DISVARIO agg./s.m.

0.1 disvari, disvarie, disvario, disvaro.

0.2 Da disvariare.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

0.7 1 Diverso per tipo, per qualità, per aspetto. 2 Sost. Mancanza di parità e di eguaglianza, discriminazione. 3 Sost. Effetto divergente dalle aspettative.

0.8 Zeno Verlato 19.07.2005.

1 Diverso per tipo, per qualità, per aspetto.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 826, pag. 204: che la lor discordanza [[scil. dei quattro elementi]] / ritorni in iguaglianza: / ché ciascuno è contrario / a l'altro ch' è disvario.

[2] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), son. 4.16, pag. 465: perché ben non si scorge, / li quai son de l'Amor così 'ncarnati / per li disvari modi di loro forge.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 626.9: e te, o magnanimo vidono le genti disvarie dirizzare le fedíte e armare le penne col veleno.

2 Sost. Mancanza di parità e di eguaglianza, discriminazione.

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 14, 48.3, pag. 188: Ine nel vescovado gli posaro; / con reverenzia poi le casse apriro / perché vederli senza alcun disvaro / ciascun gli possa a tutto 'l suo desiro...

3 Sost. Effetto divergente dalle aspettative.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 1, canz. 1.16, pag. 450: Poi sì compreso m'ha, che me ne nasce / in tutto, ove Onor valemi, disvaro, / se ben disio alcuno, ho lo contraro; / lo volere, ove l'aggio, fior non cape.