DISVAGLIO s.m.

0.1 disvaglio.

0.2 Prob. dal fr. desverie (o derverie) del testo tradotto con influsso dell'it. disvalere 1.

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Azione che produce un danno a chi la compie.

0.8 Zeno Verlato 14.07.2005.

1 Azione che produce un danno a chi la compie. || Nell'originale 'stoltezza, follia', forse frainteso.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 50, vol. 3, pag. 416.12: Sappi che allora tu sarai puro dell'opere di voluttā, quando tu non pregherai Iddio di nulla cosa che non potresti domandare tutto apertamente. Egli č grande disvaglio dell'uomo consigliare a Dio lo villano desiderio: e se alcuno ne viene ascoltarlo, egli si tace, e dimanda a Dio quello ch'egli non vole che gli uomini sappiano.

[u.r. 30.05.2008]