0.1 aniani, eriani.
0.2 Da Aerio (asceta armeno del IV sec.). || Cfr. Du Cange s.v. aeriani.
0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N In base al contesto si cita anche la forma aniani di Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).
0.7 1 Seguaci dell'eresia di Aerio che sosteneva che non si dovevano osservare i digiuni fissati ufficialmente, ma che ciascuno doveva digiunare quando voleva per mostrare di non essere più sotto la Legge.
0.8 Rossella Mosti 02.08.2005.
1 Seguaci dell'eresia di Aerio che sosteneva che non si dovevano osservare i digiuni fissati ufficialmente, ma che ciascuno doveva digiunare quando voleva per mostrare di non essere più sotto la Legge.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), app, proemio c. 10, pag. 594.18: Ora delli eretici alcuni eretici, che si partirono dalla Chiesa, sono appellati dal nome de' suoi prencipali, e sono questi infrascritti [[...]] XXXVIJ Eriani da Erio...
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 48, vol. 2, pag. 105.32: Lo duodecimo è lo error di alquanti, che dicono, che quelle cose, che universalmente dalla Chiesa sono ordinate, non sono da osservare per necessità; come sono certi, che si chiamano Aniani, che dicono, che l'uomo non dee digiunare se non a sua posta, sicchè non paia, che sia sotto legge...