DISURÌA s.f.

0.1 disuria; f: dissuria.

0.2 DEI s.v. disuria (lat. tardo dysuria).

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.5 Accento disurìa (gr. dysurìa) o disùria (lat. tardo dysùria).

0.6 N L'es. dal Libro della cura delle malattie, cit. da Crusca (4) e passato al TB e al GDLI, è con ogni probabilità un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

0.7 1 [Med.] Difficoltà nell'eliminazione naturale dell'urina a causa di ostacoli o infiammazioni.

0.8 Zeno Verlato 05.07.2005.

1 [Med.] Difficoltà nell'eliminazione naturale dell'urina a causa di ostacoli o infiammazioni.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 170.33: Anche contra stranguria e disuria la ruta cotta nel vino e nell'olio sia inpiastrata sopra il petingnone.

[2] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 5, cap. 49: Contro alla stranguria et dissuria si faccia inpiastro di fiori [[di ramerino]] o almeno delle foglie cocte in vino. || Crescenzi, [p. 187].

[3] f Libro della cura delle malattie: Ma peggio quando sono sorpresi dalla disuria, che è pericolosissimo. || Crusca (4) s.v. disuria (dove si cita anche un altro passo ugualmente sospetto).

[u.r. 14.07.2010]