con cambio di prefisso.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Dimenticare ciò che si era appreso, disimparare.

0.8 Fabio Romanini 28.07.2005.

1 Dimenticare ciò che si era appreso, disimparare.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 9: [29] Du(n)qua, acciò che si sappia pió (et) te(n)gnasi in memoria, se(m)pre in dele co(n)venevile ore è da legge(r)e (et) da imparare; et se q(ue)sto no(n) farai disparerai.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 8, par. 5, pag. 183.5: Malagevole si dispara quello che l' uomo apparò nella tenera età.

[3] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 369.11: Ma tu, il quale debolemente dispari d' amare quello che tu amasti, e non puoi disamare e vorresti, sarai d' amaestrare.

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 57.7: Ma poi che Povertà mi colse a mira / più che del santo venerdì gli altari, / parmi de giorno in giorno ch'io dispari / come l'arco d'Amor se tira e stira...