DISTÒGLIERE v.

0.1 distoglie, distolle, distolli, distollie, distolse, distolser, distolti, distorrà , distorre.

0.2 Da togliere.

0.3 Tomaso da Faenza, Amoroso, XIII sm. (tosc./faent.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Poes. an. sic., 1354 (?).

0.7 1 Allontanare da un intento (un obiettivo, un interesse, un sentimento, una convinzione morale); distrarre, disimpegnare (anche pron.). 1.1 Allontanarsi da qno, partire (in contesto fig.).

0.8 Zeno Verlato 12.07.2005.

1 Allontanare da un intento (un obiettivo, un interesse, un sentimento, una convinzione morale); distrarre, disimpegnare (anche pron.).

[1] Tomaso da Faenza, Amoroso, XIII sm. (tosc./faent.), 33, pag. 454: Parte divisa da tal gente folle / che non pòn soferir d'Amor lo costo; / di suo dolzore aver non dén bon gosto: / di vista fanno, non di sentir tasto; / c'al primo provo d'Amor si distolle, / quando il suo foco sente appreso i· llisco...

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17, pag. 121.20: la volontade dell'uomo è sì libera che forza di niuno, da quel che à pensato per fermo di fare, no 'l potrebe distorre.

[3] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 10, pag. 125.17: dietro alla quale vittoria tra certi gran caporali ragionandosi di levare via Firenze del suo propio sito e di farne altrove piú parti, per lo detto messer Farinata finalmente ciò fare si distolse...

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 14.2907, pag. 301: Così il nemico fura l'alme e toglie / con questi dolci specchi che vedemo, / ché dalla conoscenza ne distoglie.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 2, 58-75, pag. 65, col. 2.6: la specie umana, che per legiera cosa si distolle dal bon proponimento e cade in li vicii e in oscuritade...

[6] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 2.48, pag. 43: la superbia / che ci distollie da l'amor divino.

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 9, pag. 530.18: Il senatore del popolo romano, uscito già della corte [[...]] rendendo il fiato nell'ultimo spirito, distolse da sè le santissime ragioni de l'amistade, suggellandole con ischernie.

[8] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 73.1, pag. 349: Questi consigli distolser Arcita / dal suo sconcio e reo intendimento...

[9] Poes. an. sic., 1354 (?), 152, pag. 28: cui non à sapir distolli omni cosa a pagura.

1.1 Allontanarsi da qno, partire (in contesto fig.).

[1] Rime Arch. Not. Bologna, 1302-33 (bologn.), [1309] 30.7, pag. 165: ma tut'i bon penser se son distolti / da vui, partiti asay ligeramente.