0.1 devinar, divinando, divinandu, divinano, divinao, divinar, divinare, divinate, divinò, dovinato.
0.2 DELI 2 s.v. divo 1 (lat. divinare).
0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Frate Ubertino, XIII sm. (tosc.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Gramm. lat.-aret., XIV m.
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Benedetta Faggionato 30.06.2005.
1 Prevedere o preannunciare un evento futuro.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 19.28: Ma Pantus disse a Ppriamo ka Efforvio suo patre li divinao co, si Pari adducesse molgie de Grecia e venisse sano e salvo co la molgie in Troia, ka Troia devea perire con tucti li soi.
[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 16.3062, pag. 309: Mercurio è che spira sua virtute / Nello smeraldo ch'è sopra ogni verde; /[[...]]/ Gli spirti fuga e loro false scorte. / Chi vuole divinar seco lo porte.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 128.25: E se presso al mattino il ver si sogna; e soggiugne la cagione, perchè il sogno dee allora essere più vero, dicendo, che la mente è più in quiete e riposo, e per conseguente quasi divina.
[4] Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 36, col. 1.10: Devino, as, per devinare.
[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 1, vol. 2, pag. 67.10: In tucti li facti mustrau virtuti morali: divinandu, orandu, pietati amustrandu, miraculusamenti curandu, paxendu, et li morti susscitandu.
[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.2, pag. 123: Quando la nostra mente contemplando / e quasi divinando / ne l'ora matutina presso il giorno / vede dormendo le cose veraçe...
[7] Gl Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Prol. Ger, vol. 7, pag. 5.8: Il quale profeta per uno medesimo spirito profetò, cioè divinò.
- [In partic. con pratiche magiche].
[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 143.168, pag. 605: Se devinar o incantar, / aguri o [di]viniae trar, / o faocímele far faesti / o se far le consentisti, / qualche arte diabolica / contra la santa fe catoli[c]a, / ché tuti queli chi zo fam / son re' e faozi cristian...
- [In partic. con l'interpretazione di fenomeni naturali].
[9] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 323.32: Arioli sono coloro che divinano segondo l'aire. Per spalla augurio è divinatione secondo il moto de alcuni ucelli li quali sono deputati a questo modo de divinar...
2 Sforzarsi di interpretare (fatti, eventi).
[1] Frate Ubertino, XIII sm. (tosc.), 1a.16, pag. 5: Aprite gli oc[c]hi a no avere sdignanza, / fatevi avanti e non serate porte, / vostro savere aprite a chi lui chere; / di che vedete prendete intendanza, / non divinate altro sen[n]o che aporte, / non trasformate le chiarite spere.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 22.22, vol. 1, pag. 258: Quand' el comanda, prompte / sien le tue viste a volontier impiere. / Cagion non dei cherere, / né brontolar, né divinar, né sor ciò consigliare...
[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 14. par. 14, pag. 372.20: Ma qui si può fare quistione di cierte donne, c' àn fatto filgluoli oggi uno, e di qui a XV dì o così un altro. Alquanti volsono divinare, che dopo il primo venne un altro di cui ebe major diletazione, e però nuova cosa ricievette.
[u.r. 15.12.2017]