0.1 desvariata, disvarëato, disvaria, disvarïa, disvariandosi, disvariate, disvariati, disvariato, divariati.
0.2 DEI s.v. disvariare (prov. desvariar).
0.3 Polo Zoppo (ed. Minetti), XIII sm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.).
0.7 1 Rendere diverso, mutare radicalmente. 1.1 Presentarsi in modo differenziato, distinguersi (anche pron.).
0.8 Zeno Verlato 19.07.2005.
1 Rendere diverso, mutare radicalmente.
[1] Polo Zoppo (ed. Minetti), XIII sm. (tosc.), 61a.3, pag. 198: A me dispiace, amico, tale vesta, / là dove sta - tuttor, e tal efetto. / Disvarïa color<e>! Ché 'nonestà / i non està, - ma ben, né sòn cor[r]etto.
1.1 Presentarsi in modo differenziato, distinguersi (anche pron.).
[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 33, pag. 217.25: Nella cui qualità d'alquanti nelle infrascritte chiose per simiglianti si fa ricordanza, con quella medesima pena e cagione che di sopra per l'altre due passate si conta, disvariandosi solo al supino e carpon dimorare...
[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 120, pag. 70.15: era stanziato che per acrescimento d'imperio e non per cose raquistate che fossero state del popolo di Roma si concedesse triunfo, imperciò che tanto si disvaria se tu agiungi alcuna cosa o raquisti la perduta, quanto si disvaria il principio del beneficio della fine de la 'ngiuria...
[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 298.1, pag. 345: Da l'A a l'O disvaria Marte a Morte...