DISSOLUTO agg./s.m.

0.1 desolute, desoluto, dessoluta, dessolute, dessoluti, disoluta, disolute, disoluti, disoluto, disolutu, dissoluta, dissolute, dissoluti, dissoluto, dissuluti.

0.2 V. dissolvere.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 3.2.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. prat., 1295; Dante, Convivio, 1304-7; Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Formula di confessione sic., XIII; Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Mescolato in un liquido in modo non più separabile (se non con procedimenti appropriati). 2 Che non ha o ha perso la consistenza propria di un corpo solido. 2.1 Fig. Che ha breve durata. 2.2 Che subisce il processo della decomposizione. 3 Indebolito dalla stanchezza, dalla malattia. 3.1 Che ha perso il coraggio, la forza d'animo. 3.2 Che non opera per pigrizia. 4 Che non è vincolato da legami. 4.1 [Di una persona:] privo di freno morale. 4.2 [Di un sentimento, azione, comportamento:] che è causa o segno della mancanza di freno morale. 4.3 Che ha movimenti impetuosi e non controllati. 4.4 [Di una compagnia, congregazione:] che è stato sciolto. 4.5 [Dir.] [Di un'obbligazione:] che è stato annullato.

0.8 Paola Picecchi 06.07.2005.

1 Mescolato in un liquido in modo non più separabile (se non con procedimenti appropriati).

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 43, pag. 302.25: Lo sterco del colombo, disoluto in acqua di silio, overo di salcio, a lavare li piedi d'essa confettione ristringe lo ventre.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 68, pag. 324.27: Lo fiele delo bue, disoluto in aceto, posto in su la fistola, molto giova.

- [Con rif. ai fluidi organici presenti nel corpo degli animali e dell'uomo].

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 133, pag. 266.18: p(er) la q(u)ale cosa dissce(n)do li dessoluti humu(r)i alle gambe...

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 139, pag. 272.10: La cu(r)a troppo è greve et spe(ci)alem(en)te se questa passione è invecchiata et, (con)ciossciacosa ch(e) q(ue)sto male se faccia p(er) grasseçça voi p(er) humidità dissoluta alli ca(n)nilli d(e) lu pulmone, i(n)p(ri)mam(en)te gli se faccia una potione.

2 Che non ha o ha perso la consistenza propria di un corpo solido.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 208.7: la terra troppo aquosa è maladecta, però che l'omo non vi puote seminare, anco la terra ombrosa, anco la terra troppo dura, anco la terra dissoluta.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 211.4: In del quarto modo la terra è maladecta et inutile per la dissolutione, sì come la rena: ché, però ch'ella è troppo dissoluta, però è sensa fructo et non può essere seminata.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 234.25: La polvere è cosa dissoluta, ben sapete, et però non àe alcuna potentia di resistentia.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 16-30, pag. 378.6: e come la rena è dissoluta...

2.1 Fig. Che ha breve durata.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 60.62, pag. 104: Tu déi saper che le terene cose / sum transitorie, disolute e vane...

2.2 Che subisce il processo della decomposizione.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 58.7: l'uomo muore quando l'anima lascia il corpo disoluto per la legge della natura...

3 Indebolito dalla stanchezza, dalla malattia.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 28, pag. 296.16: E nel mezzo della gran casa dimora un bellissimo letto di piuma, tutto coperto di neri drappi, sopra 'l quale si riposa il grazioso re co' dissoluti membri oppressi dalla soavità del sonno.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 92, S. Apollinare, vol. 2, pag. 809.11: sanando le dissolute membra de la 'mfermitade pestilenziosa...

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 35, vol. 6, pag. 507.8: Confortate le mani dissolute, e date fortezza alle debili ginocchia.

- [Detto di una persona].

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 15, pag. 140.11: Kistu Servulu era poviru di cosi ma riccu di meriti, et era tuctu disolutu pir longa jnfirmitati...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 133, S. Eufemia, vol. 3, pag. 1176.1: Sì che rizzate le scale, volendo uno mettere la mano per prenderla, incontanente tutto dissoluto di parlasia, a gran pena ne fu levato mezzo vivo.

3.1 Che ha perso il coraggio, la forza d'animo.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 86, vol. 1, pag. 433.26: tanto erano colli animi disoluti per quella cconfitta e per loro discordie...

3.2 Che non opera per pigrizia.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 7: lo savio h(om)o no(n) si smarrisce p(er) agio, ma talvolta àe l'animo suo tiepido, et no(n) l'à u(n)qua dissoluto né freddo...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 138.24: non vollero che s' impigrissero e diventassero dissoluti li tenacissimi nervi della loro patria per toccamento delle delicatezze delli strani...

4 Che non è vincolato da legami.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 22, pag. 169.15: L'amore divino è legame perfetto. Ben sapete che quelli è solo, ch'è dissoluto. Quelli ch'è dissoluto si è solo e quelli ch'è collegato si è accompagnato.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 235.2: Or così è l'omo: però ch'elli non è congiunto, ma dissoluto, sì come è ad vedere in dei peccatori, che sono dissoluti et nullo legame ànno et però non ànno alcuna potentia di resistere alle temptationi.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 5, pag. 70.30: Or nullo animale si trova così dissoluto come l'omo.

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 14, par. 19, pag. 282.22: Ché sono disoluti quelli che non sono leghati in maritaggio...

4.1 [Di una persona:] privo di freno morale.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 199.9: E però si conviene all'uomo, a dimostrare la sua anima nell'alegrezza moderata, moderatamente ridere, con onesta severitade e con poco movimento della sua faccia; sì che [la] donna che allora si dimostra, come detto è, paia modesta e non dissoluta.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 8, pag. 307.7: «Mettere a negghienza di sapere quello che li altri sentano di lui, non solamente è di persona arrogante, ma di dissoluta»...

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.8, pag. 188.36: ser Neri Abati priore di San Piero Scheraggio, uomo reo e dissoluto...

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 36, pag. 79.6: Alcuni in orgoglio, alcuni in lussuria, alcuni n'enfia, e alcuni n'ammollisce, e fagli tutti dissoluti.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 85-96, pag. 482, col. 2.10: Barbagia si è uno monte in Sardigna, sul quale abita gente molto disoluta e sença lege circa lo vizio venereo...

[6] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 5, pag. 43.15: l' uomo, per mostrarsi santo, dimostra tristizia, e devozione in certi suoi atti, e segni, e dentro è pessimo, e dissoluto.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. I, cap. 2, vol. 1, pag. 6.20: fu la più crudele e dissoluta femmina del mondo...

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 51, vol. 2, pag. 83.20: E così durò la detta dissoluta compagna più di XII anni...

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 28, pag. 142.12: Un atro so monego era devegnuo monto mobile e desoluto e non vole' pu star in lo monester.

[10] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 2, vol. 6, pag. 170.8: Guai a coloro che sono dissoluti di cuore...

- [Con rif. al becco (come immagine del peccato)].

[11] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.8: disoluto e vaghabundo come beccho...

[12] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 182.1: disoluto e vaghabundo come beccho...

- Sost.

[13] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 510.31: ogni desoluto sempre desidera le cose contrarie...

[14] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 51, vol. 2, pag. 83.13: d'ogni colletta di gente latina, fuggitivi, dissoluti, e paterini...

[15] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 60, pag. 27.16: Come fu sempre nelle città che de' dissoluti ed ingiuriosi vi sono...

4.2 [Di un sentimento, azione, comportamento:] che è causa o segno della mancanza di freno morale.

[1] Formula di confessione sic., XIII, pag. 301.34: li tchinkui sienzi di lu kuorpu, spitzialimenti l' auderi e llu videri, chi hagiu postu a li kosi dissuluti...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), Proemio, cap. 6.106, pag. 21: Fuorché lle rie di vita disoluta / Che vendon per moneta il loro onore, / Le quali non intendo / Mettere in iscrittura, / Né far di loro mentione; / Ché non son dengnie d' esere nominate.

[3] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 112.5: Adonca vui moderni non seguì le voie desolute de color che solo per cadar defende soa tinçon, mo voiè creder a queli che li suo fati guida con raxon e fermeça.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 18, pag. 574.15: con ragionamenti e atti dissoluti si dierono ad andare fra li fruttiferi alberi correndo...

[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 15, pag. 34.11: sempre le dissolute cose appetendo...

[6] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 157.10: e con le predette cose ancora entrò nel mondo il duca e facitore di tutti li mali e artefice de' peccati, il dissoluto amore, per li cui assediamenti degli animi infinite città cadute e arse ne fumano...

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 102, vol. 3, pag. 515.14: e di presente si diede a' diletti carnali, standosi a' giardini reali, che sono molto dilettevoli, e soggiornando in bagni con sue femmine stando in vita disoluta.

[8] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 8, pag. 460.12: lo disiderio disoluto della fenmina procede da uomo e sanza fine...

[9] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 4.28: con infinite ingratitudini e dissolute perdonanze apparenti...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 26, pag. 222.31: non avea audacia de se movere a null'altra cosa fare dessoluta...

- [Di un periodo:] caratterizzato da decadenza morale.

[11] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 753.22: laonde io, bisognevole alle età dissolute, cominciai ad avere sollicita cura de' miei giardini, come tu puoi vedere».

4.2.1 [Di parole, espressioni, canzoni:] sboccato, volgare.

[1] Stat. prat., 1295, pag. 445.1: e no(n) debbiano parlare paravole dissolute o disoneste.

[2] Stat. assis., 1329, cap. 5, pag. 167.10: Ma così quilgle che vonno de fore se guardeno dalle cose inlicete e dagle inhoneste convite, dai giuoche, dalle cançune dessolute...

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 3, pag. 193.1: i motti e le parole disoneste e dissolute, che hanno a corrompere e viziare l' onestà e' buoni costumi...

4.2.2 Che manca di compostezza.

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 4, pag. 378.29: Le calzamenta hanno vili, e i loro andamenti non composti, ma dissoluti; e in questi tali atti è tutto lo studio della loro verginitade.

4.2.3 Che eccede i limiti dell'opportunità e della convenienza.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 30, pag. 372.27: Così adunque la roza sobrietà, la rustica simplicità, la santa onestà degli antichi, le ghiandi, le fontane, gli essercizi e la libera vita è permutata in così dissoluta ingluvie, ebrietà e tumultuosa miseria, come dimostrato è.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 54, pag. 676.22: nella dissoluta letizia e festa, la qual facciamo, sentendo alcuno aver avuta la mala ventura o essere per averla.

[3] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 215.10: nuj ordenemo che in l'andamento et in li ati del corpo et in la gravitae de tuti i costumi reluxa santità et honestae, sì che in la bocha rixo non temperao e dissoluto, in le vestimente del corpo ornamento più luxurioso e soperchio et andamento più roto e no componuo sia tolti via.

- [Rif. alla persona che eccede tali limiti].

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 6, pag. 172.1: Questo è che, a li omini dissoluti del manzare e del bevere, per lo soperchio se genera una flegma vitrea, putrida e rotonda, a modo de grandine, chiamata «rasche».

4.3 Che ha movimenti impetuosi e non controllati.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 27.6, pag. 117: Né altrimenti il toro va saltando / or qua or là, da poi c'ha ricevuto / il mortal colpo, e misero mugghiando / conoscer fa qual duolo ha conceputo, / che Troiolo facesse, nabissando / se stesso, e percotendo dissoluto / il capo al muro e con le man la faccia, / con pugni il petto e le dolenti braccia.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 39.6, pag. 616: La qual già fatta in quel loco trovata / e d' ogni legno ricca, sopra d' essa / ebbero la lettiera riposata, / la qual fu tosto dalla gente spessa / che li seguiva tutta intorniata, / per ciò veder, con disoluta pressa; / e poi li duci indietro si tiraro / e gli altri che venivano aspettaro.

4.3.1 [Del vento:] che soffia con veemenza.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 11, pag. 373.35: Poi diceva: - Oimè, ove mi costrigne amore di perdere i prieghi? Alle sorde onde e a' dissoluti soffiamenti, ne' quali niuna fede, sì come in cosa sanza niuna stabilità, si truova! -.

4.3.2 [Del pianto:] che viene giù abbondante.

[1] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 316.9: con ispaventevoli e dissoluti pianti, ramarichandosi forte contro a Dio.

4.4 [Di una compagnia, congregazione:] che è stato sciolto.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 22, pag. 651.15: e casse et irrite e dissolute nunciemmo ogni compagnia, liga, fraternità, confederatione...

4.5 [Dir.] [Di un'obbligazione:] che è stato annullato.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 18, pag. 644.28: E noi tutte le subiectione, obligacione e promessione cusì facte e facte da qui inretro, sotto qualunque colore o nome o chi se facesse da qui innançi o incontrasse de fir prestata, cassamo, irritemo, dissolvemmo e casse, irrite e dissolute pronunciemo et all' osservatione de quelle decernemmo nessuno essere tenuto, nì obligato.

[u.r. 07.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]